Il legame segreto tra "Gaudete et Exultate" e "Amoris Laetitia"

I documenti di papa Francesco fanno anche affermazioni ortodosse, scrive Dan Hitchens, vice redattore di CatholicHerald.co.uk, su firstthings.com (12 aprile).

Ma contengono anche altre cose "che potrebbero contare di più nel lungo periodo."

Hitchens porta ad esempio l'osservazione dell'Amoris Laetitia che "l'esperienza estetica dell'amore si esprime in quello 'sguardo' che contempla le altre persone come fini a se stesse". Concede che questo passaggio non ha portato a una ripresa drammatica nel come le persone amorevoli guardino l'un l'altra.

Ma le ambiguità dell'Amoris Laetitia "sono state usate in difesa di errori pastorali disastrosi" che Francesco non corregge.

Lo stesso vale per l'esortazione apostolica Gaudete et Exsultate, che inveisce continuamente contro la "certezza dottrinale o disciplinare" (ecc.) come se fossero un male.

Quindi Hitchens suggerisce un motivo per cui Gaudete et Exsultate - soprannominata "Gaudete et Insultate" - è stata scritta:

"Gaudete sembra fare cenno alle controversie intorno all'Amoris Laetitiae."

Foto: © Mazur, catholicnews.org.uk, CC BY-NC-SA, #newsQyxezysfae

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padrepasquale

18 apr 2018

Leggendo Amoris laetitiae e Gaudete et exsultate con semplicità di cuore, senza preconcetti ideologici, non ho incontrato "ambiguità" e "errori pastorali disastrosi". Papa Francesco, sullo stile di Gesù, che ha stimmatizzato il legalismo dei farisei e degli scribi, ha semplicemente invitato i pastori a lasciarsi guidare dallo Spirito sia nei confronti di coloro che vivono dissonanze matrimoniali, ossia contemperare le esigenze della verità evangelica e le esigenze della misericordia nell'accoglienza delle persone, e sia nel cammino di tutti verso la santità. Così ha agito Gesù, e per questo suo agire è stato messo a morte dai legalisti. Anche Papa Francesco, come Gesù, è messo ogni giorno alla gogna da persone, che presumono di essere integerrime, i legalisti di oggi!

“La Chiesa ha bisogno di profeti, non di critici a cui non piace niente”(Papa Francesco nell'omelia del 17 aprile 2018).

Carlo Maria

17 apr 2018

In realtà il vero Papa è ancora Benedetto XVI in quanto non si è dimesso l'11 febbraio 2013 (infatti è rimasto Papa a tutti gli effetti) e poi il 28 febbraio 2013 non ha fatto alcunché che lo potesse far passare da essere Papa a essere ex-Papa. Di conseguenza Jorge Mario Bergoglio è ancora soltanto un Cardinale. Inoltre già da tempo si poteva facilmente inferire che il Cardinale Jorge Mario Bergoglio è caduto in eresia manifesta e molteplice.
Potete trovare maggiori dettagli in quest'opera:
Pace C. M., "Il vero Papa è ancora Benedetto XVI", Youcanprint 2017:
books.google.com/…/Il_vero_Papa_è_…

oppure:
www.youcanprint.it/…/il-vero-papa-an…