Fernando Galbiati
Fernando Galbiati

L'invalidità della Santa Messa celebrata con le parole del Nuovo Messale di Bergoglio - Danilo Quinto …

Per quel che concerne il termine 'rugiada' mi sovviene uno dei più penetranti introiti del tempo d'Avvento:
"Rorate Cœli desúper,
Et nubes plúant justum."
Che così è sempre stato tradotto:
"Stillate rugiada, o cieli, dall'alto,
E dalle nubi piova chi rende giustizia
."
Per quanto riguarda la validità della messa, è corretto quanto si dice, e questo è facilmente dimostrabile dal magistero …Altro
Per quel che concerne il termine 'rugiada' mi sovviene uno dei più penetranti introiti del tempo d'Avvento:
"Rorate Cœli desúper,
Et nubes plúant justum."
Che così è sempre stato tradotto:
"Stillate rugiada, o cieli, dall'alto,
E dalle nubi piova chi rende giustizia
."
Per quanto riguarda la validità della messa, è corretto quanto si dice, e questo è facilmente dimostrabile dal magistero tradizionale, che sono necessarie al Sacramento le seguenti:
la materia, la forma, l'intenzione.
Risulta evidente a tutti che anche nella messa novus ordo sono rispettate le condizioni della validità del Sacramento.
Poi, una liturgia può piacere o può non piacere, ma questo non è motivo di validità o invalidità, e ricordo inoltre che la liturgia è parte del magistero autentico ma non irriformabile della chiesa, pertanto si deve obbedienza ai cambiamenti liturgici del tempo in cui viviamo e sotto il magistero a cui siamo sottoposti, intendo che in questo caso non esiste una contraddizione diacronica nel magistero ecclesiale, perché la liturgia può essere effettivamente variata dal governo di un Pontefice o di un altro.
Con questi abiti di ribellione alla Chiesa di Cristo, rappresentata dal suo Vicario in terra, piaccia o non piaccia, sia reputato Santo oppure uomo discutibile, rimane incontrovertibile che la mancanza di sottomissione è un atto di ribellione a Cristo che, detto molto terra terra, saprà lui e per quale ragione lasciare sul Soglio questo o quel Vicario, oppure vogliamo contestare anche la volontà e le possibilità onnipotenti di nostro Signore?
Purtroppo questo è il tipico errore di tutti i movimenti sedevacantisti che vedono nel Pontefice un illegittimo, privo di autorità, e non sanno accettare con umiltà il dogma del concilio Vaticano I, che è chiarissimo in proposito e per il quale la Chiesa non può essere privata in nessun tempo del proprio successore in Pietro.
Se si ha qualcosa da obiettare, si cerchi prima la trave nel proprio occhio perché, il popolo di Dio, siamo proprio sicuri meriti oggi, dopo tutti i gravi peccati di questi decenni, anche il fulgido esempio di Santità del proprio Pontefice...?