Francesco I
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Nuovi scenari nell’epoca del Coronavirus Il Coronavirus è un castigo divino? Considerazioni politiche …

(Roberto de Mattei) Il tema della mia conversazione è: “i nuovi scenari in Italia e in Europa con e dopo il coronavirus”. Non parlerò di questo tema dal punto di vista medico o scientifico: non ne ho …Altro
(Roberto de Mattei) Il tema della mia conversazione è: “i nuovi scenari in Italia e in Europa con e dopo il coronavirus”. Non parlerò di questo tema dal punto di vista medico o scientifico: non ne ho la competenza. Tratterò invece l’argomento da altri tre punti di vista: il punto di vista dello studioso di scienze politiche e sociali; il punto di vista dello storico; e il punto di vista del filosofo della storia.
Lo studioso di scienze sociali
Le scienze politiche e sociali sono quelle che studiano il comportamento dell’uomo nel suo contesto sociale, politico e geopolitico. Da questo punto di vista non mi interrogo sulle origini del coronavirus e della sua natura, ma delle conseguenze sociali che esso sta avendo e avrà.
Un’epidemia è la diffusione su scala nazionale o mondiale (in questo caso si chiama pandemia) di una malattia infettiva che colpisce un gran numero di individui di una determinata popolazione in un arco di tempo molto breve.
Il Coronavirus, ribattezzato dall’OMS Covid-19…Altro
Eric M
La recente protesta guidata da De Mattei "Acies Ordinata" probabilmente aveva membri infetti da Covid-19. Quali sarebbero stati i loro peccati di cui vengono castigati? Per difendere l'antipapa Bergoglio?
La Verità vi farà liberi
L'ho detto e lo ripeto:
il Coronavirus è intimamente legato all'Adorazione di Pachamama da parte di Papa, Cardinali e Vescovi, compiuta in Vaticano e in mondovisione, trasgressione pubblica del primo e massimo Comandamento, per questo motivo non è assolutamente blasfemo, ma doveroso parlare di Castigo di Dio.
Francesco I
Mai era successo che un papa, in pubblico, adorasse divinità pagane in Vaticano (anche se qualcosa di simile, probabilmente, era già successo in passato altrimenti non si spiegherebbe il motivo per cui Benedetto XVI avrebbe riconsacrato la cappella paolina e fatto rimuovere l'altare posticcio voluto da Montini e ripristinato da Bergoglio)
giandreoli
Anche a me avviene di leggere o ascoltare di frequente la domanda se la pandemia sia o meno un “castigo” di Dio. Interrogativo ricorrente, se si pensa all’AIDS, terremoti, incidenti mortali, e altro. Mi limito a ricordare che il termine “castigare” non indica l’atteggiamento malevolo e intollerante che abitualmente si attribuisce a chi lo pratica, ma quello di “rendere casto” (da notare la comune …Altro
Anche a me avviene di leggere o ascoltare di frequente la domanda se la pandemia sia o meno un “castigo” di Dio. Interrogativo ricorrente, se si pensa all’AIDS, terremoti, incidenti mortali, e altro. Mi limito a ricordare che il termine “castigare” non indica l’atteggiamento malevolo e intollerante che abitualmente si attribuisce a chi lo pratica, ma quello di “rendere casto” (da notare la comune radice etimologica), vale a dire ridare purezza e lucentezza a qualcosa, sia essa una persona o un oggetto. Di una persona virtuosa, ad esempio, diciamo che è “castigata nei suoi costumi”. Qualcosa di simile avviene quando l’orafo purifica il metallo prezioso col fuoco (cfr 1Pt 1,7) o quando noi, con le misure energiche che applichiamo all’acciaio che il tempo ha ossidato, intendiamo restituirgli la lucentezza originaria. Ma lascio ai Teologi di indagare nella mente di Dio e spiegare i suoi pensieri sui suoi figli, raccomandando loro però di stare attenti al facile rischio (da cui non sono esenti…) di attribuirGli le proprie opinioni! Meglio attenersi, alla dottrina tradizionale della Chiesa (meditata da Santi e Dottori e ponderata dai secoli, piuttosto che sfornata a braccio) e all’eccellente “Salvifici Doloris” di san Giovanni Paolo II. Mi limito piuttosto a interrogarmi su cosa in questi giorni Dio ci stia dicendo, su cosa chieda alla nostra ragione, alla scienza medica e alla stessa Chiesa, per ricuperare la lucentezza della nostra vita, che, per noi cristiani, altro non è che la lucentezza della veste battesimale, il riflesso della lucentezza delle vesti del Signore trasfigurato sul monte divenute poi lo splendore del Risorto. A mio avviso, a quanto pare, Dio ci sta ricordando che vi sono anche ben altri “coronavirus” nel Corpo della Chiesa e nelle sue membra, altrettanto mortali: dottrinali, sacramentali e liturgici (fino al sacrilegio!), morali, famigliari, sulla natura, fine e pastorale della sessualità, ecc… E ci ricorda che i Pastori stessi, se non sono vigilanti, o col loro silenzio, o con i “nuovi parametri interpretativi” di certi loro documenti e iniziative pastorali, possono facilmente (e senza manco sospettarlo!...) trasformarsi in “portatori di contagio” verso i Fedeli… Il tutto, detto senza animosità e come legittima opinione personale, al fine non di spaventare ma di rendere serenamente vigilanti (anche verso i Pastori) e in fiduciosa preghiera. E con un "grazie" al Prof. De Mattei.
Veritasanteomnia
A ottobre pensai e temetti che sarebbe potuto accadere qualcosa di grosso perché in Vaticano fu proprio idolatria. Il Pellegrinaggio del Papa è stato bello da vedersi ma ancor più bello sarebbe stato vederlo prostrato davanti a Cristo Eucarestia...
Frà Alexis Bugnolo
I think Dr. de Mattei has the moral responsibility to answer my public question fromrome.info/…/acies-ordinata-…