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Scandalo e stoltezza anche per i cristiani C’è un passaggio sorprendente nel Vangelo di Matteo (11,2-6). Dopo che il Signore mostra ai discepoli del Battista, attraverso i miracoli compiuti, di essere …Altro
Scandalo e stoltezza anche per i cristiani

C’è un passaggio sorprendente nel Vangelo di Matteo (11,2-6). Dopo che il Signore mostra ai discepoli del Battista, attraverso i miracoli compiuti, di essere il vero Messia, aggiunge pure: “Beato è colui che non trova in me motivo di scandalo”. Ci si può perfino scandalizzare di Cristo? In che senso? I discepoli del Battista, come del resto gli altri giudei, avevano un’idea di Messia derivata dalla vulgata comune: un leader politico e un liberatore sociale. Il Messia, in verità, era colui per mezzo del quale Dio irrompeva nella storia e con Lui la salvezza quale liberazione dal peccato. Una follia d’amore lo avrebbe portato a nascere povero e a morire sulla Croce. Non c’è Cristianesimo senza il Crocifisso e la sua Croce. Eppure, proprio questo Dio crocifisso è scandalo per i giudei e stoltezza per i greci (cf. 1Cor 1,23). A volte scandalo e stoltezza per gli stessi seguaci di Cristo. Ma per chi lo accoglie è sapienza e vita eterna.