Satana sotto esorcismo: "I preti devono fare gli psicologi… Io non esisto!!!"
Riporto l’esperienza su questo fatto accaduto a Don Marcello Stanzione, sacerdote umile, scrittore, grande difensore della fede e della morale e dell’insegnamento della Chiesa di duemila anni.
Così lo conosco, attraverso i suoi scritti.
Perciò, la sua esperienza è degna di credito.
Egli racconta che gli fu affidata una persona afflitta da problemi di tipo spirituale e non potendo effettuare su questa un esorcismo in quanto Egli non è un sacerdote esorcista incaricato, la portò in un luogo dove si poteva fare.
Appena furono fatte delle preghiere di liberazione su questa persona che tra l’altro era in trance (è quello che Don Marcello racconta), ne uscirono dalla bocca della persona queste parole del Demonio (Satana):
“Io non esisto!!!….Sono riuscito a convincere la Chiesa che io non esisto!!! I preti non devono fare gli esorcisti. I preti devono fare gli psicologi… Io non esisto!!!”.
Vorrei commentare queste frasi, avvertendo del grave problema da una parte della carenza dei sacerdoti esorcisti e dall’altra della missione spirituale del sacerdote, che non deve essere quello di psicologo, ma deve fare la sua missione spirituale, che è quella di accompagnare le persone all’importanza delle realtà basilari della fede cristiana: la preghiera innanzitutto, che è il principio, la partenza per chiedere aiuto a Dio e alla Mamma celeste. La Madonna da Medjugorje, almeno il 99/100 delle volte nei suoi messaggi raccomanda la preghiera. Occorre saper insegnare a pregare bene con il cuore, soprattutto ai bambini. A che servono le varie catechesi, anche ai bambini, se non s’insegna la preghiera del cuore, come possono imprimere nel loro cuore quelle parole importanti che provengono dalla parola di Dio? La preghiera concepita, come forma di ripetizione non è preghiera. Per esempio il Santo Rosario è una meditazione dei Misteri della vita di Gesù intervallati dalle “Ave Maria”, che rappresentano una “dolce” cadenza in cui si invoca la Madre di Dio. Occorre meditare la preghiera, “respirare” la preghiera, far sì, che sia il respiro della nostra anima verso Dio e la Mamma celeste. E’ da una preghiera del cuore, che va insegnata con l’esempio e l’esperienza di chi l’ha vissuta, che incominciano a dipanarsi per le persone le tenebre in cui siamo immersi e possiamo poi rivolgerci a quegli aiuti spirituali che sono la confessione frequente, con la quale poi resi puri nell’anima percepiamo l’efficacia della preghiera stessa e la volontà di pregare spesso, sempre, mantenendo il cuore e la mente legati a Gesù, alle sue leggi, alla sua parola. Suvvia… che disagio per me raccomandare queste cose che dovrebbero essere “pane” quotidiano! Ma occorre addentrarsi in una vita dello Spirito, in una vita interiore per comprendere queste cose e sapere che chi combatte Satana con le armi spirituali, da questo verrà combattuto, ma Dio non farà mancare a lui l’aiuto. Chi ha letto bene la vita spirituale del Santo Curato d’Ars e ha provato queste cose, sa che è così. Chi vuol star nell’ignoranza e nelle sue omissioni ne pagherà nell’aldilà le conseguenze, purtroppo… (se sapeste come descrive l’Inferno Santa Veronica Giuliani…). Se i nostri giovani finiscono nelle sette e nessuno ha saputo far qualche cosa a chi chiederà conto il Signore? A tutti noi intanto, che non abbiamo pregato e offerto le nostre sofferenze e dopo?
Ma gustatevi il racconto di Don Marcello Stanzione nei particolari a questo link:
www.lalucedimaria.it/esorcismo-ecco-…
L’immagine pubblicata è di Pubblico dominio, tratta da commons.wikimedia.org/w/index.php
Così lo conosco, attraverso i suoi scritti.
Perciò, la sua esperienza è degna di credito.
Egli racconta che gli fu affidata una persona afflitta da problemi di tipo spirituale e non potendo effettuare su questa un esorcismo in quanto Egli non è un sacerdote esorcista incaricato, la portò in un luogo dove si poteva fare.
Appena furono fatte delle preghiere di liberazione su questa persona che tra l’altro era in trance (è quello che Don Marcello racconta), ne uscirono dalla bocca della persona queste parole del Demonio (Satana):
“Io non esisto!!!….Sono riuscito a convincere la Chiesa che io non esisto!!! I preti non devono fare gli esorcisti. I preti devono fare gli psicologi… Io non esisto!!!”.
Vorrei commentare queste frasi, avvertendo del grave problema da una parte della carenza dei sacerdoti esorcisti e dall’altra della missione spirituale del sacerdote, che non deve essere quello di psicologo, ma deve fare la sua missione spirituale, che è quella di accompagnare le persone all’importanza delle realtà basilari della fede cristiana: la preghiera innanzitutto, che è il principio, la partenza per chiedere aiuto a Dio e alla Mamma celeste. La Madonna da Medjugorje, almeno il 99/100 delle volte nei suoi messaggi raccomanda la preghiera. Occorre saper insegnare a pregare bene con il cuore, soprattutto ai bambini. A che servono le varie catechesi, anche ai bambini, se non s’insegna la preghiera del cuore, come possono imprimere nel loro cuore quelle parole importanti che provengono dalla parola di Dio? La preghiera concepita, come forma di ripetizione non è preghiera. Per esempio il Santo Rosario è una meditazione dei Misteri della vita di Gesù intervallati dalle “Ave Maria”, che rappresentano una “dolce” cadenza in cui si invoca la Madre di Dio. Occorre meditare la preghiera, “respirare” la preghiera, far sì, che sia il respiro della nostra anima verso Dio e la Mamma celeste. E’ da una preghiera del cuore, che va insegnata con l’esempio e l’esperienza di chi l’ha vissuta, che incominciano a dipanarsi per le persone le tenebre in cui siamo immersi e possiamo poi rivolgerci a quegli aiuti spirituali che sono la confessione frequente, con la quale poi resi puri nell’anima percepiamo l’efficacia della preghiera stessa e la volontà di pregare spesso, sempre, mantenendo il cuore e la mente legati a Gesù, alle sue leggi, alla sua parola. Suvvia… che disagio per me raccomandare queste cose che dovrebbero essere “pane” quotidiano! Ma occorre addentrarsi in una vita dello Spirito, in una vita interiore per comprendere queste cose e sapere che chi combatte Satana con le armi spirituali, da questo verrà combattuto, ma Dio non farà mancare a lui l’aiuto. Chi ha letto bene la vita spirituale del Santo Curato d’Ars e ha provato queste cose, sa che è così. Chi vuol star nell’ignoranza e nelle sue omissioni ne pagherà nell’aldilà le conseguenze, purtroppo… (se sapeste come descrive l’Inferno Santa Veronica Giuliani…). Se i nostri giovani finiscono nelle sette e nessuno ha saputo far qualche cosa a chi chiederà conto il Signore? A tutti noi intanto, che non abbiamo pregato e offerto le nostre sofferenze e dopo?
Ma gustatevi il racconto di Don Marcello Stanzione nei particolari a questo link:
www.lalucedimaria.it/esorcismo-ecco-…
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