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Cardinale Pell: persecuzione NON termina

La sua condanna è stata schiacciata, ma il cardinale martire Pell deve affrontare ancora le cause civili per le false accuse di abuso.

Il padre di uno dei falsi accusatori, ora morto, afferma che le "molestie" di Pell, mai avvenute, hanno causato il crollo di suo figlio.

Una seconda causa civile, basata su palesi bugie, è già stata avviata.

Una terza causa riguarda gli abusi commessi da un ex Fratello Cristiano, che Pell, come vicario episcopale a Ballarat, avrebbe "aiutato" a passare di scuola in scuola. Anche questa una bugia: i Fratelli Cristiani non sono sotto la supervisione della diocesi.

Dopo il rilascio di Pell, alcuni hater hanno imbrattato con dei graffiti la cattedrale di San Patrizio a Melbourne e il pavimento del monastero in cui Pell ha passato la notte.

Il giorno dopo, Pell se n'è andato, ma truppe di giornalisti anticlericali lo hanno perseguitato.

I vescovi australiani, codardi, non hanno mostrato alcun supporto per Pell, mentre l'arcivescovo Nguyen Chi Linh, presidente dei vescovi del Vietnam, si è congratulato con lui di cuore per la sua scarcerazione, dicendo che se l'aspettavano.

Kathy Clubb ha rivelato su RemnantNewspaper.com che Pell ha scritto in cella un manoscritto da 300.000 parole sulla sua esperienza degli ultimi anni, che verrà pubblicata in un libro.

Ora, la giurisdizione del Vaticano, notoriamente corrotta, comincerà a indagare Pell con un processo canonico. Secondo fonti interne alla Chiesa, verranno incluse le bugie dai falsi accusatori di Pell.

Foto: © Kathy Clubb, #newsZfgmytdfbc

il vandea
Le trame del demonio non finiscono mai. Ma alla fine la Giustizia del Signore trionfera' su tutti i suoi nemici.