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Fra Tommaso da Olera - L'Amore dona tutto.

Petalidirose. Tommaso da Olera, al secolo Tommaso Acerbis, è nato nel piccolo borgo Olera nel 1563 ed è morto a Innsbruck il 3 maggio 1631. La sua fama di predicatore valicò i confini della Repubblica di Venezia, tanto che nel 1619 Leopoldo V, arciduca del Tirolo, lo volle vicino a sé come guida spirituale. Inserito nel locale convento di Innsbruck, nel quale continuò a ricoprire il ruolo di addetto alla questua, si introdusse negli ambienti di corte asburgici, diventando consigliere religioso di numerose personalità politiche, tra cui Claudia de' Medici e l'imperatore Ferdinando II (a cui diede supporto durante la Guerra dei trent'anni, predicendo al sovrano il positivo esito), rispettivamente consorte e fratello maggiore di Leopoldo.

Divenne inoltre consigliere dell'arcivescovo Paride Lodron, principe di Salisburgo, di Massimiliano I e della moglie Elisabetta di Lorena, duchi di Baviera.

Nonostante fosse abituato a frequentare personalità altolocate, visse con uno stile di vita austero, tra preghiera e digiuno, senza perdere l'umiltà e l'obbedienza che lo avevano contraddistinto: continuò a predicare il Vangelo sine glossa (ovvero senza commento), entrando in contatto con le differenti realtà sociali e politiche che si incontravano nella zona, parlando indistintamente con il popolo minuto e con autorità politiche ed ecclesiastiche.

Venne definito un apostolo senza stola per via delle numerose lezioni di fede che impartì alla gente, diffondendo la volontà di fare del bene, rincuorando i bisognosi, dando conforto agli infermi, riportando la pace tra litiganti e favorendo le conversioni al cattolicesimo.

Strinse una profonda amicizia con Ippolito Guarinoni, del quale divenne guida spirituale. Questi esercitò la professione di medico presso Hall, cittadina nella quale i due promossero lo sviluppo dell'istituto delle vergini, frequentato da esponenti della nobiltà tirolese. Guerinoni venne quindi trasferito presso la miniera di Schwaz: qui Fra Tommaso si prodigò al fine di permettere il sostentamento ai minatori cattolici che versavano in difficoltà finanziarie, contattando direttamente i baroni Fieger di Friedberg, proprietari di numerose miniere nelle vallate del fiume Inn e dell'Adige.

Con l'amico Ippolito si fece inoltre promotore della costruzione di un santuario presso Volders, a quindici chilometri da Innsbruck. Questo edificio sacro, inaugurato nel 1654, fu il primo luogo di culto dedicato all'Immacolata in un territorio di cultura tedesca e venne dichiarato monumento nazionale nel corso del XX secolo.

Divenuto ormai personaggio noto in tutta l'Austria, approdò anche alla corte dei duchi di Baviera, dove favorì la conversione del Duca di Weimar e di Eva Maria Rettinger, vedova del conte di Lerchenberg. La nobildonna, dopo aver conosciuto il predicatore, vendette i suoi beni, prodigandosi ella stessa per aiutare i poveri, entrando quindi nell'Abbazia di Nonnberg, dove divenne la badessa.

Fra Tommaso da Olera scrisse trattati religiosi tra cui i "Concetti morali contra gli heretici” contenuti nel volume "Fuoco d'amore" pubblicato in prima edizione ad
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