Tempi di Maria
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La Consacrazione a Maria, la Massoneria e la pietra filosofale

Un titolo accattivante su un tema ancora più accattivante…
Pura leggenda?
Mi sembrava così finchè non mi sono imbattuto in due rivelazioni a dir poco sorprendenti.
Due rivelazioni, dunque, di senso contrario.
In modo che anche da questa “simpatica storia” sia palese lo scontro tra la Luce e le Tenebre, tra il Bene ed il Male, tra gli agenti delle une e quelli delle altre: tra gli oscuri membri della Massoneria e i figli di Maria a lei consacrati!
Non ci crederete eppure non mi sto inventando niente.
Leggete quanto segue…


Nel 1830 si concludeva un decennio di lavori occulti svolti dall’Alta Vendita della Carboneria, alla fine dei quali questa setta oscura completò le sue “Istruzioni”. Questo documento è esemplare sotto molti punti di vista. Secondo gli esperti del campo, nulla meglio di questo può far conoscere la costituzione della Frammassoneria, la sua maniera di operare, lo scopo a cui tende e i mezzi che adopera per raggiungerlo. L’alta Vendita era un residuo della Carboneria (almeno quanto al nome), costituita da 40 membri con pseudonimi e diretta da un romano di alto lignaggio (“Nubius”). Il loro scopo era quello di conquistare i vertici ecclesiastici nello stesso modo in cui la Carboneria tradizionale faceva con i vertici politici.

In queste Istruzioni segrete lo svelamento del piano satanico-massonico è, direi, totale. Vi leggiamo:

« Il lavoro che stiamo per intraprendere (…) può durare molti anni, forse un secolo (…).

Quello che dobbiamo cercare e aspettare, come i Giudei aspettano il Messia, è un Papa secondo i nostri bisogni (…) per spezzare con lui la roccia sulla quale Dio ha costruito la Sua Chiesa (…).

Noi avremo il mignolo del successore di Pietro coinvolto nel complotto (…).


Per assicurarci un Papa secondo il nostro cuore, si tratta, prima di tutto, di formare una generazione degna del regno che noi desideriamo (…).

In qualche anno, questo giovane clero che avrà per forza invaso tutte le funzioni (…) sarà chiamato a eleggere il Pontefice (…) e questo Pontefice, come la maggior parte dei suoi contemporanei, sarà necessariamente (…) imbevuto di principi (…) umanitari che noi stiamo per mettere in circolazione (…).

Noi dobbiamo (…) riuscire, attraverso dei piccoli mezzi ben graduati, a far trionfare l‘idea rivoluzionaria attraverso un Papa (…)[1] ».


Le Istruzioni concludevano:

« Nella via che noi tracciamo ai nostri fratelli (…) si debbono vincere grandi ostacoli e superare molteplici difficoltà. Si trionferà colla esperienza e colla perspicacia. Ma il fine è si bello che vale la pena di spiegare tutte le vele al vento per raggiungerlo. Cercate il Papa del quale abbiamo fatto il ritratto. Gettate le vostre reti nel fondo delle sacristie, dei seminari e dei conventi. Il pescatore di pesci diventa pescatore di uomini, voi porrete degli amici nostri intorno alla Cattedra apostolica.

Avrete predicato una rivoluzione in tiara e cappa, camminando colla croce e la bandiera,
una rivoluzione che non avrà bisogno se non che d’essere un po’ spronata per mettere il fuoco ai quattro lati del mondo. Ogni atto dunque della vostra vita tenda a scoprire questa pietra filosofale »[2].

Terrificante. Abbiamo qui il pieno disvelamento dei piani della Massoneria, dei piani di satana. Un membro della setta, sotto lo pseudonimo di “Piccolo Tigre”, scriveva a “Nubius”:

« Per uccidere sicuramente il vecchio mondo (la Civiltà cristiana), noi abbiamo creduto esser necessario di soffocare il germe cattolico e voi, coll’audacia del genio, vi siete offerto a colpire nel capo, colla fionda di un nuovo David, il Golia pontificio. Benissimo; ma quando darete il colpo? Io sono impaziente di vedere le società segrete alle prese coi Cardinali dello Spirito Santo »[3].

E così quei figuri avevano e tuttora hanno la loro pietra filosofale il cui segreto è ormai, loro malgrado, venuto alla luce. Adesso lo conosciamo…

Ma, attenzione amici, anche i figli della Luce hanno la loro pietra filosofale e, questo si, è davvero un segreto che i figli delle tenebre non conoscono e mai conosceranno perché la loro superbia ed alterigia impedisce alle loro menti di pensare e credere a qualcosa di simile. E così mediante tale segreto della pietra filosofale, l’unica vera, verrà la loro rovina e quella del loro del loro padre, il serpente antico…

Seguitemi, un po’ di pazienza…

Uno dei più grandi profeti di Maria e spiriti veggenti che, nell’arco di questi duemila anni di Cristianesimo, hanno compreso e cantato il mistero di Maria, San Louis Marie Grignion de Montfort, nel suo Trattato della vera Devozione alla Beata Vergine Maria(che potrebbe essere definito icasticamente l’« appendice mariana della Sacra Scrittura») scriveva: « Chi onora la propria madre – dice lo Spirito Santo – può essere paragonato a colui che tesoreggia. E cioè, colui che onora Maria, la propria madre, fino a sottomettersi a lei e ubbidirle in ogni cosa, diverrà ben presto ricchissimo, poiché col segreto di questa pietra filosofale andrà radunando ogni giorno nuovi tesori: “Chi riverisce la madre, è come chi accumula” » (4).

Il Montfort definisce la consacrazione a Maria « segreto della pietra filosofale ». In questa espressione, al di là di qualche piccola conoscenza che il Santo poteva avere del mondo dell’alchimia, rinveniamo il lampo del genio e l’afflato del mistico. Perché, infatti, paragonare la consacrazione a Maria al « segreto della pietra filosofale »? Per capire a cosa stava pensando san Luigi è necessario, innanzitutto, sapere cosa questa sia.

La pietra filosofale, secondo la tradizione alchemica, sarebbe un amuleto capace di risanare la corruzione della materia con tre proprietà straordinarie: a) fornire un elisir di lunga vita: costituendo infatti la panacea universale per qualsiasi malattia, rende immortali i suoi felici possessori: b) trasmettere l’onniscienza, ovvero la conoscenza assoluta del passato e del futuro, del bene e del male (motivo per cui è stata battezzata con l’appellativo di “filosofale”); c) conferire, infine, la capacità di trasmutare in oro i metalli vili.

Lasciamo, al di là di fantomatiche leggende, il posto alla realtà. Che la Consacrazione è il vero segreto della pietra filosofale significa, fondamentalmente, tre cose:

Essa è prima di tutto il segreto dell’immortalità spirituale, con allusione all’ « albero della vita » (cf Gen 2, 9) nel Paradiso dell’Eden il cui frutto dava all’uomo il potere di non morire. L’immortalità conseguente ad una vita di autentica consacrazione a Mariarende immuni dai velenosi morsi del serpente infernale, proteggendo e scongiurando la morte dell’anima la cui vita è di continuo insidiata dal « pungiglione del peccato » (cf 1 Cor 15, 56) con cui egli miete vittime in tutto il mondo.

La Consacrazione rivela anche il segreto della perfetta Scienza e della eterna Sapienza: da un lato, per mezzo di essa, la Vergine Santa nutre i suoi consacrati col vero frutto dell’ « albero della scienza del bene e del male » (cf Gen 2, 9), ossia la Verità sul mistero di Dio, dell’uomo, del mondo, del bene e del male. I sigilli del libro di cui si narra al capitolo 5 dell’Apocalisse sono infranti, dissigillati da questa buona Madre per i suoi consacrati che scandagliano le profondità di Dio. Assistiti da Maria giungeranno a una piena conoscenza dei misteri rivelati, del senso della loro vita e della storia, la cui penetrazione sarà tanto più profonda quanto più sincera e generosa sarà la donazione alla loro Sovrana e Mediatrice. Questa scienza che Maria concede ai suoi figli non è frutto di difficili studi teologici ma un dono soprannaturale per mezzo di cui ai prediletti della Vergine viene data una capacità intuitiva di discernere il bene e il male, di separare la luce dalle tenebre, la verità dalla menzogna cosicché sappiano tenersi lontani da quei luoghi e da quelle persone che, apertamente o subdolamente, mettono a rischio la loro purezza di mente e di cuore e, di conseguenza, la salvezza eterna della loro anima immortale.

Infine la Consacrazione a Maria è il segreto della vera ricchezza, conferendo uno spirituale potere per cui il consacrato è abilitato a trasformare in oro ogni sua azione e arricchirà di meriti, di grazia e di gloria secondo una proporzione tale che lingua umana non può dire. E’ come una « celeste alchimia » che trasforma il ferro grezzo della propria insufficienza e nullità in offerta preziosa sempre gradita a Dio perché presentata all’Altissimo dalle mani immacolate di questa Santissima Madre.

Se il « segreto » di questa « pietra filosofale » è così prezioso, come si può facilmente intuire, conviene davvero scoprirlo. Dio ha voluto attribuirgli uno speciale potere in questi ultimi tempi. In essi, davanti a un poderoso scatenamento degli imperi delle tenebre, conveniva che Egli offrisse all’umanità rimedi eccellenti e proporzionati alla necessità, perché si salvi da questa tempesta anticristica che percuote il mondo e la Chiesa.

fra Pietro (Tempi di Maria)

Note:

[1] H. Delassus, Il problema dell’ora presente. Antagonismo tra due civiltà, parte prima: Guerra alla Civiltà cristiana, pp. 335-337.
[2] Ivi, pp. 337-338.
[3] Ibidem.
[4] San Luigi M. Grignion de Monfort, Trattato della vera devozione alla Vergine Maria, § 156.
fasoms
@Tempi di Maria complimenti, ottima lettura del simbolo veicolato dalla tradizione alchemica e grande il Monfort ad averlo utilizzato
Antonietta Capone
Grazie