20:26
Telebene, la televisione spirituale cristiana, presenta: La Mistica del Cuore di Gesù in San Bernardo da Chiaravalle La devozione al Sacro Cuore di Gesù trova spunti nella Parola di Dio racchiusa nella …Altro
Telebene, la televisione spirituale cristiana, presenta: La Mistica del Cuore di Gesù in San Bernardo da Chiaravalle

La devozione al Sacro Cuore di Gesù trova spunti nella Parola di Dio racchiusa nella Scrittura sacra, dove Gesù afferma di essere «mite e umile» di cuore (Mt 11,29). Tale devozione è radicata nel Gesù crocifisso, simbolo dell’amore di Dio per l’umanità. In modo particolare, la scena della lanciata del soldato, che apre il costato di Cristo morto (Gv 19,34) colpisce l’attenzione della mistica medioevale, così come aveva ispirato san Giovanni Crisostomo, nell’offrire questa bellissima catechesi sulla ferita al costato, nella quale potremmo già trovare un primo segno del culto per il Sacro Cuore: “A Gesù morto e ancora appeso alla croce… s’avvicinò un soldato che gli aprì con un colpo di lancia il costato: ne uscì acqua e sangue. L’una simbolo del Battesimo, l’altro dell’Eucaristia. Il soldato aprì il costato: dischiuse il tempio sacro, dove ho scoperto un tesoro e dove ho la gioia di trovare splendide ricchezze. La stessa cosa accade per l’Agnello: i Giudei sgozzarono la vittima ed io godo la salvezza, frutto di quel sacrificio”[1]. :

Otto secoli dopo, profondamente connessa con le mistiche della passione e sponsale, la mistica del Cuore di Gesù ha il suo pieno slancio, con San Bernardo da Chiaravalle.
Molto caro a Bernardo e alla mistica cistercense è l’amore verso la santa umanità di Cristo, nella quale si trova il punto di congiunzione tra la miseria umana e la misericordia di Dio.

In quanto vero uomo e vero Dio, Gesù sta al centro dell’elaborazione teologica, della ricerca spirituale, e delle tre mistiche di San Bernardo: quella della croce, di cui abbiamo già parlato in precedenza, quella del Cuore di Gesù di cui parliamo in questo ambito, e quella sponsale, di cui avremo modo di parlare in seguito.

Il Cantico dei Cantici è il libretto “più letto e più amato dai monaci medioevali, poiché, da Origene in avanti, interpretato allegoricamente come un inno all’amore tra il Verbo Divino e la Chiesa, tra Cristo e l’anima, i quali, come lo sposo e la sposa del Cantico, si cercano, si chiamano, si incontrano e nuovamente si trovano separati, ricominciando daccapo l’accorata ricerca. È il libro che esprime l’essenza e lo scopo ultimo della vita monastica: la ricerca di Dio”[2].

Nel commento a tale libretto del Cantico dei Cantici, vero e proprio trattato dell’amore Divino, è presente in sintesi tutto il pensiero di San Bernardo da Chiaravalle: l’ascetica, la mistica, la dottrina trinitaria, la cristologia – i cui temi più cari sono l’umanità di Gesù, il suo amore, la sua misericordia, la mansuetudine; Gesù decantato come fonte di ogni bene, come medico, come sposo e di cui viene esaltato il dolcissimo nome; i cui misteri maggiormente contemplati sono l’incarnazione, la redenzione, la glorificazione, l’ecclesiologia: tutto il testo, infatti, è permeato dal senso soprannaturale della Chiesa, anche se poi Bernardo finisce sempre per parlare di Cristo, che egli esalta in tutti gli aspetti della sua persona[3].

Bernardo da Chiaravalle distingue un triplice amore di Gesù nei nostri confronti: «Amò con dolcezza, con sapienza, con fortezza. Dolce direi il Suo amore, perché si rivestì di carne, perché evitò la colpa; forte perché sostenne la morte… Nell’assumere la carne fu condiscendente verso di me, evitando la colpa provvide a sé, accettando la morte soddisfece al Padre…»[4].

Onorare il Cuore di Gesù significa, per S. Bernardo, onorare la persona stessa di Gesù, quale è apparso nella nostra umanità, rivelatrice dell’amore infinito di Dio per le sue creature, peccatrici e perdute”[5].

“San Bernardo ci esorta a tale amore con i più commoventi accenti, come quando dice: “Chi non amerebbe un cuore così divino e trafitto per noi? Chi non gli restituirà amore per amore? Chi si rifiuterà ai suoi casti amplessi? Noi dunque, ancora chiusi in questo corpo mortale, amiamolo con tutte le nostre forze, onoriamolo con tutta la nostra devozione, invochiamolo con tutte le nostre preghiere”[6].

[1]Dalle «Catechesi» di san Giovanni Crisostomo, vescovo (Catech. 3, 13-19; SC 50, 174-177)

[2] Bernardo da Chiaravalle, Sermoni sul Cantico dei Cantici, Scelti e tradotti da Giovanni Bacchini, Introduzione di Giovanni Bacchini, Edizioni Ares, Milano, 2022, Introduzione.
[3] Cfr. Bernardo da Chiaravalle, Sermoni sul Cantico dei Cantici, Scelti e tradotti da Giovanni Bacchini, Introduzione di Giovanni Bacchini, Edizioni Ares, Milano, 2022, Introduzione.

[4] San Bernardo da Chiaravalle, Cantico dei Cantici, Serm. XX,II, 3.
[5] P. Ruggero M. Di Bitetto, La devozione al Cuore di Gesù in S. Bernardo da Chiaravalle, in, wordpress.com/2013/01/eco-del-santuario-lug_ago_14.pdf
[6] Padre Angelico Arrighini, Preferisco il Paradiso, Sette Segreti per diventare santi,
Mario Sedevacantista Colucci condivide questo
1