L'ennesima schifezza commissionata da un clero che non ha fede, ma solo pruriti di novità. Questa architettura esprime la grande confusione mentale di una società sulla via del tramonto. Brutta, presuntuosa, egocentrica, senza spiritualità, inutilmente megalomane. È un pugno nell'occhio che rovina il panorama. Al posto del "formaggino" provate ad immaginare un'altro stile architettonico, qualsiasi …Altro
L'ennesima schifezza commissionata da un clero che non ha fede, ma solo pruriti di novità. Questa architettura esprime la grande confusione mentale di una società sulla via del tramonto. Brutta, presuntuosa, egocentrica, senza spiritualità, inutilmente megalomane. È un pugno nell'occhio che rovina il panorama. Al posto del "formaggino" provate ad immaginare un'altro stile architettonico, qualsiasi altro avrebbe esaltato il luogo con la sua bellezza. Questo lo rovina.
Personalmente, lo percepisco come un enorme, disarmante ammasso di cemento freddo e dalle linee rigorosamente calcolate. Richiede uno sforzo inconcepibile assimilarlo alla dolce accoglienza materna della Santissima Vergine Maria, a cui è dedicato. Invece, sembrerebbe un monumento densamente impregnato di simboli spirituali, citazioni e riferimenti alle Sacre Scritture sia all'interno che all'esterno …Altro
Personalmente, lo percepisco come un enorme, disarmante ammasso di cemento freddo e dalle linee rigorosamente calcolate. Richiede uno sforzo inconcepibile assimilarlo alla dolce accoglienza materna della Santissima Vergine Maria, a cui è dedicato. Invece, sembrerebbe un monumento densamente impregnato di simboli spirituali, citazioni e riferimenti alle Sacre Scritture sia all'interno che all'esterno, per il quale l'architetto si è ispirato a delle sezioni di diamante solitario incastonato. Speriamo che l'ingegnere, costruttore dell'opera non sia un massone come Renzo Piano, a cui è stata commissionata la nuova chiesa a San Giovanni Rotondo e anche la "cappella" tutta d'oro, in cui riposa il corpo di San Pio da Pietralcina. Ambienti carichi di simboli esoterici, dipinti nei soffitti e di sculture ambigue e inquietanti, dal sapore infernale più che paradisiaco.
E' quella schifezza architettonica che i triestini (tutti!!!) chiamano "il formaggino" sulla cima di un colle, visibile dal mare e dalla forma di un formaggino!