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Il pastrocchio Pfizergate e la pillola anti-Covid approvata in UK: punto della situazione per capirci qualcosa

(RadioSpada.org) Come capita spesso in questi casi il fatto è rilevante ma ancor più rilevante è il prolungato silenzio di larga parte dell’informazione in relazione al fatto stesso. Dunque, ancora una volta, il tema della comunicazione – regolarmente trascurato – diventa cruciale: il mutismo è una notizia nella notizia (per quanto prevedibile).

Ma andiamo con ordine, per capire il fondo della questione.

Il lancio è rimbalzato sui social e su alcuni giornali, in particolare stranieri: Il British Medical Journal – fonte più che autorevole – ha pubblicato le dichiarazioni di un informatore interno di Ventavia su alcune pratiche scorrette nei trial di Pfizer in relazione all’attuale vaccino. Ventavia è una società diversa da Pfizer (esterna) che ha avuto in carico alcuni trial clinici.

L’accusa è grave e giornalisticamente rilevante perché tocca una parte importante del percorso di validazione del noto prodotto farmaceutico.

La “difesa” chiarisce che Ventavia ha controllato “solo” 3 trial su 153 di Pfizer, riconducibili a 1000 partecipanti su 44000. D’altro canto è evidente che questa posizione non tenga pienamente conto di un dato fondamentale: il tema non è il nome dell’azienda da cui è uscito l’informatore ma che Pfizer abbia difficoltà di controllo sui verificatori, al punto che i fatti sono emersi pubblicamente dopo così lungo tempo. Peraltro va notato come Pfizer stia inanellando, anche con questa ultima novità, una lunga serie di più o meno recenti urgenze reputazionali.

Il punto dunque è su più piani: sanitario, politico, giornalistico. Fermarsi all’uno o all’altro è insufficiente.

Altra notizia è la recente approvazione dalle autorità britanniche della pillola anti-Covid della Merck, una sorta di terapia domiciliare per via orale efficace nel ridurre drasticamente il rischio di ospedalizzazione. Le autorità italiane non ci sono ancora arrivate, eppure l’urgenza pare rilevante: la faccenda dunque si pone, almeno sul piano dell’immagine, su un binario non dissimile da quello di altri fatti curiosi balzati agli onori della cronaca (valga per tutti quelli delle pratiche relative ai monoclonali negli ospedali).

Vi terremo aggiornati.