Andria in festa per la Madonna di Guadalupe, messaggera di accoglienza
“La Madonna di Guadalupe ci chiede di essere più attenti all’accoglienza e a chi è in difficoltà”: è questo, secondo don Sabino Troia, sacerdote della diocesi di Andria, il messaggio che consegna oggi ai fedeli la Vergine di Guadalupe che la Chiesa ha celebrato ieri.
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Santuario della Madonna di Guadalupe (Santo Stefano d'Aveto)
Santuario della Madonna di Guadalupe (Santo …
Il santuario della Madonna di Guadalupe - già chiesa di Santo Stefano protomartire - è un luogo di culto cattolico situato nel comune di Santo Stefano d'Aveto, nella città metropolitana di Genova. La chiesa, unico santuario in Italia dedicato a Nostra Signora di Guadalupe, è sede della parrocchia di Santo Stefano protomartire ed è arcipretura del vicariato di Bobbio, Alta Val Trebbia, Aveto e Oltre Penice della diocesi di Piacenza-Bobbio
L'erezione a parrocchia della chiesa avvenne nel 1315 sotto la signoria dei Doria. Secondo le fonti storiche il culto religioso verso Nostra Signora di Guadalupe arrivò in Italia attraverso l'opera dei Padri Gesuiti. La tradizione locale narra che nel 1802 un giovane di Santo Stefano d'Aveto - Antonio Domenico Rossi - studente presso l'istituto dei Gesuiti di Piacenza, ritornò al paese natio portando con sé un'immagine ritraente la Madonna di Guadalupe; la raffigurazione era dipinta su una lastra di rame e inquadrata con una cornice di piccole dimensioni.
L'immagine della Vergine, su accordo favorevole del locale parroco, fu pertanto esposta nei locali della chiesa parrocchiale per la venerazione dei fedeli. Il culto verso l'immagine si espanse ben presto nei borghi e villaggi vicini tanto che nel 1805, oltre alla rituale festa dell'apparizione mariana del 12 dicembre, fu affiancata la festività della quarta domenica di settembre per permettere ai non residenti di partecipare al rito religioso.
A seguito dell'ottimo risultato della festa si decise di chiedere alla Santa Sede la facoltà di celebrare la messa propria della Madonna con relativa ufficiatura; la richiesta accolse il parere positivo di papa Pio VII che, tramite un breve apostolico del 1806, ufficializzò la celebrazione della festa nella domenica successiva al 16 agosto.
Al 1811 risale la donazione da parte del cardinale e segretario di Stato Giuseppe Maria Doria Pamphilj - confinato a Pegli in seguito alla controversia tra il pontefice e il generale francese Napoleone Bonaparte - del dipinto raffigurante la Madonna di Guadalupe. Il quadro fu dipinto in Messico e in seguito donato dal secondo vescovo di Città del Messico - Alfonso de Montùfar - al re Filippo II di Spagna che lo offrì in dono all'ammiraglio Giovanni Andrea Doria, quest'ultimo nipote del celebre Andrea Doria di Oneglia (Imperia). Secondo la leggenda tale dipinto fu portato dallo stesso Doria nella propria galea genovese durante la battaglia di Lepanto del 1571.
Fu nel 1815 che, sentito il parere favorevole dei parroci locali, il Consiglio degli anziani della val d'Aveto proclamò Nostra Signora di Guadalupe patrona principale della valle. L'intitolazione a santuario della Madonna di Guadalupe fu ufficializzata da monsignor Pietro Zuccarino, vescovo di Bobbio, tramite il decreto del 19 agosto 1972.