Tempi di Maria
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Rivelazioni del Signore Gesù a Maria Valtorta sul tempo dell'Anticristo

Il Dott. Francesco Lamendola commenta ed attualizza un importante brano dagli scritti della mistica casertana Maria Valtorta Titolo originale dell'articolo: "E' il tempo dell'Anticristo!", tratto dal sito www.accademianuovaitalia.it

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Il tempo dell’Anticristo è il tempo della Negazione
; e il tempo della Negazione è il tempo in cui s’indeboliscono e si eclissano la Giustizia e la Carità. Questo è ciò che “vide” Maria Valtorta, commentando l’Apocalisse di san Giovanni; e questo è ciò che comprende facilmente ogni vero cristiano. La Chiesa è il Corpo Mistico di Gesù Cristo; ma se Giustizia e Carità si allontanano da essa, non resta che un guscio vuoto, una tragica contraffazione; e in quel guscio vuoto, all’ombra di quella tragica mistificazione, prendono piede le forze avverse a Cristo, quelle che da sempre spiano il tempo e l’ora di sferrare il colpo decisivo per allontanare gli uomini dalla Verità e dalla salvezza. E ora quel tempo è arrivato: è il tempo dell’Anticristo.

È inutile girarci intorno: siamo arrivati al dunque. Quel tempo pauroso, che ci faceva tremare il cuore dall’angoscia ma che pareva avvolto nei fitti veli di un futuro non ancora prossimo, ora bussa alla porta: è qui, è arrivato. È inutile girarci intorno, e non serve a nulla cercare di auto-ingannarsi: che altro dovrebbe ancora accadere, che non sia già accaduto, o che non stia accadendo? La persecuzione dei buoni; la chiusura degli ultimi seminari cattolici; l’allontanamento dei pastori fedeli e la loro sostituzione con dei falsi pastori, eretici e apostati; l’anarchia liturgica, la demagogia pastorale, la dottrina ridotta a prontuario politico, sociale e ambientalista; il rifiuto di chiarire i punti controversi, la menzogna sistematica, la copertura offerta ai malvagi, ai fornicatori sodomiti, ai violentatori; l’ossessiva imposizione di un falso dogma, quello dell’accoglienza ai migranti; il disprezzo del vero Magistero, l’oltraggio al Deposito della fede, lo sberleffo, l’irriverenza e la blasfemia nei confronti delle cose più sacre, la Santissima Trinità, la Persona di Gesù, la Persona di Maria; la derisione della virtù, la continua seminagione di dubbi corrosivi, l’indifferenza per la vera dottrina, la pretesa di riscrivere una nuova dottrina, più “autentica” ed “evangelica”; la profanazione della basilica di San Pietro con immagini di bestie feroci e di cannibali, e quella dei paramenti dei papi indossati da attori e attrici immorali nel corso di sfilate di moda; l’omaggio reso ai cattivi sacerdoti e ai pessimi maestri; il silenzio assordante sui santi, sulla virtù, sul sacrificio eroico, sull’oblazione di sé; la totale noncuranza nei confronti dell’ascetismo, della contemplazione, del raccoglimento spirituale; l’esaltazione delle false religioni e la proclamazione della loro giustizia da parte di Dio stesso; la negazione esplicita che a tutte le genti si debba predicare il Vangelo, per un riguardo teologicamente aberrante verso gli ebrei; la celebrazione dei cinquecento anni dello scisma luterano, la lode di personaggi nefasti come Lutero e Melantone, la permissione dell’Eucarestia ai protestanti; il silenzio assordante sui cristiani perseguitati nel mondo, sull’odio islamico contro la Chiesa, e il silenzio, non meno assordante, sui casi sempre più frequenti di eutanasia, anche a danno di bambini, per non dire dell’aborto, dove la Chiesa irlandese non ha proferito verbo mentre si teneva il referendum che lo avrebbe legalizzato; l’imperversare di falsi teologi e di teologi eretici sulla stampa ex cattolica, da Enzo Bianchi a Walter Kasper;

la totale politicizzazione dei gesuiti, la trasformazione della Civiltà Cattolica nel principale organo di stampa dell’ultramodernismo; il commissariamento degli ordini religiosi più fiorenti, più spirituali, più ricchi di vocazioni; l’accanimento contro le forme tradizionali della preghiera e della spiritualità nei conventi; la politicizzazione delle suore di clausura, che arrivano a scrivere lettere aperte al governo per incitarlo ad aprire le frontiere a qualsiasi flusso d’immigrati, cosa inaudita e mai accaduta neppure in presenza di guerre, guerre civili o rivoluzioni; la tracotanza di un clero “di strada”, com’esso ama chiamarsi, che ha perso la fede e che si vanta in chiesa, in piena Messa, della propria incredulità; lo scandalo di sacerdoti e collaboratori pastorali apertamente sodomiti e fautori dell’ideologia omosessualista, e della cacciata dalle loro parrocchie dei buoni sacerdoti, che cercano di opporvisi; la continua presenza in televisione e sui giornali di preti che masticano solo politica dalla mattina alla sera, che non parlano mai da pastori di anime ma da agitatori sessantottini in ritardo di mezzo secolo; la corte sfacciata da parte degli organi d’informazione e degli intellettuali atei e anticristiani, che questi preti e vescovi di sinistra ricevono con palese soddisfazione, e senza mai chiedersi se sia giusto accettarla; la convergenza obiettiva d’interessi, di linguaggio, di prospettiva, con i padroni della grande finanza internazionale, quella che impoverisce i popoli e che poi, ipocritamente e peggio, sovvenziona le organizzazioni non governative; la presenza ormai dichiarata della nemica mortale del cristianesimo, la massoneria, ai più alti vertici della Chiesa; lo scandalo delle dimissioni di un papa ancora in salute, e ancor vivo dopo sei anni e mezzo da quel gesto, mentre Gesù Cristo ha mostrato la sua totale fedeltà alla Chiesa fin sul legno della croce, spargendo il suo sangue per amore degli uomini; lo scandalo, non meno grave, dell’elezione di un papa che non avrebbe dovuto essere eletto, di un gesuita che, per voto, non dovrebbe essere papa, e che fin dal primo istante ha palesato le sue intenzioni, rifiutandosi di salutare la folla dei fedeli come un papa deve fare, così come sovente ha rifiutato di benedire la folla in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, per non “offendere” gli atei e i seguaci delle false religioni; il delinearsi ormai palese di un preciso e chiarissimo disegno, dietro l’apparente estemporaneità e l’apparente confusione dei gesti e dei discorsi di questo falso papa e dei suoi accoliti… Che altro dovrebbe ancora accadere che non sia già accaduto, o che non stia accadendo, qui, ora, davanti ai nostri occhi, nelle nostre chiese, per capire che questo è il tempo dell’Anticristo?

Scriveva Maria Valtorta nel suo Commento all’Apocalisse
(da: M. Valtorta, Quaderni del 1945-50, Isola del Liri, Centro Editoriale Valtortiano, 1984, 2006, pp. 531-533):

Ma, per colpa e mal volere d’uomini, mentre [la Chiesa] procede e si estende da 20 secoli su nuove terre, regredisce, muore, anzi, in altre. Peccato di questi soli tempi? No. Di tutti i tempi. Più o meno totalmente e profondamente, mentre vi furono deviazioni, arresti, separazioni, e anche “morte” nei tralci che costituiscono tutta la mistica Vite. Furono di varia natura, e più passarono i secoli e più grave fu la deviazione e la defezione di tralci della Vite. Ora è il tempo della Negazione. Ma Giovanni tutte queste cose le vide. Le antevide. Le vide nelle sette chiese di allora. Le ante vide nelle chiese d’ora, delle quali le sette chiese di allora erano non solo verità ma figura. E antevide anche l’attuale orrore: quello della Negazione in troppi luoghi e in troppi spiriti. E antevide l’estremo orrore: il tempo dell’Anticristo.

Tutto vide, attraverso alla prima visione. La conseguenza ultima è frutto della prima conseguenza. Per cicli di età si ripete, sempre più crescendo più è cresciuta la Chiesa. Anche questo è dolorosamente logico che sia. Perché il Cristo è tanto più odiato e avversato dall’Anticristo quanto più il suo affermarsi e trionfare nei santi cresce. Il Corpo mistico vince le sue battaglie? E l’Anticristo aumenta la sua potenza e ne sferra di più atroci. Perché se Cristo vuole trionfare, come è giusto che sia, l’Anticristo anche vuol trionfare, e la sua violenza cresce più il Cristo trionfa, per vincerlo e abbatterlo. Oh! Non potrà! Cristo è il Vincitore. Ma lo spera e lo tenta. E non potendo avere la sua vittoria collettiva su tutto il popolo di Dio, si prende le sue vittorie individuali o nazionali, traviando intelletti e possedendo spiriti, strappando Popoli alla Chiesa.

Le sette chiese. Da poco erano fondate, e fondate da quelli che erano stati mandati a fondarle direttamente da Dio: “Andate ad ammaestrare tutte le genti”; dopo che, come da divina promessa, avevano ricevuto lo Spirito Santo che “avrebbe ricordato loro ogni cosa e insegnato ogni vero” in maniera da esser compreso, ossia rendendoli capaci di intendere le cose più alte, perché “rivestiti di potenza dall’alto” fossero capaci di essere i fondatori di una cosa così alta come il Regno di Dio tra gli uomini. E ciononostante già l’imperfezione, e anche più dell’imperfezione, s’era formata in molte di esse, perché l’Avversario o Anticristo era già spiritualmente in atto, e lavorava già per corrompere e distruggere le fortezze spirituali del Regno di Dio. Creare discordie fra le membra, insinuare sottili eresie, suscitare stolte superbie, consigliare i vili compromessi tra coscienza e legge della carne, e le restrizioni mentali, odiose a Dio il cui linguaggio è: “sì, sì; no, no” e tale vuole che sia il linguaggio dei suoi figli e fedeli; raffreddare la carità. Aumentare l’amore all’esistenza terrena e alle ricchezze e onori materiali. Ecco i lavori dell’Avversario, instancabile nel lavorare per tentare di vincere Dio e distruggere quanto Egli ha creato, approfittando di tutto quanto lo può aiutare, fornito dagli uomini stessi, per imperfezione propria o per reazione provocata da azioni ingiuste delle membra più forti verso le membra più deboli.

QUANTO È GIUSTO DIRE VA DETTO. Il mancare alla giustizia e alla carità, che simili a miele celeste attirano le anime alla mistica arnia e le tiene fedeli, provoca reazioni nelle membra colpite, dolore, scandalo, e anche fiducia e separazione. La Chiesa è stata fondata dalla Carità, e carità perfetta dovrebbe sempre essere stata. La Chiesa alimentata dalla Carità, e carità perfetta dovrebbe dare a tutte le sue membra, anche e soprattutto alle minime e deboli per alimentarle e tenerle vive. La Chiesa ha avuto il comando di insegnare la carità. Ma guai se l’insegnamento si limita alla lettera invece di essere praticato nel suo spirito!

VIVERE NELLA CARITÀ PER FAR VIVERE GLI AGNELLI IN ESSA. Questo è il dovere dei pastori. Ché se gli agnelli vedono che la carità è pretesa dai pastori – e guai all’agnello che non dà reverenziale amore spinto sino alla rinuncia del libero giudizio e della libera azione nelle cose buone, che Dio stesso lascia all’uomo (anzi Egli lascia ogni libertà, limitandosi a dire ciò che è buono o non buono) – mentre essa carità è negata dai pastori agli agnelli, che avviene? Che per un cuore che non si apre alle infinite necessità delle anime – parlo dei cuori pastorali - le anime si volgono altrove, vanno a bussare ad altre porte, e talora sono porte che si aprono ai bisogni materiali, e DANNO pane, vesti, medicine, consigli, aiuti per trovare un lavoro, per non essere cacciati di casa dal ricco duro di cuore, ma anche che LEVANO religione e giustizia dai cuori. Perché così avviene. E per un pane, una veste, un tetto, un aiuto a ristabilire la giustizia verso un perseguitato, un’anima, o più anime, lasciano l’ovile, il pascolo, la via di Dio, e vanno ad altri pascoli e su altre vie, materiali i primi, anticristiane le seconde.


Avevamo già parlato di Maria Valtorta in alcuni precedenti lavori (cfr. L’Anticristo, per Maria Valtorta, sarà un eminente uomo di Chiesa e Satana divora le anime mediante la concupiscenza, pubblicati sul sito dell’Accademia Nuova Italia rispettivamente il 16/11717), questa intensa e commovente figura di mistica contemporanea, sfortunata e incompresa - tanto per cambiare - dalla Chiesa “ufficiale” del suo tempo; la stessa, per intenderci, che non comprese, perché non lo volle comprendere (o forse lo comprese anche troppo bene) la santità di padre Pio da Pietrelcina, uno dei più grandi mistici del XX secolo e uno dei più perfetti esempi di spiritualità francescana – quella vera, beninteso, e non quella taroccata di marca bergogliana, che con san Francesco d’Assisi non c’entra assolutamente nulla. Le parole di Maria Valtorta sono chiare e inducono alla riflessione.

Quando la giustizia e la carità se ne vanno dal cuore dei pastori, gli agnelli se ne vanno dalla Chiesa: è un’emorragia inarrestabile, e i due fattori sono l’uno la diretta conseguenza dell’altro. I fedeli sono stanchi di sentire i pastori che parlano di politica, di migranti e di clima. Per queste cose, sulle quali sono legittime opinioni diverse fra loro, ci sono altri luoghi e altri predicatori: chi vuole aggiornarsi su quei temi, non ha che l’imbarazzo della scelta. Ma ciò di cui la Chiesa deve parlare, sempre, incessantemente, con zelo instancabile, è la salvezza delle anime; è la luce di Cristo; è la Parola del Vangelo che vivifica le nostre esistenze e proietta la nostra speranza su di un piano soprannaturale. Ora, se la Chiesa smette di parlare di ciò, e se i suoi ministri smettono nei loro gesti, nelle loro parole, nelle loro omissioni, di testimoniare la fede in Gesù, Via, Verità e Vita, allora si tratta di una “chiesa” che non è più quella vera; non è più la Sposa di Cristo, non è più il suo Corpo Mistico, ma una sua orribile contraffazione (...).

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GIUDIZIO DELLA CHIESA E ATTENDIBILITA' DELL'OPERA DI MARIA VALTORTA

LA POSIZIONE DELLA CHIESA SULL'OPERA DI MARIA VALTORTA

QUALE É IL GRADO DI ATTENDIBILITÀ DI MARIA VALTORTA ?

DOCUMENTI DELLA CHIESA SULL'OPERA DI MARIA VALTORTA

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aroccatofiore
Ho letto e riletto "L'Evangelo come mi è stato rivelato" di Maria Valtorta, ora sto leggendo I Quaderni del '43 dove Gesù spiega e commenta anche i nostri tempi, e non posso che consigliare la lettura! Chi legge capirà!
Marziale
Ottimo, continui senza sosta a leggere e rileggere. L'intero malloppo che ha lei, più altri credo sette volumi , l'ho letto e studiato per sette volte di seguito, dunque: non si scoraggi mai. Non sono, ahimè ,d'accordo con lei nel dire:" Chi legge capirà!". Questo lo si dovrebbe a maggior ragione dire del Vangelo , ma, vedendo l'andazzzo degli ultimi 2000 anni, credo che in pochi, dopo averlo …More
Ottimo, continui senza sosta a leggere e rileggere. L'intero malloppo che ha lei, più altri credo sette volumi , l'ho letto e studiato per sette volte di seguito, dunque: non si scoraggi mai. Non sono, ahimè ,d'accordo con lei nel dire:" Chi legge capirà!". Questo lo si dovrebbe a maggior ragione dire del Vangelo , ma, vedendo l'andazzzo degli ultimi 2000 anni, credo che in pochi, dopo averlo letto, lo abbiano pure capito: anzi, a seconda delle necessità, è stato pure travisato e manomesso.
Se affronta qualche cosa che la lascia dubbioso mi interpelli pure.
Marziale
aroccatofiore
La ringrazio. Io intendevo dire: Chi legge capirà che l'Evangelo e le altre opere non possono che essere "ispirate" dall'alto.
Marziale
Ottimo @aroccatofiore , ho capito perfettamente ciò che lei intendeva ma le ribadisco che sei lei crede che la sola lettura basti per capire ( credendo l'Opera divinamente ispirata ) si sbaglia. Ho regalato tre volumi a tre persone differenti e tutte e tre lo hanno irriso e l'ho fatto comprare ad altrettante: lette poche pagine e messo nel cassetto. Provi a fare anche lei lo stesso e poi mi saprà …More
Ottimo @aroccatofiore , ho capito perfettamente ciò che lei intendeva ma le ribadisco che sei lei crede che la sola lettura basti per capire ( credendo l'Opera divinamente ispirata ) si sbaglia. Ho regalato tre volumi a tre persone differenti e tutte e tre lo hanno irriso e l'ho fatto comprare ad altrettante: lette poche pagine e messo nel cassetto. Provi a fare anche lei lo stesso e poi mi saprà dire. Se fosse vero quello che lei dice l'Opera sarebbe letta e studiata in tutte le case del mondo ma purtroppo non è così.
Un saluto
Marziale
Niko Sanpatrizio
@Marziale Come dimostrato sopra, il prof. Lamendola ha ragione ha dire che sarà "un eminente uomo di Chiesa...".
Niko Sanpatrizio
Leggiamo in Maria Valtorta - QUADERNI DEL 1943 CAPITOLO 96 - 20 agosto 1943
Dice Gesù: “Sarà persona molto in alto, in alto come un astro. Non un astro umano che brilli in un cielo umano. Ma un astro di una sfera soprannaturale, il quale, cedendo alla lusinga del Nemico, conoscerà la superbia dopo l’umiltà, l’ateismo dopo la fede, la lussuria dopo la castità, la fame dell’oro dopo l’evangelica …More
Leggiamo in Maria Valtorta - QUADERNI DEL 1943 CAPITOLO 96 - 20 agosto 1943

Dice Gesù: “Sarà persona molto in alto, in alto come un astro. Non un astro umano che brilli in un cielo umano. Ma un astro di una sfera soprannaturale, il quale, cedendo alla lusinga del Nemico, conoscerà la superbia dopo l’umiltà, l’ateismo dopo la fede, la lussuria dopo la castità, la fame dell’oro dopo l’evangelica povertà, la sete degli onori dopo il nascondimento.
Meno pauroso il vedere piombare una stella dal firmamento che non vedere precipitare nelle spire di Satana questa creatura già eletta, la quale del suo padre di elezione copierà il peccato. Lucifero, per superbia, divenne il Maledetto e l’oscuro. L’Anticristo, per superbia di un’ora, diverrà il maledetto e l’oscuro dopo essere stato un astro del mio esercito.
A premio della sua abiura, che scrollerà i cieli sotto un brivido di orrore e farà tremare le colonne della mia Chiesa nello sgomento che susciterà il suo precipitare, otterrà l’aiuto completo di Satana, il quale darà ad esso le chiavi del pozzo dell’abisso perché lo apra”.

E nello stesso capitolo, in alcuni versetti dopo dice: “…..Come il Padre ha dato a Me ogni potere, così Satana darà ad esso ogni potere e specie ogni potere di seduzione, per trascinare al suo seguito i deboli e i corrosi dalle febbri delle ambizioni come lo è esso, loro capo. Ma nella sua sfrenata ambizione troverà ancora troppo scarsi gli aiuti soprannaturali di Satana e cercherà altri aiuti nei nemici del Cristo (Massoneria), i quali, armati di armi sempre più micidiali, quali la loro libidine verso il Male li poteva indurre a creare per seminare disperazione nelle folle, lo aiuteranno sinché Dio non dirà il suo "Basta" e li incenerirà col fulgore del suo aspetto”.
Marziale
Mi scusi, ottimo @Niko Sanpatrizio , dove sarebbe scritto che "sarà uomo di Chiesa", virgolettato, cioè testuale? E non parlo solamente della pagina citata, ma di tutta l'Opera. Quella di Lamendola è una parafrasi ,scritta usando il metodo deduttivo. Certo che sarà uomo di Chiesa, e lo si capisce anche da altri passi sussurrati qua e là, ma non si devono inventare frasi ed attribuirle alla …More
Mi scusi, ottimo @Niko Sanpatrizio , dove sarebbe scritto che "sarà uomo di Chiesa", virgolettato, cioè testuale? E non parlo solamente della pagina citata, ma di tutta l'Opera. Quella di Lamendola è una parafrasi ,scritta usando il metodo deduttivo. Certo che sarà uomo di Chiesa, e lo si capisce anche da altri passi sussurrati qua e là, ma non si devono inventare frasi ed attribuirle alla scrivente. Come non basta prendere una pagina su 10.000 per sviluppare un argomento così importante. Che poi Lamendola non usi invece la pagina che lei ha giustamente riportato ma usi invece pagine molto più vaghe per arrivare a quella conclusione (l'AntiCristo sarà un eminente uomo di Chiesa), mi fa pensare che Lamendola conosca l'Opera valtortiana in modo superficiale.Dunque Lamendola non lo ha "dimostrato", ma solamente fatto intendere nel 2019 una cosa già conosciuta da decenni.
Marziale
@nolimetangere
Marziale
Il prof. Lamendola scrive:"L’Anticristo, per Maria Valtorta, sarà un eminente uomo di Chiesa...", ebbene, ciò non è scritto in nessuna pagina dell'Opera valtortiana ed il concetto di "AntiCristo" descritto nelle pagine valtortiane non è quello raffigurato dal professore. La pagina dunque va letta cum grano salis.
Una ipotesi teologica sulla biblica figura del Falso Profeta, denominato incorrettamente …More
Il prof. Lamendola scrive:"L’Anticristo, per Maria Valtorta, sarà un eminente uomo di Chiesa...", ebbene, ciò non è scritto in nessuna pagina dell'Opera valtortiana ed il concetto di "AntiCristo" descritto nelle pagine valtortiane non è quello raffigurato dal professore. La pagina dunque va letta cum grano salis.
Una ipotesi teologica sulla biblica figura del Falso Profeta, denominato incorrettamente AntiCristo.
Marziale