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Nuovo libro intervista di Francesco: celibato "grazia decisiva"

“Sono convinto che il celibato sia un dono, una grazia; seguendo le orme di Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, sento forte l'obbligo di pensare al celibato come a una grazia decisiva che caratterizza la Chiesa Cattolica latina. Ripeto: è una grazia".

Francesco fa a questo commento a don Luigi Maria Epicoco nel nuovo libro intervista su San Giovanni Paolo II, intitolato “San Giovanni Paolo Magno”.

Sull'ordinamento femminile, Francesco ha risposto che "la questione non è più aperta a discussioni, perché il pronunciamento di Giovanni Paolo II era definitivo."

Sulla teoria agende Hair, Francesco fa "subito" un'eccezione per gli omosessuali praticanti che andrebbero accompagnati e trattati con cura pastorale.

Solo il resto della teoria gender per lui è "pericoloso" e punta a cancellare tutte le distinzioni tra uomini e donne, distruggendo così "alla radice" il piano più elementare di Dio per l'umanità.

#newsSaxlajfnju

N.S.dellaGuardia
Si ma... anche se... nel caso in cui... non bisogna essere troppo rigidi...
La Verità vi farà liberi
Ripeto "È una Grazia!"
Traduco dal Bergogliesco:
"È una Grazia che il Signore, nella sua somma libertà, è libero di operare o meno, se Egli, dunque, per imperscrutabili disegni della Sua Volontà, non fa più questo dono, in determinati luoghi o in determinati periodi, dobbiamo umilmente cogliere questo segno dei tempi, non mettendoci al posto di Dio nel voler produrre da noi stessi questo dono del …Altro
Ripeto "È una Grazia!"

Traduco dal Bergogliesco:

"È una Grazia che il Signore, nella sua somma libertà, è libero di operare o meno, se Egli, dunque, per imperscrutabili disegni della Sua Volontà, non fa più questo dono, in determinati luoghi o in determinati periodi, dobbiamo umilmente cogliere questo segno dei tempi, non mettendoci al posto di Dio nel voler produrre da noi stessi questo dono del Celibato, l'uomo non ne ha la forza nella sua fragilità.
Ecco quindi la necessità e la responsabilità di fare, però, ciò che ci è possibile, provvedendo a sfamare il Suo Popolo con i mezzi che sono nelle nostre possibilità.
Il Signore in Amazzonia, e non solo, ci sta dando questo messaggio, dobbiamo stare in ascolto e accogliere questa non grazia che è comunque grazia, perché Dio può solo amare.
Anche i viri probati, in quest'ottica, diventano dono Divino.
Come anche dono può essere la donna, non come ministro ordinato, certo, ma come ministro "subordinato" dell'Eucaristia!
Cioè può esercitare tutte le funzioni liturgiche e sacramentali del Presbitero, non assolutamente quelle giuridiche sia chiaro, per delega, e non per carattere ontologico, in tutte quelle zone dove scarseggiano le vocazioni.
Ma mai, come ha ribadito Giovanni Paolo II Magno in maniera definitiva, possono accedere agli ordini Sacri, mai!"

Sintesi:
Preti Sposati
Donne Prete
Maurizio Muscas
Ottima analisi. Complimenti!