La sua storia è stata raccontata infinite volte con le parole o con i colori, sempre con particolari nuovi e diversi, proprio perché nessun documento, nessuna notizia sicura poteva contraddire qualsivoglia …Altro
La sua storia è stata raccontata infinite volte con le parole o con i colori, sempre con particolari nuovi e diversi, proprio perché nessun documento, nessuna notizia sicura poteva contraddire qualsivoglia leggenda e fantasia.
Santa Barbara è stata una delle figure femminili più popolari del Medioevo.
Fanciulla cristiana, accusata, torturata e finalmente uccisa di spada dal proprio padre, ostinatissimo pagano.
Tale misfatto non poteva restare impunito e perciò, non appena la testa recisa di Barbara cadde in terra, un fulmine scoccò dal cielo a incenerire il padre snaturato.
Quel fulmine a ciel sereno, simbolo di una giustizia vendicatrice, è il particolare chiave della devozione per Santa Barbara nei secoli.
Tutti i popoli hanno attribuito misteriosa importanza alla folgore, considerata manifestazione del Nume più potente.
Anche nei secoli cristiani, la folgore veniva considerata spaventoso simbolo della morte improvvisa, cioè della « mala morte », che non lasciava al peccatore il tempo di pentirsi né la possibilità di prepararsi al trapasso.
Per questo Santa Barbara venne invocata a proteggere non soltanto dal fulmine, ma soprattutto dalla « mala morte » minacciante, oltre alla vita terrena, la salvezza eterna dei cristiani.
Con l'invenzione della polvere da sparo e delle armi da fuoco, sembrò che anche l'uomo fosse in grado di scagliare folgori, altrettanto improvvise e altrettanto mortali.
La devozione per Santa Barbara si diffuse così tra coloro che maneggiavano il fulmine creato dall'uomo: artificieri, cannonieri, pirotecnici, artiglieri, e finalmente fochisti e vigili del fuoco.
Con il nome di « Santabarbara » vennero indicati, come si sa, i depositi di munizioni nelle fortezze o sulle navi: luoghi, così come le polveriere, posti sotto l'immediata protezione di questa Santa veramente carica di responsabilità e protettrice degli artificieri
Santa Barbara è stata una delle figure femminili più popolari del Medioevo.
Fanciulla cristiana, accusata, torturata e finalmente uccisa di spada dal proprio padre, ostinatissimo pagano.
Tale misfatto non poteva restare impunito e perciò, non appena la testa recisa di Barbara cadde in terra, un fulmine scoccò dal cielo a incenerire il padre snaturato.
Quel fulmine a ciel sereno, simbolo di una giustizia vendicatrice, è il particolare chiave della devozione per Santa Barbara nei secoli.
Tutti i popoli hanno attribuito misteriosa importanza alla folgore, considerata manifestazione del Nume più potente.
Anche nei secoli cristiani, la folgore veniva considerata spaventoso simbolo della morte improvvisa, cioè della « mala morte », che non lasciava al peccatore il tempo di pentirsi né la possibilità di prepararsi al trapasso.
Per questo Santa Barbara venne invocata a proteggere non soltanto dal fulmine, ma soprattutto dalla « mala morte » minacciante, oltre alla vita terrena, la salvezza eterna dei cristiani.
Con l'invenzione della polvere da sparo e delle armi da fuoco, sembrò che anche l'uomo fosse in grado di scagliare folgori, altrettanto improvvise e altrettanto mortali.
La devozione per Santa Barbara si diffuse così tra coloro che maneggiavano il fulmine creato dall'uomo: artificieri, cannonieri, pirotecnici, artiglieri, e finalmente fochisti e vigili del fuoco.
Con il nome di « Santabarbara » vennero indicati, come si sa, i depositi di munizioni nelle fortezze o sulle navi: luoghi, così come le polveriere, posti sotto l'immediata protezione di questa Santa veramente carica di responsabilità e protettrice degli artificieri