PROCESSATECI TUTTI INSIEME A SALVINI - Danilo Quinto - 03.01.2020

Non oso pensare cosa accadrà in Italia il 20 gennaio 2020, quando la giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato voterà l’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex Ministro degli Interni, Matteo Salvini, richiesta dal Tribunale dei Ministri di Catania per il caso della Gregoretti, la nave della guardia costiera con a bordo 131 persone bloccate nel porto di Augusta nel mese di luglio 2019. Caso condotto dal leader della Lega – come risulta evidente dalle cronache giornalistiche di quei giorni e dalle testimonianze di ex Ministri come Giulia Buongiorno – in totale sintonia con l’intero Governo di allora, compreso il Presidente del Consiglio di allora e di oggi, il buon Giuseppe Conte, il salvatore e liberatore dell’Italia, fondatore di quella corrente di pensiero nota come Nuovo Umanesimo, che sfocerà nella rigenerazione del Partito Democratico, attraverso la sua leadership, come molti auspicano. Sembra che anche Beppe Grillo sia d’accordo, per salvare il salvabile del suo movimento, destinato altrimenti alla dissoluzione.

Infatti, salvo imprevisti dell’ultimo momento – un tirarsi indietro di esponenti del M5S o una posizione contraria dei senatori che fanno capo a Renzi – Salvini, che rischia 15 anni di carcere, incasserà un voto a sfavore. Sarà poi l’aula, nei giorni successivi, a decidere e in aula esiste una maggioranza contraria al leader della Lega. Con ogni probabilità, quindi, Matteo Salvini sarà processato.

Non aspettano altro coloro che da due anni vedono in lui il nemico da abbattere, il più fascista di tutti i fascisti, il più razzista di tutti i razzisti, il più sovranista di tutti i sovranisti.

Hanno lavorato per due anni solo per questo. Hanno saputo inventarsi – loro, gli impresentabili e si può tranquillamente dire gli intoccabili, come i protagonisti di quel bellissimo film con Kevin Kostner e Sean Connery – pure un movimento di piazza, che esprime e rappresenta il nulla, pur di sbarazzarsi di Salvini e che sta raccogliendo i finanziamenti (il denaro a che cosa servirebbe, altrimenti?) per trasformarsi in movimento e quindi – pensiamo noi – presentarsi alle elezioni. Figuriamoci se tutti non coglieranno la ghiotta occasione di sbarazzarsi di Salvini. E’ pronta già la festa da fare, magari in diretta televisiva, in uno dei salotti di questo regime.

E allora, che succederà?

Se il Senato deciderà di processare Salvini, il popolo si ribellerà.

I 13.253.930 elettori del centrodestra alle elezioni europee (9.175.208 per la Lega, 2.351.673 per Forza Italia, 1.726.189 per Fratelli d’Italia) pari al 50% tondo (Lega 34,8%, FI 8,8%, FdI 6,4%) saranno un solo uomo, forti anche del fatto che nel frattempo il consenso complessivo al centrodestra è ancora aumentato, in base a quello che esprimono i sondaggi.

Manifesteranno davanti a Palazzo Madama, facendo sventolare le loro bandiere, nei giorni precedenti e successivi alla votazione. Riempiranno l’intero Corso Rinascimento e straboccheranno in Piazza Navona, riempiendola come ai tempi dell’imperatore Domiziano, che la fece costruire come vero e proprio stadio che poteva contenere almeno 30.000 persone, nell’85 d.C. Coloro che manifesteranno saranno molti, molti di più. Occuperanno anche l’intero Corso Vittorio Emanuele, da Piazza Venezia a ponte Sant’Angelo, per poi attraversare l’intera Via della Conciliazione e recarsi a San Pietro, per chiedere serenamente a Bergoglio: perchè hai espresso in questi anni tanto odio politico nei confronti di Matteo Salvini? Sai che quello che hai detto e che hai fatto ha inciso profondamente nella politica italiana?

Il popolo di centrodestra si recherà in tutte le piazze, città per città, paese per paese. Dovunque. Pacificamente. Si organizzerà una grande manifestazione nazionale. Per protesta, negozi e supermercati rimarranno chiusi. Si fermeranno i mezzi di trasporto, urbani ed extra-urbani, i tir, i treni, gli aerei, le navi. Le organizzazioni democratiche sindacali, che si ispirano nella loro azione ai principi costituzionali, difenderanno il diritto alla sovranità dei cittadini (art. 1 comma 2: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”), per il quale Salvini combatte e per il quale è stato votato e sarà votato nelle prossime elezioni in Emilia-Romagna del 27 gennaio.

Chiuderanno le scuole, perchè gli insegnanti saranno stanchi di ripetere agli alunni della possibilità del terzo e del quarto sesso o dell’accoglienza e dell’integrazione o della solfa del pericolo fascista e finalmente, sollecitati da buona parte dei genitori e rinsaviti dagli effetti mortificanti del pensiero unico, dedicheranno il loro tempo a questioni più serie: a promuovere raccolte di firme per garantire che negli Istituti scolastici vengano consentite l’esposizione del Presepio e del Crocefisso, siano recitate le poesie e i canti natalizi e si faccia il segno della Croce all’inizio delle lezioni. Saranno fieri – grazie a quel fascista di Salvini – di dichiararsi cristiani, come lo erano i loro padri, i loro nonni, i padri dei loro nonni, fino a risalire ai loro più antichi antenati, quelli che in forza della loro fede benedicevano i loro carnefici che li consegnavano alle belve per i loro pasti o si facevano crocifiggere o lapidare per non rinnegare Gesù.

I telegiornali e le redazioni dei giornali saranno inondati da lettere di indignazione dei cittadini. Le trasmissioni condotte da Lilly Gruber, Bruno Vespa e Barbara Palombelli, avranno ospiti che la pensano diversamente dai chierici catto-comunisti che abitualmente le occupano. Gli editorialisti dei giornali cominceranno a dire la verità sul pericolo islamico, su interi quartieri delle città divenute vere e proprie enclavi, sull’enorme business della gestione del fenomeno migratorio, sulla mafia di origine nigeriana, che in molte zone soppianta la forza criminale dell’ndragheta, sulle menzogne che vengono diffuse sulla necessità degli immigrati, che nell’arco dei prossimi vent’anni – se le cose continueranno come vuole l’establishment mondiale – sostituiranno con i loro figli, attraverso il ventre delle loro donne (come auspicano i loro leader) la popolazione italiana ed europea, che diverrà quasi totalmente anziana, destinata peraltro a morte precoce con il suicidio assistito o con l’eutanasia deliberati dagli Stati.

I parlamentari del centrodestra si renderanno conto – alla buon’ora – che in determinati momenti della storia un gesto politico vale più di mille strategie e si dimetteranno in massa, per costringere chi ha il potere di farlo d’indire nuove elezioni e di far esprimere liberamente il popolo sul Governo che vuole dare al Paese.

I cattolici, anche quelli che per indicazione dei loro Vescovi votano PD, riconosceranno che è meglio votare chi invoca sul Paese la protezione di Dio e della Santa Vergine Maria piuttosto che quella di Stalin, di Mao Tse Tung e di Pol Pot.

Tutto questo, naturalmente, non accadrà. In Italia, così come non esiste più la nozione di Dio, non esiste più la nozione di Famiglia, nè tanto meno quella di popolo, di Patria. L’Italia è un agglomerato di individui, messi insieme fintamente dalle massonerie europee dell’Ottocento, che costruirono una falsa unità sull’argilla. E’ governata dal secondo dopoguerra da una Costituzione materiale che la partitocrazia ha costruito passo dopo passo, eludendo e lasciando inattuate parti assai consistenti della Costituzione formale. Le regole sono imposte dalla massoneria, che ha stretto un legame indissolubile con l’ideologia catto-comunista, padrona di tutti gli ambiti del vivere civile. La società cosiddetta civile, nella sua maggioranza, è corrotta, più della sua classe dirigente. Non trova neanche spazio il semplice sentimento d’indignazione, che è pre-politico, ma indispensabile per formare le coscienze. I luoghi di formazione delle coscienze non sono più la Scuola, la Famiglia, la Parrocchia, che non esistono più perchè sono state distrutte, ma la televisione, gli smart-phone, le play-station, facebook, instagram, twitter. La realtà che viviamo è quella imposta dal Grande Fratello, che ha decretato la sottomissione delle coscienze al pensiero politicamente corretto. La guerra che devono combattere gli uomini rimasti liberi è a campo aperto e non conosce alcun tipo di protezione.

Siamo in una fase di rimescolamento delle carte e di restaurazione del potere, nella quale tutto può accadere, anche l’eliminazione politica di Matteo Salvini per via giudiziaria. Poi, toccherà inevitabilmente a Giorgia Meloni, che nella sua avanzata sta però mettendo nel conto la necessità di non privarsi di alleanze internazionali, come dimostra la copertina del Time di questi giorni dedicata ai personaggi italiani più influenti. Per quanto riguarda Salvini, il suo navigare a vista nell’azione di Governo si è basato essenzialmente sul consenso che gli elettori gli hanno conferito, in particolare sul tema dell’immigrazione. Se il potere ha intenzione di annullare l’autodeterminazione e quindi di processare la volontà espressa dagli italiani, si ricordi che procedere contro Salvini significa procedere contro ogni singolo consenso. Significa mettere sotto processo milioni e milioni di italiani.

Danilo Quinto

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Grande Danilo! In tempi in cui poteva sembrare follia, scrissi su questo blog che Matteo Salvini poteva diventare grande come l'Imperatore Costantino liberando la Chiesa e l'Italia dagli usurpatori, restituendo loro la libertà. Sì, più che mai chi ha mirato alla Regalità sociale di Cristo Signore consacrando l'Italia al Cuore Immacolato di Maria sarà la nostra guida fino a seguirlo in carcere! …More
Grande Danilo! In tempi in cui poteva sembrare follia, scrissi su questo blog che Matteo Salvini poteva diventare grande come l'Imperatore Costantino liberando la Chiesa e l'Italia dagli usurpatori, restituendo loro la libertà. Sì, più che mai chi ha mirato alla Regalità sociale di Cristo Signore consacrando l'Italia al Cuore Immacolato di Maria sarà la nostra guida fino a seguirlo in carcere! Il nostro motto contro la falsa Italia e la falsa chiesa sarà: ARRESTATECI TUTTI, SCOMUNICATECI TUTTI!
Frà Alexis Bugnolo
Ha scrito bene, Danilo!
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