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Il Cristianesimo MODERNO... deve finire! Don Dolindo Ruotolo

Deve finire assolutamente nelle anime quel cristianesimo che è come un surrogato del Vangelo e che, come tutti i surrogati, appaga la fantasia e la vanità ma non produce niente di salutare.

Cristianesimo moderno, ultima marca: caffé di cicoria, burro di margarina, olio di sesamo, cuoio di cartone, seta di fibre, formaggio di patate... un surrogato che non ha nulla del Cristo, fuorché l’apparenza, appena dissimulata che si svela in ogni circostanza della vita e corre nelle braccia del mondo in infiacchenti deliri di miscredenza, di materialismo, d’impurità, di vanità, di apostasia.

Cristianesimo moderno: Vangelo mutilato, stemma di nobiltà che troneggia ancora sul palazzo dove verminano gli insetti e regna la miseria, cimelio storico che si ammira anche ma che non serve a nulla, come a nulla servono le vaste sale di ornamenti antichi e moderni, montati su di un pagliaccio.

Cristianesimo moderno, moneta senza valore, che serve per le collezioni. Non si compra la vita con quella moneta; si mostra perché è ricordo di un’epoca che fu.

Insomma cristianesimo moderno, Vangelo del quale è rimasta solo la copertina, come quei libri strappati, nei quali ormai si conservano le foglie secche o i semi di zucca.

Cristianesimo moderno, eroismo sfatato che ha il coraggio solo quando si va in più, perché si stima che non si abbia più la responsabilità degli atti che si compiono e si è come una lettera anonima, dove le male parole si dicono in tutta libertà ma alla quale nessuno di quelli che l’hanno scritta apporrebbe la firma.

Noi scriviamo e piangiamo, letteralmente piangiamo, pensando ai cristiani moderni, che hanno ancora una lacera e smunta livrea del Re divino ma sono nobili scaduti, senza rendite, senza decoro, pieni di fastidiosi insetti, servi accurati del mondo, per quanto servi sciatti del loro Redentore, cui non sanno dare nulla! Piangiamo al pensare al Vangelo manomesso, ritagliato, sgorbiato, insudiciato, adattato alla moda in modo tale che, come si dice a Napoli, da un cappotto se n’è fatto uno zucchetto. L’abito regale è diventato una foglia di fico e prima di delirare col nudismo delle spiagge, si è caduti nel nudismo dell’anima che non ha più nulla del suo Redentore!

Piangiamo e gemiamo pensando ai pretesi vangeli che pullulano da ogni parte, da chi pretende salvare il mondo con l’apporto del proprio codice e raschia dal glorioso palinsesto sul quale era la Parola di Dio, fin le ultime parole, per soprascrivervi le proprie panzane.

Ci ha presi un delirio fremente e corriamo all’abisso per qualunque via, quando invece una sola è la via che conduce alla vita ed è il Vangelo! Siamo come lebbrosi, ai quali il malanno ha roso ogni fattezza cristiana, ci chiamiamo uomini quando emuliamo le belve o gli animali immondi!

Eppure il Vangelo e solo il Vangelo è il rimedio, è la risurrezione, è la vita in questo delirio che agita i popoli e le coscienze. San Gallo, mentre bruciava la sua città, corse incontro al fuoco con il Vangelo aperto e il fuoco si spense, totalmente, all’istante, come ne fa fede la storia; san Marziano conservò illesa la Chiesa di Sant’Anastasia, portando il Vangelo sui tetti; dobbiamo anche noi portare il Vangelo nel nostro petto innanzi alle fiamme del comunismo bestiale, gridando con san Paolo: Non erubesco Evangelium, non mi vergogno del Vangelo!

Satana fugge alla sola presenza del Vangelo e l’esperienza dimostra che la sola lettura del Vangelo di san Giovanni lo fulmina nella luce del Verbo che se ne sprigiona; se il mondo è invaso da satana è perché non ha più il Vangelo e i cristiani non lo portano nel cuore come in arca d’oro. Dobbiamo risorgere nel Vangelo e nella Chiesa, perché solo la Chiesa ha il Vangelo vivente.

(Dal commento ai quattro Vangeli)

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IMPORTANTE PER LA PROPRIA FORMAZIONE CRISTIANA

(1) FORMAZIONE COMPLETA DI SANA DOTTRINA CATTOLICA: CREDO, 10 COMANDAMENTI, SACRAMENTI, PREGHIERA, VIZI E VIRTÙ

Catechesi per gli adulti


p. s. Garantisco la rettitudine dell'insegnamento dottrinale offerto nelle catechesi dei padri impegnati in queste esposizioni. Le catechesi di Padre Donato (il sacerdote che cura il Credo, i 10 Comandamenti, i Sacramenti e i Precetti della Chiesa) sono vivamente consigliate

(2) FRASARIO IN SEI PARTI (CON CENTINAIA DI AFORISMI)

Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede


Raccolta di perle di sapienza e ricca soprattutto di aforismi tratti dagli insegnamenti immortali dei Santi. Questa raccolta risponde allo scopo di offrire un "vademecum di vera razionalità e spiritualità", fatto di schegge di luce che toccano un po' tutti i temi più importanti.

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PS: invito tutti ad iscriversi al canale telegram di Tempi di Maria nato per poter continuare a condurre con maggior libertà la buona battaglia della diffusione della verità, anche riguardo a quei temi oggi più osteggiati e censurati: Tempi di Maria
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Don Dolindo era talmente umile che scriveva di getto sulle immaginette sacre i consigli per i suoi figli/e spirituali. Ecco un esempio di quello che scrive alla figlia spirituale Giuseppina Smiraglia: SCRITTI DI PADRE DOLINDO RUOTOLO
(SUL RETRO DI IMMAGINETTE SACRE)
ALLA FIGLIA SPIRITUALE
GIUSEPPINA SMIRAGLIA
9 Giugno 1951

Gesù: Hai tanta bontà nel cuore, e non sempre riesci a farti intendere, ma …Altro
Don Dolindo era talmente umile che scriveva di getto sulle immaginette sacre i consigli per i suoi figli/e spirituali. Ecco un esempio di quello che scrive alla figlia spirituale Giuseppina Smiraglia: SCRITTI DI PADRE DOLINDO RUOTOLO
(SUL RETRO DI IMMAGINETTE SACRE)
ALLA FIGLIA SPIRITUALE
GIUSEPPINA SMIRAGLIA

9 Giugno 1951


Gesù: Hai tanta bontà nel cuore, e non sempre riesci a farti intendere, ma tu non ti affannare per questo, perché ogni vita è un mistero ed ogni anima è un labarinto (scritto proprio così, forse “labirinto” o derivato di labaro, ndr). Non puoi camminare per questo labarinto (scritto proprio così, forse “labirinto” ndr come sopra) senza il filo di Arianna della carità e del compatimento, che ti ci guida senza urti fatali e senza penosi smarrimenti. Puoi tu mutare il ferro in bambagia? No, ma puoi evitare di urtarti col ferro, e allora non tocchi il soffice della bambagia, ma non avverti l’urto penoso del ferro … Intendi? Che vuoi fare figlia mia? Compatisci il carattere, e amalgama le dissensioni con la carità e la prudenza. Ti benedico †.
L’anima: O mio Gesù, ripongo nel tuo cuore le lagrime della mia vita … Consolami Tu.

29 Settembre 1951

Gesù: La scala del Cielo è stretta, ma è tutta fiorita di pace, anche nella difficoltà dell’ascesa. Perciò tu nella vita abbi presente sempre l’estrema meta, e cammina verso questa scala che ti porta alla felicità. Non ti scoraggiare per le difficoltà che incontri, perché le superi con la fiducia e con la preghiera. Non temere per le tue forze fisiche, perché te le sostengo io. Non dubitare del mio amore, né riguardarti come abbandonata, perché ti sono tanto vicino e ti amo tanto. Custodisci la tua fede come il più prezioso tesoro. Ti benedico †
L’anima: O mio Gesù, tutta mi affido a Te per le mani di Maria.

2 Ottobre 1951

Gesù: Al di sopra delle esigenze della natura ci sono le esigenze dello spirito, e perciò non si può vedere la vita solo nel suo aspetto materiale. Se la si solleva in alto, allora la natura cede, e l’anima vede dall’alto la meta meravigliosa cui tende; se la si abbandona al suo peso morto, cade giù e finisce nella polvere. Abbi perciò il cuore sempre in alto, figlia mia, e coltivalo con sante letture, che sono come il carburante dei voli dell’anima. Ti benedico †
L’anima: Attraimi a te con il tuo amore, o Gesù mio, e fa’ che io sia tutta illuminata da Te nel cammino della mia vita.

18 Novembre 1951

Gesù: Cammina con sicurezza nelle vie della fede, e il tuo cuore si assesterà in un ideale più bello di qualunque ideale terreno. Tu hai una missione da compiere, e già una parte la compi, insegnando ed educando. Sta’ in pace e non ti allarmare facilmente nelle contrarietà, perché sono come le nubi, che offuscano il cielo e poi passano. Una misericordia speciale ti soccorre. Sta’ in pace. Ti benedico †
L’anima: O Gesù mio, fa’ che io cresca nel Tuo amore, e propaghi la Tua gloria.

29 Maggio 1952

Gesù: Io ti amo tanto, e tu non te ne accorgi neppure, perché ti senti il cuore inaridito, e ti pare di essere sola nella vita. Eppure non sei sola, e mi ami, perché io sono con te, e ti sostengo nel tuo lavoro e nelle tue pene. Sii fedele alla preghiera, e converserai intimamente con me, perché nell’intima vita con me sta il tuo conforto. Ti benedico †
L’anima: O mio Gesù, io confido nel tuo amore, e ti dono tutta l’anima mia perché Tu la santifichi in Te.

20 Giugno 1953

Gesù: La benedizione del mio amore infinito ti accompagna nelle pene e nei cimenti della vita. Tu dunque abbi fiducia in me, e non ti smarrire in timori che non hanno fondamento. Tu avanzi nella vita, non retrocedi, e nel tuo cuore spuntano tanti germogli di bene. Non essere dunque minuta nelle preoccupazioni, sapendo che ti guido io e ti protegge Maria. Ti benedico †
L’anima: Grazie, Gesù, ti amo con tutto il cuore.

19 Dicembre 1953

Buona e cara figlia in Gesù,
Questa sera ero nella Chiesa di Piedigrotta per predicare, e pregavo innanzi a Gesù Sacramentato. D’improvviso, nello spirito mio, cioè nell’anima, ho percepito chiaro il caro Prof. Dott. Smiraglia, vostro padre, al lato destro dell’Altare, calmo e tranquillo, che mi ha detto con aspetto tranquillo: - Rassicurate i miei, padre carissimo, che io sto bene -. Ѐ rimasto ancora un poco come se avesse sorriso, e non l’ho visto più.

22 Gennaio 1954 – (Mezzanotte)

Buona e cara figlia in Gesù e Maria,
Vi scrivo a mezzanotte con l’impressione ancora viva di una percezione che ho avuto nel ritirarmi a casa, dopo la visita che ho fatto alla vostra cara famiglia.
Scrivo a voi per scrivere sulle immaginette che vi erano care, ma scrivendo a voi, scrivo a Mammà, alla Signorina Maria, all’Ingegnere e a tutta la famiglia. Camminavo pregando; erano circa le 22 e 40, e in quel momento non pensavo a voi, né alla vostra famiglia, perché, sentendomi più libero nel camminare, per le scarpe di panno datemi per carità, ringraziavo Dio, e benedicevo la persona che me le
(continua al N. II)
aveva date. Vi dico questa circostanza, perché la percezione avuta, non poteva derivare dalla mia mente e dalla fantasia, non pensando in quel momento alla vostra cara famiglia. Improvvisamente, all’altezza dell’edicola di Sant’Anna, ho percepito chiaramente Papà, e l’ho visto nello spirito, meglio che se lo avessi visto con gli occhi del corpo. Era lui, ed io sono tanto difficile a ricordare la fisionomia delle persone, che, incontrandole, non le riconosco. Ѐ una delle tante miserie e deficienze mie, che sono uno stupido nulla. Era tanto, proprio lui, papà vostro, ed era tanto a me vici-
(continua al N. III)
no, che m’è venuta … la pelle d’oca. Era alla mia sinistra, chiaro come quando veggo voi, mi ha sorriso, e col suo tipico parlare scandito, mi ha detto: - Padre, vi ringrazio che siete andato a consolare la mia famiglia - .
E per un momento mi ha seguito tacendo. Poi ha soggiunto: -Ve ne sono tanto grato. Ma dite a mia moglie, ai miei figli, alla mia buona nuora, ai nipotini, a tutti, che io sto bene, e che non mi piangessero come morto, perché vivo in Dio, e la Sua misericordia mi ha abbracciato” - . Mi ha sorriso con un aspetto di profonda gioia,
(continua al N. IV)
mi ha ripetuto il suo ringraziamento, e non l’ho visto più. Ѐ come svanito in una nube che si dileguava. Volevo immaginarmelo per rivederlo, perché gli volevo tanto bene, come ne voglio a voi tutti, ma la fantasia non può mai sostituire la realtà. Ho capito che quell’atto di carità fatto da voi per la povera inferma, della quale vi avevo parlato, e l’aver dato per lei proprio le lire 5000 che vi aveva dato papà come dono, e la carità della Signorina Maria, aggiunta alla vostra, lo aveva riempito
(continua al N. V)
di gioia, e la sua anima suffragata s’era accostata più a Dio in una grande felicità. Giunto a casa, mi sono messo in fervida preghiera per lui, con un affetto di figlio, ed ho pregato fino a mezzanotte, ora nella quale ho cominciato a scrivervi.
(Ora sono le ore 24 e 45). L’ho percepito di nuovo, ma come di lontano, come se mi salutasse per ringraziarmi. Mi trema la mano per l’emozione, e quello che vi scrivo è la verità. Vi benedico, cara figlia mia, e carissimi tutti: Oh, che ineffabile dono è la misericordia di Dio che ci salva e ci rende beati!
Il povero Sac. Dolindo Ruotolo.

18 Marzo 1954

Gesù: - Io ti amo tanto, figlia mia, perché tu confidi in me. La fiducia è il più alto atto di apprezzamento che può farmi un’anima, perché per confidare mi crede, e mi crede sommo bene ed unica speranza sua. La sfiducia in Dio è un atto di apostasia, perché è come un rinnegare la sua potenza, la sua sapienza ed il suo amore. Accresci la tua fiducia anche nei momenti più oscuri della tua vita, quando sembra che tutto ti fallisca, o quando vedi l’orizzonte caliginoso –
(continua al N. II)
o tempestoso. Prega, perché la preghiera è il più efficace esercizio della tua fiducia, è il conversare con me, con Dio, nel più filiale abbandono. Pensa che ho dato la vita per l’anima tua, e la tua fiducia non si restringa solo alle cose temporali, ma riguardi sopra tutto le cose e le necessità dell’anima tua. In questa necessità la tua fiducia sia tutta un abbandono alla mia misericordia che è infinita. Purificati nella Confessione con piena fiducia, senza quelle piccole o
(continua al N. III)
sconcertanti titubanze che ti tolgono la gioia di una perfetta umiliazione interna. Confida nel vivere di me Sacramentato, senza quelle mancanze di viva fede, che ti fanno perdere il gusto della mia familiarità. In una perfetta fiducia tu apri a me tutto il tuo cuore, ed io lo riempio così di grazie, e lo avvolgo tutto con la mia misericordia. La tua fiducia non venga mai meno, e devi stare in guardia contro le tentazioni di satana, che tende a gettare le anime
(continua al N. IV)
nella disperazione. Tu picchia sempre alla mia custodia, picchia con insistenza, ed io ti risponderò. Non credere impossibile quello che è sempre possibile alla divina potenza, e non dubitare mai del mio perdono, quando lo domandi con umiltà. Ti benedico, con la tua famiglia”. †
L’anima: - O mio Gesù, aprimi le porte della Tua misericordia! Sono una piccola creatura, ma sono Tua creatura, e Tu mi hai redenta col Tuo Sangue; salvami dunque Tu da ogni male e conducimi un giorno con Te in Paradiso.
O Maria, io confido in Te -.

21 Giugno 1954

Gesù: Non ti preoccupare per il tuo gonfiore, perché, con una piccola cura, semplice, per l’acido urico e il ricambio, ti passa. Tu mi sei cara, e devi compire ancora una missione di bene nel mondo, attendi dunque che vengano gli anni della tua maggiore attività, per formare al bene le anime dei giovani. Attingi da me Sacramentato, ed effonderai il bene del mio amore. Ti benedico con mammà e la famiglia.
L’anima: O mio Gesù, Re Divino, Ti amo, Ti amo!

27 Luglio 1954

Gesù: Ti ho nel mio Cuore, figlia mia, non temere perciò delle tentazioni che ti turbano, ma disprezzale e rimani in pace. Ammira la bellezza di Dio in ogni bellezza creata, e non ti distrarre dalla preghiera, perché è la luce della tua anima. Ti amo tanto. Sta’ in pace. Ti benedico †
L’anima: O mio Gesù, guidami nella mia vita, affinchè io compia la Tua Volontà.

6 Novembre 1954

Gesù: - Cerca, figlia mia, di rassomigliarti a Maria, imitando le sue virtù. L’esercizio delle virtù attrae su di te tante grazie, e lo splendore della virtù, supera la bella armonia delle doti naturali. Guarda al Cielo, figlia mia, perché là soltanto troverai la pace, e orienta tutta la tua vita a questo sublime ideale. Ogni ideale terreno è come un fiore dalle belle apparenze e dai bei colori, che porta un frutto carico di spine e pieno di ossicini duri. Seguendo un ideale umano, si ha l’illusione di volare su di un’altezza, (continua al N. II)
(Manca la continuazione) –

18 Marzo 1955

Gesù: - Ti senti tratta a compire una missione nella vita? Tu già la compi nella scuola e la compirai con cura. La missione della tua vita, la conoscerai quando la grazia e l’illuminazione dello Spirito Santo te la farà conoscere. Non puoi dire: Sono incerta, non so decidermi, perché la mia grazia ti guiderà come una mamma guida la bimba cieca. Sta’ in pace che sei tutta di Gesù. Ti benedico †
L’anima: O Gesù, fammi tutta tua.

24 Marzo 1955

Gesù: - Non t’impressionare delle tenebre che a volte opprimono il tuo spirito, e per le quali ti sembra che la tua fede sia scossa. Non è scossa, ma è turbata dalle insinuazioni di satana, che tu devi repellere, dicendo al Signore semplicemente: - Credo, o Signore, tutto ciò che crede la Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana - . In questa protesta la tua fede non crolla, ma si rafforza, e l’anima tua rimane inviolata, come colomba che nello scrosciare della pioggia, va a rifugiarsi nella caverna della maceria.
(Continua al N. II)
Non ti far vincere mai dalla malinconia, che ti fa pensare a tante cose penose, le quali non esistono, e sono frutto fantastico di momenti di depressione. Sta’ in pace, non riflettere a ciò che non è, e non sarà. Confida in Me, confida in Maria, e la tua via sarà tranquilla nella speranza. Io sono con te, e ti vivifico ogni giorno col Sacramento Eucaristico, di che temi? Forse che le creature e gli eventi sono più potenti di Dio?
Ti benedico † con la tua famiglia †
L’anima: - O Gesù, imploro solo la tua misericordia!

12 Giugno 1955

Gesù: - Io ti amo tanto, figlia mia, e ti benedico in ogni passo, perché tu mi ami e vuoi amarmi di più. Dunque non ti accorare, e nel dubbio che ti assale … tu lo sai, non temere, perché se ti amo e mi ami, tu sei in grazia mia. Continua il tuo apostolato nella scuola, perché è tanto caro a me che tu mi formi tante anime. Ti guiderò nella vita, non temere. Ti benedico †
L’anima: - O Gesù, io desidero Te solo sopra tutte le cose.

15 Giugno 1955

L’anima anelante a Gesù come cerva assetata: - Mi ami, o Gesù mio? Dimmelo perché mi sento indegna del Tuo amore.
Gesù: - Guarda le mie piaghe, guarda le mie mani e i miei piedi trafitti, guarda il mio Cuore ferito, non sono questi i segni del mio amore? Io ti amai di amore eterno, ti amo di amore paterno, ti abbraccio con amore misericordioso, ti darò un giorno il Paradiso in un eterno amore. Ti benedico †. Non t’impensierire … perché per la mia misericordia sei in grazia mia. Non volevi tu sapere questo? Cammina dunque con fiducia nel terreno pellegrinaggio, perché sei sulla via del Cielo.

14 Settembre 1955

(Giuseppina Smiraglia viene nominata Professoressa alla Scuola Media di Portici)

Gesù: Va’, e compi la missione che ti attende, nel mio Nome. Puoi fare un immenso bene, e lo farai col mio aiuto. Cerca di formare la coscienza dei tuoi alunni e getta nei loro cuori tali fondamenti di verità, che non possano scrollarsi più. Ti mando gli Angeli per assisterti. Sta’ in pace. Ti benedico †
L’anima: Ti ringrazio, o Gesù mio, dammi la grazia e ti sarò fedele.

7 Novembre 1955

Gesù: - Tu vuoi sentire da me che io ti amo? E non ti accorgi che ti ho vicino al mio Cuore? Non sai che sono morto per te perché ti amai, e mi ti dono nell’Eucaristia perché ti amo? Questo è il tuo supremo affetto, figlia mia, perché nel mondo non avresti trovato amore, ma pungenti spine. Riposa dunque in me come pecorella in grembo al pastore. Ti benedico †
L’anima: - O mio Gesù, o Mamma mia Maria, quanto Vi amo!

27 Novembre 1955

Gesù: - Tu vuoi sentirtelo ripetere, ed io te lo dico dal profondo del mio Cuore: Ti amo. L’amor mio non ti tradisce, mentre l’amore terreno è tanto fallace. Chiuditi nel mio Cuore, e riposa nel mio amore, o figlia mia. Non ti turbare nelle tentazioni di fede, ma ripeti con calma: Credo, e la tentazione ti è occasione di un atto più forte di fede.
Ti benedico †
L’anima: - Credo, o Gesù, fammi santa.

28 Dicembre 1955

Gesù: Io ti amo, figlia mia, e tu nelle tue pene devi consolarti per questo mio amore. Ѐ un amore che non soffre delusioni, perché io ti sono tanto vicino. Se ti piglia il nervoso, offriti a me nella pace, ed evita di rispondere, perché un urto nervoso sconvolge le vie del tuo amore. Ti benedico †
L’anima: - O mio Gesù, abbi pietà di me, e fammi santa.
Vi benedico †. Il povero Sac. Dolindo Ruotolo (Scritto dormendo … che possa!)

22 Marzo 1956

Gesù: - C’è un segreto per stare nel mondo come se non ci fosse, ed è il vivere per Dio solo nella pace della verginità e del divino amore. Su questo fondamento può erigersi un monumento di amore divino, Amore che santifica tutta la vita tua. Io sono con te, e ti amo tanto, come puoi tu dubitare a volte della realtà del mio amore per te?
Ti benedico †
L’anima: - Tutta mi ti dono, o Gesù, accoglimi nel tuo Cuore e fammi santa.

6 Giugno 1956

Gesù: - Io ti amo tanto, e ti sono vicino, più vicino di quello che credi. Dunque non puoi dire, nei momenti di aridità: - Gesù si è nascosto… perché invece proprio allora ti sono nel cuore, e mi compiaccio di te. Tu ora mi consideri velato, ma io mi ti svelerò anche su questa terra, e rimarrai estatica per l’amore che ti trapasserà l’anima. Lasciami operare nel tuo cuore, e ti farò santa. Ti benedico.
L’anima: - Sono tutta tua o Gesù.
Vi benedico †. Sac. Dolindo Ruotolo

19 Luglio 1956

Gesù: - Come bianca colomba vieni al mio Cuore, e confida in me. Tu vuoi me solo, e la tua vita è in perfetta pace quando vivi in me solo. Il mondo è carico di delusioni, e il cuore umano è pieno solo quando vive di me. Ti benedico †
L’anima: Tutta mi ti sono donata già, e non anelo che al tuo Cuore come mio rifugio. Vi benedico. Il povero Sac. Dolindo Ruotolo

10 Agosto 1956

Gesù: - O Giuseppina, Giuseppina mia, quanto bene ti vuole Gesù tuo! Il bene mio s’effonde in te con quell’intimo raccoglimento che tu senti, e che ti riempie del desiderio di me Sacramentato. Si effonde in te facendoti desiderare Dio solo. Io ti ho chiusa nel mio Cuore, e sono io oramai che ti custodisco come mio tesoro di amore. Sei sicura di me? Non temere, complicazioni non ne avrai, perché il mio Amore ti veglia come Mamma, e ti amo tanto. Ti benedico †
Vi benedico. Il povero Sac. Dolindo Ruotolo

30 Agosto 1956

Gesù: Sii contenta di aver superato il pericolo più grave per la tua salute, e non t’impensierire per lo stato presente, perché è appena un residuo dovuto allo strapazzo causato in te dalle sofferenze e dalle medicine. Non essere melanconica; pensa ora ad avere forza per la scuola. Ti benedico †. Ti voglio tanto bene, ti chiudo nel mio Cuore con la mamma tua e la famiglia.
L’anima: O Gesù, o Maria Mamma mia, custoditemi nei vostri Cuori. Confido in Voi, risanatemi.
Vi benedico †. Il povero Sac. Dolindo Ruotolo.

25 Settembre 1956

Gesù: - Tu mi ami tanto, ma qualche volta sei costretta a nasconderti, per non suscitare inutili discussioni. Chi può capire l’amore di un’anima, a chi può approfondirlo? Dovrebbero stare nel cuore tuo per capirlo … Ti amo io, ti conosco io perché ti penetro nel cuore, e so che se hai nascosto qualche tuo slancio di amore, lo hai nascosto per mio amore. Sii dunque sicura di Me, e non pensare che l’amor mio possa essere diminuito … perché l’amore mio è infinito, e non diminuisce mai.
(Continua al N. II)
Non ti preoccupare della salute, perché te la sostengo io, e ti terrò in vita lunghi anni, per darti agio di portarmi tante anime, e di darmi tanta gloria. Io mi pascolo fra i gigli, e quando un’anima è un giglio, io la tengo sul mio Altare in luogo privilegiato.
Ti benedico †. Fatti santa. †
L’anima: - O Gesù, l’amore tuo non ha confini per me, abbi pietà di me, e conducimi nelle vie della santità. †

17 Ottobre 1956

Gesù: Io ti amo tanto, e tu anche mi ami, perché nella tua vita cerchi il mio amore. Tu non lo cerchi come qualunque anima … ( tu poi … sei un’altra cosa), ma lo cerchi con una volontà piena di dedizione, con un cuore che può volere anche l’immolazione. Abbi fiducia nel compimento di questo tuo ideale, che ora è come in embrione, e poi si sviluppa come un albero carico di frutti o di fiori.
Ti benedico † con l’effusione della mia grazia e con la ricchezza del mio amore, e ti attiro al mio Cuore Divino con un’attrazione potente. Amen.
L’anima: - O mio Gesù, o mio unico amore, ecco il mio cuore, fa’ che sia tutto una fiamma di amore per te, e che io non ti lasci mai, mai, mai. Amen.
Vi benedico. Pregate per me.
Il povero Sac. Dolindo Ruotolo

25 Ottobre 1956

Gesù: - Hai mai preso qualche cosa nel tuo scrigno ordinato? Per trovare o ricercare tu lo disordini, e dopo non sai più raccapezzarti: così a volte è l’anima tua: Quando vuoi troppo ricercare, e troppo … studiare, tu imbrogli … il tiretto della tua coscienza, e non ti raccapezzi più, con grande tua pena. Sei un’anima a me cara, e questo ti basti. Sei predestinata al Paradiso dal mio amore, ed in questo esulta. Ti do io la forza per compire i tuoi doveri, non temere, e non ti verrà alcuna complicazione. Così sentirai fino all’evidenza il mio siato. Ti benedico †
L’anima: - O mio Gesù, semplifica l’anima mia, e fa’ che io non la imbrogli con le mie preoccupazioni. Fammi più semplice, e rendimi sempre dolce, per consolarmi nel tuo amore. Amen.
Vi benedico. Pregate per me.
Il povero Sac. Dolindo Ruotolo

15 Dicembre 1956

Maria: - Io sono Mamma tua, e custodisco nel mio Cuore il tuo giglio. Me lo hai affidato, ed io l’ho preso come un fiore mio. Il mondo non ti potrà affascinare, anche quando satana te lo presenterà come una risorsa e una situazione per i giorni di solitudine e di malanno. Non sarai mai sola, e la tua salute la custodirò io come Mamma tua, e ti custodirò la mamma terrena fino a tarda età. Sta’ in pace. Confida in me, e sarai lieta nell’amore di Dio; ti infiammerò io, perché ti voglio santa. Ti benedico †
L’anima: - O Mamma mia Maria, a Te mi affido.

7 Gennaio 1957

Gesù: - La medaglia di oro che hai comprata, col mio Cuore e con la Madonna del Carmine, ti sia suggello di amore e di salvezza eterna. L’anello che ti ho fatto benedire dal mio Sacerdote, ti sia come pegno di amore, e come un suggello di amore. Sei dunque come mia † sposa, ed io ti amo tanto! Tu hai già calpestato il mondo, anche vivendo nel poverissimo mondo. Ed io ti ho aperto un rifugio di amore nel mio Cuore e nel Cuore di Maria. Ti benedico †
L’anima: - Tutta mi ti dono, o Gesù, fammi tu la grazia della fedeltà.
Vi benedico †. Il povero Sac. Dolindo Ruotolo.

22 Febbraio 1957

Gesù: A volte ti senti come trepidante per la tua salute, e pensi che potresti ammalarti. Non temere complicazioni, e confida nella mia potenza, che ti sostiene con infinito amore. Usa qualche rimedio semplice, se credi, ma non ricorrere a rimedi che poi ti debilitano. Va’ pure a scuola senza timore, e compi la tua missione per le anime a te affidate. Usa pazienza nelle discussioni, e non le complicare, perché è meglio prendersi il torto, che presumere di voler sempre ragione. Ti benedico †
L’anima: - O mio Gesù, o Mamma mia Maria, guidatemi in ogni passo della mia vita.

19 Marzo 1957

L’anima: - Come cerva assetata di amore, io vengo al tuo Altare, o amorosissimo mio Gesù, perché Tu solo puoi dissetarmi col tuo amore! E Tu dammi, o Gesù, l’acqua che promettesti a chi ha sete: “Chi ha sete venga a Me e beva”. Il mondo nel quale vivo, mi inaridisce; le distrazioni della terra mi disseccano, e l’orizzonte della vita è come un cielo di piombo. Tu solo sei la luce che sorge sulle nubi procellose e le indora, Tu sei il vento che le dissipa, carezzandole; Tu sei che le disciogli in pioggia, e rendi serena la mia vita!
(Continua al N. II)
Tendo le mani a Te, Ostia di amore, e raccolgo l’acqua che mi disseta, mi refrigera, mi fa sentire la gioia di vivere di Te, con Te, e per Te. Amen
Gesù: - Vieni a me, io ti accolgo come sposa mia, perché tu non vuoi essere del mondo. Vieni, ti dono il mio Cuore nell’amore, il mio Corpo per nutrirti, il mio Sangue per dissetarti, la mia Anima per vivificarti, la mia Divinità per elevarti a Dio in me. Amami sempre più, e sempre più ti darò tutta la mia vita.
Ti benedico † e benedico la tua famiglia. Sii calma, sii dolce, effondi la mia dolcezza.

26 Maggio 1957

Gesù: - Di quanta pazienza hai bisogno tu per superare le difficoltà della tua giornata! Ogni giornata tua è una svolta della via della Croce; non ti agitare, ma porta con me la tua Croce, e la portarsi con pace. Ti benedico †
L’anima: O mio Gesù, sono tanto triste, e non so darmi pace in certi giorni! Vieni nel mio povero cuore, e confortami col Tuo amore. O Mamma Maria, consolami Tu.

1 Luglio 1957

Gesù: - Io picchio alla porta del tuo cuore, non perché abbia da entrare come per spingerti ad una maggiore unione con me Sacramentato. Picchia chi sta fuori, ed io invece sono dentro il tuo cuore, perché tu stessa m’hai aperto il varco con atti interiori di pazienza, compatimento e perdono. Quanto ti amo, figlia mia! E a che domandi: - Gesù, mi vuoi bene? - . Si domanda quello che non si conosce, e tu conosci il mio amore, e per averlo conosciuto mi ami. Ti benedico † con la tua famiglia.
L’anima: - O mio Gesù, o mio dolcissimo amore, io veramente ti amo sopra tutte le cose. Sono disposta a compire la Tua volontà, voglio seguirti nel cammino glorioso della Croce. Salvami, Gesù, da ogni insidia di satana, staccami da ogni vanità del mondo, fa’ che io sia tutta tua anche vivendo nel mondo. O Maria, Mamma mia, consolami.
Vi benedico. Il povero Sac. Dolindo Ruotolo.

23 Agosto 1957

Maria: Abbi il cuore in pace nell’amore di Dio, senza avere quelle preoccupazioni che ti turbano. L’amore esclude ciò che può dispiacere all’amato, e il tuo cuore ama Dio, e amandolo fugge il male. Ѐ vero, tu sei in un mondo molto brutto, e avverti una certa asfissia dello spirito, ma se ti levi in alto, le tempeste stanno sotto di te, come nubi procellose sotto l’aeroplano che vola ad altissima quota. Ti tutelo io come Mamma in mezzo al frastuono del mondo, ed il mio amore ti avvolge per accendere in te un amore profondo.
(Continua al N. II)
Anche in un luogo di dissipazione, tu hai il Tabernacolo Eucaristico, e trovi in Gesù la tua vita. Oh, com’è soave la solitudine del Tabernacolo, e com’è piena di aura divina l’aura dell’Altare! Non temere di stancarti o di passare per … misantropa quando ti apparti dai fragori del mondo. Ѐ forse il mondo che dovrà giudicarti? O la pace del divino amore può venire dal mondo? Ti ho già fatta tutta mia, e non hai bisogno di monastero, ma solo di farti condurre dalla grazia. Ti benedico †

12 Ottobre 1957

Gesù: Io ti porto nelle mie braccia come pecorella diletta. Tu riposa sul mio Cuore e dammi tutto il tuo amore. Questo amore me lo dai già, perché tu hai capito che tutto è vanità, e non desideri che il mio amore. Questo amore io te lo ricompenso col mio amore più vivo: Sei mia, tutta mia, solo mia, ed io ti ho come mia sposa pur rimanendo tu nel mondo. Ѐ proprio nel mondo che tu mi sei sposa, e compi la tua missione, generandomi delle anime con l’apostolato che fai nella scuola.
(Continua al N.II)
Tu non insegni soltanto, ma tu raccogli con la tua parola e col tuo esempio, le pecorelle nel mio ovile, la Chiesa, e cooperi al mio Regno. Per questo abbi sempre l’anima piena del mio amore, perché come lampada ardente tu possa diffondere pace nelle anime.
A volte ti assale il timore, perché avverti in te certi combattimenti che ti sembrano una strana sorpresa. Non temere; il combattimento non è segno che l’amore tuo è ancora in basso, ma è segno che sei mia e non del mondo.
(Continua al N. III)
Il rigurgito in te di una corrente del mondo, è tentazione di satana, che tu discacci, facendo un atto di virtù. Sta’ in pace. Certe emozioni sono per te un motivo di umiltà, e l’umiltà ti avvicina maggiormente al mio Cuore. Abbi una grande fiducia in Maria SS. Mamma tua dolcissima. Maria ti custodisce e ti tutela. Non hai mancato al tuo proposito per la lotta, ma lo hai confermato con la vittoria. Ti benedico †
L’anima: - O Gesù mio, o Mamma mia Maria, a voi mi affido.

16 Ottobre 1957

Gesù: - La pecorella che il Pastore reca nelle braccia, è la prediletta dell’ovile. E tu sei nelle mie braccia, perché io ti tutelo e ti difendo. Rispondi sempre con maggiore amore al mio amore, perché io ti santifichi e ti elevi là dove voglio portarti: alla perfezione ed alla santità. Abbi molta pazienza quando il tuo carattere non s’accorda con quello degli altri, perché la pazienza fa superare le difficoltà rimovendo gli ostacoli alla pace.
Ti benedico †
L’anima: - O mio Gesù, Tu lo sai che io voglio solo darti piacere, trasformami Tu.
Vi benedico. Il povero Sac. Dolindo Ruotolo

4 Novembre 1957

Gesù: - Nel mio Cuore è la tua pace e il tuo amore. In questo mondo pieno di miserie e di fango, tu hai scelto l’ottima parte, e sei mia sposa. Io ti ho accolta, pur vivendo tu nel mondo, e ti custodisco come mia eredità. Riposa nei momenti di dubbio, sono io la tua sicurezza. Sta’ in pace †. Ti benedico †
L’anima: - O mio Amore, Tu solo sei tutto il mio amore, ed io sono tanto lieta di essere tutta tua. Custodiscimi Tu, affinchè io non sia molestata dal mondo, e fammi santa nel Tuo amore.
Vi benedico †. Il povero Sac. Dolindo Ruotolo

6 Novembre 1957

(Continuazione del N. I, che mi manca)
e là ci si accorge di avere anchilosate le ali, rimanendo attaccati al suolo. Per una soddisfazione di un momento fugace, l’uccellino becca l’esca e rimane prigioniero in gabbia. Sì, può trovare un padrone affettuoso, ma è sempre un padrone, e l’abbondanza del becchime squisito non può compensare la beatitudine del volo e della libertà. Sta’ in pace, volgi a me tutto il tuo cuore, e ti darò dolcezze ineffabili. Ti benedico †
L’anima: - O mio Gesù, liberami dalle illusioni della vita terrena, e traimi al tuo Cuore.

7 Novembre 1957

Maria: - Affida l’anima tua al mio Cuore materno, perché io t’insegnerò le vie dell’amore di Dio. L’anima tua glorifichi il Signore, e lo glorifichi in ogni Sua attività. Attribuisci ogni opera buona che fai, alla grazia che Dio ti dona, e non cercarvi la tua soddisfazione ma la gloria di Dio. Nell’umile sentimento di te aprirai l’anima tua alla grazia di Dio. Esulta in Gesù tuo Salvatore, implorando la Sua misericordia su di te e sulle anime peccatrici. Raccogli nel tuo cuore misericordioso la misericordia di Dio, per effonderla sulle
(Continua al N. II)
anime che soffrono. Tu ne conosci tante, ed hai per loro, comprensione e compassione. Fa’ che la tua compassione non sia un sentimento naturale della tua bontà, ma sia uno slancio di amore verso di Gesù appassionato e sofferente. Tu mi ami, figlia mia, ed io ti benedico come figlia mia †. Amen
L’anima: - O Mamma mia Maria, o dolce Regina del cielo e della terra, abbi pietà di me, e custodiscimi nel tuo Cuore Immacolato. Amen -.
Vi benedico. Pregate per me. Il povero Sac. Dolindo Ruotolo.
(Scritta … dormendo. Che pena!)

25 Dicembre 1957

Gesù: - Sei consacrata a me, e porti la lampada accesa, quando vieni a me Sacramentato. Fa’ in modo che il vento delle preoccupazioni che ti assillano, non facciano … tremolare la fiamma del tuo amore, e della lampada tua che ne è simbolo.
Sei mia sposa pur stando nel mondo, e il vincolo tuo è eterno. Ti benedico †.
L’anima: - O mio Gesù, o mio unico amore, rendi tu costante e fedele l’anima mia. Voglio essere tutta tua in eterno.

25 Dicembre 1957

Gesù: - Impara da me a glorificare Dio nelle tue preoccupazioni, confidando in Dio. Impara da Maria, nei desideri dell’anima tua, a vivere per la gloria di Dio: Magnificat anima mea Dominum. Impara da San Giuseppe a servire Dio nell’umiltà del cuore, e sii santa. Più sei unita a me Sacramentato, e più t’illumina la mia sapienza, perché io ti vivifico con la mia luce. La tua salute serve ancora per il bene delle anime, e te la conservo ancora per lungo tempo. Ti benedico † con la tua famiglia. Guarisci per mio amore e sii sana. Ti benedico †
L’anima: - O mio Gesù, fa’ che io ti ami sopra tutte le cose.
silvioabcd
Ecco perchè va a rilento la causa di beatificazione di Don Dolindo Ruotolo, il quale non ha peli sulla lingua ed eroicamente sferza tutti i modernisti con parole vere, sante, profetiche, attuali.