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Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (sesta parte)

Cari fratelli e sorelle, questo frasario in sei parti (centinaia di aforismi, in costante ampliamento) è una raccolta di perle di sapienza e verità ricca soprattutto di aforismi tratti dagli insegnamenti immortali dei nostri grandi e amati Santi. Questa raccolta risponde allo scopo di offrire a me e a voi un "vademecum di vera razionalità e spiritualità", fatto di schegge di luce che toccano un po' tutti i temi più importanti. Meditarle e rimeditarle diventa come una profonda terapia spirituale, benefica per le nostre anime. Traiamone vantaggio e... condividete anche con altri

Puoi leggere la prima, seconda, terza, quarta e quinta parte di questo florilegio qui:

Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (prima parte)

Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (seconda parte)

Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (terza parte)

Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (quarta parte)

Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (quinta parte)

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Appendice (I): raccolta di aforismi ed insegnamenti di San Pio da Pietrelcina

“Segreti” meravigliosi: ASCOLTA Padre Pio!

Appendice (II): raccolta di insegnamenti spirituali del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo

Parole SUBLIMI di don Don Dolindo Ruotolo (per la vita spirituale)

Appendice (III): raccolta di perle spirituali di Sant'Antonio di Padova

Grandi INSEGNAMENTI spirituali di Sant'Antonio di Padova

Appendice (IV): raccolta di ammaestramenti del Padre Stefano Manelli


Riflessioni piene di sapienza e di luce del Padre Manelli

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«Tante persone sono molto preoccupate per i bambini che muoiono di fame, ma milioni muoiono deliberatamente per volere della madre. E questo è ciò che è il grande distruttore della pace oggi. Perché se una madre può uccidere il proprio bambino, cosa mi impedisce di uccidere te e a te di uccidere me? Nulla» (Santa Teresa di Calcutta, per l'accettazione del Premio Nobel per la pace).

«Nessuno dovrebbe dire: “Non posso essere martire perché i cristiani non sono perseguitati” (…). Ascolta il Cristo in persona che dice: “Io sono la via, la verità, la vita” (Gv 14, 6). Se Cristo è la verità, soffre per Cristo chiunque viene condannato per la verità e riceve il giusto premio. Nessuno dunque accampi scuse: tutti i tempi sono aperti ai martiri» (Sant’Agostino, dal discorso 94/A).

«"SE NON VIVI QUELLO CHE CREDI FINIRAI PER CREDERE QUELLO CHE VIVI" (Ven. Fulton J. Sheen): se non si vive secondo i principi della santa fede cattolica si finirà per assumere mode di pensiero più o meno strampalate per giustificare i propri vizi, peccati e capricci» (Admin).

«È un errore, anzi un’eresia, voler escludere l’esercizio della devozione dall’ambiente militare, dalla bottega degli artigiani, dalla corte dei principi, dalle case dei coniugati. È vero che la devozione puramente contemplativa, monastica e religiosa può essere vissuta solo in questi stati, ma oltre a questi tre tipi di devozione, ve ne sono molti altri capaci di rendere perfetti coloro che vivono in condizioni secolari. Perciò dovunque ci troviamo, possiamo e dobbiamo aspirare alla vita perfetta» (San Francesco di Sales, da "Filotea").

«Le battaglie di Dio non si vincono con la forza materiale, ma si vincono nel Nome di Dio. La Chiesa combatte continuamente disarmata di aiuti umani e dimostra con la sua vittoria che c’è un Dio e che la sua potenza non ha bisogno di lancia o di spada. Gli aiuti umani non servono spesso che d’impaccio, tanto alla Chiesa quanto all’anima. Abbiamo fiducia in Dio e nel suo Nome inseguiremo i nemici della nostra anima fino agli abissi infernali» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal commento al primo libro di Samuele).

«O Signore, fa che tutti Ti trovino; che tutti vengano a Te come Sorgente inesauribile di bene e di pace. Accendi in ogni cuore quel desiderio e quella nostalgia di quella Verità e di quell'Amore che Tu solo sai e puoi dare, che Tu solo sei. Il mondo non ha pace perché non ti conosce, gli uomini non hanno gioia perché non ti hanno trovato. Frangi la durezza dei cuori, sottometti a te le menti ribelli. Fa che un giorno tutti possiamo ritrovarci in ginocchio davanti a Te ad adorarti dopo averti riconosciuto e, conducendo una vita che a Te piace, venire un giorno a goderti in eterno, Te, riposo senza fine nella beatitudine eterna. Amen» (Admin).

«Lo stato dell’uomo morale è di tranquillità e pace, mentre quello dell’uomo immorale è di perenne irrequietezza» (Donatien-Alphonse-François de Sade).

«"Serva ordinem et ordo te servabit”: conserva l'ordine e l'ordine conserverà te» (San Massimiliano Kolbe).

«Dio è misericordioso ma è ancora giusto e perciò è obbligato a castigare chi l’offende. Egli usa misericordia ma a chi? A chi Lo teme e si pente» (Sant’Alfonso de’ Liguori, da "Apparecchio alla morte")

«Senza verità, la carità scivola nel sentimentalismo. L'amore diventa un guscio vuoto, da riempire arbitrariamente. È il fatale rischio dell'amore in una cultura senza verità. Esso è preda delle emozioni e delle opinioni contingenti dei soggetti, una parola abusata e distorta, fino a significare il contrario» (Papa Benedetto XVI, dall'Enciclica "Caritas in veritate").

«Non opporsi all'errore, significa approvarlo. Non difendere la verità, equivale a negarla». (San Tommaso d'Aquino).

«Non parlare di Dio a chi non te lo chiede ma vivi in modo tale che, prima o poi, te lo chieda» (San Francesco di Sales).

«Un giorno chiesero a Padre Pio perché insistesse tanto a far fare la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Rispose San Pio: Perché è l'unico posto al mondo in cui Satana non ha messo piede e mai ve lo metterà per prendersi le anime che vi saranno entrate... e vi aspetta un futuro così diabolico che l'apocalisse è nulla a confronto, mettetevi lì dentro e starete al sicuro"».

«È proprio del nemico indebolirsi, perdersi d’animo e indietreggiare con le tentazioni quando la persona che si esercita nelle cose spirituali si oppone con fermezza alle sue tentazioni, facendo in modo diametralmente opposto. Ma se, al contrario, la persona che si esercita comincia ad avere timore o a perdersi d’animo nel fronteggiare le tentazioni, non c’è sulla faccia della terra bestia più feroce del nemico della natura umana che persegua con maggiore malizia il proprio dannato intento» (Sant'Ignazio di Loyola, regole del discernimento).

«La libertà esiste non per fare ciò che piace ma per avere il diritto di fare ciò che è giusto. Questa è la libertà che desidero per voi: liberi dal peccato, liberi dalle vostre debolezze, liberi da questa schiavitù che il peccato impone! Questa è la libertà per cui vale la pena morire! (...). Tutti gli uomini muoiono ma non tutti gli uomini vivono veramente. Tu, tu, tu… Dobbiamo combattere per questa autentica libertà e vivere secondo Dio, con lo Spirito Santo come scudo e Cristo come spada! Possiate unirvi a san Michele e a tutti gli angeli per spedire lucifero e i suoi scagnozzi all'inferno a cui appartengono!» (Testimonianza dell'attore Jim Caviezel, gennaio 2018 a Chicago).

«Che belle le croci sulle vette dei monti, in cima ai grandi monumenti, sui pinnacoli delle cattedrali!... Ma LA CROCE BISOGNA ISSARLA ANCHE NELLE VISCERE DEL MONDO. Gesù vuole essere innalzato proprio lì: nel rumore delle fabbriche e delle officine, nel silenzio delle biblioteche, nel frastuono delle strade, nella quiete dei campi, nell’intimità delle famiglie, nelle assemblee, negli stadi... Lì dove un cristiano può spendere la sua vita onestamente, deve porre col suo amore la Croce di Cristo che attrae a sé tutte le cose» (San Josemaria Escrivà)

«La nostra lingua deve esprimere al di fuori le cose come le abbiamo dentro; altrimenti, bisogna tacere» (San Vincenzo de Paoli).

«Bisogna ammettere realisticamente e con profonda e sofferta sensibilità che i cristiani oggi in gran parte si sentono smarriti, confusi, perplessi e perfino delusi, si sono sparse a piene mani idee contrastanti con la Verità rivelata e da sempre insegnata; si sono propalate vere e proprie eresie, in campo dogmatico e morale, creando dubbi, confusioni, ribellioni, si è manomessa anche la Liturgia; immersi nel “relativismo” intellettuale e morale e perciò nel permissivismo, i cristiani sono tentati dall’ateismo, dall’agnosticismo, dall’illuminismo vagamente moralistico, da un cristianesimo sociologico, senza dogmi definiti e senza morale oggettiva» (San Giovanni Paolo II, dal discorso 6 febbraio 1981).

«Non dimenticare che la santità non consiste in azioni straordinarie ma nel compiere bene i tuoi doveri verso Dio verso te stesso e verso gli altri» (San Massimiliano Kolbe).

«Solo l'uomo casto e la donna casta sono capaci di vero amore» (San Giovanni Paolo II).

«La verità è sempre giusta, anche se nessuno si trovasse dalla parte della giustizia e l’errore è sempre sbagliato, anche se tutti si trovassero dalla parte dell’ingiustizia» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro: “Verità e menzogne: una critica profetica del pensiero moderno”).

«Nostro Signore ha detto che Satana ti setaccia come il grano. E oggi siamo setacciati come grano. Quindi possiamo tutti ringraziare Dio che viviamo in questi giorni. Ora possiamo dire “sì” o “no” e possiamo sopportare l’assalto, la critica e il ridicolo, perché questo è il destino del cristiano nei giorni dello spirito del mondo» (Ven. Fulton J. Sheen).

«Quando ti impegni per uscire dal male e cerchi il bene, è proprio del messaggero cattivo bloccarti con rimorsi, tristezze, impedimenti, turbamenti immotivati che paiono motivatissimi, perché tu non vada avanti. E’ proprio invece del messaggero buono darti coraggio, forza, consolazioni, lacrime, ispirazioni e pace, rendendoti facili le cose e togliendoti ogni impedimento, perché tu vada avanti» (Sant'Ignazio di Loyola, dalle regole del discernimento).

«Non smettete di credere! Rivolgetevi alla Madre. Recitate il Rosario per la pace nel mondo! Adorate Gesù nell' Eucaristia e il Paradiso risponderà. Questa via non sarà facile né per i nostri vescovi né per i nostri sacerdoti né per i laici che accetteranno questa sfida. La battaglia per realizzare il piano divino non è mai facile ma come è scritto nel Vangelo: “Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato a causa del Figlio dell’Uomo”… Alla fine conterà solo ciò che c'è tra te e Dio: tra te e gli altri non vi è mai stato nulla» (Testimonianza dell'attore Jim Caviezel, 1° giugno 2019 ad Amsterdam).

«Come ogni essere umano, anche il credente è immerso nelle fatiche e nei dolori quotidiani. Ma trova nella fede una lente che gli permette di vedere le stesse cose di sempre sotto una luce nuova. La fede non cambia il paesaggio, ma modifica lo sguardo dell’uomo» (G. K. Chesterton).

«Non tutti possiamo diventare ricchi, sapienti, famosi... Tuttavia tutti noi - sì tutti noi! - siamo chiamati ad essere Santi» (San Josemaria Escrivà).

«O Signore, il mio passato alla tua misericordia; il mio presente al tuo amore, il mio futuro alla tua provvidenza» (San Pio da Pietrelcina).

«Che Dio ci conceda la sapienza di discernere quando bisogna parlare, quando agire e quando TACERE E PREGARE SOLTANTO. Quanti errori si commettono per assenza o scarsità di questa sapienza» (Admin).

«Nessuno, eccetto Dio, conosce l’avvenire. Tuttavia, umanamente parlando, c’è da credere che l’avvenire sarà grave. Le mie previsioni sono molto tristi, ma non temo nulla. Dio salverà sempre la sua Chiesa, e la Madonna, che visibilmente protegge il mondo contemporaneo, saprà far sorgere dei redentori» (San Giovanni Bosco, dall'intervista 25 aprile 1884).

«Coraggio, sarà quello che il Signore vorrà, se Egli non permetterà, nessuno ci potrà fare del male» (Serva di Dio Santina Campana).

«La verità implica responsabilità. Ogni dono di Dio esige una risposta da parte dell'anima. Il dono di Dio esige un momento di decisione. E poiché per accettarlo bisogna spogliarsi di tutto quanto è temporaneo, molti diventano contrabbandieri in religione e dilettanti in moralità, in quanto si rifiutano di strapparsi dal cuore i falsi idoli» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro "La pace dell'anima").

«Dio, fra tanti fedeli che vi sono, par che vada cercando un cristiano (…). Infatti molto pochi sono quelli che ne hanno le opere; la maggior parte ne ha soltanto il nome. A costoro si dovrebbe dire ciò che Alessandro Magno disse ad un soldato codardo che si chiamava Alessandro come lui: “CAMBIA NOME O CAMBIA VITA”» (Sant’Alfonso M. de’ Liguori, da libro le Glorie di Maria).

«Tu dici: io credo. Fa quello che dici: questo è la fede» (sant’Agostino).

«La fede se non ha le opere, è morta in se stessa (...). Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta» (Lettera di San Giacomo 2, 17; 26).

«Assolviamo spesso i nostri peccati gravi e condanniamo i piccoli errori del prossimo» (San Gregorio Magno).

«“Militia est vita hominis super terram” (Gb 7,1). Nessuno sfugge a questo destino, neppure i pigri che non si danno per intesi: disertano le file di Cristo e si affannano in altre lotte per soddisfare la loro comodità, la loro vanità, le loro ambizioni meschine; diventano schiavi dei loro capricci. Se la situazione di lotta è connaturale alla creatura umana, sforziamoci di adempiere i nostri obblighi con tenacia, pregando e lavorando con buona volontà, con rettitudine di intenzione, con lo sguardo rivolto a ciò che Dio ama» (San Josemaria Escrivà, da "Amici di Dio").

«Quando si è troppo sicuri di sé, si è meno prudenti di fronte al nemico. Se il diavolo può far suo un capello in un uomo, ben presto lo fa diventare una trave. E non desiste anche se per lungo tempo non è riuscito a far crollare chi ha tentato, purché alla fine gli si arrenda. Questo è il suo intento, e non si occupa di altro giorno e notte» (San Francesco d'Assisi).

«Tanto è il bene che mi aspetto che ogni pena mi è diletto» (San Francesco d'Assisi).

«La penitenza è come la potatura della pianta che la rende più bella e vigorosa ed è come l’estirpazione continua delle cattive erbe che ne assorbono gli umori e ne ostacolano la fioritura e i frutti. Il rilassamento dello spirito viene sempre dalla ricerca del proprio comodo e dei propri interessi materiali e dall’appesantirsi dello spirito per la sopraffazione della carne» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento all'Apocalisse).

«Ciò che può scacciare la febbre dei beni terreni è soltanto un’altra febbre: la febbre dell’amore divino (…). La misura del nostro distacco dalle cose terrene è la stessa misura dell’amore di Dio» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sulla cupidigia).

«Se tu ti scusi, Iddio ti accusa; se tu ti accusi, Iddio ti scusa» (San Francesco d’Assisi).

«Quando l’uomo scopre i suoi falli, Iddio li vela; quando li nasconde, Iddio li scopre; quando li riconosce Iddio li dimentica» (Sant’Agostino).

«Il Signore ha deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedi contro il male, che sono il Santo Rosario e la Devozione al Cuore Immacolato di Maria. Questi sono gli ultimi due rimedi possibili, il che significa che non ce ne saranno altri» (Ven. Lucia dos Santos, dall’intervista 26 dicembre 1957).

«Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero».

«È impossibile andare in Paradiso per una via diversa da quella percorsa da Gesù, che è la Via della Croce. La vita non è data da Dio come un Paradiso, ma è un tempo di prova, seguita da un’Eternità di gioia e di riposo. Le contrarietà, i malintesi, le pene del cuore e del corpo, le difficoltà domestiche, tutto è porzione della vostra Croce e, quando le accettate, queste pene diventano sante e divine per la loro unione con quelle del Nostro Salvatore Gesù Cristo» (Beato Columba Marmion).

«I VERI CRISTIANI SANNO MORIRE MA NON TRANSIGERE» (San Gregorio Magno).

«Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all'interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all'interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia» (Papa Paolo VI, dal libro "Paolo VI segreto" - 8 settembre 1977).

«Beato chi si aggrappa con amore e fiducia alle due ancore di salvezza, che sono Gesù e Maria: certamente non si perderà. Amiamo Gesù e Maria e facciamoci santi: questa è la fortuna più grande che possiamo cercare e sperare» (Sant’Alfonso M. de’ Liguori, da libro le Glorie di Maria).

«L’uomo e il peccatore sono due cose distinte: l’uomo è opera di Dio, il peccatore è opera tua, o uomo. Distruggi ciò che tu hai fatto, affinché Dio salvi ciò che egli ha fatto. Quando comincia a dispiacerti ciò che hai fatto, allora cominciano le tue opere buone, perché condanni le tue opere cattive. Le opere buone cominciano col riconoscimento delle opere cattive» (Sant'Agostino, dal commento al Vangelo di San Giovanni).

«L'amore alla recita del S. Rosario è il termometro spirituale della pietà. Il Rosario è una corda tesa fra la terra e il cielo, che non lascia si perda colui che vi è aggrappato. Il Rosario è il catechismo degli analfabeti, è il libro dei ciechi e dei malati, è il custode della virtù dei giovani, è il consolatore dei vecchi, è il riposo del lavoratore, è il compagno di chi viaggia, è lo scudo di chi combatte, è il parafulmine dell'anima e della famiglia».

«"Estote parati" (Mt 24,44), continua a ripeterci Nostro Signore e nei momenti di allarme dovuti alla serietà degli eventi ecclesiali ed internazionali sarebbe una gravissima imprudenza lasciar cadere nel vuoto di una superficiale indifferenza questo ammonimento divino» (Admin - da "Una luce nelle tenebre: il calcagno di Maria").

«I demoni non hanno alcun potere se non nel limite predisposto per loro dalla celeste Provvidenza» (San Francesco d’Assisi).

«Guardatevi dall'ozio e massime nelle ore dopo il pranzo perché in quelle il demonio suol dare il maggior assalto» (San Filippo Neri).

«Arriverà tempo in cui l’agire e l’operare sarà principalmente nell’anime nostre; tempo di raccoglimento; tempo di insistere e supplicare presso il trono di Dio perché abbia misericordia di noi e dei poveri peccatori; è tempo di formazione interna, di istruire l’Anima; chi vorrà essere vero discepolo di Gesù dovrà sperimentare la Croce, il duro Calvario, la persecuzione, l’ignominia, nulla di ciò potrà essere superato se non si sarà formata l’anima nella sana Dottrina, nell’autentico spirito cristiano, calmare l’anima, vivere sobriamente senza cercare il meraviglioso e lo straordinario ma solo la gloria di Dio e la propria santificazione che sarà messa a dura prova» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo).

«Nessuno pensi che non ci saranno tentazioni e contrarietà. Tuttavia l’anima consacrata all’Immacolata nel profondo del suo cuore si sente inviolabile È necessario porre tutta la fiducia nell’Immacolata, non confidare in sé stessi. Allora ogni sforzo del demonio sarà un merito a favore dell’anima» (San Massimiliano Kolbe).

«Ti toccherà di patire qualche cosa in questo mondo ma, il premio che avrai in cielo, compensa infinitamente tutto quello che patirai sopra la terra. Che grande consolazione sarà la tua quando ti troverai in Cielo (…). Allora sì che benedirai quel momento in cui ti sei dato al Signore, benedirai il momento in cui facesti quella buona confessione e cominciasti ad accostarti con frequenza ai santi Sacramenti; benedirai quel giorno in cui, lasciando le cattive compagnie, ti desti alla virtù» (San Giovanni Bosco, dalle meditazioni per il mese di maggio).

«Non è possibile far intendere a tutti le vie di Dio e, zelando la sua gloria sotto l’influsso dello Spirito Santo, si urta contro la mentalità di quelli che non sanno capire le vie della penitenza, dell’amore e dell’abnegazione, e vorrebbero un apostolato stilizzato sulle abitudini moderne, innocuo, per così dire, che sia più un’occasione di divertimento che un sentirsi pressato a mutar completamente vita» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento agli Atti degli Apostoli).

«L’UMILTÀ SCHIACCIA IL DEMONIO. L’umilissima Vergine Maria “schiaccia la testa” al serpente infernale. Colui che voleva essere “simile all’Altissimo” ha la testa sotto i piedi di Colei che vuole essere soltanto “l’ancella del Signore”. E chiunque è umile partecipa del potere dell’Immacolata di colpire il demonio alla testa» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sull’umiltà).

«Bisogna sempre distinguere tra desideri e bisogni. L'UOMO DESIDERA MOLTE COSE DI CUI NON HA BISOGNO E GLI MANCANO MOLTE COSE CHE NON DESIDERA. Ciò che credi di possedere in questo mondo, in realtà ti possiede» (San Charbel).

«La vocazione della nostra epoca è quella di corrispondere al desiderio del Cielo che la Madonna stessa ci ha manifestato a Fatima: Infine il Mio Cuore Immacolato trionferà. È la vocazione di chi, all’interno di un chiostro, nelle piazze pubblica, con la preghiera, la penitenza, gli scritti, la parola, l’azione, combatte per la realizzazione di questa promessa» (Roberto de Mattei).

«Quando uno comincia a dire: “E che fa, se dico questa parola? E che fa, se mangio questo boccone? E che fa, se do retta a questa cosa?”, col dire: “E che fa questo? E che fa quello?”, uno si prende un brutto e amaro cancro e comincia anche nelle cose grandi a disprezzare e a calpestare la propria coscienza; e cosi un po’ alla volta rischia di cadere nell’insensibilità totale» (Doroteo di Gaza, dagli "Insegnamenti spirituali").

«La vita di un cristiano è una continua battaglia contro se stessi; non può esserci nessuna fioritura dell'anima alla bellezza della sua perfezione senza il prezzo della sofferenza» (San Pio da Pietrelcina).

«Agiamo come se il buon esito dipendesse solamente da noi ma con la profonda convinzione che non facciamo nulla mentre Dio fa tutto» (Sant’Ignazio di Loyola).

«Il peccato più grande di un apostolo è la paura. La paura di un apostolo è la prima alleata dei suoi nemici» (Beato Stefan Wyszyński).

«Che cosa hai tu, uomo, che non l’abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché ti glori come se non l’avessi ricevuto?» (Prima lettera di San Paolo ai Corinzi 4, 7).

«Il buon Dio non si aspetta da noi la perfezione ma l’intenzione di cercarla, perché “chi conosce il bene che deve fare e non lo fa, commette peccato” (Gc 4, 17) e lo sforzo di tendere ad essa, perché non ci sarà richiesto di avere abbattuto l’albero, ma di essere stati trovati con la scure in mano» (Pasquale Casillo, da una meditazione sull'accidia).

«La Chiesa muore perché i pastori hanno paura di parlare con verità e chiarezza. Abbiamo paura dei media, dell’opinione pubblica, dei nostri confratelli! Ma il buon pastore dona la vita per le sue pecore (…). Tra non molto sarò chiamato al cospetto del Giudice Eterno. Se non vi trasmetto la verità che ho ricevuto, che cosa gli dirò? Noi vescovi dovremmo tremare al pensiero dei nostri silenzi colpevoli, dei nostri silenzi conniventi, dei nostri silenzi condiscendenti con il mondo» (Cardinal Robert Sarah).

«NON PUOI ADATTARE DIO A TE, DEVI ADATTARTI TU A LUI (…). La sua sapienza è troppo più grande della nostra e a Lui dobbiamo abbandonarci per essere portati là dove Egli vuole (…). Io penso che il successo maggiore della Chiesa viene da quelli che falliscono e non da quelli che compiono grandi opere. Penso che i veri santi non sono quelli che lasciano un rimpianto per la loro morte ma quelli che spariscono nel silenzio» (Servo di Dio don Divo Barsotti).

«La verità genera odio; per questo alcuni, per non incorrere nell’odio degli ascoltatori, velano la bocca con il manto del silenzio. Se predicassero la verità, come verità stessa esige e la divina Scrittura apertamente impone, essi incorrerebbero nell’odio delle persone mondane. Ma siccome camminano secondo la mentalità dei mondani, temono di scandalizzarli, mentre non si deve mai venir meno alla verità, neppure a costo di scandalo» (Sant’Antonio di Padova - raccolta di detti).

«Quando la nostra volontà è unita a quella di Dio allora non accade nulla se non ciò che Dio vuole; e così non saremo mai delusi» (Ven. Fulton J. Sheen).

«Il Signore tarda ad esaudirci per i suoi grandi fini d’amore (…). Non è vana la nostra prolungata tribolazione quando produce la nostra purificazione e, per questo, il Signore tarda ad esaudirci, mentre in realtà compie nel nostro cuore un lavoro più bello di misericordia e di grazia» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento al secondo libro delle Cronache).

«Comprendiamo il valore della nostra anima dagli sforzi che il demonio fa per corromperla» (Santo Curato d'Ars).

«Come Dio nell’opera creativa “distinse” e da questa distinzione ne seguì l’ordine cosmico, così anche nell'opera redentiva non può esserci ordine senza vita morale e non può esserci vita morale se non c’è separazione tra vero e falso, tra bene e male, tra grazia e peccato. Qui emerge un concetto chiave: senza separazione tra ciò che deve essere separato perché non può coesistere non può esserci ordine e di conseguenza non può esserci quella pace che l’uomo cerca» (Admin - da "La vera pace: cos'è e come conquistarla").

«La tolleranza si applica soltanto alle persone, e non mai ai principi, l’intolleranza vale per i principi e mai per le persone. Noi dobbiamo essere tolleranti verso le persone perché esse sono umane; dobbiamo essere intolleranti verso i principi perché sono divini. Dobbiamo essere tolleranti verso gli erranti, perché può essere stata l’ignoranza a farli traviare. Ma dobbiamo essere intolleranti verso l’errore perché la Verità non è opera nostra, ma di Dio» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro “Verità e menzogne: una critica profetica del pensiero moderno”).

«Non basta essere chiamati cristiani, ma bisogna esserlo davvero» (Sant'Ignazio di Antiochia).

«Oh! Maria Ausiliatrice è un terribile patrocinio: terribile per quelli che vogliono opporsi all’opera sua ma onnipotente per coloro che si tengono sotto il suo manto. Il Signore e la sua Divina Madre non permetteranno che si ripeta invano: “Maria Aiuto dei Cristiani, pregate per noi”. Da tutte parti si vedono effetti straordinari prodotti da questa confidenza in Maria Ausiliatrice» (San Giovanni Bosco).

«Il più bel credo è quello che prorompe dal tuo labbro nel buio, nel sacrificio, nel dolore, nello sforzo supremo di una infallibile volontà di bene; è quello che, come una folgore, squarcia le tenebre dell'anima tua; è quello che, nel balenar della tempesta, ti innalza e ti conduce a Dio» (San Pio da Pietrelcina).

«Nelle tribolazioni, l’unica nostra luce è Dio, l’unico nostro appoggio è la fiducia piena nella sua onnipotenza; se togliamo lo sguardo da Lui e ci concentriamo nella tempesta che ci sconvolge, andiamo miseramente a fondo. Dio solo è tutto per noi, e dobbiamo veramente credere in Lui, proprio in quei momenti nei quali è tanto facile perdere questa fede. Dio può tutto» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal Commento al libro dei Numeri).

«Ti dico che tu soffrirai di meno seguendo la croce che servendo il mondo e i suoi piaceri» (Santo Curato d'Ars)

«Essere fedeli nel poco, nel poco di tutti i giorni, nell’ordinario, ma fatto con amore a Dio e verso quelli che sono intorno a noi, nell’ambiente professionale, familiare o sociale, è un pegno che ci apre le porte del cielo, quando compiamo con la maggiore perfezione possibile le azioni di tutti i giorni in unione con la Santissima Trinità, e con la nostra anima in grazia di Dio» (San Giovanni Paolo II, dall'omelia 8 giugno 1992).

«"Ubi Deus, ibi pax": dove c'è Dio, lì c'è pace» (Adagio monastico).

«Ogni piccola sofferenza sopportata per Dio e in unione a Gesù avrà una ricompensa ineffabile per tutta l’eternità» (Beato Columba Marmion).

«Si educa molto con quello che si dice, ancor più con quel che si fa, molto più con quel che si è» (Sant'Ignazio di Antiochia).

«Gesù Cristo è pellegrino con noi in questa terra e vive nel santo tabernacolo per aiutarci nella lotta. Egli adora, ringrazia, ripara, prega e saremo noi oziosi cercando i piaceri del mondo? Tanti servi e serve di Dio (…) [vivono] nell’umiltà e nella penitenza e noi solo saremo i gaudenti che cercano le comodità della vita? (…) Non ci lasciamo ubriacare dalle illusioni della vita e siamo degni del nome di cristiani» (Servo di Don Dolindo Ruotolo, dal commento al secondo libro di Samuele).

«Nella sua sollecitudine materna, la Santissima Vergine è venuta a Fatima per chiedere agli uomini di "non offendere più Dio, Nostro Signore, che è già molto offeso". È il dolore di mamma che l'obbliga a parlare; è in palio la sorte dei suoi figli. Per questo Ella chiede: "Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori; tante anime finiscono nell'inferno perché non c'è chi preghi e si sacrifichi per loro" (…). A Fatima sono stati preannunciati questi tempi di tribolazione e la Madonna ha chiesto preghiera e penitenza per abbreviarli» (San Giovanni Paolo II, dall’omelia 13 maggio 2000).

«Sii con Dio come l'uccello che sente tremare il ramo e continua a cantare, perché sa di avere le ali» (San Giovani Bosco).

«Alcuni non cercano la verità perché hanno paura di trovarla» (San Massimiliano Kolbe).

«Ricordatevi che il Cristianesimo non è facile, il Cristianesimo ha un costo: la grazia non è a buon mercato. Non possiamo attraversare semplicemente la vita fino al regno dei cieli» (Ven. Fulton J. Sheen, dalla meditazione “La nostra Croce: morire per avere la vita”).

«NON MOLLARE! GESÙ POSSIEDE LA CHIAVE DI OGNI PORTA CHIUSA».

«La fede ha la capacità di muovere la mano di Dio quando le nostre mani non hanno alcuna forza».


«Se non siete dei Santi sarete dei reprobi. Non c'è via di mezzo: bisogna essere o l'uno o l'altro» (Santo Curato d'Ars).

«Più chiudi fuori le cose della terra, più lo Spirito di Dio parla dentro di te. Imparerai più verità dallo Spirito che dai libri, come gli Apostoli a Pentecoste hanno imparato più sulla Vita di Cristo di quanto non abbiano fatto in tre anni di vita terrena con Lui» (Ven, Fulton J. Sheen dal libro "Quaresima e ispirazioni pasquali").

«Il difficile non è l’accettare che Cristo sia Dio; il difficile sarebbe accettare Dio se non fosse Cristo» (Joseph Malègue).

«La conoscenza di Dio senza la conoscenza della propria miseria genera l’orgoglio. La conoscenza della propria miseria senza la conoscenza di Dio genera la disperazione» (Blaise Pascal).

«E neppure i demoni lo crocifissero, ma sei stato tu con essi a crucifiggerlo e ancora lo crucifiggi quando ti diletti nei vizi e nei peccati» (San Francesco di Assisi, dalle "Ammonizioni").

«Una libertà senza argini è già inferno» (Platone).

«Se Dio fosse buono e non fosse severo, tutti disprezzerebbero la sua bontà; se fosse soltanto severo senza essere buono, i nostri peccati ci condurrebbero alla rovina» (Origene alessandrino).

«“Pax est tranquillitas ordinis”: la pace è la tranquillità dell'ordine» (Sant'Agostino, da "De Civitate Dei").

«Il vincitore è colui che combatte seriamente. Ogni battaglia combattuta per il Signore viene da Lui già valutata come una vittoria. E se uno combatte con umiltà non cadrà, infatti in tal caso anche le piccole e momentanee sconfitte vengono utilizzate dal Signore per rinvigorirlo. Il combattimento sincero per il cristiano è già una vittoria, il Signore accoglie nel suo amore il nostro tentativo di amare».

«Vi sono due categorie di persone che si possono dire ragionevoli: o quelli che servono Dio con tutto il cuore perché lo conoscono, o quelli che lo cercano con tutto il cuore perché non lo conoscono» (Blaise Pascal, dai "Pensieri").

«La Chiesa deve tener conto delle potenze oscure che hanno sempre operato nella storia. Questo è anche il motivo per cui essa diffida di ogni propaganda pacifista nella quale si abusa della parola di pace per dissimulare scopi inconfessati» (Ven. Pio XII, Allocuzione al Movimento "Pax Christi").

«Il Signore ha detto: "Se vuoi essere perfetto (...), vieni! Seguimi!" (Mt 19, 21) e ancora: "Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste" (Mt 5, 48). Intende che dobbiamo lasciarci lavorare a fondo. È difficile ma desiderarlo è ancora più difficile. Quando scendiamo fino in fondo, di che cosa abbiamo paura? Abbiamo paura di dare le nostre dita a Dio per timore che prenda tutta la mano. Nei nostri cuori coltiviamo dei piccoli giardini segreti ma il frutto non è suo, è nostro. Lo nascondiamo a Lui, talvolta è un peccato di poco conto, un vizio o egoismo, qualsiasi cosa che ci toglie la piena gioia di essere cristiani» (Ven. Fulton John Sheen, dal libro “Perché credere? 50 risposte sul senso della vita”).

«C’era molta sofferenza prima della Resurrezione. Il tuo percorso non sarà diverso, quindi accetta la tua croce e cammina verso il tuo obiettivo. Voglio che tu (...) abbia il coraggio di andare in questo mondo pagano ed esprimere spudoratamente la tua fede in pubblico. Il mondo ha bisogno di guerrieri orgogliosi animati dalla loro fede. Guerrieri come San Paolo e San Luca, che hanno rischiato il loro nome e la loro reputazione per portare al mondo la loro fede e il loro amore per Gesù. Dio chiama ognuno di noi, ognuno di voi, a fare grandi cose ma quante volte falliamo nella nostra risposta!» (Testimonianza dell'attore Jim Caviezel, gennaio 2018 a Chicago).

«L’umiltà cristiana non consiste nella menzogna ipocrita di chi neghi di avere doni particolari. L’umiltà è verità: riconoscere quei doni, se ci sono, ma riconoscere al contempo che non sono per niente merito nostro, che essi vengono interamente da Dio, come suo dono gratuito e da mettere a disposizione dei fratelli» (Paul Claudel).

«Crediamo che Dio non ascolti le nostre domande. In realtà, siamo noi che non ascoltiamo le sue risposte» (François Mauriac).

«La celebrazione indiscreta che la Chiesa e la teologia ammodernata fanno dell’amore è una perversione del dogma trinitario, perché (…) la nostra fede porta che in principio sia il Padre, il Padre genera il Figlio, che è il Verbo, e, dal Padre e dal Figlio, si genera lo Spirito Santo, che è l’amore. L’amore è preceduto dal Verbo, è preceduto dalla conoscenza. Separare l’amore, la carità, dalla verità, non è cattolico» (Romano Amerio, da "Iota unum").

«Una cosa è certa: la nostra fede non impedisce a una persona di peccare, non la rende impeccabile, ma toglie al peccato anche quelle gioie amare che potrebbe donare a chi lo commette. La coscienza inquieta diviene un po’ come il mal di denti che ripeta: “Vai dal dottore!”. Il rimorso e l’inquietudine sussurrano molesti: “Questa non è la strada che conduce alla pace; torna, torna a Dio!”» (Ven. Fulton J. Sheen, dal radiomessaggio 12 marzo 1950).

«Adorare il Dio di Gesù Cristo, fattosi pane spezzato per amore, è il rimedio più valido e radicale contro le idolatrie di ieri e di oggi. Inginocchiarsi davanti all’Eucaristia è professione di libertà: chi si inchina a Gesù non può e non deve prostrarsi davanti a nessun potere terreno, per quanto forte» (Papa Benedetto XVI, dall'omelia 22 maggio 2008).

«In necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas (Unità nelle cose necessarie, libertà in quelle dubbie, carità in tutte)» (Sant’Agostino).

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