Carlo Maria
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LE “DIMISSIONI” DI BERGOGLIO

Il Cardinale Jorge Mario Bergoglio ha affermato solo ora, in una intervista, di aver firmato diversi anni fa le sue dimissioni dal Papato in caso di impedimento: perché lo ha detto solo ora? Non lo ha fatto per motivi di salute, infatti Bergoglio ha smentito recentemente di avere alcun impedimento di salute a fare il Papa. Quindi lo ha fatto per altri motivi non dichiarati.
In realtà Bergoglio con questa intervista ha cercato di confutare, senza riuscirci, in modo indiretto (sapendo di non essere in grado di confutarle direttamente) le argomentazioni che sostengono che il vero Papa è ancora Benedetto XVI, le quali si basano su tre fatti: sul fatto che Benedetto XVI accenna tuttora implicitamente al fatto che è un Papa impedito, sul fatto che le presunte dimissioni di Benedetto XVI sono invalide perché si riferiscono a un tempo differito nel futuro (dopo le presunte dimissioni era ancora Papa!) e sul fatto che se le presunte dimissioni erano vere dimissioni dovevano essere formulate in modo diverso da come sono state formulate (in particolare prevedendo la rinuncia al munus papale e non al solo ministero papale).
Infatti, in tale intervista, Bergoglio afferma implicitamente che un Papa dovrebbe firmare anticipatamente le sue dimissioni dal Papato in caso di impedimento per qualsiasi motivo, sulla base del proprio esempio e su quello di Paolo VI e Pio XII. Questo permetterebbe a Bergoglio di applicare questa regola anche nel caso che Benedetto XVI fosse veramente impedito: in tal caso, secondo tale regola Benedetto XVI sarebbe da considerarsi decaduto dal Papato fin dall’inizio del suo impedimento: così l’elezione di Bergoglio al Papato sarebbe stata valida.
Però questo ragionamento non vale in quanto Pio XII e Paolo VI in realtà, avevano solo preparato le loro dimissioni dal Papato ma serviva ancora un atto libero e voluto da parte loro per dimettersi effettivamente. Inoltre nella storia ci sono stati tanti Papi prigionieri (e quindi impediti) che non sono automaticamente decaduti dal pontificato pur essendo impediti.
Inoltre nell’intervista Bergoglio parla di dimissioni automatiche dei Papi che sarebbero state date in anticipo di anni e che sarebbero valide anche in assenza di alcuna nuova decisione degli stessi. Questo permetterebbe a Bergoglio di argomentare contro l’invalidità delle presunte dimissioni di Benedetto XVI basata sul fatto che è rimasto Papa a tutti gli effetti dopo aver dato le presunte dimissioni (almeno dall’11/02/2013 al 28/02/2013).
In realtà questa fantomatica lettera di dimissioni di Bergoglio (perché afferma che non la può mostrare? perché afferma che non sa dove sia?) non cambia il fatto che un Papa non può dimettersi validamente in anticipo rispetto al tempo effettivo delle dimissioni.
Infine Bergoglio in questa intervista sostiene che l’interpretazione delle dimissioni in anticipo fatte dai Papi deve essere stabilita dal Cardinale Segretario di Stato ovvero dai Cardinali. Questo permetterebbe a Bergoglio di affermare che le presunte dimissioni di Benedetto XVI devono essere interpretate insindacabilmente dai Cardinali, i quali hanno affermato che Benedetto XVI aveva abdicato sulla base delle sue presunte dimissioni.
In realtà questo non può confutare le incongruenze macroscopiche presenti nelle presunte dimissioni di Benedetto XVI se fossero interpretate come vere dimissioni. Inoltre Bergoglio ha così dato ad intendere che i Cardinali possono far decadere un Papa senza la sua volontà, in quanto i Cardinali possono farlo decadere interpretando a loro arbitrio gli scritti del Papa stesso: ma ciò è una eresia!

Per approfondimenti vedi:
UNA RISPOSTA ASIMMETRICA (E SBAGLIATA) DI BERGOGLIO