Arcivescovo di Strasburgo: dito medio a Francesco
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• Ravel non partecipa a eventi pubblici dalla visita apostolica del giugno 2022, anche se le conclusioni della visita, apparentemente negative, non sono mai state pubblicate.
• La visita si era concentrata sulla gestione e sull'esercizio dell'autorità episcopale da parte di Ravel.
• A fine 2022, Ravel si è sentito dire a Roma che Francesco voleva rimuoverlo.
• Ravel si è rifiutato, in quanto a Strasburgo vige un concordato del 1801 e Ravel ha sfruttato persino il presidente Macron contro Francesco.
• Francesco, arrabbiato, ha dato un ultimatum a Ravel: dimissioni entro fine febbraio 2023.
• Ravel ha aspettato fino all'ultimo giorno e poi ha inviato una lettera ambigua e inutile.
• Così Roma si è inventata un trucco: Ravel rimarrà arcivescovo sulla carta, ma il vescovo ausiliario Kratz assumerà l'incarico di amministratore apostolico.
• Ravel ha stravolto il piano di Roma: a marzo, ha escluso Kratz dal consiglio episcopale, col pretesto di un caso di abuso che Kratz avrebbe ignorato.
Foto: Luc Ravel © Peter Potrowl, wikicommons, CC BY-SA, #newsWfcqowqzon
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