Bergoglio: "Fare il papa è divertente. Per i disoccupati le opzioni sono tre:'suicidio, arruolarsi nell'isis o droga" Francesco I 355 6 ago 2018 C’è un problema con Papa Francesco ! Secondo Bergoglio, i giovani senza lavoro hanno solo tre opzioni: suicidio, cocaina o arruolamento con il califfo. Perché il Papa banalizzatore è un guaio. Sia se viene preso sul serio. Sia, soprattutto, se quando parla non viene più preso sul serio “Suicidi, dipendenze e uscita verso la guerriglia sono le tre opzioni che i giovani hanno oggi, quando non c’è lavoro”. La frase, che a leggerla così potrebbe essere uscita dalla bocca d’un qualche esegeta hegelian-marxista indefesso antagonista del turbocapitalismo, è stata pronunciata dal Papa mercoledì scorso. Un discorso a braccio tenuto in occasione dell’incontro con i partecipanti al corso European Jesuits in Formation. Bergoglio ha poi proseguito: La disoccupazione «è uno dei problemi più acuti e più dolorosi per i giovani, perché va proprio al …Altro
Bergoglio: "Fare il papa è divertente. Per i disoccupati le opzioni sono tre:'suicidio, arruolarsi nell'isis o droga" C’è un problema con Papa Francesco ! Secondo Bergoglio, i giovani senza lavoro hanno solo tre opzioni: suicidio, cocaina o arruolamento con il califfo. Perché il Papa banalizzatore è un guaio. Sia se viene preso sul serio. Sia, soprattutto, se quando parla non viene più preso sul serio “Suicidi, dipendenze e uscita verso la guerriglia sono le tre opzioni che i giovani hanno oggi, quando non c’è lavoro”. La frase, che a leggerla così potrebbe essere uscita dalla bocca d’un qualche esegeta hegelian-marxista indefesso antagonista del turbocapitalismo, è stata pronunciata dal Papa mercoledì scorso. Un discorso a braccio tenuto in occasione dell’incontro con i partecipanti al corso European Jesuits in Formation. Bergoglio ha poi proseguito: La disoccupazione «è uno dei problemi più acuti e più dolorosi per i giovani, perché va proprio al cuore della persona», dice …Altro
Femen profanò Notre Dame: Macron la nomina consulente Era il 12 febbraio 2013 quando un gruppo di femen fece irruzione a Notre Dame per festeggiare la rinuncia di Benedetto XVI al soglio pontificio, a seno nudo Era il 12 febbraio 2013 quando un gruppo di femen fece irruzione a Notre Dame per festeggiare la rinuncia di Benedetto XVI al soglio pontificio. Otto attiviste entrarono nella cattedrale, si spogliarono e, a seno nudo, urlarono il loro slogan: "Non vogliamo più il Papa". Non paghe del loro blitz, rovinarono pure – a colpi di bastone – la preziosa campana "Marcel" esposta in occasione degli 850 anni di età della bellezza architettnica gotica. Bene, oggi, a sei anni e rotti di distanza, Emmanuel Macron ha pensato bene di nominare una di quelle otto come consulente del consiglio per l'uguaglianza tra maschi e femmine, di fresca istituzione. Si tratta della femen franco-ucraina e casse 1990 Inna Shevchenko, che andrà così a rimpolpare la schiera di membri al servizio del …Altro
Era il 12 febbraio 2013 quando un gruppo di femen fece irruzione a Notre Dame per festeggiare la rinuncia di Benedetto XVI al soglio pontificio, a seno nudo Era il 12 febbraio 2013 quando un gruppo di femen fece irruzione a Notre Dame per festeggiare la rinuncia di Benedetto XVI al soglio pontificio. Otto attiviste entrarono nella cattedrale, si spogliarono e, a seno nudo, urlarono il loro slogan: "Non vogliamo più il Papa". Non paghe del loro blitz, rovinarono pure – a colpi di bastone – la preziosa campana "Marcel" esposta in occasione degli 850 anni di età della bellezza architettnica gotica. Bene, oggi, a sei anni e rotti di distanza, Emmanuel Macron ha pensato bene di nominare una di quelle otto come consulente del consiglio per l'uguaglianza tra maschi e femmine, di fresca istituzione. Si tratta della femen franco-ucraina e casse 1990 Inna Shevchenko, che andrà così a rimpolpare la schiera di membri al servizio del Segretariato dell'uguaglianza e della lotta contro le …Altro
Gesuiti: sono forse loro la “chiesa nella Chiesa” vista in molte profezie? E così c’è anche di vero che, dopo la loro riabilitazione nel 1814, la Compagnia, divenne una sorta di filtro a favore del Modernismo nella Chiesa. Lo scrivono loro stessi con queste parole: “Ripartono praticamente da zero. Il contesto europeo è decisamente cambiato. Anche la “nuova” Compagnia è diversa dalla precedente.” e dicono essi stessi ancora, sulla questione del Gioberti: “Il gesuita moderno di Vincenzo Gioberti del 1846 è l’espressione massima della campagna antigesuitica in Italia, dove, i rapporti tra Chiesa e Stato sono inaspriti dalla “questione romana” e la Compagnia è accusata (non a torto) di essere uno dei principali ostacoli alla realizzazione dell’unità nazionale. L’opera del Gioberti consolida e diffonde gli stereotipi che circolano intorno all’immagine dei gesuiti. Si parla di gesuitismo politico, si designa la Compagnia di Gesù come “la milizia […] più fida alleata e complice …Altro