Francesco I
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Un telegramma dall'inferno

“Un telegramma dall’inferno di Dante Alighieri all’Osservatore Romano, a proposito di Maometto” di Fra Cristoforo

Dante Alighieri dopo aver letto l’ultimo articolo dell’Osservatore Romano sulla beatificazione di Maometto, ha mandato alla redazione del suddetto organo di stampa vaticano un telegramma. Ecco a voi il contenuto.

INFERNO dal Canto XXVIII

Già veggia, per mezzul perdere o lulla,
com’io vidi un, così non si pertugia,
rotto dal mento infin dove si trulla. 24

Tra le gambe pendevan le minugia;
la corata pareva e ’l tristo sacco
che merda fa di quel che si trangugia. 27

Mentre che tutto in lui veder m’attacco,
guardommi, e con le man s’aperse il petto,
dicendo: «Or vedi com’io mi dilacco! 30

vedi come storpiato è Maometto!
Dinanzi a me sen va piangendo Alì,
fesso nel volto dal mento al ciuffetto. 33

E tutti li altri che tu vedi qui,
seminator di scandalo e di scisma
fuor vivi, e però son fessi così. 36

PARAFRASI

Una botte, priva delle doghe del fondo, non è bucata così come io vidi un dannato tagliato dal mento fin dove si scorreggia (ano).

Gli pendevano le interiora tra le gambe; si vedevano gli organi interni e il ripugnante sacco (stomaco) che trasforma in escrementi ciò che si mangia.

Mentre io fissavo lo sguardo su di lui, egli mi guardò a sua volta e si aprì il petto con le mani, dicendo: «Adesso vedi come sono squarciato!

Vedi come è mutilato Maometto! Davanti a me se ne va piangendo Alì, col volto squarciato dal mento sino alla fronte.

E tutti gli altri che tu vedi in questo luogo, furono in vita seminatori di scandalo e scisma, e perciò sono così mutilati.

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Buona riflessione.

Fra Cristoforo

VEDI:
Nuovi santi di Bergoglio: Maometto