La Madonna al veggente Cornacchiola: visioni e profezie sulla Chiesa

La dimensione profetica è notevolmente accentuata nel messaggio delle Tre Fontane. Come in altre apparizioni moderne la Beata Vergine Maria ha rivolto il suo sguardo materno preoccupato e sofferto alla situazione del mondo e della Chiesa indicando realtà future gravi e dolorose, conseguenza implacabile del rifiuto di Dio e della guerra alle sue Leggi e ai suoi Comandamenti di vita.

Il messaggio-segreto delle Fontane mette in guardia la Chiesa ed il mondo da quello scatenamento del principe delle tenebre che, proprio nel XX secolo, sarebbe stato eccezionalmente attivo.

Quando si affronta questo tema è quasi diventata tradizione riportare la famosissima visione che ebbe Leone XIII il 13 Ottobre 1884:

«Il Pontefice ricevette una visione che riguardava il futuro della Chiesa, un periodo di circa cento anni in avanti quando il potere di Satana avrebbe raggiunto il suo culmine. Di questo episodio sono note diverse versioni; in quella più comunemente accettata si dice che Leone XIII avrebbe sentito due voci: una dolce e gentile, l’altra roca e aspra. Gli parve che queste voci provenissero da vicino al tabernacolo. Subito comprese che la voce dolce e gentile era quella di Nostro Signore mentre quella roca e aspra era di Satana. In questo dialogo Satana affermava con orgoglio di poter distruggere la Chiesa, ma per fare questo chiedeva più tempo e più potere.

Nostro Signore acconsentì alla richiesta e gli chiese di quanto tempo e di quanto potere avesse bisogno. Satana rispose che aveva bisogno di 75 o 100 anni e un maggior potere su coloro che si fossero messi al suo servizio. Nostro Signore accordò a Satana il tempo e il potere che chiedeva, dandogli piena libertà di disporne come voleva. Leone XIII rimase così scosso da questa esperienza che scrisse una preghiera in onore di San Michele per la protezione della Chiesa»[1]
.

Visione profetica, questa, che fa luce sulle “diavolerie” di satana per quella misteriosa ma reale “maggiore libertà” di attaccare il mondo e la Chiesa stessa.

Come in altri messaggi mariani moderni (Fatima, Akita, Amsterdam, Itapiranga, Anguera, ecc.) anche qui, alle Tre Fontane, le rivelazioni parlano in larga parte di una sofferenza, uno sconvolgimento ed una persecuzione che provengono dall’interno più che dall’esterno della Chiesa.

Tutto ciò è messo in luce attraverso la visione simbolica di una talare abbandonata di un drappo nero (simboli di quella defezione di massa di cui sarebbe stato protagonista il clero del postconcilio) e di una croce spezzata (simbolo della persecuzione e dell’oltraggio recato alla Chiesa di Cristo dai nemici della stessa Chiesa).

Riflette opportunamente il padre Angelo Tentori, dei Servi di Maria (†2014): «“La Chiesa sarà perseguitata, spezzata”. Nessuna novità, ma forse la Madonna accennava a un altro tipo di persecuzione: quella che viene non tanto dal di fuori quanto dall'interno, da chi si professa cattolico ma non lo è, da chi all'interno della Chiesa si ribella e pretende di seguire un cammino suo, diverso dagli insegnamenti di Cristo proposti attraverso la Chiesa. E il peggio è che contrabbanda i propri errori come autentico Vangelo, ingannando molte anime, portandole sulla strada della perdizione. Sono questi i persecutori peggiori della Chiesa, che apparentemente rimangono nell'ovile ma come lupi camuffati da pecore possono sbranare più facilmente le anime»[2].

Quella croce spezzata ha un significato profondo. Interessante notare la relazione intercorrente tra questa profezia e quella di Rue du Bac, quando la Vergine Immacolata preannunciava che la croce sarebbe stata disprezzata. Nell’immagine profetica delle Tre Fontane vi è un crescendo di drammaticità. Quella croce già disprezzata è detto ora che sarà spezzata: si tratta dell’oltraggio e del disprezzo di cui saranno fatti oggetto Cristo e la sua Chiesa che muovono da una ribellione “in progress” dell’uomo contro il suo Creatore e Salvatore.

Sia lecito ora riflettere che, se l’immagine della croce spezzata è associata alla defezione del clero simboleggiata dal drappo nero e dalla talare, gli oltraggi maggiori, le sofferenze e persecuzioni più grandi potrebbero essere proprio quelle che provengono dall’interno della Chiesa, quelle che costituivano la preoccupazione maggiore della Vergine della Rivelazione.

La croce, così, sarebbe spezzata principalmente a causa dell’azione demolitrice in atto dentro la Chiesa del Signore. La riflessione ha una sua coerenza e un certo riscontro nei tragici eventi che si susseguirono in maniera clamorosa nel secondo cinquantennio del XX° secolo e che si andava ad aprire a pochi anni di distanza dalla mariofania romana. Esiste, tra l’altro, un dato impressionante che non può essere dimenticato in relazione alla talare piegata vista da Cornacchiola:

«Negli anni settanta-ottanta circa quarantamila sacerdoti abbandonarono l’abito: una cifra enorme, uno smarrimento che la Chiesa mai aveva vissuto in precedenza e che non può essere spiegato dal punto di vista sociologico ma soltanto dal punto di vista spirituale. Già trent’anni prima alle Tre Fontane, la Madonna aveva mostrato tale crisi con quei segni: il drappo nero e la talare, per indicare il suo dolore a causa dei sacerdoti che si sarebbero spretati e la croce spezzata per sottolineare il rinnegamento di Cristo provocato da questo tradimento di massa»[3].

A sostegno di questa connessione tra croce spezzata e defezione del clero postconcilare, è interessante una testimonianza di don Attilio Negrisolo (un sacerdote di Padova figlio spirituale di Padre Pio) che in un sua catechesi sul messaggio di Fatima riferiva (secondo alcune testimonianze da lui stesso raccolte) che uno dei punti più gravi del Terzo Segreto di Fatima sarebbe quello della defezione del clero, dagli anni ’60 in poi. Solo Paolo VI ha firmato qualcosa come 23.000 dispense dal sacerdozio ai sacerdoti per sposarsi. Dopo di lui il fenomeno continuò anche se con minore intensità [4].

A questo proposito è interessante una glossa di Herman B. Kramer al passo dell’Apocalisse in cui san Giovanni parla di un terzo delle stelle del firmamento precipitate nell’abisso dalla coda del dragone infernale [5].

Secondo questa interessante interpretazione esegetica, quel simbolico terzo delle stelle indicherebbe «un terzo del clero», che «seguirà il dragone». Per suo mezzo satana sarà in grado di introdurre nella Chiesa «l’uso di morali non cristiane, false dottrine, compromessi con l’errore, o l’obbedienza ai governi civili in violazione della propria coscienza». Inoltre «il significato simbolico della coda del dragone potrebbe rivelare che quella parte del clero pronta all’apostasia avrà il controllo delle posizioni più influenti all’interno della Chiesa, avendole ottenute per mezzo dell’ipocrisia, della falsità e dell’adulazione».

Questo clero pervertito dal nemico includerà quelli «che si rifiutano di predicare la verità o di ammonire i peccatori dando il buon esempio, ma che piuttosto cercano la popolarità, incuranti di ciò che li circonda e schiavi del rispetto umano», coloro «che si preoccupano solo dei propri interessi e non combattono le pratiche malvagie che avvengono nella Chiesa» ed i vescovi «che tormentano i bravi sacerdoti che osano dire la verità» [6].

* * *


Tutto quanto affermato finora non si discosta da quanto effettivamente la messaggera celeste rivelò al suo interlocutore, ormai vinto dalla sua materna grazia.

Dell'enigmatica visione di cui ci stiamo occupando, infatti, la Vergine della Rivelazione fornì al veggente un'ampia e dettagliata spiegazione così da lui sintetizzata: «La Vergine mi parla di quello che avviene nel mondo, quello che succede, quello che deve succedere nell'avvenire; come va la Chiesa, come va la vera fede; che gli uomini non crederanno più..., tante cose che si stanno avverando adesso. Ma molte cose si dovranno avverare...».

E queste sono le parti salienti di quanto la Vergine SS. dettagliò circa la futura crisi della Chiesa e della società, simbolizzate nella visione della talare, del drappo e della croce:

«“Momenti duri si preparano per voi, e prima che la Russia si converta, e lasci la via dell’ateismo, si scatenerà una tremenda e grave persecuzione. Pregate, si può fermare (…).

Accostatevi al Cuore di Gesù mio Figlio, consacratevi al Cuore d’una Madre che sanguina, sempre in senso mistico, continuamente per voi, osannate all’Iddio che è fra voi, allontanatevi dalle false cose del mondo: vani spettacoli, stampe d’oscenità, amuleti di ogni specie, falsità e altri mali, vanità e spiritismo, sono cose che il demonio del male adopererà per la persecuzione delle creature d’Iddio; le potenze malefiche opereranno nei vostri cuori, e Satana è sciolto, da promessa divina, per un periodo di tempo: accenderà fra gli uomini il fuoco della protesta, per la santificazione dei santi.

Figli! Siate forti, resistete all’assalto infernale, non temete, io sarò con voi, col mio Cuore di Madre, per dare coraggio al vostro, e lenire le vostre pene e le vostre ferite tremende che verranno nel tempo stabilito dai piani dell’economia divina. La Chiesa tutta subirà una tremenda prova, per pulire il carname che si è infiltrato tra i ministri, specie fra gli Ordini della povertà: prova morale, prova spirituale. Per il tempo indicato nei libri celesti, sacerdoti e fedeli saranno messi in una svolta pericolosa nel mondo dei perduti, che si scaglierà con qualunque mezzo all’assalto: false ideologie e teologie! (…).

Sono tempi terribili per tutti, la fede e la carità rimarranno intatte se vi attenete a quel che vi dico; sono momenti di prova per tutti voi, state saldi nella Rocca eterna dell’Iddio vivente, io vi mostrerò il sentiero, dal quale esce vittorioso il santo per il Regno divino, che si stabilirà sulla Terra nel giorno della vittoria: amore, amore e amore (…).

Vi saranno giorni di dolori e di lutti. Dalla parte d’oriente un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo, e spezzerà le cose più sante e sacre, quando gli sarà dato di farlo. Abbiate unito al timore: amore e fede, amore e fede; tutto per far risplendere i santi come astri nel Cielo. Pregate molto e vi saranno alleggeriti la persecuzione e il dolore (…).

Il mondo entrerà in un’altra guerra, più spietata delle precedenti; maggiormente sarà colpita la Rocca eterna (…). L’ira di satana non è più mantenuta; lo spirito di Dio si ritira dalla terra, la Chiesa sarà lasciata vedova, ecco il drappo talare funebre, sarà lasciata in balìa del mondo. L’oscurità della coscienza, il male che aumenta, vi testimonieranno il momento giunto della catastrofe finale; si scatena l’ira in tutta la Terra, la libertà satanica, permessa, farà strage in ogni luogo. Momento di sconforto e smarrimento sarà sopra voi; unitevi nell’amore di Dio (…).

Vedrete uomini guidati da Satana fare una lega unitaria per combattere ogni forma religiosa; la colpita maggiormente sarà la Chiesa del Cristo, per nettarla dalle sozzure che vi sono dentro: commercio usureggiante e politica, contro Roma! Nel finale, molti saranno convertiti per le molte preghiere e per il ritorno all’amore di tutti, e per potenti manifestazioni divine (…).

Poi l’Agnello mostrerà la sua vittoria eterna, con le Potenze divine, distruggerà il male col bene, la carne con lo spirito, l’odio con l’amore! La Santità del Padre (il Papa, ndr.) regnante nel trono dell’amore divino soffrirà a morte, per un poco, di qualche cosa, breve, che, sotto il suo regnare, avverrà. Altri pochi ancora regneranno sul trono: l’ultimo, un santo, amerà i suoi nemici; mostrandolo, formando l’unità d’amore, vedrà la vittoria dell’agnello (…).

I sacerdoti, pure essendo nella bolgia infernale, sono a me cari; saranno calpestati e trucidati, ecco la croce rotta vicino alla talare dello spogliamento esteriore sacerdotale(si fa riferimento ad una visione che la Madonna aveva mostrato a Bruno durante l’apparizione, ndr.) e in questo tempo i sacerdoti mostrino d’essere miei figli veramente; vivendo nella purità, lontano dal mondo, non fumino, siano più retti, seguano la via del Calvario (…).

Fortificatevi, preparandovi alla battaglia della fede, non siate pigri nelle cose di Dio, vedrete tempi che gli uomini faranno meglio la volontà della carne che quella di Dio; essi continuamente vengono trascinati nel fango e nel baratro della perdizione volontaria. La giustizia di Dio si farà sentire presto sulla Terra; fate penitenze. Solo i santi che sono fra voi, negli eremi e nei conventi e in ogni luogo, mantengono l’ira distruggitrice della giustizia divina. Il momento è terribile. Di quel giorno che viene, le vergini e i vergini, chiunque serve Dio in spirito e non secondo la carne, si addossano parte delle piaghe, che, presto, scenderanno sulla Terra, lasciando ancora il tempo ai peccatori, affinché si ravvedano e si mettano con tutta la vita loro sotto il manto mio, per essere salvati (…)».

* * *

Ritornando a quel «non si crederà più» a cui il Cornacchiola faceva riferimento... è diventato ormai un dato di fatto, una drammatica evidenza che ha preoccupato, fino all'affanno, gli ultimi Pontefici. Fu lo stesso papa Paolo VI - non certo un antirivoluzionario ed anzi un fautore dello "spirito del Concilio" - a dover riconoscere vero la fine dell'ufficio e della vita: «C’è un grande turbamento in questo momento nel mondo e nella Chiesa e ciò che è in questione è la fede. Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all’interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico e può avvenire che questo pensiero non cattolico all’interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia»[7].

Da parte sua il papa Benedetto XVI, all’approssimarsi dell’anno della Fede da lui indetto (AD 2012), incalzò sul punto della crisi della fede a più riprese:

«Benedetto XVI è ritornato più volte sul tema della fede. Nei suoi auguri natalizi alla Curia romana ha detto: “Il nocciolo della crisi della Chiesa in Europa è la crisi della fede. Se ad essa non troviamo una risposta, se la fede non riprende vitalità, diventando una profonda convinzione ed una forza reale grazie all'incontro con Gesù Cristo, tutte le altre riforme rimarranno inefficaci”. Alla stessa stregua durante il suo viaggio in Germania aveva osservato: “Occorre forse cedere alla pressione della secolarizzazione, diventare moderni mediante un annacquamento della fede? Naturalmente, la fede deve essere ripensata e soprattutto rivissuta oggi in modo nuovo per diventare una cosa che appartiene al presente. Ma non è l'annacquamento della fede che aiuta, bensì solo il viverla interamente nel nostro oggi. Non saranno le tattiche a salvarci, ma una fede ripensata e rivissuta in modo nuovo”»[8].

In conclusione, vorrei ricordare quelle profetiche parole dello stesso Benedetto XVI durante l’omelia del 2 ottobre 2005 in cui, preoccupato, rifletteva giustamente così sulla parabola dei vignaioli omicidi: «Il Signore, nell’Antico come nel Nuovo Testamento, annuncia alla vigna infedele il giudizio (…). La minaccia di giudizio riguarda anche noi, la Chiesa in Europa, l’Europa e l’Occidente in generale. Con questo Vangelo il Signore grida anche nelle nostre orecchie le parole che nell’Apocalisse rivolse alla Chiesa di Efeso: “Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto” (2,5). Anche a noi può essere tolta la luce, e facciamo bene se lasciamo risuonare questo monito in tutta la sua serietà nella nostra anima, gridando allo stesso tempo al Signore: “Aiutaci a convertirci! Dona a tutti noi la grazia di un vero rinnovamento! Non permettere che la tua luce in mezzo a noi si spenga! Rafforza tu la nostra fede…”»[9].

Note:

[1] profezie3m.altervista.org/ptm_c31e.htm%20Leone%20XIII: « “San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia, contro la malvagità e le insidie del diavolo sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E tu, principe delle milizie celesti, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime”. Il Pontefice dispose che questa preghiera fosse detta alla fine di ogni Messa. Questa disposizione venne seguita fino agli anni ‘60, quando, con la riforma della Messa attuata dal Concilio Vaticano II (196265), la preghiera venne definitivamente soppressa dalla liturgia ».
[2] Padre A. M. Tentori, La Bella Signora delle Tre Fontane, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000, p. 97.
[3] Padre L. Fanzaga-S. Gaeta, La Firma di Maria, Sugarco, Milano 2005, p. 119.
[4] Reperibile presso l’indirizzo: www.parrocchiasanmichele.eu. Il sacerdote padovano aggiungeva, a questa affermazione, un fatto interessantissimo e sconosciuto ai più. Il 10 Luglio 1977, l’allora patriarca di Venezia Albino Luciani andò a Coimbra, fatto chiamare da suor Lucia. La santa veggente gli consegnò un messaggio per l’allora pontefice Paolo VI, messaggio che lei aveva ricevuto da Gesù in persona e Questi voleva che arrivasse al Papa. In questo messaggio c’erano due punti. Nel primo Gesù sottolineava la necessità di una riforma morale della Chiesa. Il secondo punto era di una certa drammaticità: il Signore diceva alla santa veggente che non sarebbe finita la sofferenza del mondo se non fosse cessato il peccato dei preti. Il popolo di Dio ed il mondo intero, infatti, è sconvolto, tuttora, dalla confusione, dallo scandalo e dal peccato di sacerdoti, vescovi e religiosi.
[5] Non si tratta di un'interpretazione nuova. Nel linguaggio della Bibbia, “stelle del cielo” sono coloro che dal cielo illuminano la via agli altri, affinché anche questi vi giungano. Il passaggio dell'Apocalisse giovannea che abbiamo citato, è stato interpretato comunemente nei commentari Cattolici come un terzo del clero – ovvero cardinali, vescovi e sacerdoti – che decade dal proprio stato consacrato e che passa dalla parte del demonio. Questi uomini di Chiesa stanno minando le fondamenta della Fede Cattolica e mettendo a serio rischio la salvezza eterna di tante anime con i loro insegnamenti ed i loro comportamenti fuorvianti.
[6] Herman B. Kramer, The Book of Destiny (prima edizione 1955, ristampato da TAN Books and Publishers, Inc., Rockford, Illinois, 1975), pp. 279-284, riportato in Padre Paul Kramer, La Battaglia Finale del Diavolo, Good Counsel Publications (seconda edizione), Buffalo 2011, pp. 134-135 (fatima.org/…/The-Devils-Fina…).
[7] J. Guitton, Paolo VI segreto, San Paolo, Milano 1985, p. 21.
[8] Mons. R. Fisichella, La grandezza del Credere. Verso l’anno della fede indetto da Benedetto XVI in L’Osservatore Romano, 1/8/2012.
[9] Benedetto XVI, Omelia 2.10.2005: w2.vatican.va/content/benedict xvi/it/homilies/2005/documents/hf_benxvi_hom_20051002_opening-synod-bishops.html.

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Per saperne di più su queste apparizioni e messaggi consulta l'Album da me creato:

La Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane
Annacantoni
Se per un istante potessimo vedere cio che ci attende non esiteremmo nemmeno un istante ad abbracciare la Verita.Siamo sordi sordi e ciechi oggi più di ieri. Maria Madre di Dio e Madre Nostra ci esorta senza sosta a vivere la Santa Messa nutrirci del Suo Figlio Nostro Signore nella Santa Eucaristia che vogliamo Adorare senza sosta e in Adorazione chiedere la santificazione dei sacerdoti e delle …Altro
Se per un istante potessimo vedere cio che ci attende non esiteremmo nemmeno un istante ad abbracciare la Verita.Siamo sordi sordi e ciechi oggi più di ieri. Maria Madre di Dio e Madre Nostra ci esorta senza sosta a vivere la Santa Messa nutrirci del Suo Figlio Nostro Signore nella Santa Eucaristia che vogliamo Adorare senza sosta e in Adorazione chiedere la santificazione dei sacerdoti e delle anime consacrate ad afferrare lo strumento del Santo Rosario odiato dalle forze del male .Non dobbiamo aspettare non dobbiamo esitare Alziamoci e andiamo con Maria nella gioia incontro al Signore perché Solo Lui È Via Sola Verità Vera Vita NULLA HA SENSO SENZA LUI E LUI CI HA REDENTI SULLA CROCE. AI PIEDI DELLA CROCE CON MARIA LI È LA NOSTRA SALVEZZA. Gesù ha concesso a colui che divide un tempo per tentare la Sua Chiesa ma sa che senza di Lui non possiamo fare nulla e NON ha abbandonato la Sua Chiesa siamo noi ad averLo abbandonato .LUI è con noi e Maria ci esorta a ritornare a Lui TORNIAMO AD ADORARLO NEI NOSTRI CUORI NELLE NOSTRE CASE NELLE NOSTRE CHIESE DOVE LUI È PRESENTE IN CORPO SANGUE ANIMA E DIVINITÀ.
Fredrick69
"Gli avvenimenti gravi sono appena iniziati e siete disorientati"
"Figli alzate la testa, perché il momento è vicino, sì molto vicino"
"Coraggio stiamo arrivando in cima al Calvario!"

Avola, domenica 1° Novembre 2009 – Solennità di tutti i Santi
Messaggio del Signore Gesù
Giuseppe Auricchia.
"Sono tornato dalla Chiesa dove ho ascoltato la S. Messa, ho ricevuto il mio dolce Gesù. Sono le 09.45 …Altro
"Gli avvenimenti gravi sono appena iniziati e siete disorientati"
"Figli alzate la testa, perché il momento è vicino, sì molto vicino"
"Coraggio stiamo arrivando in cima al Calvario!"


Avola, domenica 1° Novembre 2009 – Solennità di tutti i Santi
Messaggio del Signore Gesù

Giuseppe Auricchia.
"Sono tornato dalla Chiesa dove ho ascoltato la S. Messa, ho ricevuto il mio dolce Gesù. Sono le 09.45 e prego costantemente davanti alla Madonna e dico: O dolce e amato Gesù, se questa è la Tua volontà che si compia. Dite, dimmi, parlami io ti ascolto:"

Signore Gesù:
"Io vengo a dirti di ascoltare solo il vostro cuore e di fermare il tumulto e la confusione che si sollevano intorno a voi.
Non fate il gioco del nemico comportandovi in questo modo, tacete!
Io interverrò quando l'ora suonerà, per il momento non ascoltate tutti questi rumori sollevati.

Molti sono coloro che lottano tra di loro per il potere, e molti coloro che vogliono condurre il Mio popolo al di fuori dei sentieri di Dio.
Io vi raccomando di non guardare né a destra né a sinistra. Seguite la Mia strada, davanti a voi è tutta tracciata. Non fermatevi a discutere su queste cose o su quelle.
Gli avvenimenti gravi sono appena iniziati e siete disorientati.
Vi ho avvertito da tempo che sarebbe stato così. Non dubitate più della Mia parola! Voi sarete odiati, sarete trascinati davanti ai giudici e a uomini che si dicono colmi di potere divino. Non otterrete da loro né perdono, né giustizia ma solo una rivolta sempre più grande di odio incredibile, come lo ebbero a suo tempo per Me, vostro Dio. Sarete dunque odiati come lo fui Io stesso a causa del nome sacro che portavo, Figlio di Dio e figlio dell'uomo.
E voi Mi assomigliate, voi che Mi amate, perché portate il nome di figli del Padre e fratelli del Figlio. Voi che siete guidati dallo Spirito che dimora nel Padre e nel Figlio, voi subirete ogni sorta di ignominia da parte dei vostri come da parte di colui che si dice essere vostro amico.
Coraggio, Io non vi abbandonerò, anzi al contrario.
Figli alzate la testa, perché il momento è vicino, sì molto vicino.
Se dicono male di voi, ricordate che per Me fu lo stesso ed Io sono andato avanti fino alla Croce. Siete voi più grandi del Maestro per essere considerati migliori di Lui, o per essere risparmiati?

No!

In verità vi dico, figli Miei diletti, in questa tempesta dove tutto naviga sulle onde dell'odio, non fate resistenza al Mio amore e non piangete sulla vostra sorte.
In verità voi Mi assomigliate, sarete sul Mio Santo Cuore, trafitto dalla lancia.
Il vostro sangue si mescolerà, sarete ricoperti di sputi e se volgerete lo sguardo a Me, rivedrete su Me la Mia tunica che è rossa del Mio sangue.
Mi hanno spogliato di questa per tirarla a sorte. E voi che pensate dei vostri beni materiali? Hanno valore per questo tempo di angoscia? Voi non li considerate nemmeno, ma essi li bramano. Arriveranno fino a desiderare ciò che essi non avranno mai, il vostro posto nel Mio Santo Cuore.
Miei cari figli, so che voi piangerete molto, non ho pianto Io lacrime di sangue?
Per chi credete che siano le lacrime che scorrono sul Mio Volto sacro ancora oggi?
Per voi, Miei diletti, coraggio stiamo arrivando in cima al Calvario!
Non ti ho già detto che gli ultimi istanti sarebbero stati i più duri?

E siete solo in pochi a comprenderMi e a seguirMi tra questa folla immensa. Ma era necessario così e perciò il mondo vi odia e con questo piccolo numero accenderò il fuoco sulla terra, questo fuoco che arde in Me e riempie il Mio santo Cuore, vuole incendiare il mondo con la fiamma ardente del Mio amore purificatore.

Io piango per la Mia compassione che è tradita da coloro che ho amato di più e che Mi fanno tanto soffrire.
Oggi come in tutte le epoche ho incontrato Giuda.
Oggi, in questa orribile divisione e in questa orribile confusione mai viste al mondo, che ha lo stesso volto del Mio nemico. E' il suo tradimento che si nasconde sotto il mantello di giudice iniquo, (il suo tradimento è) di tutti coloro che hanno tradito la Mia legge e rifiutano la Mia parola, di tutti coloro che hanno mancato al Mio più grande comandamento che è quello del Mio amore.

Ecco la vostra alba, è l'alba del Giorno del Giudizio, e voi sarete giudicati per l'amore che Mi portate e per l'amore che non Mi portate, per l'amore assente nei vostri cuori di pietra e per la mancanza d'amore verso i vostri fratelli.
Vi benedico, Io Gesù, Giudice Supremo"


"E' un corteo di anime che Mi chiedono asilo, aiuto"
"Hanno tardato molto, esitato molto, temuto molto questo incontro"
"Un'immensa Croce che si elevava davanti ai loro occhi stupiti"


Avola, lunedì 2 Novembre 2009 – Commemorazione dei Defunti
Messaggio del Signore Gesù

Giuseppe Auricchia.
"Sono le ore 14.30. Mi trovo al cimitero per la S. Messa per i defunti. Vedo Gesù e così mi dice:"

"Figlio, una grande processione avanza verso Me.
E' un corteo di anime che Mi chiedono asilo, aiuto.
Le allontanerò da Me? Le respingerò lontano da Me?

Aprirò loro le braccia come solo un padre sa fare, perdonando le loro colpe e amandoli. Arrivano da così lontano che la fatica ha segnato i tratti dei loro volti.
Alcuni non hanno più nulla di umano. Io non vedo che sguardi pieni di paura e di domande. Mi hanno forse abbandonato per troppo tempo.

Io sento in loro il coraggio di tornare da Me pentiti, ma felici.

Sì, hanno tardato molto, esitato molto, temuto molto questo incontro.

Vedo le loro mani che si nascondono come se fossero sporche o semplicemente colpevoli. Troppo a lungo chiuse per accogliere il perdono.
Vedo questo corteo allungarsi e ampliarsi che avanza dai quattro punti cardinali attirati dalla stessa meta, vengono verso il centro.
Essi camminano senza consultarsi, guidati dalla stessa forza, sostenuti dalla stessa voce interiore.
Essi Mi hanno sentito come se l'uno l'avesse ripetuto all'altro, lentamente si sono uniti e raccolti per la lunga marcia.

Hanno attraversato deserti aridi e pianure gelide senza limite, anche l'acqua che hanno attraversato non è stato un ostacolo per loro.
Anche i monti non hanno potuto nasconderMi alla loro vista.
Avevano tutti la stessa visione in sé, venire a Colui che raduna.
Allora ho suonato l'ultima tromba, quella del grande raduno e il suono si è esteso all'infinito, hanno camminato anche di notte.
A volte hanno mangiato ciò che mangiano gli uccelli, perché troppo spesso è mancato loro il nutrimento.

Alcuni hanno pregato recitando quelle preghiere che ripetevano i loro nonni e che ritornavano alla loro memoria. Altri restavano muti o continuavano la marcia come automi guidati interiormente, ma fiduciosi.

Gli altri camminavano piangendo, perché sapevano ciò che lasciavano, ma non avevano alcuna idea di ciò che l'attendeva e la paura prendeva il posto della speranza. La notte lunga e oscura sta per scendere e voi non avete alcun riparo per proteggervi da essa. Essa vi avvolgerà e domani avrete voi la forza di riprendere questo interminabile cammino?

Allora questo popolo di risuscitati, avanzandosi come se fosse un solo uomo, gridava ad una sola voce:
<< Veniamo da lontano, dal fondo della nostra ignoranza e dal fondo della nostra negazione, talvolta da luoghi, da cui è stato molto difficile distaccarsene per alcuni. Ma oggi il giorno ci chiama, è un nuovo giorno, veramente un giorno nuovo, perché l'alba nuova si è appena levata su tutta la Terra>>.

Voi soli potete salvarvi dalla fame, dal freddo della guerra, voi soli potete unirvi insieme invocare la vittoria sulla morte. Ma chiamate questo Re potente, forte come un'armata di vincitori, divenite suoi amici, ascoltate la sua voce.
Allora tutti insieme hanno tolto la pietra dalla tomba che teneva prigioniera la Mia parola di verità.
In questa parola santa era il Re vittorioso che era dappertutto: davanti a loro, vicino a loro, sopra di loro, dovunque nello stesso tempo, ed ognuno lo sentiva.
Egli diceva loro:

<< Ecco il giorno che Io vi ho preparato e che non volevate ancora vedere, poiché i vostri occhi si sono troppo abituati all'ombra, alle tenebre, da non avere nemmeno più la forza di aprire le palpebre troppo appesantite dalla paura e dall'angoscia, ora voi siete con Me e non cercate più di perdervi >>.

Allora il popolo intero, quello che è formato da tutti i popoli in marcia, diceva al Re vittorioso:

<< Dove ci porti con tanto ardore? Andiamo a batterci per l'ultima volta?>>

E il Re rispondeva a loro: << Sì, per l'ultima volta sosterremo la più grande battaglia che abbiate mai conosciuto e vissuto, perché questa battaglia ha di per sé la vittoria assicurata, la pace e la gioia per il mondo intero>>.

(E il popolo:) <<Dove ci batteremo? >>

E il Re diceva: << Proprio qui prendete ciascuno la vostra fede in Me, riempitene i vostri cuori fino all'orlo, tutto nello stesso tempo. Andate, chiedete e ricevete >>.

Essi lo hanno visto tutti insieme come un solo uomo, l'unico popolo di Dio chiede la fede in Dio, la sola che salva, la fede in Gesù Cristo, Re dei re e Signore dei signori.
Subito la paura è fuggita come un lupo dinnanzi ad una muta di cani.
Poi ogni cuore di figli di Dio ha sentito che si apriva come un melagrano maturo che lasciava vedere il frutto pronto per essere mangiato e questo frutto conteneva solo in sé, centinaia di semi di grani rossi come l'amore, questo frutto assomigliava al Santo Cuore aperto.
In quel momento il santo Cuore dell'amore scoppiava di amore davanti a tutti, dando a ciascuno la sua parte di amore, grande, grande come la fetta di un dolce immenso, che non si arriva mai a finire, perché più se ne mangia e più ne resta.
Allora il Re al suo popolo saziato, felice, liberato da ogni male, forte, coraggioso e guarito da tutte le ferite interne ed esterne, a questo popolo completamente guarito all'istante che guardava dove si trovava, perché era venuto da lontano e si domandava, dove siamo?

Il Re disse loro: <<Voi siete sempre in casa vostra.>>

Allora essi videro meglio, perché le scaglie erano cadute dai loro occhi.
Essi comprendevano meglio, perché a loro era data la conoscenza.
Tutti insieme riconobbero questa immagine, questa proiezione che veniva dal loro cuore, ricolmo della fede di Dio.
Videro allora un'immensa Croce che si elevava davanti ai loro occhi stupiti, era luminosa come il più puro dei gioielli. Saliva dalla terra e si sospendeva nei cieli, come se volesse nascere dalla nostra terra, che diveniva così la sua culla.
Essa cresceva come un bambino nutrito da tutto un popolo di fratelli dal cuore puro e colmo di amore, di speranza e di carità.
Era gigantesca e cresceva ancora, perché la preghiera di questo popolo era così sincera e feconda, che la Croce si sollevava sempre più in alto e si allargava sempre più. Le sue braccia si aprivano e abbracciavano l'infinito, ed il cielo e la terra sembrano scuoterla, tutta dritta e maestosa e illuminata come un giorno senza fine, e l'alba nuova mostrava la sua stella luminosa, il suo Re.
Così il popolo che ha camminato nella lunga notte ha ritrovato la sua stella e la sua Croce.

Tutto a un tratto si udì una voce:

<<Io vengo ad unirvi per sempre ed ora in avanti voi non sarete più che un SOLO POPOLO E UNA SOLA FEDE.>>

Benedicendovi, Gesù, il vostro Creatore”

"Gli Angeli della Giustizia sono sparsi nel mondo"
"Non è lontano il tempo della vostra purificazione"
"Governanti e popoli si sono resi demoni incarnati"


Avola, 29 Novembre 2009, ore 07 – 1° domenica di Avvento
Messaggio privato della Madonna del Pino

Giuseppe Auricchia.
"In camera mia, mentre prego costantemente per tutti gli ammalati del corpo e dello spirito, vedo Maria e cosi mi dice:”

"Io sono Maria Immacolata senza peccato.
Figli Miei, in questi tempi così tenebrosi rimanete vicino a Mio Figlio perché la Sua Resurrezione deve essere per voi la vostra speranza di vita, e la destinazione alla vita eterna. Andateci incontro per compiacerlo in questi tempi malvagi.

Io Maria, prego per voi affinché vediate la Luce, seguiteLo mentre Io vi conduco al Suo Regno.
Il mondo di oggi è diventato peggio dei tempi di Noé, e agonizza nel pantano della melma, nell’odio, nell’avidità che hanno riempito i cuori degli uomini. È tutta opera di satana.

Il mondo piange nelle intense tenebre ma, gli Angeli della Giustizia sono sparsi nel mondo a preparare cose grandi.
Beati coloro che sono preparati, beati coloro che attendono Gesù .

Attenti uomini che vi burlate dei Miei messaggeri e non vi curate degli avvenimenti di Dio e seguitate nella via del peccato.
Voi state vivendo nel vostro Paese un periodo di confusione. Gente che disprezza la religione e ride sulle promesse di Gesù, i loro cuori sono induriti e rifiutano di ascoltare, la fede sta morendo in questi cuori ma vi dico, non è lontano il tempo della vostra purificazione.
Sono arrivati i lupi feroci che cercano di portarvi nell’inganno, ma vi chiedo ponete in salvo la vostra fede.
Governanti e popoli si sono resi demoni incarnati, mai come oggi, l’orgoglio e il proprio IO vi porteranno verso un grande disastro per il raggiungimento del potere, quale sicurezza avrete senza il Mio Divin Figlio?

Umanità, non troverai la pace finché non ti rivolgerai al tuo Creatore, non troverai la pace finché non riconoscerai il Mio messaggio d’amore e lo metterai in pratica, finché il Sangue Divino non sarà uno sviluppo particolare per la Chiesa al suo mistero, il culto che unisce, e così la pace verrà.

Il grande avvertimento si sta avvicinando sulla Terra, Gesù ha portato le sue reliquie a Roma per essere amato, adorato nella misericordia per l’umanità, e tu uomo al posto di amarlo hai scatenato una violenza inaudita.

Roma, Roma, Roma, dove è la tua fede?

Presto Gesù verrà per giudicarvi.
Benedicendovi, Io Maria, la Madre della vostra speranza”"

fonte:Madonnadelpino.altervista.org