Comunione agli adulteri: Francesco crede ancora che il peccato sia "amore"
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Il 2 ottobre è arrivata la notizia che i cinque cardinali avevano pubblicato i cinque Dubia riguardanti l'ex Sinodo. La risposta di Tucho a Duka è stata sottoscritta anche da Francesco.
La questione principale riguarda l'ammissione degli adulteri alla Comunione di Novus Ordo. Tucho risponde che ciascuno dovrebbe esaminare la propria "coscienza" e valutare se è o meno nelle condizioni di ricevere la Comunione. L'autovalutazione equivale a un'autogiustificazione.
Tucho afferma, contrariamente al vero, che il controverso «Amoris laetitia» di Francesco si basa sul Magisterium di Benedetto XVI e di Giovanni Paolo II (sic), il quale aveva detto che gli adulteri possono ricevere la Comunione solo se non hanno fornicato.
Secondo Tucho, Francesco crede che ci siano "difficoltà" nella pratica dell'astinenza e pertanto "permette in alcuni casi" [quali?] e "dopo un adeguato discernimento" [che giustifichi il peccato] di ricevere l'assoluzione in confessione, rinunciando alla fornicazione.
L'«Amoris laetitia» "permette" di ricevere l'assoluzione e di partecipare alla Eucarestia "quando, in un caso particolare [ogni caso è per definizione 'particolare'] ci siano limitazioni che attenuino responsabilità e colpa", pontifica Tucho.
Questo è il caso, prosegue Tucho, della fornicazione con un partner illegittimo percepita dalla "coscienza" dell' adultero come "vera espressione d'amore."
Foto: Victor Fernandez, Dominik Duka © wikicommons CC BY-SA, #newsAsoaviatew
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