Vietato riferire? Attivista pro-gay tenta di mettere Gloria.tv in guai legali
Non rieletto in parlamento nel 2013, Öllinger ha occupato un seggio vacante, che ha di nuovo perso nel 2017 quando il suo partito non è riuscito a raggiungere alle elezioni la soglia di ammissione in parlamento.
Usando Colette M. Schmidt, del giornale oligarchico DerStandard.at (27 settembre), Öllinger ha espresso rabbia su quanto riferito da Gloria.tv riguardo al rapporto sulle molestie sessuali stilato per i vescovi tedeschi.
Öllinger/Schmidt insinuano che Gloria.tv "volgarizzi" le presunte molestie e accusi gli omosessuali "collettivamente" per esse.
Invece, Gloria.tv ha fatto notare che molti dei casi di molestie presentati dai vescovi non sono confermate, sono di natura insignificante o puntano solo a produrre isteria, aggiungendo che la maggioranza delle molestie confermate riguardano crimini di natura omosessuale.
Questa valutazione trova riscontro in un'analisi di 18 pagine sul rapporto svolta dallo psichiatra tedesco Manfred Lütz, che mostra come il rapporto elenchi come "molestie" delle accuse dimostratesi false, e che il singolo gruppo più numeroso di "molestie" (29,5%) riguarda "comportamenti impropri" di natura non sessuale e non penale, che il rapporto dei vescovi nondimeno mette sullo stesso piano delle violenze.
Öllinger/Schmidt inoltre accusano Gloria.tv di aver riferito del vescovo emerito Mons. Gerhard Maria Wagner, che in un'intervista con LaFedeQuotidiana.it (31 luglio) ha definito la pratica dell'omosessualità uno "stile di vita perverso e satanico".
Ti preghiamo di voler supportare la lotta di Gloria.tv contro Golia con una donazione.
#newsIhfydgfhek
