Condanna dell'adulterio nell'insegnamento di Gesù

VOLUME III CAPITOLO 174
29 maggio 1945

Gesù sorride e comincia a parlare.
«Avete udito che fu detto in antico: "Non commettere adulterio". Chi fra voi mi ha già udito in altri luoghi sa che più volte Io ho parlato su questo peccato. Perché, guardate, per Me è peccato non solo per uno ma per due e tre persone. E mi spiego. L'adultero pecca per sé, pecca per la sua complice, pecca portando a peccare la moglie o il marito tradito, il quale o la quale possono giungere a disperazione o a delitto. Questo per il peccato consumato. Ma Io dico di più. Io dico: "Non solo il peccato consumato ma il desiderio di consumarlo è già peccato. Cosa è l'adulterio? É il desiderare febbrilmente colui che non è nostro, o colei che non è nostra. Si comincia a peccare col desiderio, si continua con la seduzione, si completa con la persuasione, si corona con l'atto.
Come si incomincia? Generalmente con uno sguardo impuro. E ciò si ricollega a quanto dicevo prima. L'occhio impuro vede ciò che è nascosto ai puri e per l'occhio entra la sete nelle fauci, la fame nel corpo, la febbre nel sangue. Sete, fame, febbre carnale. Ha inizio il delirio. Se l'altro, il guardato, è un onesto, ecco che il delirante resta solo a rivoltolarsi sui suoi carboni ardenti, oppure giunge a denigrare per vendetta. Se è disonesto anche il guardato, ecco che risponde allo sguardo, ed ha inizio la discesa nel peccato. Perciò Io vi dico: "Chi ha guardato una donna con concupiscenza ha già commesso adulterio su lei perché il suo pensiero ha già commesso l'atto del suo desiderio". Piuttosto che questo, se il tuo occhio destro ti è stato cagione di scandalo cavatelo e gettalo lungi da te. Meglio per te che tu sia senza un occhio che sprofondare nelle tenebre infernali per sempre. E se la tua mano destra ha peccato mozzala e gettala via. Meglio per te essere senza un membro piuttosto che essere tutto dell'inferno. E’ vero che è detto che i deformi non possono più servire Dio nel Tempio. Ma oltre la vita i deformi per nascita, che siano santi, o i deformi per virtù, diverranno belli più degli angeli e serviranno Dio, amandolo nella gioia del Cielo.

Vi è anche stato detto: "Chiunque rimanda la propria moglie le dia libello di divorzio" Ma questo va riprovato. Non viene da Dio. Dio disse ad Adamo: "Questa è la compagna che ti ho fatto. Crescete e moltiplicatevi sulla terra, riempitela e fatela a voi soggetta". E Adamo, pieno di intelligenza superiore perché ancora il peccato non aveva offuscato la sua ragione uscita perfetta da Dio, esclamò: "Ecco finalmente l'osso delle mie ossa e la carne della mia carne. Questa sarà chiamata Virago, ossia altro me, perché tratta dall'uomo. Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre, e i due saranno una sola carne". E in un accresciuto splendere di luci l'eterna Luce approvò con un sorriso il detto d'Adamo, che diventò la prima, incancellabile legge.
Ora, se per la sempre crescente durezza dell'uomo, l'uomo legislatore dovette mettere un nuovo codice; se per la sempre crescente volubilità dell'uomo dovette mettere un freno e dire: "Se però l'hai ripudiata non la puoi più riprendere", questo non cancella la prima, genuina legge, nata nel Paradiso terrestre e approvata da Dio.
Io vi dico: "Chiunque rimanda la propria moglie, eccetto il caso di provata fornicazione, l'espone all'adulterio ". Perché, infatti, che farà nel novanta per cento dei casi la donna ripudiata? Passerà ad altre nozze. Con quali conseguenze? Oh! su questo quanto ci sarebbe da dire! Non sapete che potete provocare incesti involontari con questo sistema? Quante lacrime sparse per una lussuria! Sì. Lussuria. Non ha altro nome. Siate schietti. Tutto si può superare quando lo spirito è retto. Ma tutto si presta a motivo per soddisfare il senso quando lo spirito è lussurioso. Frigidità femminile, pesantezza di lei, incapacità relativa alle faccende, lingua bisbetica, amore al lusso, tutto si supera, anche le malattie, anche le irascibilità, se si ama santamente. Ma siccome dopo qualche tempo non si ama più come il primo giorno, ecco che allora si vede impossibile ciò che è più che possibile, e si getta una povera donna sulla via e verso la perdizione.
Fa adulterio chi la respinge. Fa adulterio chi la sposa dopo il ripudio. Solo la morte rompe il matrimonio. Ricordatevelo. E se avete fatto una scelta infelice, portatene le conseguenze come una croce, essendo due infelici, ma santi, e senza fare maggiori infelici nei figli, che sono gli innocenti che più soffrono di queste disgraziate situazioni. L'amore dei figli dovrebbe farvi meditare cento volte e cento, anche nel caso di una morte di coniuge. Oh! se sapeste accontentarvi di quanto avete avuto e al quale Dio ha detto: "Basta"! Se sapeste, voi vedovi e voi vedove, vedere nella morte non una menomazione ma una elevazione ad una perfezione di procreatori! Esser madre anche per la madre estinta. Esser padre anche per il padre estinto. Esser due anime in una, raccogliere l'amore per le creature sul labbro gelato del morente e dire: "Va' in pace, senza paura per quelli che da te sono venuti. Io continuerò ad amarli, per te e per me, amarli due volte, sarò padre e madre, e l'infelicità dell'orfano non peserà su loro e neppure sentiranno la innata gelosia del figlio di coniuge risposato per colui o colei che prende il posto sacro alla madre, al padre, da Dio chiamati ad altra dimora.

Figli, il mio dire si volge alla fine, come sta per volgersi alla fine il giorno che già declina, col sole, verso occidente.. Di questo ritrovo sul monte Io voglio ricordiate le parole. Scolpitevele nei cuori. Rileggetele spesso. Vi siano guida perenne. E soprattutto siate buoni con chi è debole. Non giudicate per non essere giudicati. Ricordate che potrebbe venire il momento in cui Dio vi ricordasse: "Così hai giudicato. Perciò sapevi che ciò era male. Hai dunque, con coscienza di quanto facevi, commesso peccato. Sconta ora la tua pena.
La carità è già un'assoluzione. Abbiate la carità in voi, per tutti e su tutto. Se Dio vi dà tanti aiuti per mantenervi retti, non inorgoglitevene. Ma cercate di salire per quanto è lunga la scala della perfezione e porgete la mano agli stanchi, agli ignari, a coloro che sono preda di subite delusioni. Perché osservare con tanta attenzione il bruscolo nell'occhio del tuo fratello se prima non ti curi di levare il trave che è nel tuo? Come puoi dire al tuo prossimo: "Lascia che io ti levi dall'occhio questo bruscolo", mentre la trave che è nel tuo ti accieca? Non essere ipocrita, figlio. Levati prima la trave che hai nel tuo e allora potrai levare il bruscolo al fratello senza rovinarlo del tutto.
Ugualmente all'anticarità non abbiate l'imprudenza. Io vi ho detto: "Porgete la mano agli stanchi, agli iguari, a coloro che sono preda di improvvise delusioni". Ma se è carità istruire gli ignari, animare gli stanchi, dare nuove ali a quelli che per molte cose le hanno spezzate, è imprudenza rivelare le verità eterne agli infetti di satanismo, i quali se ne appropriano per fingersi profeti, insinuarsi fra i semplici, corrompere, traviare, sporcare sacrilegamente le cose di Dio. Rispetto assoluto, saper parlare e saper tacere, saper riflettere e saper agire, ecco le virtù del vero discepolo per fare dei proseliti e per servire Iddio. Avete una ragione, e se sarete giusti Dio vi darà tutte le sue luci per guidare ancora meglio la vostra ragione. Pensate che le verità eterne sono simili a perle, e mai si è visto buttare le margarite ai porci, che preferiscono ghiande e broda fetida alle preziose perle e le pesterebbero senza pietà sotto i piedi per poi, con la furia di chi è stato schernito, rivolgersi a sbranarvi. Non date le cose sante ai cani. Questo per ora e per poi.

Molto vi ho detto, figli miei. Ascoltate le mie parole; chi le ascolta e le mette in pratica è paragonabile ad un uomo riflessivo che, volendo costruire una casa, scelse un luogo roccioso. Certo faticò a costruire le basi. Dovette lavorare di piccone e scalpello, incallirsi le mani e stancarsi le reni. Ma poi poté colare le sue calcine negli spacchi della roccia e mettervi i mattoni serrati come in una muraglia di fortezza, e la casa crebbe solida come un monte. Vennero le intemperie, i nubifragi, le piogge fecero traboccare i fiumi, i venti fischiarono, le onde percossero, ma la casa resistette a tutto. Così è colui che ha una ben fondata fede. Invece chi ascolta con superficialità e non si sforza di incidersi nel cuore le mie parole, perché sa che per fare ciò dovrebbe fare fatica, provare dolore, estirpare troppe cose, è simile a chi per pigrizia e stoltezza edifica la sua casa sulla rena. Non appena vengono le intemperie, la casa, presto costruita, presto cade, e lo stolto si guarda desolato le sue macerie e la rovina del suo capitale. E qui è più che una rovina, riparabile ancora con spesa e fatica. Qui, crollato l'edificio mal costruito di uno spirito, nulla più vi resta per riedificarlo. Nell'altra vita non si edifica. Guai a presentarsi là con delle macerie!

Ho finito. Ora Io scendo verso il lago e vi benedico nel nome di Dio uno e trino. La mia pace sia con voi».
Ma la folla urla: «Veniamo con Te. Lasciaci venire! Nessuno ha le tue parole!».
E si dànno a seguire Gesù, che scende non dalla parte presa nel salire ma da quella opposta e che va in direzione diretta di Cafarnao. La discesa è più ripida, ma è molto più svelta, e presto giungono ai piedi del monte che si adagia in una pianura verde e fiorita.

L'Evangelo come mi è stato rivelato
ISTRUZIONE CATTOLICA

giandreoli
@Pietro81 Non insisto sulle mie opinioni che ho già espresso, e rispetto le sue. Mi limito a farle presente che già al termine del 1° secolo o inizio del 2°, vi è stato un Autore cristiano (per noi rimasto anonimo e tuttavia subito considerato dalle prime Comunità, poi citato da quasi tutti i Padri della Chiesa) che ha scritto un’opera (il primo scritto dopo i Vangeli) che è intitolata: “La …Altro
@Pietro81 Non insisto sulle mie opinioni che ho già espresso, e rispetto le sue. Mi limito a farle presente che già al termine del 1° secolo o inizio del 2°, vi è stato un Autore cristiano (per noi rimasto anonimo e tuttavia subito considerato dalle prime Comunità, poi citato da quasi tutti i Padri della Chiesa) che ha scritto un’opera (il primo scritto dopo i Vangeli) che è intitolata: “La Didaché”. La parola, guarda caso, significa proprio “La Catechesi” o “La Dottrina dei dodici Apostoli”. Solo pochi decenni dopo venivano scritti anche “Il Pastore di Erma” e le “Apologie” di san Giustino martire. Come vede, nella Chiesa, da 2000 anni le Catechesi sono non solo lecite ma opportune, naturalmente se fedeli ai Vangeli e se a chiarimento della loro già sufficiente chiarezza. Non tutti coloro infatti che si dedicano alla lettura delle Scritture ne hanno subito una comprensione piena e immediata. Lo sapeva già anche Filippo, il diacono che ha spiegato un brano di Isaia all’Eunuco etiope della Regina di Candace, e lo ha poi battezzato (Atti, 8,26ss). Con amicizia.
giandreoli
@Pietro81 "Basta il Vangelo!". Verissimo. Eppure, anche se questa (e altre) è solo una Catechesi, trasmette insegnamenti evangelici che nelle catechesi e omelie dei Pastori non sentiamo più o li si sentiamo "modernizzati", che significa distorti. Perciò, pur non essendo necessaria, la lettura di questa Catechesi conferma nel Vangelo quelli che, pur ascoltando i Pastori, lo conoscono, e corregge …Altro
@Pietro81 "Basta il Vangelo!". Verissimo. Eppure, anche se questa (e altre) è solo una Catechesi, trasmette insegnamenti evangelici che nelle catechesi e omelie dei Pastori non sentiamo più o li si sentiamo "modernizzati", che significa distorti. Perciò, pur non essendo necessaria, la lettura di questa Catechesi conferma nel Vangelo quelli che, pur ascoltando i Pastori, lo conoscono, e corregge (o almeno fa riflettere) quelli che ascoltano i Pastori ma purtroppo non conoscono il Vangelo. E questi ultimi, credimi, sono i più. Un solo esempio: prova a rilevare quante volte senti nelle omelie le parole “sguardo impuro, lussuria, purezza, non dare le cose sante ai cani, perdòno condizionato (reso efficace) dal pentimento e volontà di non peccare più, ascesi, grazia santificante, ecc…”, poi mi dirai. Il “mantra” più diffuso oggi è il “discernimento”, intendendo che valuti da te cosa sia peccato e come comportarti. E addio al Vangelo. Con rispetto
Pietro81
Mi scusi ma questa roba è approvata dalla Chiesa? È forse parola di Dio? No perché se credete che sia Gesù che parla allora credete che sia parola di Dio, e dopo 2000 anni deve ritornare a ripetere paragrafi e paragrafi degli stessi concetti che nel Vangelo sono espressi in tre righe, chiari cristallini senza tanti fronzoli che non lasciano spazio ad immaginazione oppure ad altro, nel 90 percento …Altro
Mi scusi ma questa roba è approvata dalla Chiesa? È forse parola di Dio? No perché se credete che sia Gesù che parla allora credete che sia parola di Dio, e dopo 2000 anni deve ritornare a ripetere paragrafi e paragrafi degli stessi concetti che nel Vangelo sono espressi in tre righe, chiari cristallini senza tanti fronzoli che non lasciano spazio ad immaginazione oppure ad altro, nel 90 percento dei casi? Ma stiamo scherzando? La sua parola è chiara unica immutabile dalla creazione ad oggi. Se non è sua parola chiedetevi chi è
Marziale
Ottimo @Pietro81 , studio da 40 anni filosofia e teologia. Ho letto pagine delle più grandi menti apparse su questa terra, sia di occidente che di oriente. Conosco quasi tutti gli scritti dei Padri della Chiesa, e le dico: parole di tale profondità, che fanno capire la conoscenza perfetta dell'animo umano e che spiegano con " autorità" la Scrittura, lei non potrà ritrovarle presso nessuna altra …Altro
Ottimo @Pietro81 , studio da 40 anni filosofia e teologia. Ho letto pagine delle più grandi menti apparse su questa terra, sia di occidente che di oriente. Conosco quasi tutti gli scritti dei Padri della Chiesa, e le dico: parole di tale profondità, che fanno capire la conoscenza perfetta dell'animo umano e che spiegano con " autorità" la Scrittura, lei non potrà ritrovarle presso nessuna altra fonte. Le uniche pagine paragonabili, ma scritte per altro scopo, sono quelle dettate a Luisa Piccarreta. Nelle pagine valtortiane esistono diverse soluzioni a diversi enigmi e difficoltà mai risolti da nessun padre della Chiesa. Se io son di Cristo lo devo a questi scritti.
Marziale
Pietro81
Mi perdoni ma se lei è di Cristo è perché le è stata data la Grazia di credere in lui e poi la forza e la perseveranza per continuare su questa strada, le parlo con e una persona che ha letto al momento solo il Vangelo e una parte della Bibbia, non abbiamo bisogno che tutto ci sia spiegato per soddisfare tutte le nostre curiosità ed i nostri dubbi, la fede e quella cosa che ci fa arrivare dove …Altro
Mi perdoni ma se lei è di Cristo è perché le è stata data la Grazia di credere in lui e poi la forza e la perseveranza per continuare su questa strada, le parlo con e una persona che ha letto al momento solo il Vangelo e una parte della Bibbia, non abbiamo bisogno che tutto ci sia spiegato per soddisfare tutte le nostre curiosità ed i nostri dubbi, la fede e quella cosa che ci fa arrivare dove il nostro intelletto ed o nostri mezzi non possono, mi risponda se può secondo lei è Gesù Cristo che parla in questi scritti? Grazie
Marziale
Ottimo @Pietro81 ,infinite sono le vie in cui il Signore dona la Sua Grazia. Se lui è il Capo , i suoi Piedi sono i consacrati in generale e tutto il prossimo nostro.
A me non è apparso NSGC donandomi la Sua Grazia: NSGC per questo si serve dei suoi Piedi.
A me la Grazia è arrivata leggendo queste parole di NSGC dettate ad una creatura che è mio prossimo e parte del Suo Piede.
Dire:"non abbiamo …Altro
Ottimo @Pietro81 ,infinite sono le vie in cui il Signore dona la Sua Grazia. Se lui è il Capo , i suoi Piedi sono i consacrati in generale e tutto il prossimo nostro.
A me non è apparso NSGC donandomi la Sua Grazia: NSGC per questo si serve dei suoi Piedi.
A me la Grazia è arrivata leggendo queste parole di NSGC dettate ad una creatura che è mio prossimo e parte del Suo Piede.
Dire:"non abbiamo bisogno che tutto ci sia spiegato per soddisfare tutte le nostre curiosità ed i nostri dubbi" farebbe di noi dei creduloni. Il fedele è quello che segue la Dottrina lasciataci da NSGC che può essere interpretata solamente dalla Chiesa Cattolica. Dunque tutto deve essere spiegato, ed io parlo della conoscenza della Dottrina. La verità è la conoscenza delle cause prime.
Dire:"la fede e quella cosa che ci fa arrivare dove il nostro intelletto ed o nostri mezzi non possono" farebbe di noi dei fantasticoni, dove ognuno arriverebbe ad un punto diverso da ogni altro, in base al grado di fantasia applicato. Se oggi abbiamo decine di pseudo religioni è proprio perché si è fantasticato : quella allora non è più "Fede".
Vede, dato il suo grado di conoscenza della Dottrina , che lei umilmente riconosce come basso, io con un paio di domande potrei farla cadere immediatamente in eresia. Gli scritti valtortiani sono uno splendido e corto riassunto di tutta al Dottrina Cattolica, redatti in una facile ed agevole scrittura.
Nei dettati a Maria Valtorta abbiamo anche una sintesi di queste sue due pericopi: vengono spiegati passi incerti che nel passato hanno creato decine di eresie e le permettono infine di " arrivare dove il nostro intelletto ed o i nostri mezzi non possono".
Le consiglio vivamente la lettura di questi santi scritti. Capisco che sono 8000 pagine ( io le ho lette interamente per sette volte), una Bibbia generalmente viene stampata in 1500 pagine, ma il suo sforzo verrà ampiamente ricompensato.
Se io son di Cristo lo devo al mio prossimo.

Rimanendo a sua disposizione , la saluto cordialmente.
Marziale
PS Le consiglio di scrivere @Marziale , come io ho scritto @Pietro81 (in azzurro), se vuole che io venga avvisato di una sua cortese domanda o risposta.
Pietro81
La ringrazio @Marziale del suo consiglio ma non sono interessato alla lettura, vede con e dice S Paolo non possiamo essere tutti occhio oppure tutti mano ma ognuno ha il suo compito, le riformulato la domanda, è Gesù Cristo che parla in questi scritti? Sia la sua risposta si si no no per cortesia. Con l occasione le faccio un altra domanda, la signora ormai novantenne che ha fatto a malapena le …Altro
La ringrazio @Marziale del suo consiglio ma non sono interessato alla lettura, vede con e dice S Paolo non possiamo essere tutti occhio oppure tutti mano ma ognuno ha il suo compito, le riformulato la domanda, è Gesù Cristo che parla in questi scritti? Sia la sua risposta si si no no per cortesia. Con l occasione le faccio un altra domanda, la signora ormai novantenne che ha fatto a malapena le elementari e non ha letto tutti questi libri sa qualcosa in meno di lei?
Marziale
Ottimo @Pietro81 , alla sua prima domanda le rispondo con un sì, secondo il mio cuore e secondo la mia cultura, gli scritti sono stati dettati da NS Gesù Cristo a Maria Valtorta .
Alla sua seconda domanda le rispondo che la signora di 90 anni può andare in Paradiso o all'Inferno esattamente come me. Se lei poi vuol dire che la signora di 90 anni non ha cultura ma è una santa mentre io invece sono …Altro
Ottimo @Pietro81 , alla sua prima domanda le rispondo con un sì, secondo il mio cuore e secondo la mia cultura, gli scritti sono stati dettati da NS Gesù Cristo a Maria Valtorta .
Alla sua seconda domanda le rispondo che la signora di 90 anni può andare in Paradiso o all'Inferno esattamente come me. Se lei poi vuol dire che la signora di 90 anni non ha cultura ma è una santa mentre io invece sono un disgraziato, allora è chiaro che la signora pur sapendone enormemente di meno, avrà certamente un destino più radioso del mio. Ma esiste anche la possibilità che io adesso oppure a 90 anni sia più santo della nostra signora o che anche nella foresta amazzonica vi sia un'anima che pur non conoscendo Cristo avrà un destino più radioso del mio, del suo, e della nostra signora messi insieme. Le ricordo che sono esistiti santi e sante eruditissimi, e le ricordo che , potendolo, se non si approfondisce la conoscenza del nostro Dio , leggendo e studiando per approfondire la Sua Vita e la Sua Dottrina, si commette peccato, perché volendo il tempo si trova sempre. Sono la volontà e l'intenzione quello che contano, sempre e comunque: altrimenti dove sta il merito guadagnato faticosamente per aggiudicarsi il premio promesso, il Paradiso?
I san Francesco ed i san Paolo apostolo, anime illuminate direttamente da Dio in modo straordinario, sono l'eccezione e non la regola.
Marziale
Pietro81
Grazie
Pietro81
Non avete bisogno di leggere queste cose, il Vangelo scritto 2000 anni fa è già chiaro al riguardo
Suari
Vero, è chiarissimo eppure c'è chi riesce a capire storto. Una spiegazione più approfondita aiuta a difendersi da costoro.
Pietro81
Chi capisce storto il Vangelo non capirà certamente diritte queste cose
Marziale
Straordinario
giandreoli
Come anche nelle altre catechesi, trovo spiegazioni di lettura facile, piacevole, in una continuità con l’insegnamento perenne dei Padri, del Magistero e dei più recenti s. Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che arricchisce e rasserena. Solo rimane la sofferenza di essere confermati ancor più nitidamente delle gravi (talvolta abominevoli) deviazioni epidemiche, dottrinali, liturgiche e morali, …Altro
Come anche nelle altre catechesi, trovo spiegazioni di lettura facile, piacevole, in una continuità con l’insegnamento perenne dei Padri, del Magistero e dei più recenti s. Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che arricchisce e rasserena. Solo rimane la sofferenza di essere confermati ancor più nitidamente delle gravi (talvolta abominevoli) deviazioni epidemiche, dottrinali, liturgiche e morali, che si sono ormai consolidate nei Pastori, Teologi e Sacerdoti di questi ultimi anni. Non rimane che viverla come condivisione delle sofferenze dei Cuori di Gesù e della Vergine e invocare dal Padre e da loro quel dono dello Spirito Santo che solo può risanare la più grave malata del nostro tempo: la Chiesa!