donline
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04:25
Le tasse: chi le paga e chi le riscuote. 12PORTE - 27 settembre 2012: L'annuale festa di San Matteo, patrono della Guardia di Finanza, è stata l'occasione di una Messa celebrata dal Cardinale Arcivescovo …Altro
Le tasse: chi le paga e chi le riscuote.
12PORTE - 27 settembre 2012: L'annuale festa di San Matteo, patrono della Guardia di Finanza, è stata l'occasione di una Messa celebrata dal Cardinale Arcivescovo nella chiesa di Sant'Isaia, adiacente al Comando regionale. Nell'omelia, il cardinale ha toccato il tema spinoso delle tasse, dalla duplice prospettiva di chi è chiamato a pagarle e di chi le deve amministrare.
LDCaterina63
Gentile Nicola Fulgenzio,
non è corretto quanto lei dice... il fine non giustifica i mezzi, se lo Stato si corrompe, bisogna riportarlo sulla retta via, ma le tasse vanno pagate altrimenti lo Stato fallisce e con lui anche il cittadino....
San Matteo non era immorale perchè riscuoteva i tributi, ma perchè FRODAVA, esigeva anche ben oltre...
San Matteo era anche chiamato Levi, in quanto pubblicano, …Altro
Gentile Nicola Fulgenzio,
non è corretto quanto lei dice... il fine non giustifica i mezzi, se lo Stato si corrompe, bisogna riportarlo sulla retta via, ma le tasse vanno pagate altrimenti lo Stato fallisce e con lui anche il cittadino....
San Matteo non era immorale perchè riscuoteva i tributi, ma perchè FRODAVA, esigeva anche ben oltre...
San Matteo era anche chiamato Levi, in quanto pubblicano, era membro di una delle categorie più odiate dal popolo ebraico. In effetti a quell'epoca gli esattori delle tasse pagavano in anticipo all'erario romano le tasse del popolo e poi si rifacevano come usurai tartassando la gente.
I sacerdoti, per rispettare il primo comandamento, vietavano al popolo ebraico di maneggiare le monete romane che portavano l'immagine dell'imperatore. I pubblicani erano quindi accusati di essere peccatori perché veneravano l'imperatore.
A questo punto interviene Gesù, passa vicino a Levi e gli dice semplicemente Seguimi (Marco 2,14). E Matteo, alzatosi, lo seguì.

Dovette certamente pentirsi non del mestiere che faceva, ma del male che faceva in nome di una cosa giusta (quando è fatta bene).... per questo è stato proclamato patrono della Guardia di Finanza, per ricordare loro quale grande responsabilità essi hanno e che devono guardarsi dalla corruzione....

Dal Compendio del Catechismo:
368. Quando l'atto è moralmente buono?

1755-1756
1759-1760

L'atto è moralmente buono quando suppone ad un tempo la bontà dell'oggetto, del fine e delle circostanze. L'oggetto scelto può da solo viziare tutta un'azione, anche se l'intenzione è buona. Non è lecito compiere il male perché ne derivi un bene. Un fine cattivo può corrompere l'azione, anche se il suo oggetto, in sé, è buono. Invece un fine buono non rende buono un comportamento che per il suo oggetto è cattivo, in quanto il fine non giustifica i mezzi. Le circostanze possono attenuare o aumentare la responsabilità di chi agisce, ma non possono modificare la qualità morale degli atti stessi, non rendono mai buona un'azione in sé cattiva.
LDCaterina63
👏 Grande Arcivescovo!!!
Grazie per questo insegnamento!
donline
Lettera ai Romani, cap. 13: Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all'autorità, si oppone all'ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso la condanna. I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver …Altro
Lettera ai Romani, cap. 13: Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all'autorità, si oppone all'ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso la condanna. I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver da temere l'autorità? Fà il bene e ne avrai lode, poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male. Perciò è necessario stare sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di coscienza. Per questo dunque dovete pagare i tributi, perché quelli che sono dediti a questo compito sono funzionari di Dio. Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi il tributo, il tributo; a chi le tasse le tasse; a chi il timore il timore; a chi il rispetto il rispetto.
nicola-fulgenzio
Con tutto il rispetto per San Matteo. "protettore della finanza???"""
ma pagare le tasse, ad uno stato che non fornisce servizi, e se le fornisce le fornisce male equivale a dare il pizzo alla mafia.
ricordiamoci che matteo "lasciato tutto seguì Gesù". cos' ha lasciato Matteo? Un'attività certametne immorale (esigere le tasse) come immorale è pagare le tasse ad una classe dirigente immorale opulenta. …Altro
Con tutto il rispetto per San Matteo. "protettore della finanza???"""
ma pagare le tasse, ad uno stato che non fornisce servizi, e se le fornisce le fornisce male equivale a dare il pizzo alla mafia.
ricordiamoci che matteo "lasciato tutto seguì Gesù". cos' ha lasciato Matteo? Un'attività certametne immorale (esigere le tasse) come immorale è pagare le tasse ad una classe dirigente immorale opulenta.
pertanto ci si fregia di un santo per nascoondere l'immoralità insita in questo stato.