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Giornale Vaticano sarcastico: bacio di Giuda "segno di amicizia"

OsservatoreRomano.va (29 marzo) dubita che la condanna di Giuda in un articolo intitolato «Nostro fratello Giuda» e scritto da don Simone Caleffi.

Contrariamente al Vangelo, Caleffi afferma che il bacio di Giuda a Cristo nel Getsemani era "segno di amicizia" senza significati sinistri. Il Vangelo dice che Giuda ha baciato Gesù per identificarlo.

Inavvertitamente, Caleffi mette in dubbio la propria interpretazione dicendo: "È difficile entrare nella mente di qualcuno, figuriamoci comprendere le motivazioni e i comportamenti altrui, quando a volte non comprendiamo nemmeno noi stessi!" Poi fa una rapsodia su Giuda: "Alla fine, cosa poteva passargli per la mente? Che pensiero ultimo, che pianto?"

Secondo Caleffi è "certo" che Gesù, "che è infinita Misericordia, ha dato la vita per tutti, persino per il più misero e disperato, il colpevole tra i suoi amici" – Un fatto che nessuno mette in discussione.

Il romanticismo su Giuda è stato propagato varie volte da Francesco, che finge di non sapere dove sia finito Giuda.

Ecco i fatti: Cristo chiama Giuda "figlio della perdizione" che è "perso" (Giovanni 17) e che avrebbe "fatto meglio a non nascere" (Marco 14).

Dato che il Vaticano è attualmente pieno di traditori, è comprensibile che questi siano interessati a "riabilitare" Giuda.

#newsJjbgitngrt

N.S.dellaGuardia
In realtà è esattamente la "teologia della misericordina" bergogliana: un gesto apparentemente d'amore nasconde in realtà odio, morte e tradimento, come la cosiddetta "vicinanza pastorale" (o accompagnamento o altre amenità) alle persone in peccato mortale, a cui dire "Dio ti ama così come sei"...