San Francesco d'Assisi e... i CAVALIERI MARIANI della Tavola Rotonda
“Ci sono molti frati che giorno e notte mettono tutta la loro passione e preoccupazione nell’acquistare la scienza, trascurando la loro santa vocazione e la devota orazione. E annunziando il Vangelo a qualche persona e al popolo, nel vedere o nel sentire che alcuni ne sono rimasti edificati o convertiti a penitenza, diventano tronfi e montano in superbia per risultati ottenuti da fatica altrui. Invero, coloro che essi si illudono d’avere edificato o convertito a penitenza con i loro discorsi, è il Signore che li edifica e converte grazie alle orazioni dei frati santi, anche se questi ultimi lo ignorano: è la volontà di Dio, questa, che non se ne accorgano, per non insuperbire. Questi frati sono i miei cavalieri della tavola rotonda, che si nascondono in luoghi appartati e disabitati, per impegnarsi con più fervore nella preghiera e nella meditazione, piangendo i peccati propri e altrui. La loro santità è nota a Dio, mentre talvolta rimane sconosciuta agli altri frati e alla gente. E quando le loro anime saranno presentate al Signore dagli angeli, allora Dio mostrerà loro il frutto e il premio delle loro fatiche, cioè le molte anime salvatesi grazie alle loro preghiere. E dirà: “Figli, ecco, queste anime sono salve in virtù delle vostre orazioni. Poiché siete stati fedeli nel poco, vi darò potere su molto” (Fonti Francescane, n. 1624).
CAVALIERE DELLA TAVOLA ROTONDA, ANCHE TU?...
San Francesco ci insegna che la salvezza procede, soprattutto e in modo eminente, dalla preghiera e dal sacrificio grandi e generosi. Più grandi le difficoltà in famiglia, a lavoro, nel mondo, nella Chiesa...? È molto probabilmente, questo, un modo attraverso cui Dio ci sta invitando, dolcemente ma anche decisamente:
“Figlio, figlia, prega, sacrificati. Lascia perdere il resto. Impara da me, guarda Me. Con la grande preghiera e la grande sofferenza ho salvato il mondo! Vuoi essere anche tu un mio Cavaliere della tavola Rotonda? Ascolta, adesso sai come esserlo. Armati, dunque, e mostrati degno/a della vocazione – oh alta vocazione! – alla quale ti chiamo. Un giorno sarai lieto/a di non avermi rifiutato il tuo fiat, nobile e generoso. A te la scelta. Tu, che vuoi apprendere la via dell'amore, impara quella del dolore. Preghiera e sacrificio. La vittoria sarà la Nostra”...
I NUOVI CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA!
I Cavalieri della tavola rotonda... San Francesco aveva ragione. Una categoria necessaria, sempre, nella Chiesa di ogni tempo. Forse, soprattutto oggi. Questi Cavalieri sempre furono e sempre saranno. Ma, sapete... la modalità può essere differente. È bene che sia così. E se San Francesco fosse presente oggi può darsi che predicherebbe l'esistenza e la necessità di una nuova schiera di Cavalieri della tavola rotonda, potremmo dire… i Cavalieri della tavola rotonda 2.0!
Si… si tratta di quelle anime che, nascoste nelle loro case oltre che nei loro eremi e conventi, incomprese, ignorate e talvolta disprezzate sembra che non abbiano nulla da dire alla causa del regno di Cristo e della missione evangelizzatrice della Chiesa. Sono anime che non hanno i “carismi né i crismi” per grandi opere apostoliche. Alcune tra loro, in realtà, potrebbero averli ma Dio, per una sua misteriosa volontà, preclude loro la possibilità di svolgere un'azione esterna visibile e, per certi versi, gratificante. Perché? Affinché il sacrificio sia totale, una sorta di “sacrificio nel sacrificio” che porti più frutto.
Così, i nuovi apostoli di oggi che si illudono di edificare o convertire le anime con i loro successi apostolici in realtà è il Signore che opera meraviglie di grazia per la salvezza e santificazione degli uomini e per l’edificazione della sua Chiesa per i meriti di questi neo-cavalieri, anime a lui molto care e molto sante, la cui santità è sconosciuta agli uomini e anche a loro stesse ma non a Dio. E questa è la volontà del Signore, perché rimangano umili, semplici, nascoste così come lo fu la Madonna.
Ecco un punto decisivo! Questi nuovi Cavalieri della tavola rotonda sono più mariani di quelli di cui parlò San Francesco d'Assisi. Sono formati da Maria secondo il suo Cuore Immacolato e Addolorato e sono i di Lei apostoli nascosti ma potenti per il trionfo del bene e l'avvento del regno di Maria.
Quando questi Cavalieri e le anime da loro salvate si presenteranno al Signore, allora Dio mostrerà loro il frutto e il premio delle loro fatiche cioè le tante vittorie spirituali e le tante anime salvate grazie non solo alle loro preghiere ma anche alle loro umiliazioni, sofferenze, calvari e martirii che, sulla terra, sembrarono una zavorra inutilmente pesante e che, invece, sono tesori di Cielo per le intenzioni dei Cuori Santissimi di Gesù e Maria.
Che queste parole siano di sprone per questi Cavalieri che le leggeranno o ascolteranno in modo che non perdano la fiducia, la forza, lo zelo e l’entusiasmo per continuare ad essere e a fare ciò che sono e che fanno. Ricordino che sono molto cari a Dio e che la loro missione è molto più importante di quanto possano pensare.
E allora: che l'Immacolata voglia suscitarne tante di queste anime – di cui questa terra e questa Chiesa hanno più bisogno che del pane! – quali nuovi Cavalieri della tavola rotonda del nostro secolo per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria!
(Fra Pietro)
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Raccolta di perle di sapienza e ricca soprattutto di aforismi tratti dagli insegnamenti immortali dei Santi. Questa raccolta risponde allo scopo di offrire un "vademecum di vera razionalità e spiritualità", fatto di schegge di luce che toccano un po' tutti i temi più importanti.
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