EDDAJE, TUTTI DENTRO NE LA CHIESA CONCILIARE. OVES ET BOVES. VENGHINO SIORI, VENGHINO NEL GRAN ZIRCO BARNUM DEL VATICANO II….
E’ stato don Walter Insero, professore associato alla Pontificia università gregoriana, a celebrare i funerali all.a ‘chiesa degli artisti’ a Roma, a piazza del Popolo
Ma ‘sta tizia si è pentita? Ha chiesto gli ultimi Sacramenti?
O ha cantato anche lei “Bella ciao” prima di morire?
Misteri della ‘Chiesa Conciliare’, che da sessant’anni fa funerali per tutti, oves et boves, e pure per i suicidi.
Venghino, siori e siore, venghino tutti al gran zirco Barnum Conziliare, z’è posto per tutti.
Così, tanto per gettare un po’ di confusione morale in più tra i fedeli.
C’è solo da chiedersi cosa abbia detto di così nuovo Papafrancesco a Lisbona, quando ha presentato una falsa ‘Chiesa’ aperta a tutti, cattolici e peccatori impenitenti. Sono decenni che questo programma avanza nella meravigliosa Chiesa del Vaticano II.
Solo adesso ve ne accorgete?
SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAA!
DEFENSOR FIDEI
MICHELA MURGIA
.
I funerali di una donna che ha sparso errori e orrori sono stati trasformati in una sorta di pre-beatificazione pubblica. Non sappiamo più distinguere il bene dal male?
“Nausea”. Così ho titolato il pezzo e ribadisco: nausea.
Ho la nausea di questa retorica cretina sulle persone che hanno “lottato per le loro idee”. Ho la nausea della retorica altrettanto cretina sul “rispetto” comunque dovuto a chi si è sempre battuto eccetera eccetera, magari con l’aggiunta di una perla di cretineria: “E’ sempre stato/a fedele a sé stesso/a”.
Basta, per favore!
Anche il signor Adolfo Hitler si è sempre battuto per le sue idee. E come lui un’infinità dei mostri che hanno riempito le pagine dei libri di Storia come Re, Presidenti, Condottieri, Leader assortiti, si sono sempre battuti per le loro idee. E infatti la Storia umana è un susseguirsi di guerre, distruzioni, crudeltà, rovine.
Per favore, piantiamola!
È morta una donna, pace all’anima sua, che ha difeso l’aborto, l’eutanasia, che ha fatto il possibile per demolire l’idea stessa di famiglia con i suoi discorsi demenziali sulla famiglia “Queer”. Eccetera.
Michela Murgia ha difeso e propagandato il peggio. Ha fatto il male che poteva alle coscienze e alla civiltà. Lungi da me la pretesa di stabilire cosa le sia accaduto nell’Aldilà. Ma i dati di fatto, visibili agli occhi e alla mente di chiunque non viva come le Tre Scimmiette, quelli sono indiscutibili.
Quindi, “rispetto” per chi ha “lottato” per le proprie idee?
Nossignori. Nessun rispetto per chi propaganda il male. Tanta compassione, quella sì, e preghiere per un’anima che, senza dubbio, ne ha gran bisogno.
E infine, permettetemi, ma ho anche una nausea che dura da decenni, dai tempi del “sessantotto”. È la nausea per questi annoiati figli di papà che “lottano”, guarda caso, sempre per le cause che vanno per la maggiore. Che “lottano” sapendo dall’inizio che non pagheranno per i disastri che combinano, ma, anzi, otterranno visibilità, editori disponibili, comparsate a gogò in televisione. E relativi emolumenti. Non per niente ai funerali della Murgia (allietati dall’immancabile canto di “Bella ciao”) una delle star più in vista è stato quell’altro campione del conformismo da regime, Roberto Saviano.
Basta, per favore. Forse non sappiamo più distinguere il bene dal male?
Oh, dimenticavo. Michela Murgia, ci fa sapere l’informazione di regime, era “cattolica”. Su questo, non spendo una riga. Anche alle buffonate deve esserci un limite.
