INTERIORITÀ DISINTEGRATE...
dall'era anticristica predilette e selezionate.
Cosa suggerisce il quadro di Paglia?
Il degrado morale spinge l'essere umano a discendere non ad un livello animale irrazionale _ sarebbe offendere un istinto ordinato stabilito da Dio _ ma ad un livello sub-bestiale dove la dignità dello spirito umano fugge, l'intelletto scompare, l'intelligenza si acceca e la volontà si scioglie. Restano le viscere allo scoperto finché il tempo le corrode. (link ed Immagine tratte da @it.news)
La prima lettera papale di Leone XIV si ispira alle idee dell'arcivescovo Paglia.
Il cinismo diabolico di Prevost non gli permette di accorgersi che ci sono cattolici e uomini di buona volontà, che lo hanno scrutato dall'inizio. Siamo di Gesucristo e nessun degrado ci sfiora!
E il bello è... che quell'orrendo affresco pagato non si sa quanto È ANCORA LI AL SUO POSTO IN CATTEDRALE!!!
Vediamo se tra quelli che si incollano alle transenne ha il coraggio di domandargli: ci dica per favore cosa lo spinge ad accettare tale degrado?
A Roma si dice: "froci contenti di essere froci!"
Ma qui il problema non è che si trovino nella Via Flaminia, bensì in chiesa.
Ciò che mi dà estremo fastidio, in questi tempi di inversione delle parole e dei valori, è che invece di rimanere relegati nel loro mondo malsano , vogliono imporre la propria visione mefitica al mondo intero, facendola passare per “normale” e, con inaudita sfrontatezza, addirittura per “spirituale”.
Il quadro in questione è sfrontato, grottesco, di cattivo gusto e sfacciatamente offensivo, soprattutto considerando dove è esposto: nella cattedrale di Terni. Chi non lo comprende è GIA' smarrito e sprofonda nel fango. Non occorre ragionarci troppo… la situazione è simile a quanto accaduto recentemente nel permettere uno sfacciato Gay Pride (con un bel "fuck the rules") all’interno delle mura di San Pietro, simbolo per eccellenza del sacro.
Ricordo inoltre che forse quest’ultima follia è coerente con il fatto che San Pietro è sconsacrata dal 1998, a seguito del suicidio di un pensionato che si diede fuoco sul sagrato. Il sagrato, che è "parte integrante della chiesa" e luogo sacro anche se esterno (i Papi vi celebrano infatti la messa la domenica), non fu oggetto di una riconsacrazione completa, necessaria dopo una profanazione grave come un suicidio, ma solo di un rito di riparazione.
Forse si capisce la cosa se si osserva come, passando per la “Porta Santa”, chi si inginocchia venga subito fatto alzare da 2 energumeni che ti prendono a male parole (provato personalmente) , mentre invece si riesce facilmente a saltare sugli altari o danneggiare gli arredi, come purtroppo è accaduto più volte.
È veramente triste vedere il sacro continuamente profanato e vilipeso, soprattutto da coloro che dovrebbero custodirlo e glorificarlo. Poveretti: la loro esistenza è già condanna a loro stessi.
A questo si somma la deformata mentís della gente comune e, ancor più grave dei cattolici incapaci di discernere autonomamente, succubi delle loro inclinazioni, giustificate dal misericordismo che li riconcilia con i loro peccati e li allontana dalla reddnzione...