it.news
2957

Di cos'ha paura? Teologo dell'Amoris Laetitia riprende Francesco

Il teologo italiano, don Giovanni Cavalcoli, OP, difensore dell'Amoris Laetitia, ha esortato Francesco a smettere di promuovere un tipo di "misericordia" che promuove "la diffusione delle eresie, dell’empietà, dell’apostasia, dei conflitti, delle divisioni, del lassismo, del libertinismo e della corruzione dei costumi" (MarcoTosatti.com, 28 maggio).

Così, avverte Cavalcoli, Francesco spinge "i peccatori, gli eretici e i criminali, nella convinzione che Dio non li castighi e vedendosi non puniti dall’autorità ecclesiastica, credono di poter continuare a peccare liberamente nella falsa fiducia di poter ugualmente conseguire la salvezza."

Cavalcoli spiega a Francesco che il buon pastore predica misericordia per chi si pente, difende la causa degli oppressi minacciando la vendetta divina contro i malvagi.

Però, sottolinea Cavalcoli, "se usa benevolenza e riguardi anche con i corrotti e i peccatori arroganti e impenitenti, senza minacciar loro i castighi divini e senza avvertirli che le sventure che li affliggono (per es. il coronavirus) sono richiami divini alla penitenza, questi continueranno a camminare spavaldi sulla via della perdizione nell’idea che il Papa è con loro."

Ancora: "I peccatori ostinati e superbi possono essere tenuti a freno solo con la severità, confutando la loro falsa sicurezza di salvarsi, minacciando i divini castighi e suscitando in loro il timor di Dio."

Infine aggiunge Cavalcoli: "Papa Francesco dovrebbe tener presente che la misericordia data a chi non la merita e non intende convertirsi, non gli fa bene, non lo guarisce, ma lo rende peggiore e ancora più sfrontato... Papa Francesco, invece, tace sui grandi peccati che oggi vengono promossi e coonestati dagli eretici, dagli atei, dai falsi profeti, dagli empi, dai luterani, dai modernisti, dai buonisti, dai relativisti, dai rahneriani, dai massoni, dai comunisti, dagli edonisti, dai dissoluti, dai sodomiti."

“Francesco teme di perdere prestigio nel mondo?" chiede Cavalcoli.

#newsGlhhiusvsw

Il presagio
Ma cavalcoli non era quello silurato per aver detto che i terremoti sono castighi di Dio.
Aracoeli
Ci ha messo un po' di tempo per dirlo. Nel frattempo che è successo? Forse era indeciso da che parte stare ed ha scelto quella più conveniente.