"Riforma" di Francesco, centralizzazione radicale
La bozza della “Praedicate Evangelium”, il documento di Francesco sulla riforma della Curia Romana, prevede la centralizzazione totale del potere nella Segreteria di Stato.
Ciò significa che, in futuro, la Chiesa verrà governata da diplomatici, politici ed avvocati canonici, non da persone che si occupano di Fede.
La bozza dice che nessun dipartimento della Curia potrà più emettere decreti senza una "approvazione specifica" del Papa.
L'avvocato canonico Ed Condon definisce questo su CatholicNewsAgency.com (2 luglio) una "storica ri-centralizzazione del potere romano nella persona del Papa”.
Un'altra proposta nella bozza è che dei laici possano essere messi a capo di qualunque dicastero [ormai privo di poteri] ddella Curia Romana.
Foto: © Mazur/catholicnews.org.uk, CC BY-NC-SA, #newsIhefypufdt
Ciò significa che, in futuro, la Chiesa verrà governata da diplomatici, politici ed avvocati canonici, non da persone che si occupano di Fede.
La bozza dice che nessun dipartimento della Curia potrà più emettere decreti senza una "approvazione specifica" del Papa.
L'avvocato canonico Ed Condon definisce questo su CatholicNewsAgency.com (2 luglio) una "storica ri-centralizzazione del potere romano nella persona del Papa”.
Un'altra proposta nella bozza è che dei laici possano essere messi a capo di qualunque dicastero [ormai privo di poteri] ddella Curia Romana.
Foto: © Mazur/catholicnews.org.uk, CC BY-NC-SA, #newsIhefypufdt