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Conclusione del Mese Mariano STORIA DEL SS. ROSARIO E VITA DEL BEATO ALANO DELLA RUPE La decadenza del Rosario e della sua Confraternita e l'avvento del Beato Alano della Rupe op. (p.7°) "Prima di …Altro
Conclusione del Mese Mariano

STORIA DEL SS. ROSARIO E VITA DEL BEATO ALANO DELLA RUPE

La decadenza del Rosario e della sua Confraternita e l'avvento del Beato Alano della Rupe op. (p.7°)


"Prima di iniziare il nuovo anno scolastico a Rostok, Alano si fermò, poi, qualche tempo a Gand, proseguendo poi fino al Convento domenicano di Zwolle.
Qualche tradizione riporta che in questo Convento egli dimorasse, Lettore e Predicatore, già dal 1474, quando non insegnava a Rostock.

Il 15 agosto 1475, Solennità dell’Assunzione di Maria, Alano si ammalò improvvisamente, e, dopo venti giorni di malattia, si spense serenamente con il nome di Maria sulle labbra, come raccontano le tradizioni antiche, l’8 settembre del 1475, o, secondo un’altra tradizione, la sera del 7 settembre 1475, all’età di 47 anni.

Riporta frà MICHELE DI FRANCESCO DI LILLA, contemporaneo e discepolo del Beato Alano:
“Nell’anno 1475, cioè quello anno,
anzi quello medesimo giorno che questa
santa fraternita fu istituita a Colonia, cioè
nel giorno della Natività della gloriosa
Vergine Maria, passò di questa vita con
grandissima divozione”.

Fu sepolto nella Chiesa dei Domenicani, a Zwolle, attigua al Convento nel quale Alano morì.
La Chiesa fu, pochi anni dopo, bruciata, e fu riedificata imponente e maestosa, come oggi la vediamo, nel 1511, certamente in onore del grande Maestro Alano, che vi era sepolto.

Ma le traversie di questa Chiesa non hanno ancora avuto fine, ed essa è tutt’oggi sconsacrata.
Eppure, sotto il suo pavimento, vi è ancora, mai aperta, la tomba e il corpo del Beato Alano, ma non si sa di preciso in quale punto della Chiesa egli sia stato sepolto.
Dalla Chiesa, una finestra dà sull’ex Convento e su una di quelle celle, nella quale si consumò l’agonia del Cantore più alto della Madonna del Rosario.

Quando Alano morì, giacché era solo di passaggio a Zwolle, le sue note intime e i suoi scritti erano rimasti a Rostock, mentre le lettere erano in possesso dei rispettivi destinatari.
Gli unici scritti che aveva pubblicato erano la Tesi di dottorato sulla Dignità dell’Ave Maria, ossia il “Principium super III Sententiarum”, e l’“Apologia” del Rosario.

Il 25 maggio 1476, il Capitolo della Congregazione d’Olanda, dei domenicani di Haarlem, ordinò a tutti i frati di raccogliere e inviare in tale sede tutti gli scritti di Alano, copiati o originali, e che fossero consegnati al Vicario della Congregazione d’Olanda.

Alano è già chiamato, a partire dalla sua morte, concordemente Beato dalla tradizione, sebbene del suo culto, che ebbe origine, come tutti i Santi prima del Concilio di Trento, solo a livello diocesano, non si è ritrovata la documentazione ufficiale, probabilmente andata perduta o distrutta.

La raccolta fu terminata due anni dopo, nel 1478, quando Adriano Van der Meer (+1505), fu eletto Vicario Generale, ossia Superiore della Congregazione di Olanda, al Capitolo tenuto a Zwolle il 22 aprile 1478.
Sulla scorta del materiale raccolto e degli scritti, lasciati da Alano a Rostock, Adriano Van der Meer compilò due opuscoli, l’“Instructorium Psalterii” (“Istruzione sul Rosario”)85, a difesa della memoria e della dottrina mariana di Alano, e il “Compendium Psalterii Beatissimae Trinitatis Magistri Alani” (“Compendio del Salterio della Santissima Trinità del Maestro Alano”), opera edita la prima volta ad Anversa, verso la fine del 1480, che riassume tutta la dottrina di Alano, in vista di una più grande diffusione del Salterio, o Rosario Mariano, e della Sua Confraternita.

Verso il 1480, alcuni certosini della Certosa di Marienehe, a Rostock, amici ed estimatori di Alano, che erano in possesso di molti suoi documenti (ci si può chiedere se fossero copie del materiale trasmesso in Olanda, o veri documenti originali), pubblicarono a Lubeck una raccolta di scritti di Alano, tra cui alcuni trattati mariani, alcune lettere di contenuto dottrinale e perfino alcune confidenze circa le rivelazioni della Beata Vergine, posteriori al 1463.
Questa raccolta ebbe il titolo: De immensa dignitate et utilitate Psalterii precelsae ac intemeratae Virginis Mariae.

Alcuni certosini di questo stesso priorato, partiti nel 1493 per la fondazione della Certosa di Mariefred, vicino Gripsholm, in Svezia, ristamparono l’opera a Stoccolma, nel 1498, poi di nuovo a Lubeck, nel 1506, mentre uscivano traduzioni tedesche ad Augusta e ad Ulma, prima del 1500.
Fra il 1479 e il 1509, Jean Nesen, un canonico regolare di Bardelsholm nell’Holstein, trascrisse tutto ciò che trovò sul Beato Alano.
Conservati nella Biblioteca Universitaria di Kiel, i tre volumi realizzati costituiscono la più copiosa delle raccolte antiche, di cui Alano è stato oggetto.

Nel XVII secolo, il domenicano P. Fra Giovanni Andrea Coppenstein, intraprese una sistemazione di tutti gli scritti di Alano, e stampò a Friburgo, nel 1619, e a Colonia, nel 1624 (seguito da moltissime edizioni, fino all’ultima, quella di Imola, del 1847)91, il: B. Alanus de Rupe Redivivus, de Psalterio seu Rosario Christi et Mariae tractatus”, opera contenente le cinque opere del Beato Alano.

Il Coppenstein si servì soprattutto dell’edizione dei Certosini del 1498. L’opera è così suddivisa: il libro primo, Apologia, è una lode del Rosario e della Sua Confraternita, che Alano scrisse per Ferrico da Cluny, Vescovo di Tournai; il secondo libro, Revelationes et Visiones, raccoglie le Antiche Storie, Rivelazioni e Visioni delRosario; il terzo libro, Sermones S. Dominici Alano revelati, riporta i S ermoni di San Domenico sul Rosario, che Alano ebbe, per Rivelazione, dal medesimo Santo Fondatore del Suo Ordine; il quarto libro, Sermones et Tractaculi, riporta la Tesi di Dottorato del Beato Alano sulla Dignità della Salutazione Angelica o Ave Maria; e ha come appendici, un Trattato sui XV Privilegi Sacerdotali, e,infine, un opuscolo sui quindici Misteri del Pater Noster e i 150 Misteri dell’Ave Maria; il quinto libro, Exempla seu Miracula, raccoglie gli Exempla, ossia gli Esempi di uomini e donne devote del Rosario. Con gli Esempi, si conclude l’Opera di Alano, collezionata dal Coppenstein.

Ad Alano sono pure attribuite anche altre opere, non presenti nella collezione del Coppenstein: Compendium Psalterii B.mae Trinitatis et S. Mariae; La Confraire du Psautier de Notre Dame; Expositio in regulam S. Augustini (divisa in 15 capitoli quanti sono i Misteri del Salterio Mariano).

Il culto del Beato Alano, nonostante si sia sviluppato rapidamente, ed è rimasto vivo per secoli, in particolar modo, tra i domenicani, nell’ultimo secolo è caduto in oblio. "

IL SANTISSIMO ROSARIO:
IL SALTERIO DI GESU’ E DI MARIA
Opere complete del Beato Alano della Rupe: VOLUME I.


www.beatoalano.it

beatoalano.it/…ADR-FINE-PRIMO-LIBRO-DEFINITIVO-DA-STAMPA-2018.pdf