Notizie da Golia? Il nome compare su un piccolo frammento di ceramica trovato negli scavi della biblica Gath dei filistei.

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Il professor Maeir con il frammento dalla “antica città di Gath”

Un frammento molto piccolo di ceramica trovato dagli archeologi dell’Università Bar Ilan mentre scavavano a Tell es-Safi, la città biblica “Gath dei filistei”, potrebbe rappresentare una traccia importante nella storia della famosa figura biblica di Golia.

Il frammento, che contiene la prima iscrizione filistea mai scoperta, menziona due nomi che sono notevolmente somiglianti al nome “Golia”.
La scoperta è di particolare importanza in quanto la Bibbia ritiene Gath la città natale di Golia. “Gath dei Filistei” era una delle città più importanti dei Filistei, i famosi nemici acerrimi degli israeliti nel testo biblico.

Il professor Aren Maeir, capo del dipartimento Martin (Szusz) studi e archeologia della Terra d’Israele dell’Università Bar Ilan, ha detto che le probabilità che questo sia il vero Golia a cui si riferisce la Bibbia sono “poche, se non addirittura nulle”. Il prof. Maeir ha spiegato che questo ritrovamento potrebbe essere collocato cronologicamente circa 50 anni dopo la storia di David e Golia. Inoltre, secondo Maeir, Golia era un nome molto popolare all’epoca.

Nonostante le poche probabilità, il ritrovamento archeologico potrebbe essere visto come la prima prova chiara extra-biblica che la storia del combattimento tra David e Golia possa essere qualcosa di più di una leggenda.
Scritta in lettere “proto-cananite” arcaiche, l’iscrizione trovata sul frammento, che risale al X o all’inizio del IX secolo a.e.v., contiene due nomi non semitici: Alwt a Wlt. La maggior parte degli studiosi ritiene che il nome Golia, di origine non semitica, sia etimologicamente collegato a vari nomi indo-europei, come il nome lidio Aylattes.

Dopo accurati esami dell’iscrizione, il prof Maeir (insieme ai suoi colleghi prof. Aaron Demsky, esperto in epigrafia all’Università Bar Ilan, ed al dott. Stefan Wimmer, dell’Università di Monaco), ha concluso che i due nomi che appaiono nell’iscrizione sono notevolmente simili ai paralleli etimologici di Golia.

(Da: Jerusalem Post, 10.11.05).

Nella foto in alto: Il professor Maeir con il frammento dalla “antica città di Gath”

14 Novembre 2005
alda luisa corsini
Consiglio di leggere un saggio sull'argomento, che posterò domani, per trattare con cautela, alla luce dei rinvenimenti archeologici veri e non presunti e delle fonti indirette (cioè Sacra Scrittura e altre fonti), l'argomento "Giganti":
www.cristianicattolici.net/i-giganti-menzi…
Qui di seguito l'elenco sommario dei cosiddetti rinvenimenti di scheletri di giganti:
"Vi sono innumerevoli testimonianze …Altro
Consiglio di leggere un saggio sull'argomento, che posterò domani, per trattare con cautela, alla luce dei rinvenimenti archeologici veri e non presunti e delle fonti indirette (cioè Sacra Scrittura e altre fonti), l'argomento "Giganti":
www.cristianicattolici.net/i-giganti-menzi…
Qui di seguito l'elenco sommario dei cosiddetti rinvenimenti di scheletri di giganti:

"Vi sono innumerevoli testimonianze del passato dove esploratori e studiosi dell'epoca dicono di aver realmente visto resti umani giganti,qui di sotto ne riportiamo alcuni esempi:

Hernan Cortes, durante la sua conquista del Messico, entrò in possesso di ossa gigantesche, che secondo gli indigeni appartenevano ad una oramai estinta razza di giganti. Il prode Cortes stesso si incaricò di spedire al Re di Spagna un “femore altro quando un essere umano”. Una copia di un femore di tale dimensione, trovato nella regione mesopotamica, è conservata nel Mt. Blanco Fossil Museum (USA) e lo potete osservare nella foto sotto.

Molte leggende su antichi giganti abitanti le sponde del lago Titicaca e poi trasferitisi a sud, in Patagonia, potrebbero essere confermate dagli avvistamenti (se veritieri) di esploratori come Magellano, Drake, Hernandez ed altri.

Un altro storico del periodo della Conquista spagnola del Nuovo Mondo, tale Fernando de Alba Ixtilxochitl narrava che “...i resti dei giganti abitanti nella Nuova Spagna (Messico) si potevano trovare ovunque."

Giovan Battista Modena
fu un canonico ed uno studioso vercellese vissuto fra il XVI ed il XVII secolo.

A lui si devono gli studi sui presunti giganti di Saletta.

Egli, infatti, trovò nella Chiesa di S. Cristoforo, in Vercelli, un dente gigantesco conosciuto, per l’appunto come “dente di San Cristoforo”. La leggenda vuole che, nel 1622, trovi a Saletta i resti di un gigante, di cui egli narra: “ ho ritrovato un corpo gigantesco di altezza e grandezza indicibile, che io stesso ho veduto e misurato……”.

Nel 1577 a Weiillisau, in Svizzera, vennero alla luce i resti di uno scheletro umano che, benché mancante di alcune parti, venne ricostruito dall’anatomista Plater nella creta e risultò appartenere ad un essere alto 5,80 metri. Tale ricostruzione venne esposta nel museo locale e ancora oggi si può ammirare nel paese una statua di un gigante atta a commemorare tale ritrovamento.

A Glozel (uno dei misteri più profondi degli ultimi anni e uno delle pietre nella scarpa più dolenti per la scienza ortodossa), vicino Vichy, in Francia, furono rinvenute, nel 1925, ossa umane giganti, crani grandi il doppio, impronte di mani giganti, oltre a monili fatti a misura per arti giganteschi, il tutto risalente fra tra i 17-15000 anni fa. Il ritrovamento, sempre a Glozel, di manufatti squisiti in ceramica ed esempi di scrittura (il primo modello di scrittura documentato si faceva risalire al IV millennio a.C.) conferisce a questo luogo (che è sopravvissuto a tutti i tentativi di screditamento) un‘aurea ancora più misteriosa.

Uno scheletro di un guerriero, riesumato in Inghilterra, misurava un’altezza di 2,80 metri, mentre a Latina, nel 1969, furono rinvenute le tombe di 50 guerrieri, relative al periodo antico romano, alti tutti tra 1,80 metri e 2,20 metri, in aperto contrasto con la statura media dell’epoca.

Persino lo storico Erodono (storie 1-68) narra di un ritrovamento di un gigante di circa 3,10 metri di altezza.

Nel 1870, un agente indiano, Frank La Fleche, annunciò che gli indiani Omaha avevano dissotterrato otto giganti con i teschi misuranti 60 cm; le stesse tribù indiane chiamavano questi giganti Mu-A-Luskha, e narravano che erano arrivati millenni primi dall’Oceano Pacifico sulle coste americane, avevano combattuto e distrutto le tribù amerinde esistenti, stuprato le donne di questi, e fondate città e scavati pozzi. Strano che nel nome che gli Indigeni gli han dato vi sia la parola MU..

Nel 1943, alcuni genieri militari di stanza a Shemya, un’isola del gruppo delle Aleutine, ritrovarono delle ossa di proporzioni notevoli e crani enormi (le dimensioni di questi oscillavano fra i 50 e i 60 cm!). Questi giganti misuravano circa 7 metri! Le autorità militari subito giunte sul posto provvidero subito ad intimare il silenzio su questa faccenda.

In California, nel 1810, venne rinvenuto lo scheletro di un gigante con sei dita.

Un teschio, con una doppia fila di denti saldati alla poderosa mascella, appartenete ad un gigante fu rinvenuto sull’Isola di Santa Rosa, nel canale di Santa Barbara, California.

Alcuni soldati di stanza a Lampock Ranch, in California, rinvennero lo scheletro di un gigante, e un frate cattolico ordinò loro di sotterrarlo nuovamente poiché i nativi locali erano adirati da tale profanazione, credendo tali resti quello che rimaneva di un antico dio.

Tornando più vicino a casa nostra, nel bresciano, nella Chiesetta di San Salvatore, sono conservate delle gigantesche ossa umane che si possono osservare spiando attraverso una grata.

In Marocco, presso Agadir, vennero ritrovati un set di utensili, risalenti a 300000 anni fa, concepito per essere usato dalle mani di un uomo alto minimo 4,50 metri!

Negli anni ’70 un proprietario terriero, Martinez, in Messico, rinvenne le ossa di due uomini d'indicibile altezza. Denunciato il fatto alle autorità locali, venne accusato di omicidio. Questo lo convinse, dopo essere stato liberato dietro cauzione, ad incenerire le ossa!

A Gargayan, nelle Filippine, è stato scoperto uno scheletro di 5,18 metri

A Ceylon i resti misurano 4 metri, mentre a Tura, in Pakistan è venuto alla luce uno scheletro di 3,35 metri.

Scoperte simili sono state compiute in Marocco, in Moravia e Siria.

Come non credere che almeno alcuni di questi ritrovamenti sia vero?

è logico che è più facile screditare che confermare la veridicità su questi ritrovamenti,ma se pensiamo alla Porta del Sole o ad altri monumenti costruiti con monoliti ad altezze impensabili con lontananze dalle cave di estrazione di numerosi chilometri il 2+2 potrebbe essere già fatto...

Molti altri esempi di resoconti (quanto leggendari?), scritti e orali, su esseri giganteschi sono presenti nelle varie tradizioni popolari, in tutto il mondo ed elencarle tutte appesantirebbe di molto quest'articolo. Per ultima, ma solo perché negli anni c’è stata una notevole controversia sulla tradizione letterale della parola “Nefilim”, citiamo la tradizione biblica, che narra di una stirpe di giganti, i Nefilim per l’appunto, discesa dal cielo e accoppiatisi con le femmine della razza umana (Genesi 6,1-4; libro dei Numeri 13, 21-29,32-33; libro dei Re 17, 4-51; Deuteronomio 3 e 2, 20-21; Cronache 20,6-8)

Il “manoscritto messicano di Pedro de los Rios” narra che: ”…..prima del diluvio, che si verificò 4008 anni dopo la creazione del mondo, la Terra di Anahuac era abitata dai giganti Tzocuillexo…”, mentre nella tradizione Maya si parla dei Quinatezmin.

da famigliacattolica.freeforumzone.com/…/discussione.aspx
Marziale
Ma esistono fotografie autentiche, e non presunti ritrovamenti, di scheletri o crani ? Sul web c'è di tutto, come per gli alieni.
alda luisa corsini
Infatti mi risulta che spesso siano delle fotografie ritoccate e che molti articoli occhieggino agli alieni, perdendo qualsiasi valore scientifico.
Ripeto, bisogna maneggiare con cautela certi argomenti: la difficoltà sta nell'usare il criterio di discernimento e cernita nella vasta letteratura che cattura molta malafede.
All'università non li prendono neppure in considerazione ma io credo nella …Altro
Infatti mi risulta che spesso siano delle fotografie ritoccate e che molti articoli occhieggino agli alieni, perdendo qualsiasi valore scientifico.
Ripeto, bisogna maneggiare con cautela certi argomenti: la difficoltà sta nell'usare il criterio di discernimento e cernita nella vasta letteratura che cattura molta malafede.
All'università non li prendono neppure in considerazione ma io credo nella Sacra Scrittura, sebbene vada interpretata con molta prudenza.
Comunque si fa presto a parlare di giganti allorquando si scopre che gli Ebrei allora non dovevano raggiungere l'odierno mt.1,65 (Cfr. Treccani, s.v. Ebrei, paragrafo "Antropologia": "Riferiamo i dati meno esposti a critica: per l'Italia, 2665 Ebrei, misurati nelle operazioni di leva, appartenenti a tutte le classi sociali, diedero al Livi una media di m. 1,652. Questa cifra corrisponde alla media generale che gli antropologi attribuiscono all'umanità. Anche le medie del Fishberg di Ebrei emigrati negli Stati Uniti e provenienti dal gruppo orientale (Ashkenazim) in gran parte sono intorno a m. 1,65, fatta eccezione degli Ebrei di Galizia, che sono più bassi. Questi dati ci inducono a pensare che l'asserzione di alcuni autori, che le medie dei gruppi ebraici si aggirino fra m. 1,61 e 1,63, non corrisponda ormai più al vero, almeno per molti gruppi, dato il tono di esistenza migliorato in quasi tutti i gruppi ebraici. Ad ogni modo si può dire con sicurezza che gli Ebrei in complesso hanno stature piuttosto basse, ma non fra le più basse. I più piccoli sembrano essere gli Ebrei dello Yemen (1,59 maschi; 1,47 femmine). Lo sviluppo fisico degli Ebrei è molto più precoce, almeno in relazione a quello dei popoli del Nord europeo. Il Theilhaber constatò un presentarsi più precoce della mestruazione (rispetto alle popolazioni nordiche). Riguardo alle proporzioni somatiche, da molti è stato affermato che gli Ebrei hanno tronco lungo e gambe corte. Sennonché i dati metrici esatti non permettono finora di affermare l'esistenza di una vera brachischelia. Dalle serie pubblicate dal Giuffrida-Ruggeri si desume che 100 Ebrei di Riga, (dati del Blechmann) avrebbero un indice schelico di 51,6; 100 Ebrei della Russia meridionale (dati del Weissenberg) avrebbero un indice di 52; 16 Ebrei dello Yemen (dati dello stesso autore) avrebbero un indice di 52,2; 72 Ebrei di Galizia, Ungheria, Moldavia (del Weisbach) un indice di 52,7. Questi dati precisi farebbero cadere i gruppi relativi nella categoria della mesatischelia. Il Deniker parla d'una frequente scarsezza del perimetro toracico, il che, unito a braccia corte, ridurrebbe la grande apertura delle braccia, ma occorre ricordare che altri autori hanno attribuito agli Ebrei braccia lunghe. Può darsi che simili differenze, dove veramente esistano, siano da attribuirsi alle differenti proporzioni in cui entrano i componenti antropologici principali del miscuglio etnico. Le spalle ricurve, attribuite da molti agli Ebrei, sono forse un atteggiamento nel cui determinismo entrano in gran parte disposizioni psichiche. Vengono attribuiti agli Ebrei mani e piedi stretti e lunghi e sembra frequente la disposizione al piede piatto. È certa la frequenza della pinguedìne, in parte attribuibile al benessere economico di molti Ebrei, ma che probabilmente è una risultante di disposizioni ereditarie").
LiberaNosDomine
Anche in Sicilia ci sono prove della loro esistenza, ho trovato in un manoscritto, il rinvenimento di cranii giganteschi trovati a Terranova, oggi Gela, e portati a Palermo durante la dominazione spagnola.
Marziale
I giganti , uno dei più grandi misteri della storia dell'uomo.