Condivido un articolo che ho letto sul canale youtube di Enzina Pasquali. Il nostro vero nemico sono le stesse nostre istituzioni. youtube.com/channel/UCDInUfYLoeNe8gMl8un3AiA "Quel giorno all'Hilton …Altro
Condivido un articolo che ho letto sul canale youtube di Enzina Pasquali.
Il nostro vero nemico sono le stesse nostre istituzioni.


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"Quel giorno all'Hilton di Doha fu decretata la conquista dell'Europa" La newsletter di Giulio Meotti

"Quel giorno all'Hilton di Doha fu decretata la conquista dell'Europa"

"Quel giorno all'Hilton di Doha fu decretata la conquista dell'Europa" Intervista per la newsletter a un esperto di Qatar: "Politici europei corrotti, influenza sui media e 3.500 lobbisti islamici a Bruxelles... Il Qatargate è solo la parte emergente del Grande Jihad" GIULIO MEOTTI DEC 14 “Dai Rolex alla borsa piena di soldi, il Qatar non esita a spendere per estendere la sua influenza. E sui finanziamenti alle organizzazioni non governative, il Qatar è generoso. E non è l'unico paese del Golfo a fare pressioni a Bruxelles”. C’è da rabbrividire a leggere l’inchiesta del giornale belga La Libre su come il Qatar finanzia, oltre che a politici greci e italiani, anche numerose ong. Ma una mano lava l’altra ed entrambe lavano il viso… Così, se il Qatar finanzia le ong che contano a Bruxelles, la Commissione Europea a sua volta finanzia altre ong sempre legate al Qatar. 36,5 milioni di euro in cinque anni alle associazioni islamiche da parte di Bruxelles, riferisce Le Figaro. “C'è una taqiya 'democratica' nei paesi occidentali, i Fratelli Musulmani propagano l'Islam radicale attraverso mezzi politici, associativi e non violenti”, denuncia il giudice antiterrorismo più famoso di Francia, Marc Trévidic. 550.000 euro per "Islamic Relief Germany", che si presenta come una sorta di "Mezzaluna Rossa" islamica, ma accusata di legami con Hamas, Hezbollah e Fratellanza Musulmana. La Commissione Europea ha certificato questa organizzazione come “partner umanitario dal 2021 al 2027”. L’Islamic Relief è stata al centro di una inchiesta del giornale tedesco Die Welt. 1.156.162 di euro invece alla “Rete europea contro il razzismo” alla cui guida c'è la figlia del fondatore del braccio tunisino dei Fratelli Musulmani, il partito Ennahdha. La stampa italiana da giorni passa dal sensazionalismo sul denaro sequestrato a qualche timido accenno al progetto religioso del Qatar. Sfiora soltanto la superficie, senza scendere dove fa paura andare. “Il Qatargate è solo la parte emergente del Grande Jihad” spiega ad Atlantico l’esperto di Qatar Jean-Pierre Marongiu, saggista, imprenditore e fra i massimi esperti di Qatar, dove ha a lungo lavorato e vissuto. “Ha avuto origine negli anni Duemila con la ristrutturazione dei Fratelli Musulmani. Nel 2010 a Doha, quando il Qatar aveva appena ripreso il pieno possesso delle proprie risorse fino ad allora gestite da Francia e Stati Uniti ed era diventato il paese più ricco del mondo, si è verificata una scissione all'interno dei Fratelli Musulmani. Una tendenza più moderna prese il potere sotto l'impulso dell’ideologo Jassim. All'Hotel Hilton di Doha un convegno a cui parteciparono molti leader religiosi fu decretata la conquista dell'Europa”. Il piano elaborato si è rivelato geniale. “In primo luogo, la corruzione di massa dei corpi intermedi in Francia e in Inghilterra. Corruzione a tutto campo che consente l'infiltrazione nelle istituzioni. Il finanziamento della campagna di Nicolas Sarkozy è stato il culmine e il punto di non ritorno del grande jihad. Iniziò il balletto incessante di tutto ciò che la Francia conta come senatori, deputati, ministri, uomini d'affari e intermediari della malavita. Il finanziamento delle moschee salafite, delle associazioni di ogni tipo e infine la strategia delle mille tacche”. Poi, spiega Marongiu, arrivarono alle istituzioni europee e ai giornalisti. “Gli eurodeputati sono i primi bersagli di Qatar e Turchia, dal momento che la costituzione europea ha ormai la precedenza sugli stati sovrani, che vedono i loro poteri legislativi soggetti alle decisioni delle Commissioni. Più di 13.000 entità fanno pressioni sulla Commissione Europea e 3.500 di queste sono ong finanziate dai Fratelli Musulmani. E poi il Qatar in Francia influenza direttamente o indirettamente il 75 per cento dei media. Eva Kaili è solo un microfenomeno dell'entrismo dell'Islam radicale, ci sono le campagne di comunicazione della comunità europea, che mostrano le donne velate come modello di libertà e femminilità, e dietro al pretesto dell'islamofobia le tecniche per far sentire in colpa l'opinione pubblica, soggetta all'influenza dei wokisti dall'altra parte dell'Atlantico. Abbiamo consegnato le chiavi della stalla ai lupi. Approfittando dell'inerzia di politici ciechi, ingenui o corrotti, l'Europa sta oscillando verso un cambiamento di cultura e di civiltà senza prendere veramente sul serio la misura del pericolo. La terza e ultima tappa sarà l'elezione di leader alla guida di comuni, regioni, organi europei. Una colonizzazione dall'interno”. L’emiro del Qatar con Yusuf al Qaradawi, Jean-Pierre Marongiu, la cui storia è diventata anche una serie per Netflix, è qui a colloquio in esclusiva per la mia newsletter. È la prima intervista che concede a un media italiano. Chi ha partecipato e cosa è stato deciso alla conferenza di cui parla? La conferenza all’Hilton fu copresieduta dall'allora procuratore generale e dalla Sheika Mooza (la seconda delle tre mogli di Hamad bin Khalifa Al Thani, emiro del Qatar dal 1995 al 2013 e madre dell'attuale emiro Tamim bin Hamad Al Thani). Notevole fu anche l'apparizione furtiva del futuro emiro, Tamim. Qual è l'obiettivo a lungo termine del Qatar, dei Fratelli Musulmani etc in Europa? L'obiettivo dei Fratelli Musulmani è l'islamizzazione dell'Europa. Il Qatar e la Turchia sono i loro finanziatori. E ci stanno riuscendo? Ci riescono grazie alla corruzione dei politici da tutte le parti, ai progressisti che si comportano da utili idioti e ai sostenitori dell'ultra globalizzazione. Quanto è profonda questa piovra filo-islamica a Bruxelles? Enormemente, parliamo di 3.500 lobbisti filo-islamici. Cosa spinge un eurodeputato a lavorare per il Qatar? Soldi, prima di tutto. E poi l’influenza wokista. E anche l’ideologia immigrazionista influisce enormemente. 3.500 lobbisti genericamente legati all'Islam o al Qatar? Islamisti di tutte le convinzioni, ong e lobbisti indipendenti. In che senso un popolo religioso è meno facile da soggiogare? L'Europa scristianizzata è più preda dell'Islam? Assolutamente. Di cosa hanno bisogno la Ummah, il Qatar, i Fratelli Musulmani per fare il salto nella sottomissione europea? Finanziamento. I ‘militari’ sono forniti dall'immigrazione autorizzata dalle autorità europee. I media progressisti si preoccupano di fare appeasement nell'opinione pubblica. La costruzione di moschee si sta intensificando ovunque in Europa. Costruendo centinaia di moschee in Europa, il Qatar ha la sensazione di avere la demografia dalla sua parte? Entro il 2030, il numero di nascite musulmane sarà superiore a quello di altre comunità. Noi italiani a Bruxelles eravamo facile preda del Qatar? Sì, ma anche i deputati socialisti francesi. Cosa non capiamo noi europei della mentalità islamica? Pensiamo che il Qatar sia una specie di Principato di Monaco? Non capiamo che nell'Islam l'uomo è lo schiavo di Dio. E che è una guida politica che governa la vita quotidiana dei fedeli: la Sharia. Eppure, la gente pensa: che interesse ha un Paese di 3 milioni di abitanti come il Qatar a islamizzare l'Europa? Il potere. E il jihad, che è la pietra angolare dell'Islam. La senatrice francese Valérie Boyer ha detto che l’Islam penetra l’Europa con la strategia del Cavallo di Troia. Si tratta di infiltrarsi nelle istituzioni, nelle associazioni, nei comuni, nei partiti politici. Questa è davvero la strategia del cavallo di Troia. ©️ 2022 Giulio Meotti giuliomeotti@hotmail.com
N.S.dellaGuardia
Nessuno controlla chi dovrebbe essere preposto a controllare.
La corruzione non è quando tutti i livelli di potere economico, politico, giudiziario, massmediatico obbediscono alle stesse fonti, fonti di potere finanziario: si chiama tirannide oligarchica, solo che i beoti che si sentono "occudentalu" pensano sia "democrazia".
In cima alla piramide oligarchica c'è satana, non dimentichiamolo