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Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (prima parte)

Cari fratelli e sorelle, questo frasario in sei parti (centinaia di aforismi, in costante ampliamento) è una raccolta di perle di sapienza e verità ricca soprattutto di aforismi tratti dagli insegnamenti immortali dei nostri grandi e amati Santi. Questa raccolta risponde allo scopo di offrire a me e a voi un "vademecum di vera razionalità e spiritualità", fatto di schegge di luce che toccano un po' tutti i temi più importanti. Meditarle e rimeditarle diventa come una profonda terapia spirituale, benefica per le nostre anime. Traiamone vantaggio e... condividete anche con altri

È possibile trovare il frasario completo a questo link:


Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede

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Appendice (I): raccolta di aforismi ed insegnamenti di San Pio da Pietrelcina

“Segreti” meravigliosi: ASCOLTA Padre Pio!

Appendice (II): raccolta di insegnamenti spirituali del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo

Parole SUBLIMI di don Don Dolindo Ruotolo (per la vita spirituale)

Appendice (III): raccolta di perle spirituali di Sant'Antonio di Padova

Grandi INSEGNAMENTI spirituali di Sant'Antonio di Padova

Appendice (IV): raccolta di ammaestramenti del Padre Stefano Manelli


Riflessioni piene di sapienza e di luce del Padre Manelli

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«Io distruggerò la vostra Chiesa», disse Napoleone al card. Consalvi. «Maestà, sono venti secoli che noi stessi cerchiamo di fare questo e non ci siamo riusciti», rispose il Segretario di Stato di Pio VII.

«L’errore più grande che ho fatto è qualcosa a cui nessuno pensa. E cioè la pretesa di distruggere la Chiesa cattolica. Io credevo che la Chiesa fosse come una sorta di serpente, per cui, schiacciata la testa, sarebbe morta. E invece, più schiacciavo questa testa, e più mi accorgevo che la Chiesa mi rinasceva tra le mani. Ho combattuto contro potentissimi eserciti, eppure non ho mai dubitato di combattere contro realtà limitate; ma combattendo contro la Chiesa, mi sono accorto di combattere non solo contro degli uomini!» (Napoleone Bonaparte, da "Conversazioni sul Cristianesimo").

Aragorn: «Il vostro destino è ormai di scegliere: una guerra aperta vi attende, con Sauron o contro di lui»;
Eomer: «Come può un uomo in tempi come questi decidere quel che deve fare?»;
Aragorn:
«Come ha sempre fatto. Il bene e il male sono rimasti immutati da sempre, e il loro significato è il medesimo per gli Elfi, per i Nani e per gli Uomini. Tocca ad ognuno di noi discernerli» (J. R. R. Tolkien, in "Il Signore degli Anelli").

«L’Immacolata deve essere, e al più presto, la regina di tutti gli uomini, sia delle associazioni che delle persone singole. Chi resisterà e non si sottometterà al suo dominio, si perderà; chi invece la riconoscerà come regina e partirà, in qualità di milite, alla conquista del mondo a lei, costui vivrà, crescerà e si svilupperà sempre più rigogliosamente. Questo riguarda ogni anima, ogni associazione, ogni collettività» (San Massimiliano Kolbe).

«Una cristianità non si nutre di marmellata più di quanto se ne nutra un uomo. Il buon Dio non ha scritto che noi fossimo il miele della terra, ragazzo mio, ma il sale. Ora, il nostro povero mondo rassomiglia al vecchio padre Giobbe, pieno di piaghe e di ulcere, sul suo letame. Il sale, su una pelle a vivo, è una cosa che brucia. Ma le impedisce anche di marcire» (George Bernanos, dal libro "Il diario di un curato di campagna").

«Quelli che commettono spesso peccati leggeri non devono considerare la qualità dei loro peccati, ma la loro quantità. Se non li impensierisce la gravità, li spaventerà il numero. Chi trascura di piangere e schivare i peccati leggeri cadrà non già di colpo, ma un po’ alla volta, dallo stato di giustizia a quello mortale» (San Gregorio Magno).

«Sii cosciente che ogni tua parola, pensiero ed azione si svolgono dinanzi a un Uditorio Divino. Come non infrangeresti le norme della velocità, se stesse sopraggiungendo un poliziotto, così non infrangerai le Divine Leggi peccando, non per timore di Dio, ma piuttosto perché Lo ami» (Ven. Fulton J. Sheen).

«L'umiltà è la virtù più difficile da conquistare; niente di più duro a morire del desiderio di pensar bene di se stessi» (Thomas Stearns Eliot).

«Ama il Signore tuo Dio e il prossimo tuo come te stesso: in questi due comandamenti è racchiusa tutta la Legge. Per non equivocare, tuttavia, il senso genuino dell’amore e per viverlo nella verità e secondo tutte le sue esigenze occorre l’osservanza dei comandamenti, nei quali l’amore si sostanzia (secondo il principio-guida: “fa quello che Dio vuole”). Altrimenti esso si tramuterebbe in sterile e fallace sentimentalismo. Peggio, in paravento per nutrire e gonfiare l’egoismo [che si esprime nella volontà di peccare, secondo il principio-guida: “fa quello che vuoi” → fede senza opere: “pecca fortiter et crede fortius” (Lutero)]» (Admin - da "La vera pace: cos'è e come conquistarla").

«Nessuno al mondo può cambiare la verità. Ciò che possiamo e dobbiamo fare è cercare la verità e servirla una volta che l'abbiamo trovata. Il vero conflitto è quello interiore. Aldilà delle occupazioni degli eserciti e delle ecatombi dei campi di sterminio esistono due nemici irreconciliabili nel profondo di ogni anima: bene e male, peccato e amore. A che servono le vittorie sul campo di battaglia se noi stessi siamo sconfitti nel profondo del nostro essere?» (San Massimiliano Kolbe).

«Dobbiamo sopportare con pazienza le ingiurie che ci si fanno ma quando, dinanzi a noi, una bocca sacrilega vomita bestemmie contro Dio noi, lungi dall’essere pazienti, dobbiamo resistere all’empio e condannare la bestemmia, senza nascondere la nostra indignazione» (Sant’Agostino).

«È il caso che fa l'eroe, ma è il valore di tutti i giorni che fa il giusto» (San Pio da Pietrelcina).

«Dio ci ama ma noi dobbiamo iniziare a ricambiare l'amore di Dio. Dio deve essere amato. Gesù merita di essere amato. IL NOSTRO AMORE PER GESÙ CRISTO DEVE ESSERE PIÙ GRANDE DELLA NOSTRA PAURA DELLA CROCE» (Testimonianza di Jim Caviezel, attore e testimone della fede).

«Non parlatemi di leggi sul divorzio fatte dagli uomini! Non sarete giudicati secondo quelle leggi, ma secondo le leggi di Dio, a cui sono soggetti anche coloro che fanno le leggi quaggiù» (San Giovanni Crisostomo).

«In te la tribolazione è la fornace dell'orefice (sempre che tu sia oro, e non paglia), affinché tu sia purificato dalle scorie, non ridotto in cenere» (Sant'Agostino, dall'esposizione sul Salmo 30).

«Dirai che questi sono peccati veniali. Senza dubbio, come tutti i tentatori giovani, tu hai una gran voglia di poter fare un rapporto con qualche delitto spettacolare. Ma ricordati che la sola cosa che ha importanza è la distanza con la quale riuscirai a separare il giovanotto dal Nemico. La piccolezza dei peccati non ha importanza, purché il loro effetto cumulativo scacci l'uomo nel Nulla, lontano dalla Luce. Un assassinio non è migliore delle carte da gioco, se le carte riescono a fare il gioco. LA STRADA PIÙ SICURA PER L'INFERNO, RICORDALO, È QUELLA GRADUALE, È IL DOLCE PENDÌO, IL SOFFICE SUOLO, senza brusche voltate, senza pietre miliari, senza indicazioni» (C. S. Lewis: il diavolo Berlicche al nipote Malacoda, in "Le Lettere di Berlicche").

«Non capiremo nulla della storia se non metteremo in conto questa differenza radicale: noi guardiamo alla Terra, i nostri antenati guardavano al Cielo; noi ci aggrappiamo alla vita, loro meditavano sulla morte; noi ci preoccupiamo di far carriera, loro di salvarsi dall'inferno; noi ci confrontiamo con i padroni, loro con il Padre» (Vittorio Messori).

«Madonna Santa, tienimi la mano sulla testa, altrimenti mi faccio… eretico o ateo!» (San Filippo Neri).

«Stai sulla barca su cui il Signore ti ha posto e lascia pure che venga la tempesta. Tu non perirai. Ti sembra che Gesù dorma, ma lascia che sia così. Non sai che se Egli dorme il suo Cuore veglia attentamente su di te?» (San Pio da Pietrelcina).

«Se la morte ci colpisse in questo momento che sarebbe dell'anima tua? che sarebbe dell'anima mia? Guai a noi, se non ci teniamo preparati; chi oggi non è preparato a morir bene, corre grave pericolo di morir male» (San Giovanni Bosco, dalle meditazioni sul mese di maggio).

«Di fronte ai grandi flagelli che ci hanno colpiti ed a quelli che ci colpiranno se non mutiamo radicalmente vita, non possiamo rimanere indifferenti; dobbiamo convertirci sinceramente a Dio, umiliandoci sotto la sua potentissima mano» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento all'Apocalisse).

«Più l'anima è vuota di sé stessa, maggiore è in lei lo spazio per Dio» (Ven. Fulton J. Sheen).

«Coraggio: IL SOFFIRE PASSA, L'AVER SOFFERTO RIMANE» (Serva di Dio Santina Campana).

«Non bisogna spuntare con la sfiducia l'arma della preghiera: la sfiducia ci rende pessimisti; il pessimismo ci riduce non solo nelle forze naturali ma le sfiacchisce tutte, facendoci perdere in vane recriminazioni e in più vane lotte fatte all'aria. Che giova irrompere nello sdegno contro l'ingiustizia di chi non ci ascolta e congiura lontano per conto suo? Prega e lo raggiungerai con le saette di Dio che feriscono il cuore, conquistano la ragione e vincono la volontà» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo).

«Il perdono di Dio è una cosa ma la prova che noi vogliamo questo perdono è l'energia che impieghiamo per espiare le nostre colpe»
(Ven. Fulton J. Sheen).

«Vidi tutte le reti del Maligno distese sulla terra e dissi gemendo: – Chi mai potrà scamparne? E udii una voce che mi disse: - L’umiltà» (Sant'Antonio abate).

«Quando noi vediamo il Sacerdote uscire dalla sacristia e recarsi all'altare per celebrare la Santa Messa, è lo stesso che veder Gesù Cristo uscire dalla città di Gerusalemme e portare la croce sul monte Calvario per essere ivi crocifisso e spargere fino all'ultima goccia il suo prezioso sangue» (San Giovanni Bosco, dalle meditazioni per il mese di maggio).

«Ieri è passato. Domani non è ancora arrivato. Abbiamo soltanto oggi. Cominciamo!» (Santa Teresa di Calcutta).

«Spesso ci giustifichiamo dicendo che seguiamo la nostra coscienza ma, in realtà, seguiamo soltanto le nostre voglie. Adattiamo la religione alle nostre azioni piuttosto che adattare le nostre azioni alla religione» (Ven. Fulton J. Sheen).

«Quando non esiste nessun principio superiore a quanto viene detto, voluto e ordinato dal capo di turno, la verità è indifferente e si diventa impermeabili ad essa; l'unica cosa che conta è il politicamente corretto, il contingentemente conveniente, a seconda delle opportunità e delle mutevoli circostanze del momento. Colui che oggi si fa guidare da questo principio, sarà domani particolarmente tentato di piegarsi alla volontà dittatoriale dell’ora neonato nuovo Ordine Mondiale ma che crescerà in “età, insipienza e disgrazia” presso Dio e presso gli uomini. Un sistema che, con la scusa della “scientificità”, della “sicurezza” e del “bene comune” imporrà un ordine di segno contrario a quello evangelico. Questo già sta accadendo» (Admin - da “Coraggio della verità o apostasia? A noi solo la scelta").

«IL MALE NON HA POTERE SE I BUONI NON HANNO PAURA» (Testimonianza dell'attore Jim Caviezel, 25 ottobre 2021 a Las Vegas).

«Se sei in difficoltà non avere paura: abbi fede. Tutto è possibile per chi crede in Dio
».

«La tristezza è lo sguardo rivolto verso noi stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio» (Beato Carlo Acutis).

«Lo scandalo dell’universo non è la sofferenza ma la libertà» (Georges Bernanos).

«SEI MOLTO LONTANO DALL’INIZIO DELLA PERFEZIONE, SE NON SEI UMILE» (Ildefonso Rodriguez Villar, dal libro “Maria nelle sue virtù”).

«Le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi» (Lettera di San Paolo ai Romani 8, 18).

«Aggiungi la carità: sono utili tutte le cose; sottrai la carità: a nulla giovano tutte le altre cose» (Sant’Agostino, dal discorso 138).

«Il gallo che canta è il sacerdote che predica la parola di Dio, che esorta alla conversione e alla penitenza. Ma come il canto del gallo non convertì Pietro senza l'occhiata di Gesù, così la voce del predicatore che parla all'orecchio, non è se non un vano rumore; i consigli, gli avvertimenti dei genitori, dei superiori, degli amici; i buoni esempi, i flagelli di Dio, i suoi benefici non fanno sopra di noi alcuna impressione senza l'azione segreta della grazia, senza lo sguardo amoroso di Gesù che cambi il cuore» (San Girolamo).

«SANTIFICATI E SANTIFICA» (San Pio da Pietrelcina).

«Persuadiamoci che (...) la nostra vita è affidata a Dio (...). Navighiamo in mezzo a scroscianti tempeste, in mezzo a pericoli e ad insidie di ogni sorta ma la nostra sicurezza è in Dio che ci ama e ci salva. Non ci affanniamo in preoccupazioni vane, non ci consumiamo in pensieri penosi, affidiamoci al Signore e facciamoci guidare da Lui. Serviamo Dio senza cedere mai al male, senza cedere mai al mondo e le tempeste non ci sommergeranno» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento alla Genesi).

«L'Angelo del Getsemani c'è sempre, per ciascuno di noi, in ogni nostra tribolazione. Dobbiamo saperlo riconoscere e ringraziarne Dio, per non far torto alla sua bontà» (Admin).

«Più scura la notte, più luminose le stelle; più profondo il dolore, più vicino è Dio!» (Fëdor Dostoevskij).

«Aprite l'occhio e ragguardate la perversità della morte che è venuta nel mondo, e singolarmente nel corpo della santa Chiesa (...). Non più tacere! Gridate con cento migliaia di lingue. Veggo che, per tacere, il mondo è guasto, la Sposa di Cristo è impallidita (…). Non dormite più in negligenzia; adoperate nel tempo presente ciò che si può» (Santa Caterina da Siena, dalla lettera 16 - Ad un gran Prelato).

«La via della sofferenza è la più sicura per giungere all'Unione con Dio» (Santa Teresa Benedetta della Croce).

«La santità non consiste nel fare cose ogni giorno più difficili ma nel farle ogni volta con più amore» (Santa Teresa d'Avila).

«Il bene diventa sempre migliore e il male peggiore: le possibilità di una neutralità anche solo apparente continuano a diminuire» (Clive Staples Lewis).

«Il mondo odierno vorrebbe allontanarci da Dio, proponendoci ideologie che calpestano il Vangelo e i comandamenti di Dio. Anche all'interno della Chiesa ci sono pastori che si lasciano sviare da queste ideologie proponendole ai fedeli e pensando che, in tal modo, presentano un Vangelo più interessante in quanto più facile da vivere. Gesù invece è venuto a presentarci un Vangelo esigente e solo vivendo radicalmente la Sua parola, la nostra esistenza umana e cristiana si compie. Non seguiamo l'indicazione di quei pastori che ci presentano un Vangelo differente da quello che ci è stato consegnato dagli Apostoli» (Card Robert Sarah, dall’omelia 28 agosto 2019).

«Crediamo che Dio non ascolti le nostre domande. In realtà, siamo noi che non ascoltiamo le sue risposte» (François Mauriac).

«Chi non si scandalizza davanti al male ha una coscienza erronea, deformata, che non gli permette di riconoscere il male nel male e di indignarsi per esso. L’incapacità di scandalizzarsi del male pone nell’impossibilità di convertirsi perché se esso è accettato come qualcosa di innocuo che non ferisce, non dispiace, come si farà a rifuggirlo attaccandosi al bene? Guai a chi commette gli scandali, come ammonisce severamente il Signore Gesù (cf Mt, 18, 7); ma guai anche a coloro che, inebetiti dal dilagare del male, stravolti e disorientati dal turpe fango morale presente ovunque, non sono più capaci di scandalizzarsi di esso» (Admin - da "Guai a chi si scandalizza di Gesù Cristo e non si scandalizza del male").

«Tu che ami Maria come Madre, imitane l’umiltà, la castità, la povertà, la docilità; imitala nell’amore di Dio e del prossimo; in tutte le virtù» (Ven. Michele di Sant’Agostino).

«È difficile perseverare nello stato di grazia, a causa della incredibile corruzione del mondo. Il mondo è oggi così corrotto che quasi per necessità i cuori religiosi sono macchiati, se non dal suo fango, almeno dalla polvere; è quasi un miracolo se una persona riesce a rimanere salda in mezzo a questo torrente impetuoso senza essere trascinata o in mezzo a questo mare tempestoso senza esserne sommersa (…) o in mezzo a questa aria inquinata senza rimanere danneggiata: è la Vergine sempre fedele, in cui il serpente non ha mai agito, che OPERA QUESTO MIRACOLO nei confronti di quelli e quelle che l'amano nel miglior modo» (San Luigi di Montfort, dal Trattato della vera devozione a Maria).

«DIO NON ABBANDONA SE NON È ABBANDONATO» (Sant’Agostino).

«Più fallace di ogni altra cosa è il cuore e difficilmente guaribile; chi lo può conoscere? Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per rendere a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni» (Libro del profeta Geremia 17, 9-10).

«È già un gran male il non fare alcun bene» (San Francesco di Sales)

«Ho notato che tutti quelli che dicono che bisogna amare i nemici, come Cristo ha insegnato, amano di cuore i nemici di Cristo. E si dimenticano sempre che Cristo ha usato il pronome “vostri”. Sono sempre pronti, insomma, a porgere la guancia di Dio» (Massimo Viglione).

«Se guardi Dio, ciò che ti preoccupa tanto ti sembrerà insignificante» (Santa Chiara d'Assisi).

«Non saprà mai vivere bene chi non saprà ben pregare» (Sant'Alfonso de' Liguori, da "Del gran mezzo della preghiera").

«Tolleranza, bellissima parola. Ma usata troppo spesso per nobilitare la soddisfatta indifferenza degli agnostici e la pigrizia e il dubbio dei credenti. Molti cristiani credono che essere tolleranti significhi sforzarsi di essere tollerabili. Così, per farsi tollerare annacquano il loro vino e diluiscono il loro lievito» (Thomas Stearns Eliot).

«Il mondo vorrebbe che il peccato non fosse peccato, ma questo non è possibile».

«Nell'Eucaristia troviamo tutto Gesù. Nel Rosario troviamo tutta Maria. Venendo in noi sotto le specie del pane, Gesù ci possiede anima e corpo. Con la corona del Rosario, Maria ci lega interamente a sé. L'Eucaristia è il centro del Cristianesimo. Il Rosario ne è l'irradiazione. L'Eucaristia è la sintesi della Teologia. Il Rosario è il “breviario del Vangelo”. L'Eucaristia è la vita dell'anima. Il Rosario è il custode di quella vita» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sul Rosario).

«Quando lo Spirito Santo, suo sposo, trova Maria in un'anima, vola ed entra con pienezza in quest'anima, e le si comunica tanto più abbondantemente quanto maggior posto essa fa alla sua sposa. Uno dei grandi motivi per cui oggi lo Spirito Santo non opera meraviglie sorprendenti nelle anime, è perché non vi trova un'unione abbastanza salda con la sua Sposa fedele e indissolubile» (San Luigi di Montfort, dal Trattato della vera devozione a Maria).

«La misericordia di Dio non è una dispensa dai comandamenti di Dio e dalle istruzioni della Chiesa; anzi, essa concede la forza della grazia per la loro piena realizzazione, per il rialzarsi dopo la caduta e per una vita di perfezione a immagine del Padre celeste»
(Card. Gerhard L. Muller).

«La gente da va un prete per CERCARE DIO non per salvare il pianeta» (Card. Robert Sarah).

«Purtroppo, in questi tempi moderni, nella Chiesa sembra vogliano far passare l'idea che tutto sia possibile ma non è così! Gesù ha lasciato l'autorità alla sua Chiesa per insegnare e parlare nel Suo Nome ma non ha dato l'autorità a nessuno di cambiare la verità (...). La legge di Dio non cambia. Ci sono molte persone nella Chiesa che vogliono cambiare le leggi divine per far piacere al mondo ed è questo che contamina la nostra Chiesa» (Pedro Regis, da una catechesi tenuta a Napoli - 8 maggio 2024).

«Crede davvero colui che mette in pratica con la vita la verità in cui crede» (San Gregorio Magno).

«Se Gesù è stato buono con gli smarriti e con i peccatori, non ha rispettato le loro convinzioni erronee, per quanto sincere sembrassero; li ha tutti amati per istruirli, per convertirli e per salvarli (…). Se il suo Cuore traboccava di mansuetudine per le anime di buona volontà, ha saputo ugualmente armarsi di una santa indignazione contro i profanatori della casa di Dio, contro i miserabili che scandalizzano i piccoli, contro le autorità che opprimono il popolo sotto il carico di pesanti fardelli, senza muovere un dito per sollevarli. EGLI È STATO TANTO FORTE QUANTO DOLCE; ha rimproverato, minacciato, castigato, sapendo e insegnandoci che spesso il timore è l’inizio della saggezza e che a volte conviene tagliare un membro per salvare il corpo (…). Sono insegnamenti che (…) ci mostrano in Nostro Signore Gesù Cristo una realtà ben diversa da un umanitarismo senza consistenza e senz’autorità» (San Pio X, dalla Lettera "Notre charge apostolique").

«Il cammino della croce è sempre una grande scorciatoia; chi sale una montagna per le scorciatoie fa un cammino più penoso ma arriva più presto; chi cammina per la via della croce giunge in poco tempo alla vetta della perfezione» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento alla Genesi).

«La sofferenza accettata, offerta e vissuta con Gesù e Maria ci libera dalla pastoie degli schemi, pensieri e sentimenti umani e terreni e CI RENDE ESSERI SOVRUMANI» (Admin).

«Gesù è “debole” di fronte all’umiltà. Essa è davvero una chiave che apre il Cuore di Dio!» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sull’umiltà).

«Mentre lottiamo e combattiamo la battaglia della fede, Dio ci guarda, ci guardano i suoi angeli, ci guarda anche Cristo. Che onore grande e che felicità combattere sotto lo sguardo di Dio, essere coronati da Cristo giudice! Armiamoci, raccogliamo tutte le forze e disponiamoci alla battaglia con animo integro, con fede piena e con virtù solide. Tutte le schiere di Dio avanzino così verso il combattimento che devono sostenere» (San Cipriano di Cartagine, dalla lettera 58).

«CON DIO NOI FAREMO COSE GRANDI ED EGLI ANNIENTERÀ CHI CI OPPRIME» (Salmo 107).

«Separa il tuo cuore dalle cose di questo mondo e ricordati che in questo mondo niente altro esiste se non tu e Dio solo. Non allontanare, neppure per breve tempo, il tuo cuore da Dio; i tuoi pensieri siano semplici e umili; sempre sollecita la tua attenzione su te stesso ed il tuo amor di Dio sopra tutte le cose come profumo che si spande» (San Pasquale Baylon).

«Ci ha presi un delirio e corriamo all’abisso per qualunque via, quando invece una sola è la via che conduce alla vita ed è il Vangelo! Il Vangelo e solo il Vangelo è il rimedio, è la risurrezione, è la vita in questo delirio che agita i popoli e le coscienze (…). Satana fugge alla sola presenza del Vangelo (…); se il mondo è invaso da satana è perché non ha più il Vangelo e i cristiani non lo portano nel cuore come in arca d’oro» (Don Dolindo Ruotolo, dal commento ai quattro Vangeli).

«Crede veramente colui che mette in pratica ciò che crede» (San Gregorio Magno)

«Non dimenticare mai che esistono solo due filosofie che guidano la tua vita: una è quella della Croce che inizia con il digiuno e finisce con la festa; l'altra è quella di Satana che inizia con la festa e finisce con il mal di testa!» (Ven. Fulton J. Sheen).

«Quando prosperità mondane e piaceri ti arridono non lasciarti incantare, non prenderne diletto; entrano in noi blandamente ma, quando li abbiamo dentro, ci mordono come serpenti» (Sant’Antonio di Padova - raccolta di detti).

«In linea di massima, il cristiano deve sentirsi coinvolto nello sforzo di cambiare la realtà in meglio, di opporsi, contrastare e combattere – anche esternamente e pubblicamente – le diverse forme di male attraverso cui il regno delle tenebre si afferma e radica sempre più profondamente nel mondo e nella stessa Chiesa del Salvatore» (Admin - da “L’impegno contro-rivoluzionario affretterà il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria”).

«LA MISURA DELLA DIVINA PROVVIDENZA SU DI NOI È LA FIDUCIA CHE RIPONIAMO IN ESSA (…). Tenetevi forte alla mano della sua Provvidenza e Dio vi assisterà in tutte le occasioni. Dove non potrete camminare, vi porterà in braccio» (San Francesco di Sales).

«Se noi fuggiamo da Dio è perché la sua bontà è per noi un rimprovero e perché l'unione con lui esige la disunione e il divorzio dal male. Non possiamo sopportare a lungo, senza cadere in ginocchio davanti a lui, un Dio che ci guardi dentro l'anima vedendone tutta la bruttura» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro "La pace dell'anima").

«La radice precipua dell'odierno rilassamento e quasi insensibilità degli animi e dei gravissimi mali che quindi si derivano, ripongono nell'ignoranza delle cose divine (…). Fra i cristiani dei nostri giorni sono moltissimi quelli i quali vivono in una estrema ignoranza delle cose necessarie a sapersi per la eterna salute» (San Pio X, dall’Enciclica “Acerbo Nimis”).

«NULLA È IMPOSSIBILE PER CHI CREDE, NULLA È DIFFICILE PER CHI AMA» (San Bernardo di Chiaravalle).

«Il Signore ci mette ogni giorno nelle circostanze di dover perdonare e compatire, anche nella ristretta cerchia delle nostre case. Le persone di una stessa famiglia sono diversissime di carattere e non è raro il caso che qualcuna di loro sia insopportabile, prepotente, noiosa, dura, peccatrice e persino delinquente. Come si può fare allora? Non sempre la prudenza può suggerire di reagire o di imporsi, spessissimo bisogna ingoiare le pillole amare e tacere. Invece di farlo per necessità o per politica, facciamolo per amore di Dio, amando e perdonando, per distendere sui traviati o sui deboli di carattere il manto soave della carità che può solo influire su di loro e trasfigurarli in creature nuove» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento agli Atti degli Apostoli).

«Non è possibile essere gloriosi nel mondo e là [in cielo] regnare con Cristo» (Santa Chiara d'Assisi).

«In Paradiso ci vanno gli eroi dell’amore a Dio e ai fratelli (…). Soltanto il cristiano che è un eroe di bontà, di fede, di umiltà, di purezza, di obbedienza, di pazienza, di mortificazione può sperare di sentirsi dire al termine dell’esilio terreno: “Vieni, servo buono e fedele, entra nel gaudio del tuo Signore” (Mt 25,21)» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sul Paradiso).

«Coloro che assiduamente praticano il dovere della preghiera e della penitenza contribuiscono all'incremento della Chiesa e al benessere dell'umanità più di coloro che si affaticano ad arare i campi del padrone. Perché, a meno che i primi non facciano piovere dal cielo una pioggia di Grazie e divine a bagnare i campi che vengono arati, i lavoratori evangelici raccoglieranno, alla fine, una messe assai scarsa» (Papa Pio XI, dal discorso 25 ottobre 1924).

«Quando si ama non si si fatica o, se si fatica, questa stessa fatica è amata» (Sant’Agostino).

«Nel contesto socio-politico attuale, però, prima ancora che il diritto a emigrare va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra» (Papa Benedetto XVI, dal Messaggio per la 99a Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato).

«Il cristianesimo è difficile da un punto di vista mondano ma dona intima pace e gioia a coloro che obbediscono alla legge dell’amore del Signore (…). Cerchiamo di rimanere ciò che siamo e al tempo stesso di custodire la pace per quanto possibile. Vogliamo essere “buoni”. Vogliamo (…) il denaro, il piacere o il prestigio sociale e al contempo vogliamo comportarci con onestà, con purezza e osservando i comandamenti. Il Signore ha detto: “Un cardo non può produrre un fico e un campo che contiene solo erba non può produrre grano” (Mt 7, 16-20). SE VOGLIO PRODURRE GRANO, IL CAMBIAMENTO DEVE AVVENIRE IN PROFONDITÀ» (Ven. Fulton John Sheen, dal libro “Perché credere? 50 risposte sul senso della vita”).

«Lasciamoci guidare da lei, lasciamoci condurre per mano, tranquilli e sicuri sotto la sua guida. MARIA PENSERÀ A TUTTO PER NOI, provvederà a tutto e allontanando ogni angustia e difficoltà verrà prontamente in soccorso alle nostre necessità corporali e spirituali» (San Massimiliano Kolbe).

«LA MISURA DI AMARE DIO È DI AMARLO SENZA MISURA» (San Bernardo di Chiaravalle).

«Sire, nessuno dei teologi che ho consultato può darvi un consiglio indipendente. Ma conosco consiglieri che parleranno senza timore a Sua Maestà: sono san Girolamo, sant'Agostino e altri Padri della Chiesa. Ecco la conclusione che ho tratto dai loro scritti: Non è permesso ad un cristiano sposare un'altra donna, mentre la prima è ancora in vita» (San Tommaso Moro a Re Enrico VIII).

«Quando Gesù dall'alto della Croce ci consegnò a Maria SS. come figli nella persona di Giovanni essa, accettando di diventar nostra Madre, non accettò il solo titolo ma anche tutti i doveri, tutti gli uffizi di una madre, primo dei quali si è il difendere e aiutare i proprii figli (...). Maria è quella che fu sempre l'aiuto dei Cristiani, Maria è quella che li aiuterà nella lotta presente, Maria è quella che ci deve aiutare in morte» (San Giovanni Bosco, dal libro su Maria Ausiliatrice).

«Le battaglie spirituali si combattono e si vincono con il ROSARIO IN MANO e la CROCE PIANTATA nel corpo o nell'anima» (Admin).

«Le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio» (Lettera di San Paolo ai Galati 5, 19-21).

«Moltiplicate, diletti figli, le avanguardie sante di un esercito eroico la cui azione, se Dio vorrà, può preparare una vittoria e un trionfo oggi difficilmente immaginabili» (Ven. Papa Pio XII).

«Beati quei cristiani, che compariranno dinanzi a Dio (giudizio particolare) con un corredo di opere buone! (…) Preparati con opere buone a sentirti una sentenza favorevole» (San Giovanni Bosco, dalle meditazioni sul mese di maggio).

«Preoccupati più della tua coscienza che della tua reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro» (Charlie Chaplin).

«Un tempo i ragazzi avevano 4 o 5 fratelli e due genitori. Oggi i ragazzi hanno 4 o 5 genitori e nessun fratello» (Giacomo Biffi).

«La tentazione diminuirà nella misura che le resisterete (...). In seguito sperimenterete voi stessi che, se è vero che costa tanto resistere, si è in seguito ben ricompensati per la gioia e le consolazioni che si provano dopo aver scacciato il demonio» (Santo Curato d’Ars, da un’omelia sulla santità).

«NON ABBIATE MAI PAURA DI AMARE TROPPO LA MADONNA. NON L’AMERETE MAI PIÙ DI QUANTO L’AMÒ GESÙ» (San Massimiliano Kolbe).

«Il piacere è breve, la pena è eterna; piccola la sofferenza, infinita la gloria. Molti i chiamati, pochi gli eletti ma tutti avranno la retribuzione!» (San Francesco d’Assisi).

«L'unica vera lotta della storia è quella pro o contro la Chiesa di Cristo» (San Giovanni Bosco).

«LA SALVEZZA NON È UN PASSATEMPO CON CUI OCCUPARE IL TEMPO LIBERO! Quando la mente è stanca e sovraffaticata, ingolfata nelle abitudini del mondo, deve rammentarsi continuamente che la salvezza non è destinata a chi seppellisce i suoi talenti avvolti in un fazzoletto» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro “Il Regno di Dio è una sfida: una guida per il Cielo”).

«Inganniamo la gente parlando di misericordia senza sapere quel che vuol dire la parola. Il Signore perdona i peccati ma se ci pentiamo» (Card Robert Sarah).

«Le persone, oggigiorno, si allontanano dal Cristianesimo non perché è troppo difficile ma perché (lo abbiamo reso) troppo "soft"» (Ven. Fulton J. Sheen).

«La preghiera è l'unica forza dell'uomo ed è l'unica debolezza di Dio. L'Onnipotente è vinto dalla preghiera, cede alla preghiera, dona a chi prega, conforta chi prega» (Don Dolindo Ruotolo).

«La virtù in questa vita consiste nell'amore di ciò che deve essere amato: sceglierlo, è la prudenza; non lasciarsene distogliere dalle difficoltà è la fortezza; né dalle seduzioni, è la temperanza; né dalla superbia, è la giustizia» (Sant’Agostino).

«In genere, quando ci si vuole liberare della propria vecchia croce, capita di doverne portare una più pesante» (Santa Teresa Benedetta della Croce).

«Quante volte noi, con un atto di sfiducia, concorriamo a mutare i piani delle opere di Dio! (…) La nostra sfiducia pone ostacolo alle promesse del Signore e spesso cambia un piano di fulgida misericordia in un piano di più lento e faticoso sviluppo della promessa di Dio. Noi causiamo tanti di questi mutamenti nelle vie del Signore, senza quasi accorgercene. È questo il segreto di tanti ritardi, di tante delusioni e oscurità. Più abbiamo fede scevra da ogni sfiducia e più presto vediamo compiersi i disegni divini in noi e fuori di noi» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal commento all'Esodo).

«A Betlemme, le madri hanno tentato una difesa disperata dei loro piccoli; nell’aborto sono le madri stesse a trasformarsi in sicarie di Erode; concepiscono il figlio, poi l’accusano di essere loro aggressore ingiusto e lo sopprimono» (Mons. Albino Luciani, Beato Giovanni Paolo I).

«Non temo la morte o le pene, temo solo di offendere Dio» (Sant'Ignazio di Loyola).

«Il mondo ci dice, come disse a Cristo sulla croce: “Scendi, e noi crederemo!”. Ma se fosse sceso, non ci avrebbe mai salvati. È umano scendere, è divino stare sulla Croce» (Ven. Fulton J. Sheen).

«Il più bel libro è il crocefisso e chi non sa leggerlo è il più sventurato degli analfabeti» (San Giuseppe Cottolengo).

«Tu mi domandi se sono allegro; e come non potrei esserlo? Finché la fede mi darà la forza sarò sempre allegro» (Beato Pier Giorgio Frassati, dalla lettera alla sorella Luciana).

«Non dire: "Sono fatto così..., sono cose del mio carattere". Sono cose della tua mancanza di carattere: sii uomo» (San Josemaria Escrivà).

«L'uomo senza Cristo è polvere ed ombra» (San Paolino di Nola).

«Oggi abbiamo bisogno di un Cristo che, composto con funi un flagello, scacci dai nostri nuovi templi coloro che lì attendono a comprare e a vendere; di un Cristo che biasimi gli alberi di fichi sterili; di un Cristo che parli di croci e di sacrifici e la cui voce somigli alla voce del mare in tempesta e che, tuttavia, non ci permetta di piluccare e scegliere fra le Sue parole, scartandone le difficili e accettando soltanto quelle che compiacciono alla nostra fantasia. Abbiamo bisogno di un Cristo che ristabilisca lo sdegno morale, che ci induca a odiare ardentemente il male e ad amare il bene al punto da poter bere la morte come l’acqua» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro "Vita di Cristo").

«Lungi dal modernizzarci per stare, come si dice, all'altezza dei tempi, dobbiamo ritornare alla fede e alla pietà dei Padri (Tradizione viva e deposito della fede), in tutto e per tutto, perché il modernizzarsi è già un’apostasia più o meno dissimulata e conduce infallibilmente alla perdizione» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal commento alla Lettera ai Romani).

«È una grande stoltezza concentrarsi nella vita presente, lavorare e stentare per il benessere del corpo e dimenticare le cose più essenziali: l'anima e l'eternità» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo).

«Prendi la mano di Cristo da una parte e quella di Maria dall'altra. Adesso, anche se sei nell'oscurità tu puoi andare avanti con la confidenza di un bambino guidato dai suoi genitori» (San Massimiliano Kolbe).

«Si faccia attenzione che il perdono non nuoccia più del castigo perché non è innocenza permettere, perdonando, che si cada in un male più grave» (Sant'Agostino).

«Non tocca a noi dominare tutte le maree del mondo; il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo terra sana e pulita da coltivare» (J. R. R. Tolkien).

«Il difficile non è l’accettare che Cristo sia Dio; il difficile sarebbe accettare Dio se non fosse Cristo» (Joseph Malègue).

«NON ABBIAMO BISOGNO DI MOLTO TEMPO PER DIVENTARE SANTI, C’È SOLO BISOGNO DI MOLTO AMORE» (Ven. Fulton J. Sheen).

«La conoscenza di Dio senza la conoscenza della propria miseria genera l’orgoglio. La conoscenza della propria miseria senza la conoscenza di Dio genera la disperazione» (Blaise Pascal, dai "Pensieri").

«Non pensare che la sofferenza sia un ostacolo sulla strada verso il Paradiso; PUÒ ESSERE ESSA STESSA LA STRADA» (Ven. Fulton J. Sheen).

«NON C’È ANIMA ALLA CUI PORTA DIO NON ABBIA BUSSATO MIGLIAIA DI VOLTE. La Sua Voce può anche identificarsi nella nausea che segue il peccato, nel disprezzo di noi stessi, nello scontento della vita, nella delusione e nella sofferenza. Se in simili circostanze, piuttosto che lamentarsi, recriminare e ribellarsi, l’anima aprisse la sua porta alla Grazia di Dio, troverebbe la pace e la felicità che preludono al Paradiso» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro "La felicità del cuore").

«La sonnolenza dei discepoli rimane nel corso dei secoli l’occasione favorevole per il potere del male. Questa sonnolenza è un intorpidimento dell’anima che non si lascia scuotere dal potere del male nel mondo [...], è una insensibilità che [...] si tranquillizza col pensiero che tutto, in fondo, non è poi tanto grave, per poter così continuare nell’autocompiacimento della propria esistenza soddisfatta. Ma questa insensibilità delle anime, questa mancanza di vigilanza [...] conferisce al Maligno un potere nel mondo» (Benedetto XVI, dal libro "Gesù di Nazareth").

«Quando il nemico sembra prevalere in battaglia, quando le sue forze sembrano soverchianti, quando la strategia di combattimento sembra far indietreggiare le truppe, allora la battaglia sia portata avanti in maniera diversa, si moltiplichino le "cellule" del bene, i guerrieri restino uniti, la guerriglia si faccia intensa e fastidiosa; si ritrovi lo spirito di corpo, si serrino i ranghi della fraternità, si sopporti l'andare controcorrente, non si perda occasione per, agili e leggeri, colpire al cuore il nemico potente. A NOI IL COMBATTIMENTO, A DIO LA VITTORIA» (Santa Giovanna d’Arco).

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PS: invito tutti ad iscriversi al canale telegram di Tempi di Maria nato per poter continuare a condurre con maggior libertà la buona battaglia della diffusione della verità, anche riguardo a quei temi oggi più osteggiati e censurati: Tempi di Maria
M. Luisa Battaglia
Autentiche sferzate di coraggio!
M. Luisa Battaglia
Profondissimi pensieri!!
Grazie
SoniaDm
Meraviglioso . ..grazie di cuore