Il Cardinale Müller respinge le accuse di "irregolarità finanziarie".
Ha parlato in varie dichiarazioni a Die-Tagespost.de, Infovaticana.com, CatholicNewsAgency.com e altri.
Il Cardinale Müller definisce il rapporto originale come "letteratura tabloid a buon mercato", come "una vecchia storia", "una questione risolta da tempo", "un tipico intrigo", "una campagna straordinariamente offensiva", "un romanzo poliziesco a buon mercato" e come diffamatorio.
Non affronta il punto principale dell'accusa, ossia che 200.000 euro della Congregazione sono stati trasferiti sul suo conto bancario personale. Quando la questione è stata scoperta dalla Segreteria per l'Economia, Francesco ha ordinato a Müller di restituire il denaro, secondo il rapporto pubblicato di recente.
Il Cardinale sostiene di essere stato accusato di "arricchirsi con i soldi della Curia". Ma questo non è mai stato affermato da nessuno. Il Cardinale è stato accusato di essere irresponsabile con il denaro, con l'aggiunta esplicita che non stava cercando di arricchirsi personalmente.
Il Cardinale Müller si riferisce apparentemente al tentativo di un dipendente "di fuggire dagli uffici con sacchi di denaro" durante un'ispezione di routine della Segreteria per l'Economia. Questo incidente avrebbe portato all'indagine. Il Cardinale cita "una persona di grande integrità e di provata esperienza" che aveva "inventariato in modo un po' confuso, diremmo disordinato rispetto agli standard che sono stati poi adottati".
Ammette che la Congregazione aveva conservato una quantità "insolitamente grande" di contanti nell'ufficio, ma insiste sul fatto che "non un solo centesimo" è stato gestito male.
Questa è stata la conclusione della Segreteria per l'Economia, guidata dal Cardinale Pell. Tuttavia, non esiste nemmeno un registro della quantità di contanti presenti nella Congregazione (stimata in 500.000 euro).
Immagine: Gerhard Ludwig Müller © Mazur CC BY-NC, Traduzione AI
