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Ecco perché dire no alla Santa Comunione sulla mano

Cari amici di Duc in altum, circa la questione della Comunione sulla mano don Alfredo Maria Morselli ha scritto, in forma di appunto, un testo che è di grande aiuto. Poche righe, molto contenuto. Da leggere. Con un grazie a don Alfredo.

A.M.V.

* * *

La Santa Comunione in mano…

1) È DISSACRANTE perché si riceve ciò che vi è di più sacro sotto il cielo come pane comune (e san Pio X richiedeva, per dare la Santa Comunione ai bambini, che sapessero ben distinguere il pane comune dal Santissimo Sacramento, l’esatto opposto di quello che succede oggi).

2) PRODUCE LA DISPERSIONE DI FRAMMENTI, favorendo quindi l’oblio della Transustanziazione, per cui la Sostanza è tutta in ogni parte: quindi favorisce la fine della fede nella Presenza reale.

3) favorisce così il PROLIFERARE DI TEOLOGIE ERETICHE che fanno prevalere l’atteggiamento (l’io-penso-soprattutto) del soggetto sul dono oggettivo da parte di Dio indipendentemente da noi (transfinalizzazione, transignificazione ecc.)

4) favorisce L’OBLIO DELLA SOSTANZIALE DIFFERENZA DELLA DIVINA PRESENZA NEL Santissimo Sacramento rispetto ad altre forme di presenza vera ma di tutt’altro genere e meno perfette (nell’anima per grazia, nella Sacra Scrittura ecc.) per cui la Presenza Eucaristica è detta REALE non perché le altre non siano vere, ma per antonomasia, cioè perché lo è NEL MODO PIÙ PERFETTO E CHE TRASCENDE TUTTI GLI ALTRI.

4) Aumenta la possibilità dei FURTI SACRILEGHI.

5) È una pratica che SI È INTRODOTTA CON L’INGANNO; Paolo VI aveva concesso l’indulto SOLO per quei paesi in cui una illecita pratica consolidata avrebbe messo in discussione il principio di autorità con una conclamata rivolta. Per i modernisti è stato il piede nella porta, il grimaldello per sfondare la porta. È ciò che entra con l’inganno non può essere opera dello Spirito Santo.

Obiezioni:

1) Nell’antichità bla bla bla…

Risposta all’obiezione. Lo Spirito Santo, non una manica di reazionari, ha guidato la Chiesa a ricevere in bocca e in ginocchio la Santa Comunione, perché la storia plurisecolare della Chiesa è guidata dallo Spirito Santo. Cosa che non si può dire dell’opera dissacratoria degli ultimi sessant’anni.


In Corde Matris

Sac. Alfredo M. Morselli

Fonte:
www.aldomariavalli.it/…/ecco-perche-dir…

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PER APPROFONDIRE (su tematiche eucaristiche e urgenti attuali)

Comunione sulla mano e con guanto: motivi scientifici o mera illusione?


Cari amici di Duc in altum, l’affezionato lettore Alessandro Martinetti mi ha inviato una breve ma densa riflessione sulla Comunione in mano e con guanto, imposta dalla Cei in seguito alla pandemia. Mette bene in mostra che dietro certe misure non c’è nulla di scientifico. C’è, invece, tanto abuso.

A.M.V.

* * *

Caro dottor Valli, la questione della Comunione con guanto monouso è semplicemente grottesca. Bene ha detto monsignor Nicola Bux in proposito.

Annoto che una semplice disinfezione delle mani del celebrante con Amuchina, prima di distribuire la Comunione, risolverebbe il problema e toglierebbe il guanto di torno (e sarebbe più igienica, perché il guanto usato una sola volta per tutti i comunicandi è ricetto più favorevole al virus di una mano disinfettata con Amuchina).

Surreale, e del tutto inconciliabile con la legge della Chiesa, è il divieto di ricevere la comunione sulla lingua.

Per una esaustiva spiegazione dal punto di vista canonistico si veda qui.

Dal punto di vista igienico-profilattico, che la Comunione in mano sia più “sicura” di quella in bocca è una fissazione pseudoscientifica, tanto che nemmeno il Comitato tecnico-scientifico del governo italiano ha preteso di imporla (quindi trattasi di eccesso di zelo – chiamiamolo così – della Cei): ne è prova il fatto che in Italia gli ortodossi seguitano a comunicarsi in bocca come meglio ritengono (forse che il virus faccia differenza tra cattolici e ortodossi?).

Gioverebbe inoltre riflettere sul fatto che, se c’è un ricetto di ogni porcheria, quello è proprio la mano, che il fedele deve sì disinfettarsi all’ingresso, ma non subito prima di ricevere l’Ostia; quindi nel frattempo entra a contatto con i banchi, con la mascherina (e magari il fedele ha tossito), e poi quella mano non disinfettata prende l’Ostia… Ne emerge l’insipienza delle misure profilattiche della Cei, che in fin dei conti forniscono solo un’illusoria, ingannevole rassicurazione psicologica: dà una sensazione di maggiore sicurezza vedere il prete con il guanto in lattice che non si avvicina alla bocca del comunicando.

Ma questa è scienza o, appunto, illusione? E possiamo permetterci di rinunciare alla Comunione alla bocca (cosa peraltro canonisticamente inammissibile) per correre dietro a illusorie rassicurazioni pseudoscientifiche che sconfinano in una fobica superstizione che prepara una dittatura igienico-profilattica?

Alessandro Martinetti

Fonte:

www.aldomariavalli.it/…/comunione-sulla…
lilloekikki
Condivido in toto, ma l' alternativa è non fare la comunione perché la concedono solo in mano. Ci sono cartelli fuori dalle chiese che avvertono ciò.
Laura Gafforio shares this
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