SAN LEOPOLFO MANDIC. Questo Apostolo della Confessione nacque il 12 Maggio 1866, da Pietro Mandic e Carla Zarevic a Castelnuovo, TV, all’ingresso delle Bocche di Càttaro in Dalmazia. Ultimo di 12 figli …Altro
SAN LEOPOLFO MANDIC.

Questo Apostolo della Confessione nacque il 12 Maggio 1866, da Pietro Mandic e Carla Zarevic a Castelnuovo, TV, all’ingresso delle Bocche di Càttaro in Dalmazia.
Ultimo di 12 figli, fu battezzato con il nome di Adeodato (Bogdan), che poi da religioso avrebbe cambiato in quello di Leopoldo.
Fin da piccolo dimostrò un grande amore alla preghiera, praticata anche nella solitudine della sua stanzetta.
Entrato a Udine fra i Cappuccini nel 1882, divenne ben presto un modello per disciplina, applicazione allo studio e mortificazione.
Emessi i voti, fu mandato a studiare filosofia a Padova nel 1885 e teologia a Venezia dove, nel 1890, fu ordinato Sacerdote.
Sua grande aspirazione era da sempre quella di dedicarsi alla missione tra i “fratelli separati” da Roma, e pensava di potersi recare in mezzo a loro, ma quando i Superiori gli fissarono definitivamente la residenza a Padova, egli comprese la natura del suo compito ed esclamò: «Da qui in avanti ogni anima che chiederà il mio ministero sarà il mio Oriente».
Per ritorno di questi fratelli separati offrì comunque a Dio le fatiche del suo apostolato, le sue preghiere, le sue penitenze, le sue sofferenze atroci sia fisiche che spirituali.
Per quarant’anni, dal primo mattino al tardo pomeriggio se ne stette rinchiuso nel confessionale, ricevendo ogni sorta di persone: era un accorrere continuo a lui di sacerdoti, di intellettuali, di gente umile che chiedeva perdono a Dio, consiglio e conforto alle proprie pene.
Numerose grazie e guarigioni prodigiose furono attribuite alla sua preghiera.
Prima di morire aveva profetizzato che il suo convento sarebbe stato demolito da un bombardamento, ma non sarebbe stata distrutta la sua celletta-confessionale; e avvenne proprio così: oggi questa celletta è meta ininterrotta di pellegrinaggi dall’Italia e dall’estero.
La morte lo colse a Padova il 30 Luglio 1942.
Beatificato da Paolo VI nel 1976, fu Canonizzato da Giovanni Paolo II il 15 Ottobre 1983.