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zagormau
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Dobbiamo dimenticare tutto ciò che per i mondani è importante, poiché la volontà di Dio deve essere al di sopra di tutto. Viviamo nel mondo, ma non dobbiamo essere del mondo, poiché chi è del mondo …Altro
Dobbiamo dimenticare tutto ciò che per i mondani è importante, poiché la volontà di Dio deve essere al di sopra di tutto.
Viviamo nel mondo, ma non dobbiamo essere del mondo, poiché chi è del mondo appartiene a satana, che ne è principe.

LE ANIME FORMINO LA VOSTRA ATTRATTIVA

4 Marzo 1978

Figli miei, quanta gioia mi dà questo incontro con voi! Siete anime in cammino, alla ricerca di una fede sempre più viva e di un amore sempre più ardente. I vostri desideri buoni saranno esauditi. Le vostre speranze non andranno deluse. Io raccolgo nel mio cuore tutto ciò che mi presentate, e vi proferisco una parola che sarà per voi una certezza.
Sappiate che io vi amo! Vi amo così, coi vostri limiti, con le vostre imperfezioni. Vi amo in modo tale che non potrei amarvi di più! Vi amo come sorelle, come fratelli, come figli, come membra del corpo del mio Gesù, come pietre vive che compongono la Chiesa. Ma vi amo anche come regale sacerdozio, destinati a completare con le vostre sofferenze ciò che manca alla passione del mio Figlio. Come regale sacerdozio, vi vedo, nel mondo, operatori di giustizia, messaggeri di pace.
Mi aspetto molto da voi. Anzi, voglio dirvi che, come voi sentite nell'aria un annuncio di primavera, e vedete le primizie nei fiori che adornano il mio altare, così io vedo in voi, e nei gruppi che rappresentate, l'annuncio di quel rinnovamento della Chiesa e del mondo a cui tendono i vostri pensieri e i vostri desideri.
Figli, nel mondo abbondano i sordi, i muti e i ciechi, che Gesù deve risanare. Egli può e vuole compiere miracoli di conversione. Voi dovete essere la saliva che Gesù mette sulla bocca o sugli occhi; dovete essere il dito che Egli introduce nelle orecchie. Che vi è di più insignificante di queste cose? Eppure, senza la saliva non avviene la digestione; senza le dita non si può agire.
La vostra opera fatta di preghiera e di bontà, di sacrificio e di donazione, sarà il mezzo per ridonare ai sordi che non odono la voce di Dio, ai muti che non lo sanno lodare, e ai ciechi che non vedono le sue opere, quella luce che permetta di udire, di parlare e di vedere.
Tutto richiede la virtù della pazienza, poiché il Signore, che con un atto solo della sua volontà potrebbe sconvolgere il mondo, sa pazientare, sa attendere e, mentre incoraggia e aiuta i peccatori, vuole da parte di tutti sopportazione e pace.
Figli, la vostra chiamata alla santità vi è manifesta. Lo ha detto Gesù: "Siate santi come il Padre vostro che sta nei cieli". Ma voi avete avuto una chiamata particolare, grazie particolari, inviti particolari! Non potete dire di no al Signore che, mentre vi chiama, si pone davanti a voi per indicarvi con le sue orme la strada da seguire.
La vostra risposta deve essere una risposta d'amore. "Signore, vengo", dovete dire, "sono al tuo servizio!". Questa risposta deve prendere tutta la vostra vita. Deve farvi dimenticare tutto ciò che per i mondani è importante, poiché la volontà di Dio deve essere al di sopra di tutto.
Se amate, dovete osservare la Legge ed essere precisi nell'adempimento dei vostri doveri. Se amate, le anime devono far parte della vostra vita. Dio ha amato gli uomini fino a dare il suo Figlio Gesù. Voi dovete amare Dio fino al punto che tutti gli uomini vengano a far parte di ciò che avete di più caro. Le anime siano la vostra attrattiva, come lo furono per i vostri santi concittadini e come in Dio sono l'attrattiva dei santi del paradiso.
Vivete nel mondo, ma non siate del mondo, poiché chi è del mondo appartiene a satana, che ne è principe. Il mondo avverta il profumo delle vostre virtù, senta l'effetto delle vostre preghiere e goda del beneficio del vostro sacrificio e delle vostre opere. Così voi sarete veramente il sale della terra, la luce del mondo, la lucerna posta sul moggio.
Ed ora, mentre vi benedico ad uno ad uno e benedico la comunità e i gruppi che mi rappresentate, chiamo su di voi il mio divino Sposo, lo Spirito Santo, perché, inebriati del suo amore e riempiti della sua grazia, possiate essere sempre fedeli al vostro mandato.
Quando mi chiamate, io corro in vostro aiuto, anche se esternamente vi sembra tutto immutato. La pazienza con cui sopportate le contrarietà è già un dono.
Arrivederci, figli!

MARIA MADRE E MAESTRA 23. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia