@Giuseppe Di Tullio Suppongo anch'io che sia tempo sprecato: l'essenziale di quello che c'era da capire (ai miei personali fini di orientamento nella tempesta) mi è chiaro almeno dalla pubblicazione sugli AAS della lettera ai vescovi argentini.
Ma altri possono essere più indietro nel riconoscere la (orrida) realtà per quello che è: allora che provino pure a fare anche loro una "correzione filiale" al papa putativo. Auguri (sinceri!).
Alcuni di loro, fra un po' e dopo altri disastri, vedendo che la loro esortazione sarà stata ignorata o peggio, può darsi che maturino una visione più oggettiva e meno ipocrita dello stato attuale del governo terreno della Chiesa.

@Dr. Giuseppe Delicati ormai ho perso molto del mio interesse sull'argomento: seguo piuttosto sommariamente le cronache su papa Francesco (per me occasione di peccato). Troverei interessanti solo notizie in positivo su papa Francesco, come le sue pubbliche scuse e ritrattazione dei palesi errori dottrinali, come le sue dimissioni con qualche scusa casomai "non volesse perdere la faccia!, ecc.
La mia previsione è che nulla di questo (positivo) avverrà nel prossimo futuro e la demolizione continuerà, con quasi tutti i cardinali, vescovi, preti, professori, saggisti e giornalisti ancora cattolici che rimarranno "prudentemente e rispettosamente" a farsi bollire aspettando che papa Francesco dichiari urbi-et-orbi su carta bollata una sua formale eresia o che un meteorite riduca in polvere Santa Marta.