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Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (terza parte)

Cari fratelli e sorelle, questo frasario in sei parti (centinaia di aforismi, in costante ampliamento) è una raccolta di perle di sapienza e verità (diverse delle quali le ho tradotte dall'inglese) ricca soprattutto di aforismi tratti dagli insegnamenti immortali dei nostri grandi e amati Santi. Questa raccolta risponde allo scopo di offrire a me e a voi un "vademecum di vera razionalità e spiritualità", fatto di schegge di luce che toccano un po' tutti i temi più importanti. Meditarle e rimeditarle diventa come una profonda terapia spirituale, benefica per le nostre anime. Traiamone vantaggio e... condividete anche con altri

È possibile trovare il frasario completo a questo link:


Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede

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Appendice (I): raccolta di aforismi ed insegnamenti di San Pio da Pietrelcina

“Segreti” meravigliosi: ASCOLTA Padre Pio!

Appendice (II): raccolta di insegnamenti spirituali del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo


Parole SUBLIMI di don Don Dolindo Ruotolo (per la vita spirituale)

Appendice (III): raccolta di ammaestramenti del Padre Stefano Manelli

Riflessioni piene di sapienza e di luce del Padre Manelli

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«Gli angeli invidiano agli uomini una sola cosa, poter offrire a Dio il loro dolore» (San Pio da Pietrelcina).

«Quello che santifica non è la sofferenza ma la pazienza. Un'ora di pazienza vale più che un giorno di digiuno» (San Giovanni Bosco).

«Quando tutto va bene per l'uomo, il cristiano in lui viene meno. Il fuoco entra nella fornace e la fornace dell'orefice è lo strumento di un grande mistero. Ivi è l'oro, ivi è la paglia, ivi il fuoco opera in spazio concentrato. Quel fuoco non è diverso, eppure diversamente agisce: muta la paglia in cenere e toglie all'oro le scorie. Ebbene, coloro nei quali dimora Dio divengono migliori nella sofferenza, temprati come l'oro» (Sant’Agostino, dall'esposizione sul Salmo 21).

«Dio, ti prego, voglio conoscerti, voglio amarti e poterti godere. E se in questa vita non sono capace di ciò in misura piena, possa almeno ogni giorno progredire fino a quando giunga alla pienezza» (Sant’Anselmo d’Aosta, dal Proslogion).

«È meglio un uomo che capisce poco ma vive bene anziché uno che capisce molto ma vive male. La pienezza e la perfezione della felicità consiste infatti nella prontezza a capire e nella bontà della vita; ma se le due cose insieme non si possono raggiungere, è meglio la bontà della vita che non la prontezza dell'intelligenza. E questo perché chi vive bene meriterà una maggiore intelligenza, chi al contrario vive male perderà anche la comprensione di ciò che aveva capito» (Sant’Agostino, dal discorso 252).

«È la sofferenza che brucia e consuma il male con la fiamma dell’amore. Ogni sofferenza umana, ogni dolore, ogni infermità racchiude una promessa di salvezza. Il male esiste nel mondo anche per risvegliare in noi l’amore, che è dono di sé» (San Giovanni Paolo II, da "Memoria e identità").

«La sequela di Cristo comporta un itinerario segnato spesso da incomprensioni e sofferenze. Nessuno si faccia illusioni: oggi, come ieri, essere cristiani significa andare controcorrente rispetto alla mentalità di questo mondo, cercando non il proprio interesse e il plauso degli uomini, ma unicamente la volontà di Dio ed il vero bene del prossimo» (San Giovanni Paolo II, dall'Angelus 19 agosto 1999).

«Tutti vengono qua per farsi togliere la croce, nessuno per imparare a portarla» (San Pio da Pietrelcina).

«Ti affanni non per eliminare la morte, ma per differirla. Tu che ti dai tanto da fare per morire un po' più tardi, fa' qualcosa per non morire mai» (Sant’Agostino, dal discorso 302).

«Satana tenta sempre i puri, gli altri sono già suoi. Satana colloca più diavoli e demoni sulle mura di un monastero che nei covi di iniquità, perché questi ultimi non fanno nessuna resistenza» (Ven. Fulton J. Sheen).

«A mio avviso la vita liturgica inizia con il silenzio. Senza di esso tutto appare inutile e vano (…). Il tema del silenzio è molto serio, molto importante e purtroppo molto trascurato. Il silenzio è il primo presupposto di ogni azione sacra» (Romano Guardini).

«Sono convinto che la crisi ecclesiale in cui oggi ci troviamo dipende in gran parte dal crollo della liturgia, che talvolta viene addirittura concepita “etsi Deus non daretur”: come se in essa non importasse più se Dio c’è e se ci parla e ci ascolta…» (Joseph Ratzinger, dal libro “La mia vita”).

«Non scusare i tuoi errori, piuttosto prova a correggerli» (San Giovanni Bosco).

«Guardate la bella corona che vi aspetta nel cielo, se portate bene la croce. La visione di questo premio sostenne i patriarchi e i profeti nella loro fede e nelle persecuzioni; animò gli apostoli e i martiri nelle loro fatiche e tormenti» (San Luigi di Montfort, dalla "Lettera agli amici della croce").

«Egli da principio creò l’uomo e lo lasciò in balìa del suo proprio volere. Se vuoi, osserverai i comandamenti; l’essere fedele dipenderà dal tuo buon volere. Egli ti ha posto davanti il fuoco e l’acqua; là dove vuoi stenderai la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e la morte; a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. Grande infatti è la sapienza del Signore, egli è onnipotente e vede tutto. I suoi occhi su coloro che lo temono, egli conosce ogni azione degli uomini. Egli non ha comandato a nessuno di essere empio e non ha dato a nessuno il permesso di peccare» (Libro del Siracide 15, 16-20).

«La realizzazione concreta della vocazione di questa epoca assume una pluralità di forme come la preghiera, la penitenza, la vita domestica santificata dalle virtù, gli scritti, la parola, l’azione: i cristiani oggi, però, in tutte queste finalizzazioni, combattono e preparano il Trionfo di Cristo per Maria perché segnati da una comune vocazione» (Admin - da "Cosa dobbiamo aspettarci? La vocazione della nostra epoca").

«Dio non disapprova la tua lamentela. Sua Madre al Tempio non chiese: “Figlio, perché ci hai fatto questo?”. E Cristo sulla Croce non si lamentava: “Mio Dio, perché mi hai abbandonato?” Se il Figlio ha chiesto al Padre e la Madre al Figlio, perché non dovresti farlo tu? Ma i tuoi gemiti siano a Dio e non all’uomo. E alla fine della vostra dolce preghiera lamentosa, direte: “Padre nelle Tue Mani affido il mio spirito”» (Ven. Fulton J. Sheen, da “Ispirazioni per Quaresima e Pasqua”).

«Non esiste l’ateo, perché la ragione si esprime sempre in termini assoluti. Quindi l’uomo o riconosce l’assoluto come realtà a cui tende - e quindi è in posizione religiosa - oppure attribuirà le caratteristiche di assoluto ad un particolare, e sarà quindi propriamente idolatra» (Max Scheler).

«Chi mai avrà l’ardire di strappare dal seno di Maria quei figli che saranno ricorsi a lei per salvarsi dai nemici? Quale furia d’inferno o di passione potrà vincerli se confidano nel patrocinio di lei che è Madre di Dio e madre nostra?» (San Roberto Bellarmino)

«La vita dell’uomo si divide in TRE TAPPE: la preparazione al lavoro, il lavoro, e la sofferenza. Attraverso queste tre tappe Dio ci avvicina a Sé. Quanto più un’anima sarà dedita a Dio, tanto prima si preparerà alla terza tappa della vita per consolidare il proprio amore all’Immacolata con la sofferenza amorosa» (San Massimiliano Kolbe, dalle Conferenze ai frati).

«Dio è luce di verità. Il diavolo è tenebra di menzogna. L’anima sincera è luminosa. L’anima menzognera è tenebrosa (…). Dobbiamo essere energici per parlare sempre con verità, ad ogni costo (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sulla menzogna).

«Prima del peccato Satana ci assicura che non avrà conseguenze; dopo il peccato ci convince che non può essere perdonato» (Ven. Fulton J. Sheen).

«È facilissimo compiere un atto di amor di Dio. Si può fare in ogni momento, in ogni circostanza, in mezzo al lavoro, tra la folla, in qualunque ambiente, in un attimo. L’atto d’amore non è un atto di sentimento: è un atto di volontà elevato infinitamente al di sopra della sensibilità ed è anche impercettibile ai sensi. Basta che l’anima dica con semplicità di cuore: “Mio Dio, io ti amo”. Quest’atto è il mezzo più efficace per convertire i peccatori, per salvare i moribondi, per liberare le anime dal purgatorio, per sollevare gli afflitti, per aiutare i sacerdoti, per essere utile alle anime e alla Chiesa» (San Giovanni della Croce).

«Nelle difficoltà, nelle tenebre, nelle debolezze, negli scoraggiamenti ricordiamoci che il Paradiso si sta avvicinando. Ogni giorno che passa è un intero giorno in meno di attesa» (San Massimiliano Kolbe).

«Non combattere con l'irruenza, renditi SOLE DI AMORE con la pazienza e la preghiera e vincerai, per la grazia di Dio, le più ostinate volontà» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo).

«La guida delle anime sia discreta nel suo silenzio e utile con la sua parola affinché non dica ciò che bisogna tacere e non taccia ciò che occorre dire. Giacché come un parlare incauto trascina nell’errore, così un silenzio senza discrezione lascia nell’errore coloro che avrebbero potuto essere ammaestrati» (San Gregorio Magno, dalla "Regola pastorale").

«Noi che conosciamo Cristo, noi che ne possediamo la Verità e la Vita, noi possiamo offenderLo e tradirLo più di quelli che non Lo conoscono. Potremo non agir mai da traditori in modo evidente e grossolano, bensì attraverso gesti “insignificanti” come il bacio di Giuda: attraverso il silenzio quando dovremmo fare da difensori, attraverso la paura del ridicolo quando dovremmo proclamare la nostra opinione, attraverso la critica quando dovremmo testimoniare, oppure nascondendoci quando dovremmo congiungere le mani nella preghiera» (Ven. Fulton J. Sheen, da "Personaggi della Passione").

«Non sono in grado di fare grandi cose ma voglio che tutto ciò che faccio, anche la cosa più piccola, sia per la maggior gloria di Dio» (San Domenico Savio).

«“Verranno lupi rapaci” (Atti degli Apostoli 20, 29). La Chiesa è sempre minacciata, c’è sempre il pericolo, l’opposizione del diavolo (…). Non deve quindi meravigliarci che ci sia sempre difficoltà, che ci sia sempre erba cattiva nel campo della Chiesa. È stato sempre così e sarà sempre così. Ma dobbiamo essere consapevoli, con gioia, che la verità è più forte della menzogna, l’amore è più forte dell’odio, Dio è più forte di tutte le forze avverse a Lui. E con questa gioia, con questa certezza interiore prendiamo la nostra strada (…) tra le consolazioni di Dio e le persecuzioni del mondo» (Papa Benedetto XVI, dal discorso 10 marzo 2011).

«"In hoc SIGNO vinces"... "Ecco Dio darà un SEGNO. La Vergine concepirà e partorirà" (Isaia 7, 14). Ecco il segno! La Sua presenza viva e operante oggi in mezzo a noi. Con la Madonna si va ovunque. Si può fare qualsiasi cosa. Nulla sarà impossibile. Più forte di un esercito a vessilli spiegati. In hoc signo vinces...» (Admin).

«Come il buon soldato non ha paura della battaglia, così il buon cristiano non deve aver paura della tentazione. Tutti i soldati sono validi nell’accampamento, ma è sul campo di battaglia che si vede la differenza tra coraggiosi e codardi» (Santo Curato d'Ars).

Nell’agiografia cristiana troviamo uomini e donne di Dio che hanno dato tanto dal punto di vista apostolico, dal punto di vista della creazione e del rinnovamento di strutture ecclesiali e sociali: sono stati grandi “operatori di Dio” e tanto la Chiesa e il mondo deve loro; ma ci sono anche anime “puramente ed unicamente sofferenti ed offerenti” – come le anime vittime bloccate, magari, in un letto per anni e anni – che non possono fare nulla dal punto di vista “attivo” e invece… quanto bene hanno fatto, quanto bene continuano a fare salvando e strappando al demonio anime per il Paradiso! Quanta grazia hanno fatto e fanno circolare nelle membra martoriate del Corpo Mistico di Cristo! (Admin - da "La terribile rivelazione di Padre Pio e le tre tappe di S. Massimiliano Kolbe").

«Nella guida delle anime occorrono: una tazza di scienza, un barile di prudenza e un oceano di pazienza» (San Francesco di Sales).

«Volete essere felici per un attimo? Vendicatevi. Volete esserlo per sempre? Perdonate» (Henri Lacordaire).

«Tu sai cosa desideri ma Dio solo sa che cosa ti giova» (Sant’Agostino).

«La forza non viene da noi (…). Con le nostre sole forze realizziamo ben poco. Come possiamo perdonare, come possiamo amare senza di Lui? Non possiamo. Lo riconosco, non possiamo! Togli dalla mia vita Dio e in un secondo affondo. Non posso, non posso. Però UNO PIÙ DIO DIVENTA UN ESERCITO. DIO PIÙ UNO È UN ESERCITO! Con Lui non dobbiamo temere nulla. Dobbiamo temere solo Dio» (Eduardo Verastegui, attore e testimone della fede – da una testimonianza).

«Mortificatevi nelle cose piccole per potervi mortificare più facilmente nelle cose grandi» (San Filippo Neri).

«Non ci accontentiamo di non perdere la grazia di Dio col peccato mortale. Ad imitazione dell’Immacolata non restiamo oziosi e “corriamo verso Dio” corrispondendo alla grazia con tutte le nostre forze, amandoLo quanto più possiamo in modo da poterGli dire con sincerità: “SIGNORE, SE NON TI AMO QUANTO MERITI ALMENO TI AMO QUANTO POSSO!» (Admin).

«Con le opere di carità ci chiudiamo le porte dell'Inferno e ci apriamo il Paradiso» (San Giovanni Bosco).

«QUANDO DIO TI DICE COSA FARE NON ESITARE (…). Non credo in me stesso. Io credo in Dio e se Lui crede in me sono certo di poter fare qualsiasi cosa» (Testimonianza Jim Caviezel, attore e testimone della fede).

«Una risposta dolce calma la collera, il fuoco non si smorza con il fuoco né il furore si calma con il furore» (San Giovanni Crisostomo).

«Il demonio tenta solamente le anime che vogliono uscire dal peccato e quelle che sono in stato di grazia. Le altre già gli appartengono, non ha bisogno di tentarle» (Santo Curato d'Ars).

«Da nessuna parte nelle Sacre Scritture troviamo conferma del mito popolare che immagina il diavolo come un buffone vestito di rosso. È descritto invece come un angelo caduto, come “il Principe di questo mondo” il cui mestiere è di dirci che non esiste nessun altro mondo. La sua logica è semplice: se non c’è un paradiso, non c’è alcun inferno; se non c’è un inferno, non c’è alcun peccato; se non c’è il peccato, non c’è alcun giudizio, e se non c’è un giudizio allora il male è bene e il bene è male» (Ven. Fulton J. Sheen, dal sermone "Segni dei nostri tempi").

«A noi sembrano strani certi avvenimenti della nostra vita, e tante volte è Dio che ricama mirabilmente, utilizzando le circostanze e gli eventi del nostro pellegrinaggio terreno per i suoi grandi disegni» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal commento alla Genesi)

«Chiara una voce dal cielo si diffonde nella notte: fuggono i sogni e le angosce, splende la luce di Cristo» (dalla Liturgia).

«Colui che ha il "coraggio della verità" non si abbandona mai acriticamente al mainstream e a ciò che viene fatto passare per verità senza il vaglio critico del confronto con i fatti reali e con gli insegnamenti della perenne Tradizione della Chiesa» (Admin - da “Coraggio della verità o apostasia? A noi solo la scelta").

«La prudenza umana (in un cristiano) che cerca di evitare gli urti del bene contro il male e preferisce il quieto vivere allo zelo ardente lo fa decadere dal suo stato luminoso (…). L’accomodamento dei cristiani allo spirito del mondo li sfigura completamente»
(Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento all'Apocalisse).

«In tutte le azioni dobbiamo stare in guardia perché la passione non turbi la ragione, della quale dobbiamo ascoltare il consiglio» (Sant’Ambrogio).

«Bisogna essere prudenti per non perdere la vita della grazia, per non compromettere la fede, per salvaguardare i valori e soprattutto i valori più alti ricevuti da Dio (…). La prudenza cristiana fa guardare sempre a ciò che vale al cospetto di Dio e per l’eternità. Per questo fa essere pronti anche a cavarsi un occhio e a troncarsi un piede (Mt 18, 8), pur di non perdere la propria anima che è unica e in cambio della quale l’uomo non può dare nulla (Mt 16, 26)» (Padre Stefano M. Manelli, da una meditazione sul Sacro Cuore).

«Diceva Madre Teresa: "Noi sentiamo che ciò che facciamo è soltanto una goccia nell'oceano. Ma ricordate che l'oceano sarebbe più povero se mancasse quella goccia!". E se quella goccia d'acqua è pulita Dio potrà e saprà anche moltiplicarla e, con essa e da essa, creare un oceano di bene e di grazia con cui inondare il pianeta» (Admin).

«O Paradiso! Paradiso! Quale fortezza e alacrità tu comunichi a chi vuol entrare in te! (…). Il nostro riposo sarà in Paradiso» (San Giuseppe Calasanzio).

«Dobbiamo confessarci al più presto quando avessimo la disgrazia di commettere un peccato mortale. Non contentiamoci dell’atto di dolore e NON AZZARDIAMOCI a fare la Comunione senza esserci prima confessati perché faremmo solo un sacrilegio orrendo: “Si mangia la propria condanna”, grida san Paolo (1 Cor 11, 29). E sarebbe davvero follia andare a fare un sacrilegio, avendo a disposizione il Sacramento della misericordia» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sulla Confessione).

«Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo: il mondo è un cattivo pagatore e paga sempre con l'ingratitudine» (San Giovanni Bosco).

«Chi entra nella lussuria abbandona la via della fede» (Sant’Ambrogio).

«Non deridere Dio e i Vangeli dicendo che non c’è Satana. Il male è troppo reale nel mondo per dirlo. Satana non guadagna mai così tante anime come quando, nella sua astuzia, diffonde la voce che è morto da tempo e che non esiste» (Ven. Fulton J. Sheen).

«Satana si compiace di diffondere l’infelicità, è sommamente maligno nel farlo e si nasconde mostrando Dio come autore diretto di quei mali. Dio li permette per castigo o per prova e certamente ne ricava un bene incommensurabile, mutandoli in fiori di pazienza e in tesori eterni; ma (…) chi diffonde tante sventure nell’umanità è satana (…), tanti malanni terribili sono opera sua, diretta a screditare Dio e a gettare gli uomini nella disperazione» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento al libro di Giobbe).

«Vale più una sola anima santa con la sua preghiera che innumerevoli peccatori con le armi in pugno. La preghiera del santo penetra i cieli» (Sant’Antonio di Padova - raccolta di detti).

«Coloro che pregano e soffrono lasciando agli altri l'azione, non brilleranno qui sulla terra; ma che meravigliosa corona avranno nel regno della vita! Sia benedetto "l'apostolato della sofferenza"» (San Josemaria Escrivà).

«Mi domando se Nostro Signore non soffra di più per la non nostra indifferenza che per la crocifissione» (Ven. Fulton J. Sheen).

«PREGA COME SE TUTTO DIPENDESSE DA DIO E AGISCI COME SE TUTTO DIPENDESSE DA TE» (Sant'Agostino).

«Dio non ci ama perché siamo preziosi ma siamo preziosi perché ci ama» (Ven. Fulton J. Sheen).

«La conversione vera e religiosa avviene quando uno lavora coraggiosamente per vincere i suoi difetti e si dedica con grande fervore all’acquisto delle virtù» (Tommaso da Kempis).

«Se le persone facessero per Dio quello che fanno per il mondo, oh che gran numero di cristiani andrebbero in Paradiso!» (Santo Curato d’Ars).

«La preghiera è indispensabile a tenerci in traiettoria verso Dio. Quando non è possibile la preghiera lunga e sistematica, si faccia la preghiera spicciola, simile a piccoli semi che lungo il giorno vengono disseminati sul terreno delle azioni da compiere. È la preghiera delle brevi giaculatorie, dei rapidi atti di amore, delle pie offerte… la preghiera “scintilla”» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sulla preghiera).

«Le cose che amiamo ci rivelano chi siamo» (San Tommaso d’Aquino).

«È veramente un gran bene la tribolazione. Non possiamo conseguire il regno eterno in altro modo che attraverso la croce» (San Giovanni Crisostomo).

«La preghiera è la migliore arma che abbiamo. È la chiave che apre il Cuore di Dio» (San Pio da Pietrelcina).

«Il tempo presente esige cattolici senza paura, per i quali sia cosa del tutto naturale il confessar apertamente la loro fede, con le parole e con gli atti, ogniqualvolta la legge di Dio e il sentimento dell'onore cristiano lo domandino. Veri uomini, uomini integri, fermi ed intrepidi! Quelli i quali non sono tali che a metà, il mondo stesso oggi li scarta, li respinge e li calpesta» (Ven. Pio XII, dal discorso 21 gennaio 1945).

«Cadono malamente coloro che ripongono in questo secolo la loro speranza. Quando vien tolto ciò che all'esterno splendeva, nell'intimo non resta altro se non il fumo della cattiva coscienza» (Sant’Agostino, dall’esposizione sul Salmo 30).

«Non accade nulla nel mondo che non avvenga prima nel cuore degli uomini» (Ven. Fulton J. Sheen).

Sono tante le categorie di anime sofferenti ma tutte ricordino: qualsiasi sia la causa del loro patire è sempre la Croce del Signore che sta sulle nostre spalle, un pezzettino, un “ritaglio” di Croce diverso ma sempre santificato dall’unione – per mezzo della grazia – con Gesù e Maria, nostro Redentore e nostra Corredentrice. La Croce di Cristo comprende ed ingloba ogni dolore, nessuno escluso e ad ognuno di questi dona il potere soprannaturale di essere salvezza per sé e per gli altri (Admin - da "La terribile rivelazione di Padre Pio e le tre tappe di S. Massimiliano Kolbe").

«L’anima sfiduciata crede che sia prudente guardare ai mezzi umani; non pensa a far appello alla potenza di Dio, e rimane così in uno sterile cruccio, in un’ansietà penosa (…). Quando l’anima, anche per poco, perde la fiducia assoluta nell’onnipotenza divina, non vede più nulla, all’infuori delle sue pene; essa allora è come un naufrago che, appena perde la fiducia di salvarsi, risente il suo peso nell’acqua e non vi si abbandona più» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal Commento al libro dei Numeri).

«La devozione al Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria sono garanzie di salvezza. Il Rosario e il Cuore Immacolato di Maria segneranno il trionfo finale del Regno di Dio per questa epoca» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sul Rosario).

«Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi troverete a fare l'impossibile» (frase attribuita a San Francesco).

«NULLA ACCADE CHE DIO NON VOGLIA ED IO SONO SICURO CHE QUALUNQUE COSA AVVENGA, PER QUANTO CATTIVA APPAIA, SARÀ IN REALTÀ SEMPRE PER IL MEGLIO» (San Tommaso Moro, dalla lettera scritta dal carcere alla figlia Margaret Roper).

«Mentre parenti e amici si affollavano intorno al Maestro per ricercare le somiglianze, trovarono che queste erano duplici: assomigliava anzitutto al suo Padre Celeste, essendo effettivamente “lo splendore della Sua Gloria e l’immagine della Sua Sostanza” ma assomigliava anche a Sua madre, perché, capovolgendo l’ordine dell’Eden, ora è l’uomo a procedere da una donna e non la donna dall’uomo» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro "Tre per sposarsi").

«Imparate a essere più forti nello spirito che nei vostri muscoli. Se farete così, sarete veri apostoli della fede in Dio»
(Beato Piergiorgio Frassati).

«Dio ci manda sulla terra per conquistare l’eterna gloria, ci manda in una valle di lacrime, in un luogo di prova e di pericoli, dove i nostri cattivi fratelli e i demoni congiurano contro di noi per rovinarci e diventano invece inconsciamente gli strumenti della nostra esaltazione» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal commento alla Genesi).

«È giunto il momento per la nostra generazione di accettare la chiamata di Dio che esorta tutti noi a donarci interamente a Lui e vedere la Sua dolce mano che guida la nostra strada. Ma prima devi anche prendere l’impegno di iniziare a pregare, a digiunare, a meditare sulle Sacre Scritture e prendere sul serio i Santissimi Sacramenti. Perché ora siamo una cultura in declino. Il nostro mondo è trincerato nel peccato. Dio chiama ognuno di noi a darci totalmente a Lui e quanto spesso lo ignoriamo, ignoriamo la Sua dolce chiamata» (Testimonianza dell'attore Jim CaviezelJim Caviezel: “Il mondo ha bisogno di guerrieri co… gennaio 2018 a Chicago).

«Fate il bene senza comparire. La violetta sta nascosta ma si conosce e si trova grazie al suo profumo» (San Giovanni Bosco).

«L'insegnamento di Gesù Cristo non può mai ingannare mentre la dottrina del mondo è sempre ingannevole» (San Vincenzo de Paoli).

«L’AVE MARIA È IL BACIO PIÙ BELLO ALLA MADONNA» (Sant'Alfonso de' Liguori).

«Sopporta volentieri i difetti altrui se vuoi che gli altri sopportino i tuoi» (San Giovanni Bosco).

«La sorgente infinita della vera felicità è Dio. Dio si è donato a noi in Gesù Cristo. Gesù si è donato a noi nell’Immacolata e attraverso l’Immacolata. Dall’Immacolata, quindi, inizia il cammino della felicità che porta alla sorgente infinita, all’amore trinitario: “AMATE L’IMMACOLATA E VI FARÀ FELICI” (San Massimiliano M. Kolbe)» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sulla cupidigia).

«Nella preghiera ben fatta i dolori si sciolgono come neve al sole» (Santo Curato d'Ars).

«Quando vi succede qualcosa di sgradevole o di spiacevole, ricordate Cristo crocifisso e rimanete in silenzio» (San Giovanni della Croce).

«San Macario, un giorno, mentre cercava il materiale per intrecciare le stuoie, incontra per strada un demonio con una falce tutta infuocata, che gli si dirigeva contro per colpirlo e ucciderlo. Il santo, senza sgomentarsi, innalzò a Dio il suo cuore. Il demonio ne fu talmente irritato, che si mise a gridare: “Ah! Macario, quanto mi fai soffrire perché non riesco a strapazzarti! Tuttavia, tutto ciò che tu fai, lo so fare anch’io: tu fai le veglie notturne, e neanch’io dormo mai; tu digiuni, e neanch’io prendo mai cibo; c’è solo una cosa che tu possiedi e che io non ho”. Allora il santo gli domandò cosa fosse, e quello rispose: “E’ l’umiltà!”; e disparve».

«La tua vita è fatta di obblighi attivi e di circostanze passive: i primi sono sotto il tuo controllo, perciò portali a compimento nel nome di Dio. Non è così per le seconde, quindi affidale a Dio. Impara a contare soltanto sul presente; dunque, lascia che sia la Giustizia di Dio ad occuparsi del passato, e la Provvidenza a vigilare sul futuro. La perfezione non consiste nel conoscere il progetto di Dio, ma nel sottomettersi a quel piano così come si manifesta in ogni circostanza della vita» (Ven. Fulton J. Sheen, da "Avvento e Natale").

«Non lasciarti vincere dal male ma VINCI CON IL BENE IL MALE» (Lettera di San Paolo ai Romani 12, 21).

«Vivere senza Dio è un rompicapo e un tormento. L’uomo non può vivere senza inginocchiarsi davanti a qualcosa. Se l’uomo rifiuta Dio, si inginocchia davanti ad un idolo. Tutti costoro sono idolatri, non atei» (Fëdor Dostoevskij).

«CI SONO TROPPI CATTOLICI COSÌ RISPETTOSI DELLE IDEE DEGLI ALTRI DA RINUNCIARE ALLE PROPRIE».

«Non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare» (Lucius A. Seneca).

«Voi siete quelli che sono felici, voi che rimanete dentro la Chiesa per la vostra fede, che mantenete salda nei fondamenti come sono giunti fino a voi dalla tradizione apostolica (…). Anche se i cattolici fedeli alla tradizione sono ridotti a una manciata, sono loro che sono la vera Chiesa di Gesù Cristo» (Sant'Atanasio, da un discorso ai cristiani che soffrivano sotto la persecuzione degli ariani).

«L’immaginazione della sofferenza futura è più dolorosa e angosciante di qualunque dolore presente, al punto che arrivi a farti del male reale per non sentire quello immaginario».

«Quando sei nella desolazione, considera come il Signore ti lascia nella prova, affidato alle tue forze naturali, perché tu resista. Puoi farlo, con l’aiuto divino che ti resta sempre, sebbene tu non lo senta chiaramente: il Signore ti ha sottratto la sua consolazione, ma ti lascia sempre la sua grazia per combattere efficacemente il male
» (Sant'Ignazio di Loyola, regole del discernimento).

«“La Chiesa deve diventare credibile”. Così come suona, il concetto è mal formulato e inaccettabile, perché fa delle esigenze e delle persuasioni degli uomini il metro per giudicare l’azione e la realtà dei cristiani, mentre l’unico metro resta il Signore Gesù e la sua verità. La Chiesa deve sforzarsi di essere sempre più credente; in tal modo diventerà sempre più credibile agli occhi dei non credenti ben disposti, che ricercano la verità, e sempre più incredibile agli occhi dei non credenti che non hanno nessuna voglia di credere» (Card. Giacomo Biffi).

«Passa ogni bene terreno ma non periscono le opere buone anche se compiute con i beni caduchi» (Sant’Agostino, dalla lettera 220).

«L'anima che è vicina a Dio diventa sorda alle tentazioni dei sensi, perché per essa Dio è tutto» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro "La pace dell'anima")

«Un Cristianesimo di carità senza verità può venire facilmente scambiato per una riserva di buoni sentimenti, utili per la convivenza sociale, ma marginali. In questo modo non ci sarebbe più un vero e proprio posto per Dio nel mondo. Senza la verità, la carità viene relegata in un ambito ristretto e privato di relazioni» (Papa Benedetto XVI, dall'Enciclica "Caritas in veritate").

«Da ciò che è vero nasce quanto è giusto» (Romano Guardini).

«Possa la grazia di Dio preservarmi da una vita amante delle comodità, da una lingua irrefrenabile, da una mente dissipata, da preghiere pigre, da sacramenti trascurati, dalla stima di me stesso e dall’amore per qualsiasi cosa tranne Dio» (Padre F. W. Faber).

«CHIUNQUE È SEGNATO DALLA DEVOZIONE A MARIA SARÀ SEGNATO NEL LIBRO DELLA VITA» (San Bonaventura).

«Povera quell’anima che fa pace con i peccati, benché veniali! Essa andrà sempre di male in peggio; poiché le passioni pigliando sempre più piede in essa facilmente l’accecheranno; e quando uno è cieco è facile che si trovi caduto in qualche precipizio quando meno se l’immagina. Temiamo di cadere in tepidezza» (Sant'Alfonso M. de' Liguori, dal libro "Il gran mezzo della preghiera").

«Non si deve desiderare altro se non la gioia della verità che è Cristo, né altro evitare se non l’assenza di Lui. Questa infatti si dovrebbe ritenere causa unica di totale ed eterna tristezza. Toglimi Cristo e non mi rimarrà alcun bene né altro mi atterrirà quanto la sua assenza. Il più grande tormento di una creatura razionale sono la privazione e l’assenza di Lui» (Giovanni Scoto Eriugena).

«Spesso ci preoccupiamo affannosamente delle conseguenze sociali, culturali e politiche della fede, dando per scontato che questa fede ci sia, ciò che purtroppo è sempre meno realista. Si è messa una fiducia forse eccessiva nelle strutture e nei programmi ecclesiali, nella distribuzione di poteri e di funzioni; ma che cosa accadrà se il sale diventa insipido?» (Papa Benedetto XVI, dall'omelia 11 maggio 2010).

«Fuggi dalle cattive compagnie come dal morso di un serpente velenoso» (San Giovanni Bosco).

Una santa si lamentò con Gesù dopo una tentazione, chiedendogli: “Dov’eri, mio adorabile Gesù, durante quell’orribile tempesta?”, al che Egli le rispose: “Stavo in mezzo al tuo cuore, incantato al vederti lottare”.

«Chi è negligente nella contemplazione, si priva da se stesso della visione della luce di Dio; chi poi si lascia prendere in modo indiscreto dalle preoccupazioni e permette ai suoi pensieri di essere travolti dal tumulto delle cose del mondo si condanna all’assoluta impossibilità di penetrare i segreti del Dio invisibile» (San Rabano Mauro).

«La Chiesa è intransigente sui principi, perché crede, è tollerante nella pratica, perché ama. I nemici della Chiesa sono invece tolleranti sui principi, perché non credono, ma intransigenti nella pratica, perché non amano. La Chiesa assolve i peccatori, i nemici della Chiesa assolvono i peccati» (Reginald Garrigou-Lagrange, dal libro "Dio, la sua esistenza e la sua natura").

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