@fidelis eternis Si, ingiustamente duro e gravemente mancante di rispetto. Adesso chiunque si alza la mattina e si sente autorizzato a imprecare contro i nostri Pastori (parlo di quelli con la fede, chiaramente) che se non agiscono come alcuni vorrebbero che agissero avranno le loro ragioni. E' un dato di fatto che non tengono alla poltrona e non aspirano a fare carriera ma anelano e agiscono per il vero bene della Chiesa perchè già esponendosi e continuando a farlo sono stati messi alla gogna mediatica, banditi e puniti dal "Vatikano". Quindi a questa gente che si sente chissà chi e spara di tutto a destra e a sinistra io dico: "pregate, soffrire per la causa del Bene e tacete", perchè nessuno vi autorizza a sferzare in questo modo i Principi della Chiesa (ripeto: quelli che hanno la fede!) che sanno cose e devono considerarne tante altre che noi forse neppure immaginiamo. Piuttosto preghiamo per loro e chi ha la dovuta competenza (chi non la ha per favore taccia...) si adoperi pure con la parola e l'azione entrando nell'agone pubblico ma sempre mosso da retta intenzione, zelo e carità soprannaturali e con il dovuto rispetto.

Un commento , il seguente (ripreso da Chiesa e postconcilio), forse un po’ troppo duro verso i prelati dissenzienti dalla linea di papa Francesco, ma sicuramente mosso dallo stress causato da un’attesa senza fine, quella di vedere qualche alto prelato assumersi il coraggio di dire ciò che pensa (e che molti laici coraggiosi dicono apertamente ormai da tempo) a proposito di questo pontificato e di colui che ricopre la prima sede :
“Matteo ha detto:
….. Il problema è l’apostasia in Vaticano.
Sul trono di Pietro siede l’impostore è nessuno fa o dice niente, compresi i cardinali dei “Dubia” o quelli come Zen Ze-Kiun.
Fanno conferenze, cene di gala, rilasciano interviste, partecipano a fiaccolate e convegni, ma di dichiarare eretico l’impostore e bestemmiatore sudamericano che occupa la prima sede, manco a parlarne.
Altro che martiri, questi magnano e dormono e al resto ci pensi Dio, loro sono troppo impegnati a coltivarsi le trippe.
Ma per costoro è stata già emessa la sentenza: Anatema sit !”