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Suor Cristina e la signorina Cristina Scuccia. L’ennesimo trionfo del “politicamente corretto” e …

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Giosuè
Chi segue le aspirazioni personali e ha scelto la vita religiosa non può tornare indietro, perché ha emesso i voti, ha fatto un patto con Dio e Dio è fedele al patto, anche in circostanza di martirio. Come si può dire di seguire le aspirazioni personali quando ci si è consacrati in tutto è per tutto a Dio? Ci possono essere momenti di crisi, di travaglio interiore, ma la vocazione religiosa o …Altro
Chi segue le aspirazioni personali e ha scelto la vita religiosa non può tornare indietro, perché ha emesso i voti, ha fatto un patto con Dio e Dio è fedele al patto, anche in circostanza di martirio. Come si può dire di seguire le aspirazioni personali quando ci si è consacrati in tutto è per tutto a Dio? Ci possono essere momenti di crisi, di travaglio interiore, ma la vocazione religiosa o sacerdotale richiede di mettere i propri talenti, le proprie energie fisiche, intellettuali, spirituali a servizio di Dio. Seguire le proprie aspirazioni personali è una contraddizione in termini rispetto il proprio abito, la propria vocazione. La propria vocazione è oltre a una chiamata, il massimo di un'aspirazione che poi si realizza una volta emessi i voti religiosi o sacerdotali. Questa vocazione maturata e vissuta poi porta gioia. Se una persona ha fatto una scelta sbagliata non va giudicata. La S.Chiesa ha il potere di legare e di sciogliere su questa terra. Perciò mi ritrovo nella riflessione pacata ed equilibrata del sig. @paolo deotto