"Che significa 2 Corinzi 5, 21? Gesù si è davvero fatto peccato?
"Che significa 2 Corinzi 5, 21? Gesù si è davvero fatto peccato?
Vediamo anzitutto il testo …
(TESTO GRECO) τὸν µὴ γνόντα ἁµαρτίαν ὑπὲρ ἡµῶν ἁµαρτίαν ἐποίησεν,
ἵνα ἡµεῖς γενώµεθα δικαιοσύνη θεοῦ ἐν αὐτῷ.
(Nova Vulgata ) Eum, qui non noverat peccatum, pro nobis peccatum fecit, ut nos efficeremur iustitia Dei in ipso.
(CEI 1974) 2Corinzi 5,21 Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato (letteralmente : lo fece amartia ) in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio.
(CEI 2008) Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
Va notato che il termine greco amartia non significa, nella S. Scrittura, solo peccato ma significa anche sacrificio per il peccato come si può vedere in Lev. 4,21 . 5,9–12 (cfr. Zorell “ Lexicon …” Ed. Pont. Ist. Bib., Roma 1990, col. 74) perciò ci pare evidente che il testo in questione afferma che Cristo è stato fatto sacrificio per il peccato e non precisamente peccato infatti Cristo è venuto per togliere il peccato; Cristo non ha peccato ed è venuto a togliere il peccato con il sacrificio della sua vita.
questa spiegazione che appare luminosa e perfetta fu data già da s. Agostino in due suoi discorsi il discorso 152
.............
Nella Bibbia di Gerusalemme, in nota, nel commento alla edizione con il testo CEI del 2008, si afferma che questa spiegazione da noi presentata è possibile perché la stessa parola ebraica hattat come il corrispondente termine greco amartia può avere 2 sensi : peccato e sacrificio per il peccato.
Don Tullio Rotondo "
www.apologetica-cattolica.net/…/esegesi.html
Vediamo anzitutto il testo …
(TESTO GRECO) τὸν µὴ γνόντα ἁµαρτίαν ὑπὲρ ἡµῶν ἁµαρτίαν ἐποίησεν,
ἵνα ἡµεῖς γενώµεθα δικαιοσύνη θεοῦ ἐν αὐτῷ.
(Nova Vulgata ) Eum, qui non noverat peccatum, pro nobis peccatum fecit, ut nos efficeremur iustitia Dei in ipso.
(CEI 1974) 2Corinzi 5,21 Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato (letteralmente : lo fece amartia ) in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio.
(CEI 2008) Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
Va notato che il termine greco amartia non significa, nella S. Scrittura, solo peccato ma significa anche sacrificio per il peccato come si può vedere in Lev. 4,21 . 5,9–12 (cfr. Zorell “ Lexicon …” Ed. Pont. Ist. Bib., Roma 1990, col. 74) perciò ci pare evidente che il testo in questione afferma che Cristo è stato fatto sacrificio per il peccato e non precisamente peccato infatti Cristo è venuto per togliere il peccato; Cristo non ha peccato ed è venuto a togliere il peccato con il sacrificio della sua vita.
questa spiegazione che appare luminosa e perfetta fu data già da s. Agostino in due suoi discorsi il discorso 152
.............
Nella Bibbia di Gerusalemme, in nota, nel commento alla edizione con il testo CEI del 2008, si afferma che questa spiegazione da noi presentata è possibile perché la stessa parola ebraica hattat come il corrispondente termine greco amartia può avere 2 sensi : peccato e sacrificio per il peccato.
Don Tullio Rotondo "
www.apologetica-cattolica.net/…/esegesi.html