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Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (quarta parte) Cari fratelli e sorelle, questo frasario in sei parti (centinaia di aforismi, in costante ampliamento) è una raccolta …Altro
Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (quarta parte)

Cari fratelli e sorelle, questo frasario in sei parti (centinaia di aforismi, in costante ampliamento) è una raccolta di perle di sapienza e verità (diverse delle quali le ho tradotte dall'inglese) ricca soprattutto di aforismi tratti dagli insegnamenti immortali dei nostri grandi e amati Santi. Questa raccolta risponde allo scopo di offrire a me e a voi un "vademecum di vera razionalità e spiritualità", fatto di schegge di luce che toccano un po' tutti i temi più importanti. Meditarle e rimeditarle diventa come una profonda terapia spirituale, benefica per le nostre anime. Traiamone vantaggio e... condividete anche con altri

È possibile trovare il frasario completo a questo link:


Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede

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Appendice (I): raccolta di aforismi ed insegnamenti di San Pio da Pietrelcina

“Segreti” meravigliosi: ASCOLTA Padre Pio!

Appendice (II): raccolta di insegnamenti spirituali del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo


Parole SUBLIMI di don Don Dolindo Ruotolo (per la vita spirituale)

Appendice (III): raccolta di ammaestramenti del Padre Stefano Manelli

Riflessioni piene di sapienza e di luce del Padre Manelli

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«La tempesta è capace di disperdere i fiori ma non è in grado di danneggiare i semi».

«Sono traumatizzato dalla legalizzazione dell’aborto, perché lo considero, come molti, una legalizzazione dell’omicidio. Nei sogni, e nel comportamento quotidiano – cosa comune a tutti gli uomini – io vivo la mia vita prenatale, la mia felice immersione nelle acque materne: so che là io ero esistente» (Pier Paolo Pasolini).

«Io vi assicuro che mentre scrivo mi trema la mano pensando al numero di cristiani che vanno all'eterna perdizione soltanto per avere taciuto o non aver esposto sinceramente certi peccati in confessione» (San Giovanni Bosco).

«Non dimenticate che santi non si nasce: il santo si forgia nel continuo gioco della grazia divina e della corrispondenza umana» (San Josemaria Escrivà, da "Amici di Dio").

«Tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri» (Lettera di San Paolo ai Filippesi 4, 8).

«L’unico modo per passare la giornata nella pace e nella santità, senza peccato, è quello di pregare con fervore e sincerità fin da quando ti alzi al mattino. Questa preghiera introdurrà Cristo nel tuo cuore, assieme al Padre e allo Spirito Santo e così renderà salda la tua anima contro ogni assalto del male. Dovrai però continuare a proteggere accuratamente il tuo cuore» (San Giovanni di Kronstadt).

«Non posso temere un Dio che per me si è fatto così piccolo! Io Lo amo! Infatti, Egli non è che Amore e Misericordia!» (Santa Teresa di Lisieux, dalla lettera 266).

«Il cattolico è prigioniero della sua Chiesa come l’uccello è prigioniero del cielo».

«L’uomo propone e Dio si indispone».

«Perché il male nel mondo? — «Sta bene a sentire... C'è una mamma che sta ricamando. Il suo figliuolo, seduto su uno sgabelletto basso, vede il lavoro di lei; ma alla rovescia. Vede i nodi del ricamo, i fili confusi... E dice: "Mamma si può sapere che fai? È così poco chiaro il tuo lavoro?!". Allora la mamma abbassa il telaio, e mostra la parte buona del lavoro. Ogni colore è al suo posto e la varietà dei fili si compone nell'armonia del disegno. Ecco, noi vediamo il rovescio del ricamo. Siamo seduti sullo sgabello basso» (San Pio da Pietrelcina).

«L’Onnipotente non ha cessato di essere Onnipotente, il Sapiente non ha cessato di essere Sapienza, l’Amore non ha cessato di essere Amore! Perché turbarsi e agitarsi se in mano a Dio stanno le nostre sorti?» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal libro "Amore Dolindo dolore").

«Consideriamo la superficie di un lago sulla quale brilli il sole: se questa sarà calma e tranquilla il sole vi si potrà riflettere quasi perfettamente e tanto più perfettamente quanto più il lago sarà calmo. In caso contrario, l'immagine del sole non vi si potrebbe riflettere. Accade un po' la stessa cosa alla nostra anima, nei confronti di Dio: più questa è calma, più Dio vi si riflette, la sua immagine s'imprime in noi, la sua grazia agisce attraverso noi. Se invece la nostra anima è agitata e turbata, l'azione della grazia diventa molto più difficoltosa. Tutto il bene che possiamo fare è un riflesso di questo sommo Bene che è Dio. Più la nostra anima è nella calma e nell'abbandono, più questo Bene si comunica a noi e, attraverso noi, agli altri» (Jacques Philippe, dal libro "La pace del cuore").

«Come cattolici, non possiamo alterare il messaggio di Cristo; è Lui, non noi, che ha fondato la nostra religione» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro “Il pianto del Cristo”)

«Vidi con assoluta sicurezza che Dio prima ancora di crearci ci ha amati, di un amore che non è mai venuto meno, né mai svanirà. E in questo amore Egli ha fatto tutte le sue opere, e in questo amore Egli ha fatto in modo che tutte le cose risultino utili per noi, e in questo amore la nostra vita dura per sempre. In questo amore noi abbiamo il nostro principio, e tutto questo noi lo vedremo in Dio senza fine» (Santa Giuliana di Norwich).

«L'intero nostro mondo ha perdutamente bisogno della pace in Gesù Cristo e quella pace, sia spirituale che mondiale, arriverà soltanto – come alle origini – attraverso Maria, la nostra Avvocata e Mediatrice» (Testimonianza dell'attore Jim Caviezel, 1° giugno 2019 ad Amsterdam).

«Il motivo per cui la Chiesa ha posto il Credo dopo l’omelia è per invitarci a credere nonostante ciò che abbiamo ascoltato» (Card. Tomáš Špidlik).

«L'umiltà è per le altre virtù quel che è la catenella per i grani della corona. Togliete la catenella e tutti i grani cadono; togliete l’umiltà e tutte le virtù spariranno» (Santo Curato d'Ars).

«Le bugie di scusa sono le GIACULATORIE del diavolo» (San Pio da Pietrelcina).

«Che cosa guarda Dio con piacere e gioia e chiede notizia agli angeli e agli stessi demoni? Guarda l'uomo che si batte per Dio contro la fortuna, il mondo, l'inferno e contro se stesso; l'uomo che porta gioiosamente la propria croce» (San Luigi di Montfort, dalla "Lettera agli amici della croce").

«O fede cattolica, salda, forte e ben radicata, il tuo fondamento è una roccia sicura! (cfr. Mt 7, 25) Il cielo e la terra passeranno, ma tu non passerai. Tutto il mondo da principio ti si oppose ma tu hai trionfato su tutto con forza invincibile: “Questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede” (1 Gv 5, 4). Essa ha sottomesso re potentissimi alla signoria di Cristo, ha portato i popoli all'obbedienza di Cristo» (San Fedele da Sigmaringen)

«Satana è come un tessitore, fa la sua tela con i fili che tu gli porti» (Amma Teodora, madre del deserto).

«Se smettiamo di pensare alle cose del mondo, il diavolo ci danneggia ma un po’ meno» (Amma Teodora, madre del deserto).

«Le sofferenze sono per noi delle ali per volare al cielo» (San Cipriano).

«Gesù Nostro Signore ha portato una spada. Non è la spada che viene spinta verso l’esterno contro il nemico. È una spada che è spinta contro noi stessi, tagliando i sette becchini dell’anima: orgoglio e avidità, lussuria e ira, invidia, gola e accidia… Allora otterremo la pace!» (Ven. Fulton J. Sheen, da un discorso del 1974).

«La pazienza modera la sregolatezza di queste tre parti: lega la lingua col silenzio, compone il viso con la tranquillità, calma il cuore con la dolcezza» (San Claudio de la Colombière).

«L'offerta del dolore fatta in modo veramente soprannaturale, perdonando e non reagendo in modo umano e desiderando la salvezza di tutti è il massimo del Vangelo vissuto e l'arma più potente per salvare le nostre famiglie, salvare le nostre comunità, salvare le realtà più intaccate dal male il quale non può resistere alla forza di un bene così simile a quello che Cristo Redentore e tutti i co-redentori della storia hanno dimostrato. Quando arriveremo, per lume divino, a CAPIRE DAVVERO che la terra ha bisogno di CORREDENTORI e non di ciarlatani avremo capito la cosa più importante da capire» (Admin).

«O cristiano, che pure hai un'anima immortale, pensa che se la salvi, tutto è salvato, ma se la perdi, tutto è perduto» (San Giovanni Bosco, dalle meditazioni sul mese di maggio).

«Il pastore ha bisogno del bastone contro le bestie selvatiche che vogliono irrompere tra il gregge; contro i briganti che cercano il loro bottino. Anche la Chiesa deve usare il bastone del pastore, il bastone col quale protegge la fede contro i falsificatori, contro gli orientamenti che sono, in realtà, disorientamenti (...). Non si tratta di amore, quando si tollerano comportamenti indegni della vita sacerdotale. Come pure non si tratta di amore se si lascia proliferare l’eresia, il travisamento e il disfacimento della fede, come se noi autonomamente inventassimo la fede» (Benedetto XVI, dall'omelia 11 giugno 2010).

«Il corso delle cose non ha una sola via di uscita, ma tante, poiché l’intreccio delle vicende umane è complicatissimo. L’acqua che scorre può prendere molte direzioni ma, se una mano la argina, allora ne prenderà una sola. La preghiera è UNA FORZA CHE ARGINA il corso vario e complicato delle umane vicende (...), muta tutta la situazione degli eventi, dà loro un altro carattere, esige una speciale provvidenza (di Dio)» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento all'Esodo).

«L’aspetto più terrificante del totalitarismo non sono le sue “atrocità” ma il fatto che esso attacca il concetto di verità oggettiva» (George Orwell).

«Molti vogliono far fortuna col peccato, mentre vivono a Dio nemici, non frequentano Chiese, non pregano, non s'accostano ai sacramenti, non santificano le feste, e intanto vorrebbero che Iddio li prosperasse e li rendesse felici. Stolti! Non sanno che il peccato è quello che fa miseri ed infelici i popoli?» (San Giovanni Bosco, dalle meditazioni sul mese di maggio).

«Non amate né il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!» (Prima Lettera di San Giovanni 2, 15-17)

«Prega e spera non agitarti. L'agitazione non giova a nulla. Dio è misericordioso e ascolterà la tua preghiera» (San Pio da Pietrelcina).

«Il fervore si affievolisce e muore per le condiscendenze che l’anima fa imprudentemente alle esigenze del corpo»
(Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento all'Apocalisse).

«Io conosco gli uomini e le dico che Gesù non era un uomo. Gli spiriti superficiali vedono una somiglianza tra il Cristo e i fondatori di imperi, i conquistatori e le divinità delle altre religioni. Questa somiglianza non c’è: tra il cristianesimo e qualsivoglia altra religione c’è la distanza dell’infinito […]. Lei, generale Bertrand, parla di Confucio, Zoroastro, Giove e Maometto. Ebbene, la differenza tra loro e Cristo è che tutto ciò che riguarda Cristo denuncia la natura divina, mentre tutto ciò che riguarda tutti gli altri denuncia la natura terrena […]. L’impero di Cesare quanti anni è durato? Per quanto tempo Alessandro si è sostenuto sull’entusiasmo dei propri soldati? […] I popoli passano, i troni crollano ma la Chiesa resta» (Napoleone Bonaparte, da "Conversazioni sul Cristianesimo").

«In ogni tempo poi sorgono nella Chiesa i lupi rapaci, i disseminatori di errori, i falsi profeti, i famosi annunciatori di ordini nuovi (…), i modernisti, gli scientisti e quanti, insegnando cose perverse, distruggono il vero spirito cristiano. Contro questi lupi deve levarsi il santo zelo dei pastori di anime, non consentendo loro di avvelenarle con le false dottrine, con lo spirito naturalistico e con lo spirito del mondo» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento agli Atti degli Apostoli).

«Sei pieno della felicità che viene da Dio poiché tu, cristiano, benché pellegrino sulla terra, puoi vivere ricercando le cose del Cielo. Il demonio ti offre le ortiche e le spine e ti lega da schiavo a carri di ghigliottina infiorati di germi velenosi; tu rifiuti la pace di Dio e corri sacrificandoti appresso a Satana, che ti tormenta e ti schernisce. Ti tormenta con le passioni, ti affoga nella sensualità, ti agita con gli spettacoli peccaminosi, ti sconvolge con i miraggi e con i desideri più assurdi, ti calpesta (…). O cristiano stolto, che lasci la pace di Dio per la confusione del diavolo!» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dalla lettera 4 giugno 1925).

«Vi esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dai desideri della carne che fanno guerra all'anima. La vostra condotta tra i pagani sia irreprensibile (…). Comportatevi come uomini liberi, non servendovi della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servitori di Dio» (Prima Lettera di San Pietro 2, 11-12; 16).

«Violata la Domenica, questo è il principio di tutti i mali: è la fede spenta, è l’eternità dimenticata, è Dio soppresso nella vita dell’uomo» (Papa Leone XIII).

«L’amore cresce gigante fra i dolori giganti» (Padre Stefano Manelli).

«Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, sedotti dall'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza» (Prima lettera di San Paolo a Timoteo 4, 1-2)

«Le sofferenze sono una grande grazia. Attraverso la sofferenza l’anima diviene simile al Salvatore; nella sofferenza l’amore si cristallizza: maggiore è la sofferenza, più puro diviene l’amore» (Santa Faustina Kowalska, dal "Diario").

«Chi (…) non rimane nella dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi invece rimane nella dottrina, possiede il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse» (Seconda Lettera di San Giovanni, 9-11)

«Come il vaso non si riempie se non abbassandolo alla fonte, così l’anima non si riempie di Dio se non abbassandosi verso il proprio nulla (San Bernardo).

«Ci troviamo oggi di fronte al più grande combattimento che l’umanità abbia mai visto. Non penso che la comunità cristiana l’abbia compreso totalmente. Siamo oggi davanti alla lotta finale tra la Chiesa e l’Anti-Chiesa, tra il Vangelo e l’Anti-Vangelo» (Card. Karol Wojtyla).

«San Filippo Neri pregava: “Madonna mia, tienimi la mano in testa perché altrimenti divento ateo o eretico”. Aveva perfettamente ragione. La Madonna l’ha ascoltato. Ascolterà anche noi. E noi, allora, preghiamola chiedendole non tanto di tenerci la mano sulla testa: questo oggi non è più sufficiente. Oggi è l’inferno sputato da satana sulla terra. Questo stiamo vedendo. L’inferno vomitato nel mondo e nella Chiesa… Preghiamola, perciò, di CONSERVARCI NELLO SCRIGNO DEL SUO CUORE IMMACOLATO, Arca santa dove Satana non può entrare e, con lui, neppure la Babele e nessun genere di confusione, deviazione, lordura morale» (Admin - da "Messaggio di Anguera: scisma e Babele").

«Il Signore vince le più ardue difficoltà quando ci affidiamo a Lui, rende possibile quello che secondo le vedute umane sembrerebbe assurdo!» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento alla Genesi).

«La formula della vera umiltà è “Io da solo non sono nulla, nulla posso ma tutto posso in Colui che mi conforta”» (Ildefonso Rodriguez Villar, dal libro “Maria nelle sue virtù”).

«Alcuni di noi non si rendono conto di quanto siamo malvagi e ingrati verso Dio. Se lo facessimo, non ci lamenteremmo delle avversità e delle pene della vita. Le nostre coscienze sono come stanze rimaste a lungo prive di luce. Apriamo la tenda ed ecco: tutto ciò che credevamo pulito si rivela polveroso. Ci sono anime così piene di giustificazioni da poter pregare insieme al fariseo: "O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini". Altre bestemmiano il Dio dei cieli per i loro dolori e peccati ma non si pentono» (Ven. Fulton J. Sheen, da "Il Calvario e la Messa").

«Non è tempo di dormire perché IL PARADISO NON È FATTO PER I POLTRONI» (San Filippo Neri).

«Il serpente alza la testa in tutto il mondo ma l’Immacolata gliela schiaccia in vittorie strepitose» (San Massimiliano Kolbe).

«La misura del tempo sta nelle mani di Dio “padrone della vita e della morte” (Sap 16, 13). A noi tocca solo utilizzare il nostro tempo secondo il fine per cui Dio ci ha creati, ossia “per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita e poi goderlo in Paradiso” (San Pio X). Se è vero che un giorno renderemo conto anche “di ogni parola oziosa” (Mt 12,36), tanto più renderemo conto di ogni minuto di tempo sciupato» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sulla conversione).

«L’uomo paziente vale più dell’uomo forte, e chi domina l’animo vale più di un espugnatore di città» (Libro dei Proverbi 16, 32).

«DOVE MARIA È PRESENTE NON C'È LO SPIRITO MALIGNO. E un segno infallibile che si è condotti dallo spirito buono è l'essere molto devoti a Maria, il pensare spesso a lei e il parlarne di frequente (…). Come la respirazione è sicuro indizio che il corpo non è morto, così il frequente ricordo e l'invocazione affettuosa di Maria sono un segno sicuro che l'anima non è morta per il peccato» (San Luigi di Montfort, dal Trattato della vera devozione a Maria).

«La strada non impedisce il nostro dialogo contemplativo; il viavai del mondo è per noi luogo di preghiera» (San Josemaria Escrivà)

Solo l'amore purifica profondamente dal peccato: «Il fuoco dell'amore è più santificante di quello del purgatorio» (Santa Teresa di Lisieux).

«Oggi, la società cristiana dev’esser rifatta; e per rifarla, la prima necessità che s’impone è quella di professare e vivere la verità, con spirito militante, Quando un cristiano, con l’aiuto della grazia, conforma la propria vita ai princìpi del Vangelo e combatte per difendere la verità, non può essere arrestato da nessun ostacolo» (Roberto de Mattei, dall'articolo "La vocazione della nostra epoca").

«L’Immacolata è quella scala lungo la quale noi andiamo al sacratissimo Cuore di Gesù. E colui che rimuove tale scala, non salirà in alto ma precipiterà per terra» (San Massimiliano Kolbe).

«Una persona che è ignorante nella propria religione è come un moribondo che ha perso conoscenza: non conosce nella gravità del peccato né la bellezza della sua anima né il valore della virtù. Si trascina di peccato in peccato» (Santo Curato d'Ars).

«La salvezza procede, soprattutto e in modo eminente, dalla preghiera e dal sacrificio grandi e generosi. Più grandi le difficoltà in famiglia, a lavoro, nel mondo, nella Chiesa...? È molto probabilmente, questo, un modo attraverso cui Dio ci sta invitando, dolcemente ma anche decisamente: “Figlio, figlia, prega, sacrificati. Lascia perdere il resto. Impara da me, guarda Me. Con la grande preghiera e la grande sofferenza ho salvato il mondo!”» (Admin – da “San Francesco d'Assisi e i nuovi Cavalieri della tavola rotonda”).

«Quello che non puoi risolvere agendo, parlando, fallo pregando. DOVE NON TROVI UNA SOLUZIONE IN PIEDI, LA TROVI IN GINOCCHIO. INFATTI DIO FARÀ PER TE QUELLO CHE NON PUOI FARE TU!» (Anonimo).

«Quando non abbiamo la forza, è allora che Gesù combatte per noi» (Santa Teresa di Lisieux, dalla lettera 57).

«Ho sempre prestato la deferenza voluta e corretta agli imperatori, ma le cose di Dio non sono cose mie, non sono cose dell’imperatore, sono cose di Dio e devo rispettare e difendere quanto è di Dio» (Sant’Ambrogio).

«Che importa all’anima cristiana del mondo? Essa vive tra le terrene cose come nella fossa dei leoni, poiché è circondata da pericoli e da angustie, ma confidando in Dio ne è liberata. Niente può nuocerle, quando sta tutta nelle mani di Dio» (Don Dolindo Ruotolo, dal commento al libro di Daniele).

«Volete essere figli della luce ma non rinunciate ad essere figli del mondo. Dovreste credere alla penitenza ma voi credete alla felicità dei tempi nuovi. Dovreste parlare della grazia ma voi preferite parlare del progresso umano. Dovreste annunciare Dio ma preferite predicare l’uomo e l’umanità. Portare il nome di Cristo ma sarebbe più giusto se portaste il nome di Pilato. Siete la grande corruzione perché state nel mezzo. Volete stare nel mezzo tra la luce e il mondo. Siete maestri del compromesso e marciate col mondo. Io vi dico: fareste meglio ad andarvene col mondo ed abbandonare il Maestro, il cui regno non è di questo mondo» (Sant'Atanasio, da un discorso in polemica con i semiariani).

«Non stare mai con le mani in mano cosicché il diavolo ti trovi sempre occupato, perché molta malizia insegna l'oziosità» (San Girolamo).

«Ahimè! Ecco un crimine infinitamente spaventoso e cioè ricevere indegnamente il Corpo adorabile e il Sangue prezioso di Gesù Cristo, profanarlo, insozzarlo, avvilirlo; un tale crimine è mai possibile? (…). Ahimè! bisognerebbe che per coloro che gli si accostano con queste cattive disposizioni, Gesù Cristo non ci fosse nel sacramento; ma no, Egli c’è sia per coloro che osano presentarsi col peccato (mortale, ndr.) nel cuore, che per coloro che si accostano in stato di grazia» (Santo Curato d’Ars, da un’omelia sulla Comunione indegna).

«Quando lo spirito si intiepidisce e si raffredda gradatamente, è inevitabile che la carne e il sangue cerchino ciò che è loro proprio. Che cosa rimane infatti quando l’anima non trova più i suoi piaceri se non che la carne si rivolga ai suoi? Allora l’istinto naturale maschera il momento della necessità e la mentalità carnale forma la coscienza» (San Francesco d’Assisi)

«La mente irreligiosa disdegna perfino lo stesso inteUN CRIMINE … e talvolta chi è troppo perverso d'animo teme di capire, per non essere costretto a mettere in pratica ciò che può aver capito» (Sant’Agostino, dal discorso 156).

«Come posso, Padre, aumentare l'amore? — Col fare con esattezza e rettitudine di intenzione i propri doveri, osservando la legge del Signore. Se questo farai con costanza e perseveranza, crescerai nell'amore» (San Pio da Pietrelcina).

«I paladini cattolici dell’ecumenismo vogliono l’unità tra le Chiese ma spesso non vogliono l’unità nella Chiesa. Desiderano abbracciare tutti ma “fuori”, mentre scomunicano lanciando l’interdetto: “Conservatore!”, “integrista!” quelli di “dentro” che non gli stanno simpatici» (Louis Bouyer).

«IL NOSTRO CUORE NON HA CHE UNA SCELTA: O È AMICO O È NEMICO DI GESÙ CRISTO: “Chi non è con Me è contro di Me” (Mt 12, 30) […]. Un cuore nemico è un cuore in peccato mortale, che ha amato qualcosa più di Dio, che ha venduto Gesù per trenta denari, che lo ha barattato con Barabba» (Padre Stefano M. Manelli, da una meditazione sul Sacro Cuore).

«Nel pensiero divino l’anima dev’essere la guida del corpo; ma, se questo prende il sopravvento, finisce col trascinare la sua stessa guida nella rovina fatale» (San Cipriano).

«Non si deve prendere nessuna decisione né nell’entusiasmo né nella depressione dell’animo, ma si deve decidere secondo quel che consiglia la matura riflessione, e non l’impulso» (Sant’Ignazio di Loyola).

«C’è un grande turbamento in questo momento nel mondo della Chiesa, e ciò che è in questione è la fede. Capita ora che mi ripeta la frase oscura di Gesù nel Vangelo di san Luca: “Quando il Figlio dell'Uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla Terra?”. Capita che escano dei libri in cui la fede è in ritirata su punti importanti, che gli episcopati tacciano, che non si trovino strani questi libri. Questo, secondo me, è strano. Rileggo talvolta il Vangelo della fine dei tempi e constato che in questo momento emergono alcuni segni di questa fine. Siamo prossimi alla fine? Questo non lo sapremo mai. Occorre tenersi sempre pronti ma tutto può durare ancora molto a lungo» (Papa Paolo VI, dal libro "Paolo VI segreto" - 8 settembre 1977).

«La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c’è niente che funzioni… e nessuno sa il perché!» (Albert Einstein).

«Nella Chiesa esiste un “martirio rosso”, nel caso di quei martiri che muoiono perché uccisi fisicamente in odio alla fede; ma, nella stessa Chiesa, ci sono anche i “martiri bianchi”, cioè tutti coloro che muoiono giorno dopo giorno, un po’ alla volta, per pene e sofferenze di ogni genere nel corpo e nello spirito, per la manomissione e lo stravolgimento della fede o in conseguenza dei mali anticristici del nostro tempo» (Admin - da "La terribile rivelazione di Padre Pio e le tre tappe di S. Massimiliano Kolbe").

«L'amore di Dio è il più grande romanzo; cercarlo la più grande avventura; trovarlo la più grande impresa umana»
(Sant'Agostino).

«È impazzita davvero l’umanità che affolla i ritrovi dove si perde la vita e lascia deserto il Tabernacolo dove la si trova e la si gode! (…) Nessuna scusa, o familiare o sociale, può capovolgere i valori della vita, e rendere principale quello che è accessorio. Il Signore si degni di aprirci gli occhi coi suoi stessi flagelli e, cacciando da noi le disordinate preoccupazioni della vita, ci dia l’immensa grazia di vivere pregando ed onorando il Signore» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, commento al Vangelo di San Giovanni).

«Il nemico si comporta come un capo militare: dopo aver piantato la tenda di comando e osservato le postazioni o la posizione di un castello, lo attacca dalla parte più debole. Così il nemico ti osserva da tutte le parti ed esamina tutte le tue virtù teologali, cardinali e morali, e ti attacca e cerca di prenderti dove ti trova più debole» (Sant'Ignazio di Loyola, regole del discernimento).

«Si dica e si predichi sempre che Maria Ausiliatrice ha ottenuto ed otterrà grazie particolari, anche straordinarie e miracolose, per coloro che concorrono a dare cristiana educazione alla pericolante gioventù con le opere, con il consiglio e col buon esempio o semplicemente con la preghiera» (San Giovanni Bosco).

«Sono i santi coloro che cambiano il mondo in meglio, lo trasformano in modo duraturo, immettendo le energie che solo l’amore ispirato dal Vangelo può suscitare. I santi sono i grandi benefattori dell’umanità!» (Papa Benedetto XVI, dall'udienza generale 15 settembre 2010).

«Qualcuno potrebbe obiettare: “E chi è in grado di imitare i santi martiri?” Sebbene non in tutto, tuttavia in molte cose, con l’aiuto di Dio, lo possiamo e lo dobbiamo. Non sei in grado di sostenere le fiamme? Puoi evitare la lussuria. Non sei in grado di sopportare il ferro che lacera? Disprezza l’avarizia, che ti spinge a iniqui affari e a empi guadagni. Infatti, se sei vinto dai piaceri, come non sarai spezzato dalle prove più dure? ANCHE LA PACE HA I SUOI MARTIRI. Infatti, vincere l’ira, respingere l’invidia come veleno di vipere, domare la superbia, allontanare l’odio dal cuore, frenare gli appetiti superflui della gola, non darsi al bere, tutto ciò è una grande parte di martirio» (San Cesario di Arles, dal discorso 225).

«Le prove della vita non sono per noi un fallimento, una sventura, un destino spietato, sono soltanto il mezzo per raggiungere il nostro principato eterno. Queste prove sono dosate, per così dire, dalla divina volontà e dal pieno abbandono in Dio; diventano velenose, invece, se sono dominate dalla nostra volontà e dalla nostra agitazione» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal commento alla Genesi).

«SI DIREBBE CHE IN TANTI CRISTIANI CI SIA UN CUORE DI CONIGLIO ANZICHÉ UN CUORE DI SOLDATO DEL REGNO DI DIO» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sul Sacro Cuore).

«Da quando la Vergine Santissima ha dato grande efficacia al Santo Rosario, non c'è problema né materiale né spirituale, nazionale o internazionale, che non si possa risolvere con il Santo Rosario e con i nostri sacrifici» (Ven. Lucia dos Santos, dall’intervista 26 dicembre 1957).

«Desideriamo essere salvati, ma secondo la nostra volontà, non secondo quella di Dio. Vogliamo adorare Dio a modo nostro e non a modo Suo. Coloro che dicono: “Servirò Dio a modo mio, e voi servitelo a modo vostro” dovrebbero cercare di sapere se non sarebbe preferibile servire Dio a modo Suo. Ma è appunto questa prospettiva di una Religione Universalmente Vera che spaventa l’anima moderna» (Ven. Fulton J. Sheen dal libro "La pace dell'anima").

«Non sia mai che le ciancie del mondo ti facciano ommettere qualche bene e ti inducano a fare qualche male (…). Parla il mondo, parla Gesù Cristo; chi è più degno di essere ascoltato? È meglio ascoltare Gesù Cristo e andare alla vita eterna oppure ascoltare il mondo e andare all'inferno?» (San Giovanni Bosco, dalle meditazioni per il mese di maggio).

«“Chi disprezza anche uno solo dei dieci comandamenti – insegna sant’Agostino – pecca contro l’amore dal quale dipendono tutti i Comandamenti”. Se Gesù vuole che io santifichi la Domenica con la partecipazione alla Santa Messa [terzo comandamento], se vuole che io non commetta atti impuri [sesto comandamento] e non desideri la donna che non è mia sposa [nono comandamento], quando commetto questi peccati io oltraggio il Cuore di Gesù calpestando il suo volere. Il mio cuore diventa allora suo nemico, al servizio del demonio: “Chi commette il peccato viene dal diavolo” [Gv 3,8]» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sul Sacro Cuore di Gesù).

«Che io Ti cerchi desiderandoti, che io Ti desideri cercandoti, che io Ti trovi amandoti, che io Ti ami trovandoti» (Sant’Anselmo d’Aosta).

«Un cristiano - e molto più un sacerdote - deve conservare la semplicità della fede, ispirandosi all’insegnamento dei santi e coltivando nel cuore la pietà, la devozione, lo spirito di preghiera, con l’aspirazione costante delle cose celesti e della vita eterna» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento alle lettere di San Paolo - 1 Timoteo).

«Il fervore si affievolisce e muore per le condiscendenze che l’anima fa imprudentemente alle esigenze del corpo. C’è una lotta tra l’uomo animale e l’uomo spirituale, una lotta che si disputa palmo a palmo il successo; ogni posizione dello spirito è una posizione strategica che bisogna conservare per non perdere la battaglia. Cedere alla carne un po’ di sonno reclamato dalla pigrizia, un diletto inutile richiesto dal gusto, un’emozione materiale, prepotente come una necessità di vita, significa perdere delle posizioni strategiche nel combattimento per la propria perfezione e per la conquista della vita eterna. Il fervore muore in queste cessioni e si estingue a mano a mano come il calore di un corpo caldo al contatto di uno freddo o come l’elettricità che si perde nei contatti con la terra» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal commento all'Apocalisse).

«Se i demoni potessero essere visti ad occhio nudo, tanti ce ne sono sulla terra, oscurerebbero il sole a mezzogiorno» (San Pio da Pietrelcina).

«La predica è efficace quando parlano le opere. Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere, e così siamo maledetti dal Signore, perché Egli maledisse il fico in cui non trovò frutti, ma solo foglie» (Sant’Antonio di Padova - raccolta di detti).

«La Risurrezione è il fatto centrale della Fede Cristiana. Inizia con la sconfitta, la crocifissione e il dolore ma finisce nel trionfo. Le religioni “allegre” possono funzionare nei giorni in cui non c’è morte, dolore o sofferenza, ma ci è voluto l’Amore di Dio, che tocca le tragedie della nostra vita, per convincerci che in Lui, anche noi, possiamo avere la nostra Pasqua dopo il nostro Venerdì Santo» (Ven. Fulton J. Sheen, da “I Personaggi della Passione”).

«Le parole insegnano, gli esempi trascinano. Solo i fatti danno credibilità alle parole» (Sant’Agostino).

«La persona allegra vede sempre in ogni male presente qualche futuro bene; nel dolore vede una croce da cui nascerà una risurrezione; nella prova, trova correzione e disciplina e un’opportunità per crescere nella saggezza; nel dolore, raccoglie pazienza e rassegnazione alla Volontà di Dio» (Ven. Fulton J. Sheen).

«Quando sarete assaliti da povertà, avvilimento, dolore, tentazioni e altre croci, armatevi di uno scudo, di una corazza, di un elmo, di una spada a doppio taglio e cioè del ricordo di Gesù Cristo crocifisso. Sta qui la soluzione di ogni difficoltà e la vittoria contro tutti i nemici» (San Luigi di Montfort, dalla "Lettera agli amici della croce").

«O Dio concedimi, ti prego, una volontà che ti cerchi, una sapienza che ti trovi, una vita che ti piaccia, una perseveranza che ti attenda con fiducia e una fiducia che alla fine giunga a possederti» (San Tommaso d’Aquino).

«La terra è un ponte per attraversare l’acqua, essa non serve ad altro che a sostenere i nostri piedi. Noi siamo in questo mondo, ma non siamo di questo mondo. Dunque, dobbiamo aspettarci la nostra ricompensa quando saremo a casa nostra, nella casa paterna» (Santo Curato d'Ars).

«Ecco l’invito che ci rivolge la nostra Madre: “Chi è bambino venga da me!” (Pr 9,4 Vg). I bambini hanno sempre sulle labbra il nome della mamma e ad ogni spavento che provano, subito gridano forte: “Mamma, mamma!”. O Maria dolcissima, Madre amorevolissima! Tu desideri proprio questo: che noi, diventando bambini, ti chiamiamo sempre nei pericoli e ricorriamo sempre a te che ci vuoi aiutare e salvare, come hai salvato tutti i figli che sono ricorsi a te» (Sant’Alfonso M. de’ Liguori, da libro le Glorie di Maria).

«ANCHE SE IL MONDO DOVESSE RIBALTARSI, SE TUTTO DIVENTASSE OSCURO, NEBULOSO, TUMULTUOSO, DIO SARÀ SEMPRE CON NOI» (San Pio da Pietrelcina).

«Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori ed i vostri pensieri in Cristo Gesù» (Lettera di San Paolo ai Filippesi 4, 6-7)

«Raccoglieremo nell’eternità solo ciò che abbiamo seminato sulla terra. Colui che andò in Paradiso con una Croce intendeva che tu dovessi andarci peccando?» (Ven. Fulton J. Sheen, da "Le sette virtù").

«Il vostro comportamento sia così dignitoso come se foste in un romitorio o in una cella. Infatti, dovunque siamo e andiamo, noi abbiamo la cella con noi: fratello corpo è la nostra cella e l’anima è l’eremita che vi abita dentro per pregare il Signore e meditare su di lui» (San Francesco d'Assisi).

«Che vita sarebbe senza la fede? È il più grande dono. È l’unica vera luce della vita. La fede è così grande che sposta le montagne, abbatte ogni ostacolo, vince ogni terrena difficoltà (...); fa "sperare contro ogni speranza" (cf Rm 4, 18) perché insegna che "tutto è possibile a chi crede" (Mc 9, 23) in quanto "nulla è impossibile a Dio" (Lc 1, 37)» (Admin – da “La carta vincente: chi si affida alla Provvidenza non ha paura”).

«Soltanto colui che si arrabbia senza motivo è colpevole; chi si adira per un motivo giusto non incorre in nessuna colpa. Poiché, se mancasse la collera, non progredirebbe la conoscenza di Dio, i giudizi non avrebbero consistenza ed i crimini non sarebbero repressi. Ed ancor più: chi non si incollerisce quando lo esige la ragione, commette un peccato grave, poiché la pazienza non regolata dalla ragione propaga i vizi, favorisce le negligenze e porta al male, non soltanto i cattivi ma, soprattutto, i buoni» (San Giovanni Crisostomo).

«Potete pur ottenere i successi più spettacolari in campo sociale, nella vita pubblica, nella professione, ma se trascurate la vostra vita interiore e vi allontanate dal Signore, avrete fallito clamorosamente. Al cospetto di Dio – e questo, in definitiva, è ciò che conta – è vittorioso colui che lotta per comportarsi da cristiano autentico» (San Josemaria Escrivà, da "Amici di Dio").

«Se i cristiani non sentissero altra predicazione che quella sul Giudizio di Dio, questa sola basterebbe a far loro osservare il Vangelo e vivere santamente in grazia» (Sant’Agostino).

«Se anche avessimo già un piede nell’inferno, purché invochiamo l’Immacolata, Ella ci otterrà la salvezza eterna» (San Massimiliano Kolbe).

«La pastorale non è l’arte del compromesso e del cedimento: è l’arte della cura delle anime nella verità» (Card. Giuseppe Siri).

«Due città nacquero da due amori; la terra dall’amore di sé fino al disprezzo di Dio, la celeste dall’amore di Dio fino al disprezzo di sé» (Sant’Agostino, da "De civitate Dei").

«Qualsiasi situazione su questa terra, fosse anche la più tragica, dolorosa, assurda, “infernale”, non può impedirci di amare Dio e toglierci la sua grazia e se non ci toglie la grazia e l'amore di Dio non ci toglie la pace» (Admin - da "La vera pace: cos'è e come conquistarla").

«La fortezza cristiana comporta non solo la pratica del bene ma anche la pazienza di fronte al male: sicché chiunque è zelante in opere buone (o sembra esserlo), se poi si rifiuta o non è in grado di accettare le tribolazioni che gli sopravvengono, costui è un debole» (Sant’Agostino, dal discorso 46).

«“Vedete, Pietro dorme, Giuda è sveglio”. Questa è una cosa che ci fa pensare: la sonnolenza dei buoni. Papa Pio XI [1857–1939] ha detto: “il problema grande del nostro tempo non sono le forze negative, è la sonnolenza dei buoni”. “Vegliate”: meditiamo questa cosa, e pensiamo che il Signore nell’Orto degli Ulivi per due volte ha detto ai suoi apostoli: “Vegliate!”, ed essi dormono. “Vegliate”, dice a noi; cerchiamo di non dormire in questo tempo, ma di essere realmente pronti per la volontà di Dio e per la presenza della sua Parola, del suo Regno» (Papa Benedetto XVI, dalla "lectio divina" 10 marzo 2011).

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Stat Crux
Profonda e gustosa questa del Cardinal Špidlík