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Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (quinta parte)

Cari fratelli e sorelle, questo frasario in sei parti (centinaia di aforismi, in costante ampliamento) è una raccolta di perle di sapienza e verità ricca soprattutto di aforismi tratti dagli insegnamenti immortali dei nostri grandi e amati Santi. Questa raccolta risponde allo scopo di offrire a me e a voi un "vademecum di vera razionalità e spiritualità", fatto di schegge di luce che toccano un po' tutti i temi più importanti. Meditarle e rimeditarle diventa come una profonda terapia spirituale, benefica per le nostre anime. Traiamone vantaggio e... condividete anche con altri

È possibile trovare il frasario completo a questo link:


Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede

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Appendice (I): raccolta di aforismi ed insegnamenti di San Pio da Pietrelcina

“Segreti” meravigliosi: ASCOLTA Padre Pio!

Appendice (II): raccolta di insegnamenti spirituali del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo

Parole SUBLIMI di don Don Dolindo Ruotolo (per la vita spirituale)

Appendice (III): raccolta di perle spirituali di Sant'Antonio di Padova

Grandi INSEGNAMENTI spirituali di Sant'Antonio di Padova

Appendice (IV): raccolta di ammaestramenti del Padre Stefano Manelli


Riflessioni piene di sapienza e di luce del Padre Manelli

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«Erriamo non perché la verità sia difficile da vedere. Essa è visibile a colpo d'occhio. Erriamo perché la bugia è più confortevole» (Aleksandr Solženicyn).

«La verità trionfa da sola, la menzogna ha sempre bisogno di complici» (Epitteto).

«Chi predica la verità professa Cristo. Chi invece nella predicazione tace la verità, rinnega Cristo» (Sant’Antonio di Padova - raccolta di detti).

«La verità è come un leone. Non avrai bisogno di difenderla. Lasciala libera. Si difenderà da sola» (Sant’Agostino).

«L’assioma “dov’è il Papa lì è la Chiesa”, vale quando il Papa si comporta come Papa e Capo della Chiesa; in caso contrario, né la Chiesa è in lui, né lui è nella Chiesa» (Card. Charles Journet).

«Non potete impedire al diavolo di passare sulla vostra via, ma potete impedirgli di fermarsi a casa vostra».

«La lotta spirituale del cristiano, pur essendo talvolta dura, non è mai la guerra disperata di chi si batte in solitudine, alla cieca, senza nessuna certezza circa l'esito dello scontro. È la lotta di chi combatte con l'assoluta certezza che la vittoria è già assicurata, perché il Signore è risorto: "Non piangere più; ecco, ha vinto il Leone della tribù di Giuda"(Ap 5,1)» (Jacques Philippe, dal libro "La pace del cuore").

«VEDO MARIA OVUNQUE. VEDO DIFFICOLTÀ DA NESSUNA PARTE", diceva San Massimiliano Kolbe: la confidenza in Maria Immacolata mette le ali. Quando l'Immacolata sostiene anche il peso di una montagna diviene leggero e le stesse montagne si scalano quasi fosse una passeggiata. Quando invece l'Immacolata non sostiene anche il peso più leggero diviene insopportabile oltre che incomprensibile e l'ostacolo più lieve insuperabile. Il segreto sta nel rivestirci di Maria come nostro scudo e nostra corazza» (Admin).

«I peccati sono avidi e crudeli come topi. E chi li ama è crudele come essi o, a lungo andare, lo diventa» (Georges Bernanos).

«LA PILLOLA ANTICONCEZIONALE È VENUTA DALL'INFERNO e chi la usa commette peccato mortale» (San Pio da Pietrelcina).

«Senza la Santa Messa che cosa sarebbe di noi? Tutto perirebbe quaggiù, perché soltanto Essa può fermare il braccio di Dio» (Santa Teresa d'Avila).

«Dio non comanda l’impossibile ma, quando comanda, ti ammonisce di fare quello che puoi, di chiedere quello che non puoi e ti aiuta affinché tu possa (...). Quelli infatti che sono figli di Dio, amano il Cristo; quelli che lo amano (…) osservano la sua parola, cosa senz’altro possibile con l’aiuto di Dio» (Sant’Agostino, De natura et gratia).

«Strani, i religiosi di oggi. Credono di attirare la gente minimizzando o nascondendo il peccato, predicando che o non esiste o non ha quella importanza che gli si attribuiva. Ma si, davvero strani: mi sembrano il venditore di vino che raccomanda di farsi astemi; o il tabaccaio che predica sui danni del fumo. Eppure, il cristianesimo risponde al desiderio umano di salvezza, di liberazione dal peccato, di perdono, di liberazione dal peso delle colpe. Se togli questa, che ci sta a fare la Bibbia e la Chiesa stessa?».

«Ogni cattolico non può non essere allegro: La tristezza deve essere bandita dagli animi cattolici; il dolore non è la tristezza, che è una malattia peggiore di ogni altra. Questa malattia è quasi sempre prodotta dall’ateismo; ma lo scopo per cui noi siamo stati creati ci addita la via seminata sia pure di molte spine, ma non una triste via: essa è allegria anche attraverso i dolori» (Beato Pier Giorgio Frassati, dalla lettera alla sorella Luciana).

«Che conta che tu vinca migliaia di battaglie se non sei in grado di vincere contro le tue passioni corrotte? Non conta. La vera battaglia è contro sé stessi» (Beato Carlo Acutis).

«Come i naviganti sono guidati al porto per mezzo della stella, così i cristiani sono guidati al paradiso per mezzo di Maria» (San Tommaso d’Aquino).

«Chi ama l'Immacolata otterrà vittoria sicura nel suo combattimento interiore» (San Massimiliano Kolbe).

«I tempi moderni sono dominati da Satana e nel futuro sarà sempre più così. La battaglia contro l'inferno non può essere ingaggiata dagli uomini, neanche dai più capaci. Solo l'Immacolata ha ricevuto da Dio la promessa della vittoria contro Satana. Tuttavia Ella ora richiede la nostra cooperazione. Cerca anime che si consacrino interamente a Lei, perché diventino nelle sue mani strumenti efficaci per la sconfitta di Satana e la diffusione del regno di Dio sulla terra» (San Massimiliano Kolbe) .

«Noi diventiamo come ciò che amiamo. Se amiamo ciò che è vile diventiamo vili; se amiamo ciò che è nobile diventiamo nobili» (Ven. Fulton J. Sheen).

«Voi, inginocchiati ai piedi dell’Immacolata Regina, dovete essere disposti a non riposare, finché non la vedrete regnare sovrana su tutto e su tutti, dapprima in voi stessi, poi attorno a voi, nelle famiglie, nelle classi e gruppi sociali e in tutte le attività private e pubbliche» (Ven. Pio XII).

«Spiegatemi perché credere in Dio sarebbe ridicolo, mentre non lo sarebbe credere nell'umanità; credere nel regno dei cieli sarebbe stupido, mentre sarebbe intelligente credere nelle utopie terrene» (Aleksandr Herzen).

«SOGNATE E LA REALTÀ SARÀ ANCORA PIÙ GRANDE DEI SOGNI» (San Josemaria Escrivà), per cui ricordiamoci sempre la "sigla del successo spirituale" proposta dallo stesso santo: DYA (Dios y Audacia): fede incrollabile in Dio e audacia in tutto ciò che si fa per la gloria di Dio e la salvezza delle anime! (Admin).

«Che cosa debbo augurare a voi? Innanzi tutto che non vi turbiate mai, che non vi spaventiate mai, che non abbiate mai timore di nulla. L’Immacolata, infatti, non è forse al corrente di tutto? Nessuno ci può far del male, se Dio non lo permette, cioè se ella non lo permette. Tutto, comunque, è nelle sue materne mani. Di conseguenza, lasciamoci soltanto condurre da lei ogni giorno di più, ogni istante di più. Questa è tutta la nostra filosofia» (San Massimiliano Kolbe).

«Se uno (…) ti costringesse a testimoniare il falso senza dirti: “Rinnega Cristo” che cosa deciderai, di preferire la falsità o morire per la verità? Eppure il persecutore non ti dice altro se non: “Rinnega Cristo”. Orbene, se Cristo (…) è la verità, di fatto rinnega Cristo chi nega la verità. Tutti coloro che vogliono vivere rimanendo fedeli a Dio e uniti a Cristo verranno sconvolti da una siffatta persecuzione; e in particolare saranno veri martiri se lotteranno per la verità che è Cristo e allora riceveranno il giusto premio» (Sant’Agostino, dal discorso 94/A).

«Il grande santo di Auschwitz, San Massimiliano Kolbe, disse che l'indifferenza e il più grande peccato del ventesimo secolo. Lo è anche del ventunesimo secolo. Dobbiamo scrollarci di dosso questa indifferenza, questa distruttiva tolleranza al male. Solo la fede nella sapienza di Cristo può salvarci ma richiede guerrieri pronti a rinunciare alla propria reputazione, ai propri nomi e anche alla propria vita per amore della verità. Distinguetevi da questa generazione corrotta! Siate santi! Non siete nati per adeguarvi. Siete nati per distinguervi!» (Testimonianza dell'attore Jim Caviezel, gennaio 2018 a Chicago).

«Il Paradiso è come una città su una collina, per cui non possiamo addentrarci in essa; dobbiamo arrampicarci. Coloro che sono troppo pigri per arrampicarsi possono perdere la sua cattura» (Ven. Fulton J. Sheen, da "I sette peccati capitali)).

«La verità è unica (…); tuttavia nella vita concreta ci si comporta talvolta come se in uno stesso problema il no e il sì potessero essere entrambi la verità. Non è difficile, ad esempio, sperimentare in noi stessi che a volte ci comportiamo con la convinzione, come ci dice la fede, che la divina provvidenza ci assista, mentre in un’altra occasione ci preoccupiamo in modo esagerato, come se questa divina provvidenza non esistesse. Pertanto, la divina provvidenza o c’è o non c’è. La verità sta nel sì o nel no. La verità, infatti, è unica» (San Massimiliano Kolbe).

«Sopportare con troppa pazienza le ingiurie fatte a Dio è cosa empia» (San Tommaso d'Aquino).

«All'intelligenza Dio ha posto dei limiti, alla stupidità no».

«Dobbiamo difendere la verità, anche se tornassimo ad essere dodici ancora una volta» (San Giovanni Paolo II).

«Cristiano, va, e scrivi da tutte le parti che un solo peccato mortale può mandarti all'inferno e perciò guardati dal commetterlo» (San Giovanni Bosco, dalle meditazioni sul mese di maggio).

«La storia non si fa con i SE ma con i SI. Ogni nostro SE chiude un varco alla grazia, ogni SI a Dio e alla sua Volontà lo apre. Più grandi sono le FERITE del peccato e del dolore che hanno segnato e segnano la vita di un uomo o di una donna, più ampie sono le FERITOIE della grazia attraverso cui Dio – con la sua presenza, la sua luce e la sua forza – passa e inonda l'esistenza di chi Gli dice SI!» (Admin).

«Esistono situazioni così “impossibili” nella vita di tanti di noi che le parole e le azioni servono a ben poco, anzi a nulla. In questi casi serve un miracolo e c’è un solo modo per ottenerlo: preghiera e penitenza» (Admin - da una riflessione su Santa Rita da Cascia).

«Molto più importante di quello che sappiamo o non sappiamo è quello che non vogliamo sapere».

«Non più ortodossia, non più eretici, non più condanne di eresie ed eretici. Si enuclea un’eresia nuova, forse mai pensata prima: l’eresia che nega l’esistenza della stessa ortodossia» (Card. Giuseppe Siri).

«La Madonna si prenderà cura di noi e di tutte le nostre cose se non trascureremo di pregarla e amarla: i problemi si risolvono uniti a Lei» (Admin).

«Diamo uno sguardo alla nostra vile debolezza e, innanzi all’eroismo dei martiri gloriosi, vergogniamoci di sapere così poco testimoniare a Dio il nostro amore e la nostra fede! Che cosa soffriamo noi (…) per eliminare da noi le immondizie del mondo e della carne? Noi (…) siamo dolorosamente sempre pronti ai pessimi discorsi, alle azioni degradanti, ai passi che conducono al peccato e alle ricerche delle nostre soddisfazioni sensibili e obbrobriose» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento al secondo libro dei Maccabei).

«Falsi teologi sono quelli che, senza preoccuparsi del vero, scrivono per piacere al mondo. Sempre pronti a mettere guanciali sotto il capo dei peccatori, li addormentano nel vizio (...). Questi teologi cagionano un danno immenso alla Chiesa, perché chi ama la via facile si affretta a seguire le loro massime» (Sant’Alfonso Maria de’ Liguori).

«Prima di discutere con qualcuno occorre sapere e capire fino a che punto quella persona può comprendere le nostre parole. Per quelli che sanno, il parlare nonostante l’impossibilità di essere compresi dall’altro è sempre una perdita di tempo e di energia. Chi è saggio, parla solo quando è certo che chi ascolta è in grado di capire».

«Ricordati: quando verranno quei tempi... il Vangelo, i Comandamenti di Dio, le Preghiere del mattino e della sera, il Santo Rosario, i Sacramenti, il Catechismo, la Vita dei Santi e fate tutto nella fede dei nostri Padri, nella fede dei nostri Padri!, nella fede dei nostri Padri!!, e non ascoltate più nessuno» (San Pio da Pietrelcina).

«Impurità, lussuria, sensualità, adulterio, pornografia, omosessualità, turpiloquio, nudismo, spettacoli immondi, balli osceni, rapporti prematrimoniali, contraccezione, divorzio, aborto… ecco lo spettacolo nauseante che l’umanità offre agli occhi di tutti. Santo Cielo, quali abissi di nefandezze su questa povera terra! Si può andare avanti così, senza provocare l’ira di Dio?» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sulla purezza).

«Quos vult Iuppiter perdere, dementat prius». A quelli che vuole rovinare, Giove toglie prima la ragione (Euripide).

«Gesù non dice: Non temere perché non ti verranno addosso le sofferenze ma non temere le pene e le angustie che ti sopravverranno perché avrai la forza per sostenerle. La persecuzione, le croci e le tribolazioni conservano il fervore dell’anima, la fiducia in Dio solo e lo spirito di preghiera» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal commento all'Apocalisse).

«Non tutti certamente siamo chiamati a subire il martirio ma tutti siamo chiamati a raggiungere la virtù cristiana. La virtù richiede forza, perché (…) richiede un'attenzione diuturna, diligente da non tralasciarsi mai fino alla fine della vita. Perciò piò chiamarsi quasi un lento e continuato martirio, a consumare il quale ci ammonisce la divina parola di Gesù Cristo: “Il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono” (Matteo 11,12)» (Papa Pio XII, dall’omelia per la canonizzazione di Santa Maria Goretti).

«Quando Gesù è nella tua barca non importa la dimensione delle onde: il Signore placa ogni tempesta! Abbi fede!».

«Il tempo ormai si è fatto breve;
d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero; coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno: perché passa la scena di questo mondo!» (Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi, 7, 29-31).

«Chi ha il "coraggio della verità" è aiutato da Dio, sempre, nello scoprirla, conoscerla e seguirne le norme direttive. Ma il “coraggio della verità” metterà il suo seguace sempre più in una posizione scomoda perché non allineata. Tuttavia per il vero discepolo del Signore non esiste un'alternativa alla sequela della verità. A costo del martirio (che finisce prima o poi per essere inevitabile), desidera permanere nella vera professione della fede e nella sincera e franca testimonianza del Signore Gesù, per ricambiare l’Amore del suo Salvatore e perché sa che l’alternativa a tale professione è l'apostasia con la conseguente perdizione eterna» (Admin - da “Coraggio della verità o apostasia? A noi solo la scelta").

«II bene che Dio opera si fa da sé, quasi senza che uno se ne accorga. Bisogna essere più passivi che attivi; e così Dio solo farà per mezzo di voi ciò che tutti gli uomini insieme non potrebbero fare senza di lui» (San Vincenzo de Paoli).

«LA GRAZIA NON È A BUON MERCATO. COSTA QUANTO LA VITA DEL SIGNORE. Potete pensare a qualcosa di più costoso di ciò che un uomo deve pagare sulla croce? Se vogliamo la pace, dobbiamo pagarne il prezzo. Senza morire alla vita inferiore non c’è pace ma solo timore e viviamo una sorta di mezza esistenza» (Ven. Fulton John Sheen, dal libro “Perché credere? 50 risposte sul senso della vita”).

«La Pasqua di Cristo passa attraverso il Calvario. La vittoria passa attraverso le sofferenze della lotta. Il trionfo del Cuore Immacolato passerà anch’esso, attraverso i travagli delle purificazioni del mondo e della Chiesa. L’atteggiamento del cristiano verso la vita e verso la storia non è quello del fatuo ottimista né quello del nero pessimista. È quello che Gesù insegnò ai discepoli di Emmaus dicendo loro: “Non doveva il Figlio dell’uomo soffrire per entrare nella gloria?”» (Padre Stefano Manelli, dalla meditazione “Fatima nostra speranza").

«DIO HA POTERE DI FARE MOLTO PIÙ DI QUANTO POSSIAMO DOMANDARE O PENSARE» (Lettera di San Paolo agli Efesini 3, 20).

«Sarebbe un errore pensare che, dal momento che gli uomini hanno acquisito maggior consapevolezza dei legami di solidarietà che li uniscono, si debba modificare la costituzione della Chiesa per farla procedere con i tempi. I tempi non sono degli uomini, neppure degli uomini di Chiesa; i tempi sono di Dio che è il Signore della storia. E la Chiesa può dare la salvezza alle anime soltanto se rimane fedele a Cristo nella sua Costituzione, nei suoi dogmi, nella sua morale» (San Jose Maria Escrivà).

«La Fede è vedere la luce con il cuore quando con gli occhi vedi il buio».

«Non possiamo oltrepassare le barriere fangose del mondo, non possiamo cedere al male neppure quando ci assale lo sconforto: dobbiamo rimanere saldi nella nostra coscienza adamantina e dobbiamo preferire la morte a qualunque dedizione al mondo. Quando rimaniamo fedeli a Dio, Egli stesso è impegnato a salvarci e, se occorre, non manca di tutelarci con una provvidenza speciale che è per noi come arca di rifugio nel naufragio e guida sicura nelle tempeste» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento alla Genesi).

«Stolto è chi pensa di farcela da sé. Intelligente è colui che si fa aiutare. Ma l’aiuto degli uomini è quello che è. Altro è l’aiuto di Colei che con il suo “sì” ha cambiato la Storia e ha dato senso al vivere degli uomini. Chiediamole tutto. Anzi, limitiamoci a dirle: Madre, aiutami tu!... e sperimenteremo meraviglie» (Corrado Gnerre).

«Tutti i pensieri che procurano inquietudine e agitazione di spirito non vengono affatto da Dio poiché egli è il Principe della pace. Sono tentazioni del nemico e pertanto bisogna scacciarle e non tenerne conto. Bisogna vivere tranquillamente in tutto e per tutto» (San Francesco di Sales).

«Non vendere l'anima al mercato del mondo, perché è troppo preziosa. Qualunque prezzo il mondo la paghi è sempre irrisorio in confronto al suo valore. Non venderla, perché il mondo non può pagare il suo prezzo che è il sangue di Cristo sparso sulla croce» (San Charbel).

«Da che cosa derivano le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che combattono nelle vostre membra? (…) Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio» (Lettera di San Giacomo 4, 1; 4).

«Molto spesso è soprattutto in casa che bisogna esercitarsi nella pazienza (…). Quanti litigi, beghe e screzi si potrebbero evitare con pochi granelli di pazienza e di silenzio!» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sulla pazienza).

«La Domenica si deve interrompere il lavoro e darsi alla preghiera, perché le negligenze dei sei giorni precedenti siano espiate con la preghiera di questo gran giorno» (San Gregorio Magno).

«Immagina di guardare alla vastità del mare davanti a te. Poi ti abbassi e immergi la mano dentro l'acqua e la raccogli un po' nel palmo. L'acqua inizierà subito a colarti tra le dita finché il palmo non sarà vuoto. L'acqua rappresenta la vita di un uomo. Dalla nascita alla morte ci sfugge continuamente dalle mani finché non finisce, insieme a tutto ciò che amiamo in questo mondo. E tuttavia il regno di cui parlo sempre e per il quale vivo è come tutto il resto dell'acqua di quel mare. Gli uomini vivono per quel poco di acqua che scivola via tra le loro dita. Coloro che seguono Gesù cristo vivono per la distesa senza fine di quel mare» (Parabola messa sulla bocca di San Paolo, tratta dal Film "Paolo, apostolo di Cristo").

«Se nell'intimo del nostro cuore sapremo costruire una cella ben protetta in cui ritirarci il più spesso possibile, non ci mancherà mai niente dovunque ci troveremo» (Santa Teresa Benedetta della Croce).

«La più grande preghiera che devo rivolgervi è di educare le bambine come cattoliche devote, per quanto possibile. Posso dirvi, per esperienza personale, quanto sia penoso ESSERE UN MEZZO CRISTIANO: È PIÙ UN VEGETARE CHE UN VIVERE. Se anche uno possedesse tutta la saggezza del mondo e potesse dire che la metà della terra gli appartiene, non potrebbe essere felice e fortunato quanto lo è un povero uomo che non possedesse altro che una profonda fede cattolica» (Beato Franz Jägerstätter, lettera alla moglie dal carcere).

«Si forma la Chiesa solo soffrendo per lei. È possibile riformare i vizi della Chiesa solo con l’esempio delle virtù più eroiche» (George Bernanos).

«GESÙ SI OSCURA, QUANDO MARIA È NELL’OMBRA» (Padre F. W. Faber).

«Dio, anche quando punisce i peccatori, non infligge loro un male suo ma li abbandona ai loro mali» (Sant’Agostino, dall’esposizione sul Salmo 5).

«La Madonna deve occupare nella nostra vita il posto che la mamma occupa nella famiglia, ossia il posto di centro vitale, di cuore d’amore. Che cos’è una famiglia senza la mamma?» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sulla devozione a Maria).

«La Bibbia è parola viva, anche ora. Tutti noi interpretiamo personaggi diversi. Io ho interpretato Gesù. Alcuni di noi Giuda. Molti di noi fanno i politici. Vedete: ci sono tre parti in questa storia (la Passione, ndr). Ci sono i buoni e ci sono i cattivi. Ma la maggior parte rimane in mezzo. La maggior parte... Ma la battaglia si combatte al di là di questa terza parte che rimane in "mezzo" (che non si schiera, ndr)» (Testimonianza di Jim Caviezel, attore e testimone della fede).

«NON CHIEDO DI VEDERE LONTANO, UN PASSO È ABBASTANZA PER ME» (San John Henry Newman).

«Un’anima è una diocesi abbastanza vasta per un vescovo» (San Carlo Borromeo).

«Nelle nostre angosce leviamo lo sguardo al Crocifisso e saremo sanati. Come si può guardare quel Corpo divino, tutto piagato, spirante in mezzo agli obbrobri, senza sentirsi la forza di soffrire in pace ogni pena? Non può nuocerci il serpente infernale quando noi guardiamo il Crocifisso, quando uniamo i nostri dolori ai suoi. Guardiamo, dunque, il Crocifisso, allorché il dolore ci morde e la nostra piaga scottante sarà risanata dal refrigerio che ci viene dalle sue amabili piaghe» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal Commento al libro dei Numeri).

«IL MONDO IN È BRACCIO A SATANA» (San Pio da Pietrelcina).

«Le altre virtù picchiano alla porta del cuore di Dio; l’umiltà lo apre» (Sant’Agostino).

«La mia coscienza è il tribunale di Pilato. Ogni giorno, ogni ora e ogni minuto della giornata, Cristo viene davanti a quel tribunale, come virtù, onestà e purezza. Barabba viene come vizio, disonestà e impurità. Ogni volta che scelgo di pronunciare una parola non caritatevole, di compiere un'azione disonesta o di acconsentire ad un pensiero malvagio, dico con tante parole: "Libera Barabba!", e scegliere Barabba significa crocifiggere Cristo di nuovo» (Ven. Fulton J. Sheen, dalle meditazioni per la Via Crucis)

«Riponiamo in Dio solo la nostra speranza. Se bussiamo alle porte degli uomini, riponendo in loro la nostra fiducia, raccogliamo solo disinganni (…). Dio ci vuole più vicini a sé e per questo permette il fallimento delle speranze umane, vuole che noi facciamo appello al soprannaturale con piena fede, quando le forze naturali falliscono» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento alla Genesi).

«Il Cristianesimo non è facile ma è felice. Dio ci dia la grazia di viverlo sempre, pienamente e senza sconti» (Admin).

«Il rispetto umano è una piaga della vita cristiana. Ed è una piaga di molti, di troppi cristiani. Dove si vede Dio offeso, Gesù oltraggiato, la Madonna e i santi maltrattati, bisognerebbe vedere i cristiani coraggiosi e coerenti che fanno muro di difesa e di onore alla loro Fede. Invece, quanto coniglismo e quanta viltà di animo! Coloro che si vergognano, che hanno paura di apparire come veri cristiani, hanno più le vesti da vili traditori che da discepoli di Cristo» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sul rispetto umano).

CREDERE E AFFIDARSI ALLA PROVVIDENZA: È QUESTA LA CARTA VINCENTE che trasforma l’uomo da pezzo informe dell’universo – sballottato dagli eventi e dalle circostanze che capitano – in vero credente, profondamente consapevole che Dio, Padre amorevole, ha un progetto di santità su di lui e di bene per gli altri attraverso di lui che procede infallibilmente, malgrado e anzi attraverso le cose che succedono nella sua vita, indipendentemente da quanto positivo o negativo possa essere ogni evento (Admin – da “La carta vincente: chi si affida alla Provvidenza non ha paura”).

«Cristo è stato relegato all’ultimo posto e più nessuno è riuscito a strapparglielo» (Abate Henri Huvelin).

«Il tempo presente ha bisogno di cattolici che siano fin dalla prima giovinezza saldamente radicati nella fede, perché non vacillino, anche se non sono più sostenuti e rafforzati dal fervore di coloro che li circondano. Cattolici che, con lo sguardo fisso all'ideale delle virtù cristiane, della purezza, della santità, coscienti dei sacrifici che esso richiede, tendano a quell'ideale con tutte le loro forze nella vita quotidiana, sempre diritti, sempre retti, senza che le tentazioni e le seduzioni valgano a piegarli» (Ven. Pio XII, dal discorso 21 gennaio 1945).

«CHI METTE LE RADICI IN MARIA VIENE DA LEI SANTIFICATO» (San Bonaventura).

«E’ possibile che i nostri nemici debbano tanto adoperarsi sino ad avere la prevalenza e noi rimanere oziosi, al più pregare, senza però adoperarci con l’azione? Non abbiamo, forse, armi più potenti, la protezione del Cielo e della Vergine Immacolata? La "Senza macchia", vincitrice e debellatrice di tutte le eresie, non cederà al nemico che rialza la cervice; se troverà dei servi fedeli, docili al suo comando, riporterà nuove vittorie, maggiori di quelle che non si arrivi ad immaginare. Certo, la Madonna non ha bisogno di noi, ma si degna di servirsi di noi per darcene il merito e per rendere più stupenda la vittoria con persone povere e con mezzi secondo il mondo così inadatti quali sono le armi spirituali da esso derise e disprezzate. Bisogna che noi ci mettiamo quali strumenti docili nelle sue mani, adoperandoci con tutti i mezzi leciti, insinuandoci con la parola, con la diffusione della stampa mariana e della Medaglia Miracolosa, avvalorando l’azione con la preghiera e col buon esempio» (San Massimiliano Kolbe).

«Se la sofferenza vi ha resi cattivi, l’avete sprecata».

«Nessuno deve illudere sé stesso, autoesaltandosi ingiustamente, per cose che può fare anche un peccatore. Difatti un peccatore può digiunare, pregare, piangere e macerare la propria carne. Questo solo non può fare: essere fedele al suo Signore. Dunque noi dobbiamo gloriarci solo in questo caso: se rendiamo a Dio la gloria che è sua; se lo serviamo con fedeltà; se ascriviamo a lui tutto quello di cui ci fa dono»
(San Francesco d’Assisi).

«LA SPERANZA HA DUE BELLISSIMI FIGLI: LO SDEGNO E IL CORAGGIO. LO SDEGNO PER LA REALTÀ DELLE COSE, IL CORAGGIO PER CAMBIARLE» (Sant'Agostino).

«Pregate poco alla volta e spesso, perché se le vostre preghiere sono lunghe il Nemico vi viene a tentare» (Abate Isacco, padre del deserto).

«Attenti, perché nel prossimo secolo la battaglia sarà sulla famiglia! Perché il nemico dell’uomo, non potendo attaccare il Creatore, attaccherà la creatura nel luogo in cui la creatura nasce, cresce e si sviluppa, cioè la famiglia. QUELLA SARÀ L’ULTIMA BATTAGLIA FINALE» (San Giovanni Paolo II, Rio de Janeiro 1997).

«Il diavolo è in procinto di ingaggiare una battaglia decisiva contro la Vergine. E questa battaglia decisiva è lo scontro finale, da cui una parte uscirà vittoriosa e l'altra sconfitta. Dobbiamo scegliere sin da ora da che parte stare, se con Dio o con il diavolo. Non c'è altra possibilità» (Ven. Lucia dos Santos, dall’intervista 26 dicembre 1957).

«Il sangue del tuo Signore, se vuoi, è stato offerto per te; se non avrai voluto che lo sia, non è stato offerto per te» (Sant’Agostino).

«Se non hai letto il giornale, sei disinformato. Se l’hai letto, sei male informato».

«Di fronte alle norme morali che proibiscono il male intrinseco non ci sono privilegi né eccezioni per nessuno. Essere il padrone del mondo o l’ultimo "miserabile" sulla faccia della terra non fa alcuna differenza: davanti alle esigenze morali siamo tutti assolutamente uguali» (San Giovanni Paolo II, dall'Enciclica Veritatis Splendor).

«Studiamoci di custodire la nostra coscienza (…), non permettendole di rimproverarci in nessuna cosa e non calpestandola assolutamente mai, neppure nelle cose più insignificanti: (…) da queste cose piccole e cosiddette di poco conto arriviamo poi a disprezzare anche quelle grandi (...). Per questo badate che non trascuriamo le cose piccole, badate che non le disprezziamo come cose da niente: non sono piccole, sono un cancro, sono una cattiva abitudine (…). Sia il successo sia il peccato cominciano dal poco e portano a grandi beni o a grandi mali» (Doroteo di Gaza, dagli "Insegnamenti spirituali").

«È infinitamente probabile che Dio non faccia niente di quello che tu sogni. Farà meglio» (Leon Bloy).

«Ogni cristiano dev'essere ben convinto che la sua vita spirituale non può in alcun caso ridursi a uno scorrere tranquillo di giorni senza storia, ma deve essere il luogo di una lotta costante (contro il male, le tentazioni, lo scoraggiamento), a volte dolorosa, che terminerà solo alla morte. Quest'inevitabile lotta è da interpretare come una realtà estremamente positiva. Poiché "non c'è pace senza guerra" (Santa Caterina da Siena), senza lotta non c'è vittoria» (Jacques Philippe, dal libro "La pace del cuore").

«È da pazzi chiedersi le ragioni di ciò che l’evidenza dimostra come fatto» (Aristotele, dai Topici).

«C’è una cosa che mi turba profondamente ed è che i sacerdoti non parlano più dell’inferno. Lo si passa pudicamente sotto silenzio. Si sottintende che tutti andranno in Cielo senza alcuno sforzo, senza alcuna convinzione precisa (...). Mi pare che se io fossi predicatore e salissi in cattedra, proverei in primo luogo il bisogno di avvertire il gregge inerte dello spaventoso pericolo che sta correndo. Non si tratta di minacce; si tratta di implorazione. Il timore di Dio è principio della sapienza. E solo il timore dell’inferno fornisce la forza necessaria per sottrarci al mondo. I sacerdoti della vecchia generazione capivano questo meglio dei nuovi» (Paul Claudel).

«Nel Corano troviamo la forma più squallida e più povera di teismo. Ammettiamo pure che molto sia andato perduto nella traduzione ma in quest’opera io non sono riuscito a scoprire nemmeno un pensiero dotato di valore» (Arthur Schopenhauer).

«Dobbiamo custodire la fede con cura gelosa, allontanandoci da tutto quello che la insidia, oggi specialmente che il mondo è pieno di errori che si diffondono come una vera epidemia» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento alle Lettere cattoliche)

«CHI STA SULLA STRADA DEL DIVORZIO STA SULLA STRADA DELL'INFERNO» (San Pio da Pietrelcina).

«Dobbiamo impegnarci per la nostra salvezza. Ci saranno croci che ci costruiamo mediante la mortificazione, il rinnegamento di sé, ed altre croci che ci sono imposte. Per esempio la malattia, una salute malferma e l'ingiustizia degli altri. Che cosa facciamo di queste croci? Dobbiamo unirle insieme a Nostro Signore sulla Croce al fine di guadagnarci la nostra salvezza eterna» (Ven. Fulton J. Sheen, dalla meditazione “La nostra Croce: morire per avere la vita”).

«La speranza non è la stessa cosa dell'ottimismo. Non si tratta della convinzione che una certa cosa andrà a finire bene, ma della certezza che QUELLA COSA HA UN SENSO, indipendentemente da come andrà a finire. Il cristiano non è chiamato ad essere ottimista ma uomo o donna di speranza perché ha la missione di scoprire in ogni evento, con la forza e la luce della preghiera intensa e fiduciosa, quel senso che squarcia le tenebre del nonsenso» (Admin).

«Ogni giorno di più comprendo quale grazia sia essere cattolici. Poveri disgraziati quelli che non hanno una Fede: Vivere senza una fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la verità, NON È VIVERE, MA VIVACCHIARE» (Beato Pier Giorgio Frassati, dalla lettera a Isidoro Bonini).

«Se anche il male dovesse dominare, che non domini né con la mia complicità né col mio consenso» (Aleksandr Solzenicyn).

«La giustizia senza misericordia è crudele ma la misericordia senza giustizia corrompe le anime e le perde nel peccato» (San Tommaso d'Aquino).

«C'è un sonno dell'anima e c'è un sonno del corpo (…). Sonno dell'anima è dimenticare Dio» (Sant’Agostino, dall’esposizione sul Salmo 62).

«È tipico della plebe combattere quando si è certi della vittoria; è prerogativa borghese farlo quando si possono capovolgere le sorti di una battaglia; è solo di un’élite aristocratica combattere quando tutto sembra perduto, nella certezza di fare il proprio dovere» (Henri du Vergier conte de La Rochejaquelein).

«Ricordatevi che il Cristianesimo non è facile. Questa è la ragione dell'interesse per le religioni orientali oggi, perché ci danno la "gioia" di avere una religione ma... non ci costano molto. Ma IL CRISTIANESIMO HA UN COSTO: LA GRAZIA NON È A BUON MERCATO» (Ven. Fulton J. Sheen, dalla meditazione “La nostra Croce: morire per avere la vita”).

«Il principale ed ultimo dei fini della Massoneria è distruggere dalle fondamenta tutto l’ordine religioso, nato dall'istituzione cristiana, e creare un nuovo ordine, a suo arbitrio, che tragga fondamenti e norme dal materialismo» (Leone XIII, dall'Enciclica Humanum genus).

«Tutta l’umanità trepidi, I'universo intero tremi e il cielo esulti, quando sull’altare, nella mano del sacerdote, si rende presente Cristo, il Figlio del Dio vivo. O ammirabile altezza e degnazione stupenda! O umiltà sublime! O sublimità umile, che il Signore dell’universo, Dio e Figlio di Dio, così si umili da nascondersi, per la nostra salvezza, sotto poca apparenza di pane!» (San Francesco di Assisi, dalla "Lettera a tutto l'Ordine").

«I santi amano i peccatori non perché abbiano in comune con essi il vizio, ma perché amano quella possibilità di virtù che ancora esiste nel peccatore. Il Figlio di Dio divenne il Figlio dell’uomo perché amava l’uomo» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro "Tre per sposarsi").

«La verità, soprattutto quando incombe un pericolo, deve essere predicata pubblicamente, né deve farsi il contrario per il fatto che alcuni se ne scandalizzano» (San Tommaso d’Aquino).

«L’Anticristo conquisterà il mondo dicendo: “Voi potete fare tutto ciò che volete. È sufficiente che vi amiate”» (Santa Ildegarda di Bingen, visioni).

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PS: invito tutti ad iscriversi al canale telegram di Tempi di Maria nato per poter continuare a condurre con maggior libertà la buona battaglia della diffusione della verità, anche riguardo a quei temi oggi più osteggiati e censurati: Tempi di Maria
Suari
bellissima l'ultima frase andrebbe scritta su uno striscione in piazza Duomo di Milano sabato 15
Adele Magnanini
Ma c'e',gia' l'anticristo. Oppure no, e mi sono ingannata!? Angelus 9/5 e preghiere dei fedeli delle religioni senza muri: quanta doppiezza.nn finisce mai. Madre ss.proteggici con il tuo manto,converti i cuori di tutti, xtanti preghino.
E.sorrenti89
Bergoglio è il falso profeta, l'anticristo deve ancora rivelarsi ma c'è già nel mondo, e ancora non può farlo perché il vero vicario di Cristo in terra Papa Benedetto XVI è ancora tra noi!
Adele Magnanini
Egr.padre, sono veramente sgomenta da qste cose. Amici nel rinnovamento seguono i gesuiti di soros e bergoglio e nn vedono le loro apostasie nelle affermazioni che fanno. Se invio notizie, sono false, meditazioni, nn vanno bene.nn provo neanche più," a tirarli via.seguono apostasie ed eresie senza accorgersene,sembra. Poi altre cose altre persone. Forse e'un peso troppo grosso che stiamo portando.bisogna …Altro
Egr.padre, sono veramente sgomenta da qste cose. Amici nel rinnovamento seguono i gesuiti di soros e bergoglio e nn vedono le loro apostasie nelle affermazioni che fanno. Se invio notizie, sono false, meditazioni, nn vanno bene.nn provo neanche più," a tirarli via.seguono apostasie ed eresie senza accorgersene,sembra. Poi altre cose altre persone. Forse e'un peso troppo grosso che stiamo portando.bisogna tirar via il nome doli bergoglio dagli altari,almeno,x fare un po' di chiarezza.