Anati: «Har Karkom è il vero Sinai»

Lucia Bellaspiga martedì 3 agosto 2010 Una grande montagna sacra, ricca di santuari e luoghi di culto eretti nei millenni da diverse popolazioni, accanto ad altari, circoli di steli, menhir, sepolture …Altro
Lucia Bellaspiga martedì 3 agosto 2010
Una grande montagna sacra, ricca di santuari e luoghi di culto eretti nei millenni da diverse popolazioni, accanto ad altari, circoli di steli, menhir, sepolture, grandi disegni di pietre riconoscibili solo dal cielo, incisioni rupestri. Il tutto nel cuore del deserto in cui avvenne la fuga dei figli d’Israele dall’Egitto: il Negev.
Tutto questo e molto altro è Har Karkom, in ebraico "Monte Zafferano" (ma non a caso in arabo Gebel Ideid, "Montagna delle celebrazioni" o "delle moltitudini"), il vasto altopiano che l’archeologo Emmanuel Anati - come spiega nel libro "La riscoperta del Monte Sinai", (ed. Messaggero Padova) - identifica con il monte Sinai. Un’ipotesi all’inizio aspramente osteggiata dal mondo accademico, oggi accolta da buona parte degli archeologi e dei biblisti come molto probabile.
Una scoperta che, se confermata definitivamente, rivoluzionerà gran parte delle "conoscenze" ereditate dalla tradizione.Dopo 30 anni di spedizioni ad …Altro
Marziale
Se può interessare negli scritti di Maria Valtorta il monte Sinai viene identificato con il monte Oreb.