Trovata, nel nord di Israele, l’impronta lasciata duemila anni fa dai calzari di un legionario romano

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L’impronta della caliga di un legionario romano trovata a Hippos, nel nord di Israele
Quante volte, in un sito archeologico, ci è capitato di dire: stiamo camminando sulle orme di quel popolo antico o di quel personaggio. Ad un gruppo di archeologi israeliani è successo “letteralmente” di camminare sule orme del popolo ce stavano studiando. È successo in Israele: recenti scavi condotti da un team dell’università di Haifa nelle rovine di Hippos, una città ellenistica sulle alture del Golan, hanno portato alla luce delle impronte di calzari dei soldati romani risalenti a duemila anni fa.
Le impronte di suole chiodate vennero impresse nella malta ancora umida delle fortificazioni erette a Hippos, che sorge a est del mare di Galilea (Lago di Tiberiade), come riferisce su “Popular Archaeology” il professor Michael Eisenberg. Hippos era una delle dieci città ellenistiche sparse fra quelli che sono oggi Israele, Siria e Giordania, conosciute …Altro
Primo G
San Giuseppe non era né carpentiere né falegname, era, per capirci, un edile ed una delle poche cose sicure è la sua partecipazione alla costruzione della città di Sefforis dove ovviamente il legno veniva ampiamente utilizzato. Non aveva la bottega per fare il falegname sono tutte invenzioni postconciliari. Se vuole un suvenir di San Giuseppe la cosa migliore è recarsi a Nazareth e visitare …Altro
San Giuseppe non era né carpentiere né falegname, era, per capirci, un edile ed una delle poche cose sicure è la sua partecipazione alla costruzione della città di Sefforis dove ovviamente il legno veniva ampiamente utilizzato. Non aveva la bottega per fare il falegname sono tutte invenzioni postconciliari. Se vuole un suvenir di San Giuseppe la cosa migliore è recarsi a Nazareth e visitare devotamente la zona!
La Verità vi farà liberi
Carissima Alda Luisa, mi sono sempre chiesto una cosa: Giuseppe era carpentiere/falegname, Gesù per almeno metà della sua vita ha certamente lavorato con lui, ci sarà ancora in giro qualche mobile o che so altro, costruito da loro?
alda luisa corsini
Sapevo che era un carpentiere edile (tetti, case, ecc) e che usava proprio quel tipo di chiodi con cui fu crocifisso Gesù; ma, mio caro La verità vi farà liberi, non ho fatto studi specifici e scientifici al riguardo e non posso esserle d'aiuto nell'immediato. Confido di approfondire l'argomento..
alda luisa corsini
Mi è venuto in mente che in Santa Maria Maggiore esiste la c.d. reliquia della culla di Gesù, in legno naturalmente (aldilà del fatto che sia quella oppure no, viene naturale pensare che Giuseppe si occupò di persona nella confezione della culla). La posterò domani.
Altri 2 commenti da alda luisa corsini
alda luisa corsini
Leggo che nel 2019 era in procinto di tornare a Betlemme da dove proveniva: v. it.aleteia.org/…/reliquie-della-…
alda luisa corsini
Poi, sempre di legno esiste anche la c.d. reliquia del bastone di San Giuseppe che
si troverebbe nel Sacro Eremo di Camaldoli (Arezzo). Frammenti di questo bastone sono inoltre custoditi nella chiesa di Santa Cecilia a Roma, Sant’Anastasia a Roma, San Domenico a Bologna e San Giuseppe del Mercato.
La Verità vi farà liberi
Grazie mille di tutte le informazioni!!!
... proverò ad indagare un pochino anche io!
alda luisa corsini
A proposito della culla, ho scoperto che la tradizione dice che si tratta di alcune asticelle prese dalla mangiatoia della stalla/grotta di Betlemme dove nacque e fu adagiato Gesù. Viene meno l'ipotesi che si trattasse della culla che successivamente ospitò il Corpo del Bambino in Egitto e /o a Nazareth.